Contributo #2 per il Darwin Day:
Il giorno 1 febbraio 2012, in una lettera al quotidiano la Repubblica, un lettore pone la questione della scomparsa dell’insegnamento della teoria di Darwin dai programmi delle scuole medie.
Siamo d’accordo con Augias… la teoria dovrebbe essere insegnata.
Ma dicendo come sono andate veramente le cose.
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Secondo il famoso genetista evoluzionista Luca Cavalli Sforza “gli unici discorsi che val la pena affrontare sono quelli scientifici, gli altri sono privi di consistenza”.
E così, migliaia di anni di storia dell’umanità sono spazzati via: l’umanità degli eroi omerici, la tragedia greca, il diritto romano, lo slancio religioso del monachesimo, l’arte rinascimentale ecc… sono privi di consistenza.
Dal 2007 nella città di Padova si svolge il “Premio letterario Galileo”, finalizzato a “promuovere iniziative a sostegno della diffusione di una cultura tecnico-scientifica”.
Il presidente è Piergiorgio Odifreddi, reduce da ben due premi “Asino d’oro”.
Quando ormai sembrava che la ricerca di eventuali forme di vita extraterrestre fosse esclusa dal sistema solare ecco giungere notizie di vita su Venere.
Un’affermazione inconsistente che testimonia solo la forza della suggestione: si finisce per vedere quello che si vorrebbe vedere.
Negli USA è nata un’iniziativa per la denuncia dei meteorologi che contestano la tesi della responsabilità umana per il riscaldamento globale.
“Denunciate i meteorologi ‘negazionisti’ e li ‘convinceremo’ a dire le cose come stanno”.
Se questo è il futuro del dibattito scientifico prepariamoci a tempi difficili.
Dopo aver esposto molte volte cosa significhi fare della critica alla teoria neodarwiniana e quale sia la differenza col “creazionismo” sembra che ci sia ancora chi non ha le idee chiare.
In questo articolo Michele Forastiere, con una forma divertente ma seria nel contenuto, fa ancora una volta chiarezza.
Dato l’elevato numero di falsi casi di evoluzione segnalati, e per evitare un abuso della credulità popolare, si propone di istituire un comitato di controllo: il CICAPE.
(Comitato Italiano di Controllo delle Affermazioni su Presunti casi d’Evoluzione)
Sono aperte le iscrizioni.
(Immagine rimossa su invito “perentorio” del CICAP)
“Alien hunters: What if ET ever phones our home?” è il titolo di un articolo pubblicato sul sito della BBC: “Cacciatori di alieni: che succederebbe se telefonasse ET?”
Domanda interessante: per l’ONU dovremmo chiedere informazioni sul Global Warming.
Nel sito dell’UAAR si lamenta che nel New Hampshire sia stata proposta una legge per chiedere che nelle scuole l’evoluzione sia insegnata come “una teoria, includendo i punti di vista politici e ideologici dei teorici e le loro posizioni riguardo l’ateismo”.
Si tratta di una legittima richiesta, ma secondo loro questo sarebbe “creazionismo”.
Con un articolo del 10 gennaio 2012 su National Geographic è stata data la clamorosa notizia: una luna del pianeta Kepler 16-b forse è abitabile.
Ma esiste solo in una simulazione computerizzata.
Complessità e semplicità sembrano a prima vista poli opposti eppure, come spesso accade all’approssimarsi di un nuovo paradigma, il primo sguardo potrebbe essere fallace.
“Umane, fin troppo umane, le scimmie così simili a noi.”
Così titolava La Repubblica il 10 gennaio.
Ma sono loro ad essere simili a noi o saremo noi a finire classificati come loro?
Noto che, praticamente ogni volta che qualcuno prova a stuzzicare il Leviatano darwinista, mettendone in dubbio un qualunque aspetto…
ebbene, salta subito su qualcun altro pronto a denunciare il delitto di lesa maestà.
Le origini occultistiche del fenomeno “Alieni” nascondono un’aspettativa messianica: saranno gli extraterrestri i nuovi salvatori del genere umano?
Sono gli angeli del “New Age”, il movimento dietro il quale si nascondono personaggi dell’occultismo e spesso del satanismo.
Sul Corriere della Sera viene pubblicato un articolo sull’aumento delle malformazioni in Iraq a partire dal 2003.
Ma la notizia è giunta a noi tramite un gruppo di ricerca italiano, il New-weapons Committee che denuncia gravi pressioni sui ricercatori irakeni.