Non sia mai che l’essere umano possa essere ontologicamente diverso dagli animali.
Infatti, dopo averlo detto al meeting di Rimini, Ian Tattersall è stato subito richiamato all’ordine.
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Dopo Il libro di J. Fodor e M.P. Palmarini, “Gli errori di Darwin”, arriva un nuovo duro colpo per la teoria neodrawiniana.
E anche stavolta si tratta di un ateo, un filosofo della mente, non un biologo.
Segno che la teoria è bloccata internamente da un super-paradigma, e che potrà essere messa in crisi dall’esterno.
Eppure il titolo di Marco Ferraguti apparso su Pikaia lasciava sperare che finalmente ci fosse un chiaro criterio di falsificabilità.
Ma non è così.
Una cosa importante va però detta: il titolo di quello stesso articolo è una ammissione che il problema esiste.
Nel clima di conformismo culturale di cui ha parlato recentemente M. P. Palmarini, anche “Topolino” ha finito per diventare mezzo di propaganda.
Ed è stato arruolato nelle schiere darwiniste.
A fine luglio avevamo parlato della complessità irriducibile come criterio di falsificabilità della teoria neodarwiniana.
Pochi giorni dopo nientemeno che M.Piattelli Palmarini affermava esattamente le stesse cose.
Contrariamente a quanto si vuol far credere la teoria è sempre più debole.
Un video anticreazionista messo in rete il 23 agosto ha totalizzato ad oggi ben 3,5 milioni di visualizzazioni.
Il messaggio di fondo è “quella creazionista è una visione folle del mondo”.
Ancora una volta però si fa (volutamente?) confusione sull’argomento.
La Corte europea per i diritti umani ha bocciato la legge 40 sulla fecondazione assistita.
Ancora un trionfo del “falso storico” di Haeckel sugli embrioni.
Il 22 agosto al meeting di Rimini si è svolto l’incontro dal titolo “EVOLUZIONE BIOLOGICA E NATURA DELL’ESSERE UMANO”.
Erano presenti come relatori due grandissimi nomi a livello internazionale che hanno fatto importanti affermazioni sulla questione.
Adesso sarebbe auspicabile che su tale argomento CL possa promuovere anche iniziative a livello locale.
Sul Corriere della Sera è apparso un articolo sull’ “Intelligent design”.
Purtroppo però riporta una serie di luoghi comuni ed errori facilmente smascherabili che ripetono in tutta la loro “poca intelligenza” certe diffuse critiche.
Corriere della Sera: Dopo Fukushima, le farfalle non hanno più le ali
Un gruppo di ricercatori della Yale University ha scoperto, forse, un fossile di transizione del serpente.
L’articolo è di gennaio 2012 e avrebbe voluto essere una prova dei meccanismi della Sintesi moderna.
In realtà solo una forte influenza di preconcetti impedisce di vedere che si tratta invece di una confutazione.
Con il libro “Darwin’s Black Box” il biochimico Michael J. Behe propose nel 1996 la teoria dell’Intelligent Design.
Giustamente viene fatto osservare che l’esistenza di un progettista non può essere provata o confutata e che quindi l’ID non è scienza.
Ma questa obiezione svia dal vero problema sollevato da Behe: la confutazione della teoria di Darwin.
Ogni volta che in un dibattito si chiede di indicare un caso di evoluzione avvenuta in laboratorio viene citato l’esperimento di Lenski.
Ma non si tratta di evoluzione.
E vediamo perché.
In questi giorni è emersa come punto centrale nel dibattito sull’evoluzione la definizione stessa di “evoluzione”.
La conferma in un intervento del prof. Daniele Formenti dell’Università di Pavia che il 18 luglio scorso ha replicato ad un articolo di CS.