“Cari lettori di Pikaia…” è l’inizio di una lettera aperta che Telmo Pievani rivolge ai suoi lettori, una lettera in cui spiega perché non intenda rispondere alle “provocazioni”.
Un discorso che ricorda una terminologia da anni ’70, ma una terminologia politica, non scientifica.
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Una strana contaminazione tra scienza e fantascienza ha portato un grande divulgatore come Paul Davies ad ipotizzare nella realtà lo scenario del celebre 2001 Odissea nello spazio.
Cosa c’è dietro a questa voglia di extraterrestri?
Se avevo una certezza, nella vita, era quella che la scienza fosse l’unica area del pensiero umano dove il dogmatismo non avrebbe trovato giammai albergo…
Un augurio per il 2012 a tutti i frequentatori di CS, e in particolare a tutti coloro che con i loro interventi hanno animato la discussione e ampliato gli argomenti affrontati rappresentando la vera forza di questo sito dedicato alla vera scienza.
La notizia della scoperta di “tracce” del bosone di Higgs è del 13 dicembre.
A due settimane di distanza è possibile fare qualche considerazione su un annuncio che appare un po’ frettoloso.
Un libro scolastico di storia afferma che Homo sapiens non aveva punti di contatto genetici con le specie più antiche.
E c’è subito chi grida allo scandalo.
Ma forse nei testi scolastici ci sono altre cose per cui scandalizzarsi.
Nel corso della trasmissione “Che tempo che fa” del 17 dicembre, il vicedirettore della Stampa propone l’insegnamento del darwinismo come rimedio contro il razzismo.
Ma non sa che è proprio il darwinismo all’origine del razzismo.
Secondo la teoria del multiverso potrebbero esistere degli altri “noi stessi” in qualche altro universo.
E allora perché in uno di essi non potremmo essere Capitan America?
Va bene che la situazione attuale non è un gran che, ma dire che sul pianeta Marte “ci possono essere condizioni anche migliori che sulla Terra” sembra francamente un po’ eccessivo.
Ad un secolo dalle cantonate di Schiaparelli sembra che non abbiamo imparato nulla.
Dopo l’errore compiuto da Richard Dawkins nel suo ultimo libro “The Magic of Reality”, ci si domanda se la teoria darwiniana non sia in realtà una “Storia proprio così”.
La differenza tra le “storie” e le teorie scientifiche è la possibilità per queste ultime di trovare un fatto in grado di smentirle, come insegna Karl Popper (Foto a lato).
Ma esiste un criterio di falsificabilità per la teoria darwiniana?
Nel suo libro “The Magic of Reality” Richard Dawkins spiega l’evoluzione ai ragazzi.
Ma lo fa compiendo un grossolano errore.
Non passa settimana che non venga riportata la notizia della scoperta di un pianeta adatto alla vita, questa volta è il turno di Kepler-22b.
A ben vedere però si tratta di conclusioni affrettate o di chiare esagerazioni, ma perché c’è tanta voglia di extraterrestri?
Nel libro di Antonio De Lauri un pezzo di storia dimenticata che permette di decifrare il presente.
Un articolo di Alessandro Giuliani analizza come due ideologie diametralmente opposte siano unificate dal comune odio per l’uomo.
La teoria di Darwin si capisce studiando Darwin.
Il darwinismo si capisce leggendo Chesterton.