Nella lettera aperta ai lettori di Pikaia, Telmo Pievani ironizzava sulle responsabilità del darwinismo nel razzismo e nell’eugenetica, ma tali responsabilità esistono e negarlo è fare del vero e proprio “negazionismo”.
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Prosegue l’analisi delle implicazioni legate all’esasperazione del discorso sulla possibile presenza di vita nell’universo:
il paradosso della biologia.
“Cari lettori di Pikaia…” è l’inizio di una lettera aperta che Telmo Pievani rivolge ai suoi lettori, una lettera in cui spiega perché non intenda rispondere alle “provocazioni”.
Un discorso che ricorda una terminologia da anni ’70, ma una terminologia politica, non scientifica.
Una strana contaminazione tra scienza e fantascienza ha portato un grande divulgatore come Paul Davies ad ipotizzare nella realtà lo scenario del celebre 2001 Odissea nello spazio.
Cosa c’è dietro a questa voglia di extraterrestri?
L’ultimo libro del famoso scienziato inglese Richard Dawkins sembra proprio essere una miniera… di errori.
Dopo l’omissione del ruolo del caso nella teoria neo-darwiniana, Dawkins la spara grossa sulle origini dell’Uomo
Una visita a casa Darwin, che forse somiglia troppo a quella ad un santuario, è lo spunto per il racconto di come passasse la festività del Natale il famoso scienziato.
Tra tante proposte per i regali di Natale eccone una un po’ diversa, un libro che farà bene a chi sostiene la teoria di Darwin e anche a chi invece non la reputa soddisfacente.
Si tratta di “Storie proprio così” di Rudyard Kipling.
Un libro scolastico di storia afferma che Homo sapiens non aveva punti di contatto genetici con le specie più antiche.
E c’è subito chi grida allo scandalo.
Ma forse nei testi scolastici ci sono altre cose per cui scandalizzarsi.
Veramente sfortunati Telmo Pievani e Luigi Luca Cavalli Sforza, il loro libro sulla mostra HOMO SAPIENS è stato stampato solo nel mese di novembre e ai primi di dicembre uno studio dell’università di Cambridge già smentisce uno degli argomenti riportati.
Nel corso della trasmissione “Che tempo che fa” del 17 dicembre, il vicedirettore della Stampa propone l’insegnamento del darwinismo come rimedio contro il razzismo.
Ma non sa che è proprio il darwinismo all’origine del razzismo.
Il consiglio d’Europa decreta che il creazionismo è una minaccia per la democrazia, ma sembra che un approccio darwiniano sia una minaccia per la salute.
Un breve articolo pubblicato sulla rivista BBC Science, riporta l’attenzione sui cosiddetti “organi vestigiali”, vediamo quali implicazioni ha avuto un approccio darwiniano in questi casi.
Qualche mese fa su un blog de Il Sole 24ORE veniva pubblicato un articolo intitolato: Le divisioni vaticane all’attacco di Darwin.
Ma gli unici ad essere all’attacco di qualcosa sono solo gli autori dell’articolo: attaccano la religione.
Dopo l’errore compiuto da Richard Dawkins nel suo ultimo libro “The Magic of Reality”, ci si domanda se la teoria darwiniana non sia in realtà una “Storia proprio così”.
La differenza tra le “storie” e le teorie scientifiche è la possibilità per queste ultime di trovare un fatto in grado di smentirle, come insegna Karl Popper (Foto a lato).
Ma esiste un criterio di falsificabilità per la teoria darwiniana?
Nel suo libro “The Magic of Reality” Richard Dawkins spiega l’evoluzione ai ragazzi.
Ma lo fa compiendo un grossolano errore.
Un professore dell’Università di Berkeley denuncia il pericolo della rinascita del darwinismo sociale.
Ma il darwinismo sociale non è, come si potrebbe pensare, una degenerazione del darwinismo, ne è la vera origine.