Uno studio pubblicato sulla rivista APS (Association for Psychological Science) illustra i meccanismi della disinformazione.
Ma sembra contemporaneamente voler influenzare i lettori riguardo al Global Warming…
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Il ritorno alla luce di una foresta pietrificata di tre milioni di anni fa scatena una serie di considerazioni.
E così a restare pietrificati dalle assurdità sono i lettori.
Su Le scienze uno studio che dovrebbe far riflettere sulla “minaccia” del global warming
Nel campo dell’economia la politica ha lasciato il posto ai tecnici stipendiati dalle banche.
Adesso anche nel campo del clima la politica sembra lasciare il posto ai tecnici sul libro paga delle corporations.
Una tendenza preoccupante.
Mentre tutti gridano allarmati per il pericolo “CO2”, nel convegno di Erice il prof. Zichichi, molto “politically uncorrect”, invita a guardare alle vere emergenze.
Puntuale come una cambiale è arrivato anche quest’anno l’articolo apocalittico di Giovanni Sartori.
Il suo argomento più tecnico è: “non ci sono più le mezze stagioni”, peccato che sia un po’ datato essendo stato lanciato nel 1990 dal trio Lopez Marchesini e Solenghi.
Sembra proprio che nella generale crisi delle certezze l’unica rimasta sia il suo articolo di Ferragosto sul Corriere.
E’ Ferragosto, in attesa di vedere se sul Corriere della Sera Giovanni Sartori ci propinerà la solita ramanzina sulla presunta crisi da sovrappopolazione, veniamo allietati dalle solite notizie sul caldo torrido.
Ma attenti alle bufale, la notizia non è detto che sia il caldo.
“Esclusa in modo definitivo l’influenza dell’attività solare: l’aumento è dovuto solo a cause umane”, così recita un titolo sul Corriere del 31 luglio.
E l’ignaro lettore chiuderà il giornale convinto che le cose stiano veramente così.
Lo stesso lettore in fondo prende per buono quello che viene raccontato sulla crisi economica…
I ricercatori del Swiss Federal Institute of Technology di Losanna hanno dichiarato che l’era glaciale finì col rilascio di “gas esilarante”.
Uno studio pubblicato su Nature rivela una manipolazione dei dati sul clima con la quale è stata nascosta la tendenza, iniziata 2000 anni fa, verso un periodo di glaciazione.
Ma allora ridurre la CO2 non serve per salvare il pianeta e il Protocollo di Kyoto può essere tranquillamente bruciato.
Anzi, la CO2 andrebbe incrementata…
Si è aperta oggi la Conferenza Rio + 20.
Pochi i leader e incerti i risultati, le premesse sono però chiare: chi è sottosviluppato resti tale. Per il suo bene ovviamente.
E mentre si addita nella CO2 l’immaginario nemico dell’umanità, si tace sulle conseguenze della scoperta di immensi giacimenti petroliferi.
Lo scorso aprile 49 tra scienziati e astronauti della NASA inviarono una lettera all’amministratore dell’agenzia spaziale degli USA per protestare riguardo al sostegno dato alla tesi del Riscaldamento globale antropico.
Il motivo è che la NASA sta “perdendo la faccia” nel sostenere teorie non provate scientificamente.
La notizia avrebbe dovuto avere grande risonanza su tutti i media, invece non ce n’è traccia sui principali organi d’informazione.
Com’è possibile che affermazioni importanti di un grande scienziato come Rubbia vengano ignorate?
Fatti come questo mettono in seria discussione l’obiettività dell’intero sistema dei media.
“Apocalypse Soon” è un titolo degno di un film di Francis Ford Coppola, ma in realtà è l’annuncio che viene lanciato dalle autorevoli pagine di Scientific American.
L’incubo è sempre lo stesso, il riscaldamento globale, e per alimentarlo la “scienza” non esita a falsare i risultati.
Non è elegante dire “avevamo ragione” ma… avevamo ragione.
Solo 3 giorni fa era stata segnalata su CS la natura malthusiana del legame tra darwinismo e teoria dei cambiamenti climatici causati dall’uomo(AGW).
E proprio il giorno dopo sul Corriere della Sera la connessione tra AGW e neomalthusianesimo riceveva la più inequivocabile delle conferme.