Continua il viaggio di Max, inviato di CS attraverso l’Italia per recensire i musei a tema biologico.
Dopo Roma e Milano adesso è la volta di Napoli con il suo antico Orto Botanico.
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Continua il viaggio alla scoperta dei musei naturalistici d’Italia, è la volta di Milano.
E non mancano le sorprese.
Il caso è un fattore che viene spesso frainteso e genera confusione.
Da un articolo su Facebook un’occasione per fare chiarezza.
“Il volto dell’uomo cambiato a suon di pugni”, non si tratta di una frase presa da un film di Jackie Chan, è il titolo di un articolo sull’evoluzione pubblicato su Repubblica.
Imbarazzante.
Uno dei musei di zoologia più moderni, su questo non ci sono dubbi, ma come sarà stato trattato l’argomento evoluzione?
Max, inviato d’eccezione per CS ce lo racconta in questo articolo.
Sull’Espresso si parla di “LUCA”, Il progenitore di tutti gli organismi viventi ma l’esposizione è piena di lacune e contraddizioni.
L’articolo sull’origine della vita viene qui letto e commentato da Max, l’autore del romanzo “Sapiens”.
I paesaggi evolutivi sono un modo per rappresentare il rapporto tra genotipo e successo evolutivo.
Una rappresentazione che non spiega l’evoluzione ma è utile per fare giocherelli variopinti.
Una ricerca rivela che sia i Neanderthal che i Denisova avevano una bassa variabilità genetica.
L’isolamento di una piccola popolazione porta all’impoverimento genetico e non all’evoluzione, come sostenuto dalla teoria neodarwiniana.
Uno studio della prestigiosa London School of Economics prevede un mondo diviso in ‘brutti’ e ‘belli’.
Ecco un esempio pratico dei danni della teoria darwiniana.
La teoria degli equilibri punteggiati, nonostante le interpretazioni rassicuranti, è in forte contrasto con quella dell’evoluzione neo-darwiniana.
Un contrasto negato ma che prima o poi doveva manifestarsi.
La American Humanist Association (AHA) è stata recentemente protagonista di una serie di iniziative anticristiane.
Ma la AHA è anche l’associazione detentrice del marchio IDDF (International Darwin Day Foundation), un legame compromettente che mostra come la vera scienza abbia ben poco a che fare con il fenomeno chiamato darwinismo.
La scoperta delle onde gravitazionali riapre la questione sulla teoria del multiverso, una teoria che è l’applicazione del darwinismo alla cosmologia.
Ma una parte consistente di fisici si oppone con decisione affermando che questa non è scienza.
La questione del posto dell’Uomo tra le specie va riproposta per via di una evidente inadeguatezza dell’attuale classificazione.
Considerare la specie umana come appartenente ai primati è come continuare a considerare nello stesso dominio archaea e bacteria.
L’evoluzione darwiniana, basata sulla sopravvivenza del più adatto attraverso la morte, la fame e la carestia, non è affatto un buon modello per le società umane.
Ancora una volta l’antropologo Ian Tattersall ha confermato che la differenza tra l’Uomo e gli altri animali non è di grado ma sostanziale.
Un dato che sembra voler essere ignorato dalla cultura contemporanea.
(Foto da National Geographic)