“Secondo alcuni scienziati, le prime forme di vita cellulare sarebbero comparse sulla terraferma, in pozze di fango vulcanico”.
Così recita il sottotitolo di un articolo su National Geographic, ma notoriamente è nel libro del Genesi che si parla di vita che nasce dal fango: che il creazionismo sia arrivato su Nat Geo?
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Sul blog “Leucophaea” è apparso un articolo, ripreso anche altrove, in cui si parla di esperimenti che confermano la teoria neodarwiniana.
Ma in realtà non confermano che aspetti collaterali che potrebbero essere utilizzati anche in senso contrario: chi fa simili affermazioni fornisce sì una conferma sperimentale, ma solo del fatto che spesso non si conosce bene la teoria che si vorrebbe sostenere.
Una ricerca effettuata da scienziati ungheresi e svedesi rivela che le strisce servono a confondere i tafani.
Ma non tutti sono d’accordo sull’interpretazione dei risultati, sembra che siamo di fronte ad una delle solite “Storie proprio così” di Kipling.
E comunque, in definitiva, se veramente le strisce servissero per allontanare i tafani, potrebbe essere un caso di evoluzione lamarckiana, senza selezione naturale.
Dopo la nostra denuncia sul sito Pikaia (il portale dell’evoluzione) sono state rimosse le indicazioni sui convegni organizzati dall’UAAR.
Perché il responsabile, Telmo Pievani, cerca di nascondere i suoi legami con l’UAAR?
Forse si è reso conto che si tratta di un abbraccio mortale per la credibilità dei neodarwinisti, oppure lui stesso non è più convinto di questa alleanza e cerca di prendere le distanze?
Contributo #5 per il Darwin Day
L’ultimo contributo per la ricorrenza del Natale darwiniano non poteva che essere un gioco, uno dei preferiti del piccolo Charles, come riportato alla mostra del 2009 per il bicentenario della nascita.
Un gioco semplice, un cifrario massonico che evidentemente circolava per casa.
E’ stato pubblicato il nuovo libro di Edoardo Boncinelli, in esso si fa un elogio dell’errore.
Ma vedere negli errori la via per il miglioramento non è altro che riproporre il feroce meccanismo economico malthusiano.
Una posizione che rischia di diffondere una filosofia fatalista e, in ultima analisi suicida, come dimostrano le prime reazioni all’articolo.
Esiste uno strana connessione tra ambiti profondamente diversi come quelli del neodarwinismo e del Global warming: è la metodologia usata per costruire il consenso che li sostiene.
Ecco perché lo svelamento delle tecniche usate nel secondo caso è utile a capire quelle utilizzate nel primo.
“Ci vogliono 24 milioni di generazioni perché un topo diventi come un elefante”.
Si protesta contro la cancellazione del darwinismo dai programmi delle scuole medie, si grida al degrado del sistema scolastico e contemporaneamente si diffondono notizie che, contrastando con le evidenze fossili e con la ragione, generano ignoranza.
Contributo#4 per il Darwin Day:
Quando Darwin ebbe l’idea della selezione naturale?
Osservando i becchi dei fringuelli alle isole Galapagos, almeno così ci hanno fatto studiare a scuola. Darwin però alle Glapagos aveva fatto solo una gran confusione… e la scoperta fu di un suo collega.
Mentre qualcuno studia le espressioni facciali, o improbabili evoluzioni dei lieviti, alla continua ricerca di conferme che non vengono a teorie che hanno portato di fatto ad una stasi delle ricerche in biologia, uno studio di ricercatori italiani dice finalmente qualcosa di nuovo.
Contributo #3 per il Darwin Day:
Viene generalmente ritenuto che Darwin sia stato un grande scienziato, forse il più grande di tutti i tempi.
Ma le cose stanno veramente cosi?
E’ proprio un’illuminante metafora dell’evoluzione quella proposta in un divertente video inserito su Youtube.
Solo che i neodarwinisti ci vedono una conferma alle loro tesi, noi ci vediamo una forte confutazione della teoria.
Cosa unisce due tematiche tanto diverse tra loro?
Non l’oggetto dello studio, ma la politicizzazione della scienza e la repressione/ridicolizzazione del dissenso.
Ecco allora che l’inverno più freddo degli ultimi 27 anni potrebbe raffreddare anche gli scienziati politicizzati
Contributo #2 per il Darwin Day:
Il giorno 1 febbraio 2012, in una lettera al quotidiano la Repubblica, un lettore pone la questione della scomparsa dell’insegnamento della teoria di Darwin dai programmi delle scuole medie.
Siamo d’accordo con Augias… la teoria dovrebbe essere insegnata.
Ma dicendo come sono andate veramente le cose.
Secondo il famoso genetista evoluzionista Luca Cavalli Sforza “gli unici discorsi che val la pena affrontare sono quelli scientifici, gli altri sono privi di consistenza”.
E così, migliaia di anni di storia dell’umanità sono spazzati via: l’umanità degli eroi omerici, la tragedia greca, il diritto romano, lo slancio religioso del monachesimo, l’arte rinascimentale ecc… sono privi di consistenza.