Cosa unisce due tematiche tanto diverse tra loro?
Non l’oggetto dello studio, ma la politicizzazione della scienza e la repressione/ridicolizzazione del dissenso.
Ecco allora che l’inverno più freddo degli ultimi 27 anni potrebbe raffreddare anche gli scienziati politicizzati
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Negli USA è nata un’iniziativa per la denuncia dei meteorologi che contestano la tesi della responsabilità umana per il riscaldamento globale.
“Denunciate i meteorologi ‘negazionisti’ e li ‘convinceremo’ a dire le cose come stanno”.
Se questo è il futuro del dibattito scientifico prepariamoci a tempi difficili.
Sembrerebbe una nota pubblicità il cui slogan è: “Ti piace vincere facile”?
E invece si tratta della cifra che la UE ha messo a disposizione per studiare l’impatto delle popolazioni preistoriche di 6/10.000 anni fa sul clima.
Un risultato è però già stato ottenuto, abbiamo la prova che studiare l’AGW è un gran bel business.
Una notizia dall’Australia informa della comparsa di uno squalo “ibrido” per via del Global Warming.
Ma da quando un ibrido è un esempio di “evoluzione in azione”?
E un riscaldamento del mare di 0,135° per decade (fermatosi negli ultimi 10 anni) sarebbe la causa della migrazione?
Venerdì 30 su La 7 è andato in onda l’annunciato “speciale” sul collegamento tra l’alluvione di Genova e il riscaldamento globale.
Riconosciamo a Mario Tozzi di aver posto l’attenzione sull’incuria dell’Uomo come causa dei disastri, ma quel che è mancata è proprio la dimostrazione del collegamento col riscaldamento globale.
Nella trasmissione “Che tempo che fa” del 17 dicembre si è parlato di razzismo, di episodi che riguardano il rapporto con gli immigrati.
C’è però anche una forma di razzismo più grave perché non riguarda il comportamento di singoli individui, ma quello di grandi società e dei governi.
Sarebbe un bel gesto di coraggio parlare quel tipo di razzismo.
Venerdì 30 dicembre alle 20.30 su La7 andrà in onda uno speciale dedicato ai cambiamenti climatici e agli eventi meteorlogici eccezionali (per introdurre il film The Day after Tomorrow).
Una trasmissione da seguire.
Mentre gli echi della conferenza di Durban sul riscaldamento globale non si sono ancora spenti, si affaccia l’ipotesi che stia accadendo l’esatto contrario di quanto temuto: si va verso un periodo di grande freddo.
E’ diventato il nuovo marchio d’infamia, quando nell’ambito scientifico si vuole demolire l’avversario basta dargli del “negazionista”.
Si tratta però di un’accusa che usa chi vuole sostenere le proprie tesi senza affrontare il rischio di un confronto, di chi nega che altri abbiano competenze ed argomenti validi, diventando di fatto egli stesso un “negazionista”.
“Scienziati” e “Banchieri”, sono la casta sacerdotale della modernità.
Le loro indicazioni non si possono mettere in dubbio, anche la democrazia è sospesa davanti alle loro sentenze.
Scienziati della Cornell e della Columbia University, in uno studio commissionato dal New York State Energy Research and Development Authority, annunciano la ormai prossima distruzione di New York.
“Sì, sì no, mo’ me lo segno”, avrebbe detto Massimo Troisi…
Ci sono volute ben 25 pagine fitte di calcoli matematici ad un giovane ricercatore del Max Planck Institute di Rostock in Germania.
Ma alla fine è giunto il clamoroso risultato:
Quando si va in pensione si consuma meno
Sono apparsi veramente contenti quelli di Nature quando il 27 ottobre hanno comunicato: “Il global warming sta accadendo davvero- Davvero. Non c’è una cospirazione o insabbiamento”
Proprio quello che ci voleva in vista della Conferenza di Durban che si svolgerà dal 28 novembre al 9 dicembre.
Ma gli entusiasmi sono stati subito raffreddati: la causa non è l’uomo.
Non fidatevi del suo aspetto innocente, si è macchiata del crimine peggiore dei nostri tempi: produce CO2.
E lo fa con la scusa di dover respirare, immettendo così enormi quantità del gas serra.
E non per infierire sulla povera bestia, ma che dire del metano che emette con le “flatulenze”.
“Tesoro mi si sono ristretti i ragazzi” era il brutto titolo di un brutto film del 1989.
Ma la realtà supera la fantasia e adesso dalla National University of Singapore, giunge la notizia che a causa del Global Warming si sono ristretti gli animali.
Una nuova candidatura al premio “SNobel”