Nel libro di Antonio De Lauri un pezzo di storia dimenticata che permette di decifrare il presente.
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Richard Dawkins continua a non indicare un solo caso di evoluzione avvenuta “sotto i nostri occhi”.
Il dibattito aperto su UCCR ha portato nuove informazioni che aggravano i silenzi dell’intervista.
La teoria di Darwin si capisce studiando Darwin.
Il darwinismo si capisce leggendo Chesterton.
La scienza ha assunto la funzione di legittimare il potere.
E in questo sistema il darwinismo gioca un ruolo di primo piano.
Dopo aver parlato della “damnatio memoriae” evoluzionista, affrontiamo ora l’altra faccia della medaglia:
l'”apoteosi” evoluzionista
Su Pikaia si auspica la “riduzione della conflittualità verso gli evoluzionisti rispettosi della scienza”.
Il riferimento sembra che sia proprio anche ad Enzo Pennetta, l’autore di questo sito e organizzatore di incontri di formazione per docenti di scienze.
Ma a ben vedere chi ha bisogno di “ridurre la conflittualità” intellettuale è chi si dichiara neo-darwiniano ma nei fatti smentisce la teoria.
Si tratta di Greg Graffin, della prestigiosa UCLA (University of California, Los Angeles).
Uno strano scienziato, leader di un gruppo dal nome “Bad religion“, cioè “Cattiva religione“. Indovinate quale…
Nella tradizione delle “Storie proprio così”, ancora protagonisti batteri e antibiotici.
In cartone animato, per i bambini.
Ma non era stata dimostrata l’infondatezza dell’evoluzione in risposta agli antibiotici?
Dopo la proposta di Asino d’Oro a Dario Fo per aver portato il caso della Biston betularia come esempio di evoluzione, Richard Dawkins non sa indicare anche un solo caso documentato di evoluzione darwiniana.
Il darwinismo è dunque filosofia, non scienza?
Sul sito UCCR, Michele Forastiere recensisce “Inchiesta sul darwinismo”.
Un’analisi molto precisa che mostra una profonda comprensione delle dinamiche più nascoste dell’ideologia che sottostà al darwinismo.
La mostra HOMO SAPIENS al Palazzo delle esposizioni è titolata:la grande storia della diversità umana.
E infatti il pigmeo Ota Benga, fu trattato proprio come un “diversamente umano”
“HOMOSAPIENS. La grande storia della diversità umana”, in mostra presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma.
Ma siamo sicuri che la “diversità umana” si possa davvero comprendere dai resti paleontologici?
Forse in un’ottica riduzionista…
La “Damnatio memoriae” era una condanna in uso nell’antica Roma, con essa il nome del condannato sarebbe stato cancellato da tutte le iscrizioni.
Il suo contrario è l’apoteosi, che implica l’assunzione di onori divini dopo la morte.
Cosa c’entra tutto questo con un sito che si occupa di scienza….?
Abbiamo un nuovo ministro per la salute, Renato Balduzzi, costituzionalista e direttore della rivista culturale “Coscienza”.
Sul numero 5 del 2011 è stato affrontato il tema del creazionismo.
Sembra che ci siano le idee chiare su creazionismo e intelligent design.
E sembra anche che ci sia un forte attacco alla Sintesi moderna…
L’intervista è stata organizzata nel corso delFestival della Scienza di Genova
L’organizzazione, tramite Telecom Italia, main sponsor della manifestazione, mi ha consentito di inviare due domande al Professore.