Un articolo ironico, ma molto serio, di Michele Forastiere sulla tematica del confronto tra il neodarwinismo e i suoi critici.
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Martedì 6 marzo, presso la Biblioteca Goffredo Mameli di Roma, si parlerà del mito degli Extraterrestri.
Interverranno Enzo Pennetta e Gianluca Marletta, autori del Libro “Extraterrestri: le radici occulte di un mito moderno”.
“Siamo il frutto del caso”, sono parole dietro le quali non può che celarsi un chiaro riferimento a quel “Per i credenti, il mondo non è frutto del caso né della necessità, ma di un progetto di Dio” di Joseph Ratzinger (Caritas in Veritate 57-136).
Così, il prof. Pievani, ancora una volta, usa impropriamente il termine “scienza” per fare della propaganda.
E sul quotidiano avvenire qualcuno se ne accorge.
Richard Dawkins, che qualcuno ha soprannominato il “levriero di Darwin”, dopo non aver saputo indicare un solo caso di evoluzione con aumento d’informazione verificata sotto i nostri occhi, adesso non sa citare il titolo dell’opera principale di Chrales Darwin.
Era destino che accadesse prima o poi… che ironia per lei, contraria alla caccia, finire impallinata.
Il fatto è avvenuto ad opera del giornalista Carlo Stagnaro, sulle pagine del sito www.chichago-blog diretto da Oscar Gianino.
Due giorni dopo la pubblicazione su CS di “Scientocracy”, su La Repubblica appare un articolo del Costituzionalista Gustavo Zagrebelsky che denuncia gli stessi pericoli.
Una singolare sincronicità che probabilmente non è casuale.
La “scienza” sembra ormai destinata a dispensare solo cattive notizie: Global Warming; sovrappopolazione; esaurimento delle riserve energetiche; nuove e inevitabili pandemie in agguato; possibili impatti di asteroidi…
Ma cosa ci fa una buona notizia in tutto questo?
Nel corso della trasmissione “Che tempo che fa” del 19 febbraio scorso, il prof. Eodardo Boncinelli ha affermato che è improbabile che la vita sia sorta altre volte nell’universo.
Quindi il meccanismo per caso e necessità non è soddisfacente per il resto dell’universo: perché dovrebbe esserlo per la Terra?
Qualcuno potrebbe pensare che esista una “fissazione” nei confronti del responsabile del sito Pikaia, ma le cose sono esattamente all’opposto.
Sono i sostenitori del neodarwinismo ad essere fissati con chi si oppone.
Ma, si badi bene, non parlano mai delle obiezioni, solo degli obiettori.
“Scientocrazia” è un termine coniato per indicare un popolo i cui cittadini decidano liberamente… ma in base a quello che dicono gli scienziati (anche conosciuti come “tecnici”).
Michele Forastiere torna sul rapporto tra fede e scienza, un argomento riguardo al quale le idee di molti sembrano essere ancora poco chiare.
Dopo la nostra denuncia sul sito Pikaia (il portale dell’evoluzione) sono state rimosse le indicazioni sui convegni organizzati dall’UAAR.
Perché il responsabile, Telmo Pievani, cerca di nascondere i suoi legami con l’UAAR?
Forse si è reso conto che si tratta di un abbraccio mortale per la credibilità dei neodarwinisti, oppure lui stesso non è più convinto di questa alleanza e cerca di prendere le distanze?
Contributo #5 per il Darwin Day
L’ultimo contributo per la ricorrenza del Natale darwiniano non poteva che essere un gioco, uno dei preferiti del piccolo Charles, come riportato alla mostra del 2009 per il bicentenario della nascita.
Un gioco semplice, un cifrario massonico che evidentemente circolava per casa.
“Ci vogliono 24 milioni di generazioni perché un topo diventi come un elefante”.
Si protesta contro la cancellazione del darwinismo dai programmi delle scuole medie, si grida al degrado del sistema scolastico e contemporaneamente si diffondono notizie che, contrastando con le evidenze fossili e con la ragione, generano ignoranza.
Contributo #3 per il Darwin Day:
Viene generalmente ritenuto che Darwin sia stato un grande scienziato, forse il più grande di tutti i tempi.
Ma le cose stanno veramente cosi?