“Scienziati” e “Banchieri”, sono la casta sacerdotale della modernità.
Le loro indicazioni non si possono mettere in dubbio, anche la democrazia è sospesa davanti alle loro sentenze.
Un’arma di distruzione di massa è stata creta nei laboratori olandesi.
Dicono che serve solo per fini scientifici.
Se si tratta di un’arma è criminale, se si tratta di una ricerca è demenziale.
“Sesso compulsivo: se 9 milioni di americani sono sesso-dipendenti”. Così titola il Corriere della Sera del 29 novembre.
La vera notizia dovrebbe essere che Freud va definitivamente rottamato.
La scienza ha assunto la funzione di legittimare il potere.
E in questo sistema il darwinismo gioca un ruolo di primo piano.
Dopo aver parlato della “damnatio memoriae” evoluzionista, affrontiamo ora l’altra faccia della medaglia:
l'”apoteosi” evoluzionista
Le radici misconosciute di un mito moderno.
Edito da Rubbettino nel 2011
Su Pikaia si auspica la “riduzione della conflittualità verso gli evoluzionisti rispettosi della scienza”.
Il riferimento sembra che sia proprio anche ad Enzo Pennetta, l’autore di questo sito e organizzatore di incontri di formazione per docenti di scienze.
Ma a ben vedere chi ha bisogno di “ridurre la conflittualità” intellettuale è chi si dichiara neo-darwiniano ma nei fatti smentisce la teoria.
Si tratta di Greg Graffin, della prestigiosa UCLA (University of California, Los Angeles).
Uno strano scienziato, leader di un gruppo dal nome “Bad religion“, cioè “Cattiva religione“. Indovinate quale…
La resistenza del paradigma darwiniano non cessa di sorprendere, non riuscendo a soddisfare i requisiti di scientificità si cambia il concetto stesso di scienza.
L’unica evoluzione che si spiega è quella delle parole scomode per la teoria.
Con la motivazione di presunte fake news vengono diffuse fake news sul clima.
Un bambino muore in Siria per le sanzioni economiche.
Per il bene dei siriani dicono e per il nostro bene, per proteggerci da tutto un paese muore.
Per il nostro bene non si fermeranno davanti a niente.
Un diverso modo di operare in una realtà nuova.
Storia della prima donna al mondo titolare d’una cattedra di matematica all’università, da cui si dimise per farsi serva degli ultimi