In una breve intervista di Mario Pappagallo sul Corriere della Sera il prof. Veronesi parla dell’infertilità maschile.
Un condensato di pensiero politically correct che usa la scienza per preparare un futuro da incubo.
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Nei dibattiti sul darwinismo si finisce a volte col perdere di vista le ragioni del confronto.
Se il terreno di scontro non è l’evoluzione, e nemmeno una semplice teoria improbabile, allora qual è?
Il ministro Josefa Idem si è dimessa per aver evaso l’IMU.
Il ministro Emma Bonino deve invece rispondere di violazione del diritto internazionale.
Una palla che ricarica le batterie del cellulare mentre si gioca.
Questo l’umiliante spettacolo offerto in risposta alle emergenze dei paesi poveri.
La questione gay è stata impiegata come strumento per raggiungere obiettivi non dichiarati.
Chi e perché sta dietro questa strumentalizzazione.
Quando nel 1627 fu pubblicato il “New Atlantis” di Francis Bacon fu preparato il terreno per l’ultima e la più grande delle ideologie, quella scientista.
Oggi si combatte la battaglia più importante, quella sul terreno della biologia
Il Belgio si appresta ad approvare l’eutanasia per i minorenni.
Il pensiero basato sul dogma della “selezione naturale” porta alle logiche conseguenze.
Sul Foglio l’attività neomalthusiana di Bill Gates
Con una manipolazione dei fatti degna del romanzo 1984 di Orwell, “The Economist” inventa una finta vittoria sulla povertà nel mondo.
Mentre le politiche internazionali spingono consapevolmente verso la fame intere popolazioni, si dichiara di aver combattuto per il loro sviluppo.
Chiamiamo le cose col loro vero nome.
Dire che il referendum di Bologna è a favore della scuola pubblica è solo frutto di ignoranza, autolesionismo o malafede: il vero obiettivo è la scuola cattolica.
Quando Jorge Mario Bergoglio è diventato Papa ha inceppato la macchina del fango che era all’opera contro Josef Ratzinger.
Da alcuni segnali si intuisce che si cerca un nuovo punto su cui colpire, si cerca di saggiare le sue reazioni o, forse, di provocarlo.
Ormai non ci crede più nessuno che la selezione abbia a che fare con l’evoluzione.
Emerge adesso quella che da sempre è la verità, la selezione serve a forgiare la società materialista e ultraliberista.
La dissacrazione del gesto eucaristico al concerto del 1 maggio un gesto carico di (forse inconsapevoli) simbolismi.
Un epifenomeno della cristianofobia, l’unica fobia accettata dalla società.
Il palco allestito per questo 1° maggio 2013 a P.zza S. Giovanni appare funereo, non c’è molto da festeggiare.
Il sindacato è morto, non resta altro che suonare la marcia funebre.
Festeggiare la liberazione, sì va bene, ma che senso ha se siamo di nuovo sotto occupazione?
L’unico modo di festeggiare sarebbe stato dire che abbiamo di nuovo bisogno di una liberazione perché il nostro Paese è occupato e saccheggiato ogni giorno.
Perché ogni giorno ci sono dei caduti.