Quando la stessa sussitenza di molti è a rischio occuparsi di darwinismo può sembrare superfluo.
E questo è un errore, per capire il presente bisogna capire il darwinismo economico.
Incontrarsi è un’altra cosa.
Anche quando per farlo bisogna affrontare un piccolo disagio o un viaggio.
L’OCSE si occupa di scuola e sembra che non sappia di cosa parla.
Una serie di ovvietà e banalità, e infine indicazioni che sembrano fatte apposta per creare ignoranza.
Di Ebola ci occupiamo perché siamo preoccupati per noi, se invece in Africa si muore di altre cose tutto a posto.
Questo il razzismo del XXI secolo, quello che si nasconde dietro le apparenze.
Un contemporaneo allarmismo su clima e sovrappopolazione, l’importante è farci preoccupare.
I nuovi fanatici dell’Apocalisse vanno all’arrembaggio supportatati da una pseudoscienza che invece è fiction.
Worshop di Critica Scientifica – il programma della giornata dell’11 ottobre 2014
Abbiamo il volto diverso per riconoscerci, questa la scoperta pubblicata su Nature.
Ancora una volta la teoria darwiniana si dimostra un’inutile tautologia. Piena inoltre di contraddizioni.
Che ci fosse una nuova corsa allo spazio era evidente, adesso è stato fissato il primo confronto.
Ma intanto vengono scambiate accuse di sabotaggi.
La resistenza del paradigma darwiniano non cessa di sorprendere, non riuscendo a soddisfare i requisiti di scientificità si cambia il concetto stesso di scienza.
L’unica evoluzione che si spiega è quella delle parole scomode per la teoria.
Con la motivazione di presunte fake news vengono diffuse fake news sul clima.
Un bambino muore in Siria per le sanzioni economiche.
Per il bene dei siriani dicono e per il nostro bene, per proteggerci da tutto un paese muore.
Per il nostro bene non si fermeranno davanti a niente.
Un diverso modo di operare in una realtà nuova.
Storia della prima donna al mondo titolare d’una cattedra di matematica all’università, da cui si dimise per farsi serva degli ultimi