Una visita a casa Darwin, che forse somiglia troppo a quella ad un santuario, è lo spunto per il racconto di come passasse la festività del Natale il famoso scienziato.
Autore: Enzo Pennetta
Tra tante proposte per i regali di Natale eccone una un po’ diversa, un libro che farà bene a chi sostiene la teoria di Darwin e anche a chi invece non la reputa soddisfacente.
Si tratta di “Storie proprio così” di Rudyard Kipling.
Un libro scolastico di storia afferma che Homo sapiens non aveva punti di contatto genetici con le specie più antiche.
E c’è subito chi grida allo scandalo.
Ma forse nei testi scolastici ci sono altre cose per cui scandalizzarsi.
Mentre gli echi della conferenza di Durban sul riscaldamento globale non si sono ancora spenti, si affaccia l’ipotesi che stia accadendo l’esatto contrario di quanto temuto: si va verso un periodo di grande freddo.
Veramente sfortunati Telmo Pievani e Luigi Luca Cavalli Sforza, il loro libro sulla mostra HOMO SAPIENS è stato stampato solo nel mese di novembre e ai primi di dicembre uno studio dell’università di Cambridge già smentisce uno degli argomenti riportati.
Nel corso della trasmissione “Che tempo che fa” del 17 dicembre, il vicedirettore della Stampa propone l’insegnamento del darwinismo come rimedio contro il razzismo.
Ma non sa che è proprio il darwinismo all’origine del razzismo.
Secondo la teoria del multiverso potrebbero esistere degli altri “noi stessi” in qualche altro universo.
E allora perché in uno di essi non potremmo essere Capitan America?
Il consiglio d’Europa decreta che il creazionismo è una minaccia per la democrazia, ma sembra che un approccio darwiniano sia una minaccia per la salute.
Un breve articolo pubblicato sulla rivista BBC Science, riporta l’attenzione sui cosiddetti “organi vestigiali”, vediamo quali implicazioni ha avuto un approccio darwiniano in questi casi.
Qualche mese fa su un blog de Il Sole 24ORE veniva pubblicato un articolo intitolato: Le divisioni vaticane all’attacco di Darwin.
Ma gli unici ad essere all’attacco di qualcosa sono solo gli autori dell’articolo: attaccano la religione.
Va bene che la situazione attuale non è un gran che, ma dire che sul pianeta Marte “ci possono essere condizioni anche migliori che sulla Terra” sembra francamente un po’ eccessivo.
Ad un secolo dalle cantonate di Schiaparelli sembra che non abbiamo imparato nulla.
Dopo l’errore compiuto da Richard Dawkins nel suo ultimo libro “The Magic of Reality”, ci si domanda se la teoria darwiniana non sia in realtà una “Storia proprio così”.
La differenza tra le “storie” e le teorie scientifiche è la possibilità per queste ultime di trovare un fatto in grado di smentirle, come insegna Karl Popper (Foto a lato).
Ma esiste un criterio di falsificabilità per la teoria darwiniana?
Il 16 dicembre a Roma, presso la libreria Libreria Books & Brunch (Via Saluzzo 53-55), alle h 19,00 si parlerà del fenomeno “extraterrestri”.
Nel suo libro “The Magic of Reality” Richard Dawkins spiega l’evoluzione ai ragazzi.
Ma lo fa compiendo un grossolano errore.
Un professore dell’Università di Berkeley denuncia il pericolo della rinascita del darwinismo sociale.
Ma il darwinismo sociale non è, come si potrebbe pensare, una degenerazione del darwinismo, ne è la vera origine.
Non passa settimana che non venga riportata la notizia della scoperta di un pianeta adatto alla vita, questa volta è il turno di Kepler-22b.
A ben vedere però si tratta di conclusioni affrettate o di chiare esagerazioni, ma perché c’è tanta voglia di extraterrestri?