Ogni volta che in un dibattito si chiede di indicare un caso di evoluzione avvenuta in laboratorio viene citato l’esperimento di Lenski.
Ma non si tratta di evoluzione.
E vediamo perché.
Browsing: extraterrestri
La frase “Dove sono tutti quanti?” è in realtà di Enrico Fermi che così esprimeva la propria perplessità sull’esistenza di civiltà extraterrestri.
Oggi su Le Scienze il fisico del progetto SETI, Paul Davies, dice la stessa cosa… ma arrivando a conclusioni opposte.
Le Olimpiadi di Londra prevedibilmente catalizzeranno l’attenzione di tutti, anche di squilibrati e terroristi.
Ma se un ex funzionario del Ministero della Difesa inglese e la fondazione Rockefeller assumono questi ruoli, di chi dovremo diffidare?
Solo pochi giorni fa il Club di Roma ha presentato un suo studio che prevede scenari catastrofici da qui al 2052 se l’umanità non si adeguerà alle politiche neomalthusiane.
Ma a gennaio l’autorevole The Economist aveva già indicato per lo stesso termine lo svolgimento di un analogo programma da attuare.
Un programma che somiglia troppo a quelli “consigliati” per “salvare” l’Euro.
Un servizio televisivo propone un’intervista all’astronauta Edgar Mitchell (Apollo 14) il quale afferma che gli extraterrestri “ci stanno vistando da molto tempo”.
Ma, come rispondeva Enrico Fermi… “dove sono tutti quanti”?
L’unica certezza sembra essere che dovremo prepararci a sentirne parlare ancora nei prossimi tempi.
Ha avuto una grande risonanza l’immagine di un monolite fotografato sulla superficie di Marte.
Ma “monolite” significa pietra fatta in un unico pezzo, e una civiltà extraterrestre non c’entra nulla… per diversi buoni motivi.
Tutti sembrano ormai propendere per l’esistenza di altre forme di vita nella nostra galassia e nell’universo, specialmente dopo le aperture di Stephen Hawking.
Le più recenti osservazioni astronomiche sono però impietose: siamo soli.
Quando ormai sembrava che la ricerca di eventuali forme di vita extraterrestre fosse esclusa dal sistema solare ecco giungere notizie di vita su Venere.
Un’affermazione inconsistente che testimonia solo la forza della suggestione: si finisce per vedere quello che si vorrebbe vedere.
“Alien hunters: What if ET ever phones our home?” è il titolo di un articolo pubblicato sul sito della BBC: “Cacciatori di alieni: che succederebbe se telefonasse ET?”
Domanda interessante: per l’ONU dovremmo chiedere informazioni sul Global Warming.
Con un articolo del 10 gennaio 2012 su National Geographic è stata data la clamorosa notizia: una luna del pianeta Kepler 16-b forse è abitabile.
Ma esiste solo in una simulazione computerizzata.
Le origini occultistiche del fenomeno “Alieni” nascondono un’aspettativa messianica: saranno gli extraterrestri i nuovi salvatori del genere umano?
Sono gli angeli del “New Age”, il movimento dietro il quale si nascondono personaggi dell’occultismo e spesso del satanismo.
Prosegue l’analisi delle implicazioni legate all’esasperazione del discorso sulla possibile presenza di vita nell’universo:
il paradosso della biologia.
Una strana contaminazione tra scienza e fantascienza ha portato un grande divulgatore come Paul Davies ad ipotizzare nella realtà lo scenario del celebre 2001 Odissea nello spazio.
Cosa c’è dietro a questa voglia di extraterrestri?
Secondo la teoria del multiverso potrebbero esistere degli altri “noi stessi” in qualche altro universo.
E allora perché in uno di essi non potremmo essere Capitan America?
Va bene che la situazione attuale non è un gran che, ma dire che sul pianeta Marte “ci possono essere condizioni anche migliori che sulla Terra” sembra francamente un po’ eccessivo.
Ad un secolo dalle cantonate di Schiaparelli sembra che non abbiamo imparato nulla.