Dopo l’ “Ora della Terra” celebrata il 31 marzo, eccoci dunque giunti alla “Giornata della Terra”.
Se la prima era un’iniziativa del WWF, adesso siamo di fronte ad un’iniziativa sponsorizzata dall’UNESCO.
Ma le radici sono sempre le stesse: dietro un proclamato amore per la Natura si cela la visione dell’uomo come problema.
Autore: Enzo Pennetta
Finalmente potremo sapere con un semplice esame del DNA se “saremo all’altezza di Albert Einstein o semplicemente persone comuni”, almeno così ci assicurano.
Ma solo 5 anni fa allo stesso gene veniva attribuita la regolazione dell’altezza.
La domanda è questa: i ricercatori che hanno fatto la scoperta, quel gene ce l’hanno?
Qualcuno prova a negare l’esistenza del darwinismo sociale, allo scopo si scrivono anche libri.
Ma dopo il presidente degli USA, adesso anche Frans de Waal, il più famoso primatologo contemporaneo, afferma l’esistenza e la pericolosità del darwinismo sociale.
“L’Italia laboratorio della tecnocrazia che guiderà l’Europa”, è il titolo a dir poco “agghiacciante” di un articolo apparso su la Repubblica il 13 aprile scorso.
Oltre le ideologie del ‘900 ci aspettava l’ultima, quella che affida alla “scienza”, cioè ai cosiddetti “tecnici”, la guida delle popolazioni.
E come è noto, la “scienza” è detentrice della verità: nessuna contestazione è ammessa.
All’inizio degli anni ’90 un gruppo di ricercatori dell’Università di Parma scopre l’esistenza dei “neuroni specchio”, un tipo di neuroni che si attiva quando vediamo altri compiere determinate azioni.
Qualcuno comincia a chiamarli il DNA delle neuroscienze, ma forse sono solo lo specchio di un paradigma riduzionista.
“Clima, la sconfitta degli scettici del riscaldamento globale”, questo titolo apparso su la Repubblica l’11 aprile scorso proclamava la sconfitta di chi contesta l’origine umana del riscaldamento globale, lo studio a cui si riferisce costituisce però un clamoroso caso di disinformazione.
Forse è il momento di cominciare a domandarsi quali siano gli interessi dietro il fenomeno del Global Warming Antropico.
Ha avuto una grande risonanza l’immagine di un monolite fotografato sulla superficie di Marte.
Ma “monolite” significa pietra fatta in un unico pezzo, e una civiltà extraterrestre non c’entra nulla… per diversi buoni motivi.
“Sono in pochi ad avere il coraggio di affrontare il tema del neodarwinismo”, così è sottotitolata una lettera di Fabrizio Fratus al direttore del quotidiano online La Voce d’Italia.
Normalmente per affrontare una disputa scientifica bastano dei buoni argomenti, nel caso del darwinismo bisogna anche essere disposti ad affrontare la diffamazione.
Su “Lancet” è stato pubblicato uno studio che rivela l’emergere della resistenza all’artemisina nei plasmodi della malaria.
Si tratta di un fenomeno conosciuto, è la selezione naturale, e non va confusa con l’evoluzione.
Sul sito oggiscienza è stato pubblicato un articolo che irride chi afferma che il riscaldamento globale si è arrestato dalla fine degli anni ’90.
Ma le fonti segnalate per la confutazione di quest’affermazione dimostrano tutt’altro.
Riferendosi al noto caso del presunto (e poi smentito) superamento della velocità della luce da parte di neutrini, il prof. Boncinelli si dimostra aperto ad una critica alla relatività.
Ma subito dopo si scaglia contro chi ha messo in dubbio un argomento (oltretutto assolutamente marginale) usato da Darwin a supporto della sua teoria: al contrario di Einstein Darwin non si può mettere in discussione.
Negli ultimi giorni altri due interventi si sono aggiunti al dibattito iniziato il 27 marzo con quello del prof. Odifreddi.
Si tratta delle interviste a Lorenzo Possenti (che collabora all’allestimento di mostre sull’argomento) e al fisico e saggista Pier Maria Boria.
Si tratta del reperto archeologico più importante del mondo, ha un solo difetto: parla del cristianesimo.
Se si fosse trattato della testimonianza di un faraone o di Caio Giulio Cesare sarebbe esaltato in tutto il mondo, ma poiché rende testimonianza al racconto dei Vangeli se ne può parlare solo male.
Sembra proprio che negli USA il darwinismo sociale sia considerato una piaga dal presidente Obama, quello che aveva fatto sognare la Repubblica per le sue vedute progressiste.
Ma come, da quelle parti non arrivano gli articoli del prof. Pievani e del prof. La Vergata a spiegare che il darwinismo sociale non esiste?
Il quotidiano indipendente online “La Voce d’Italia” ha affrontato il tema del darwinismo intervistando esponenti delle diverse posizioni.
Piergiorgo Odifreddi ha aperto il confronto, a seguire sono intervenuti S.Bertolini, F.Fratus, F.Boero ed E.Pennetta.
Un’iniziativa come se ne vedono poche e che permette di farsi un’idea chiara sulle differenti posizioni.