Uno studio pubblicato su Nature rivela una manipolazione dei dati sul clima con la quale è stata nascosta la tendenza, iniziata 2000 anni fa, verso un periodo di glaciazione.
Ma allora ridurre la CO2 non serve per salvare il pianeta e il Protocollo di Kyoto può essere tranquillamente bruciato.
Anzi, la CO2 andrebbe incrementata…
Autore: Enzo Pennetta
Appuntamento per sabato 14.07 2012 alle ore 12.30 in diretta su Radioglobeone.it con il Dottor Fabrizio Fratus ospite il Proff. Enzo Pennetta
“Legalizziamo Gomorra” è una frase che nessuno pronuncerebbe mai, ma invece a molti sembra giusto poter dire “Legalizziamo la marijuana”.
Questo è infatti il titolo di un articolo di Roberto Saviano su l’Espresso in cui si propone la legalizzazione della marijuana.
Così Gomorra diventerebbe legale, e molto più potente.
Poco più di due settimane fa una ONG ha definito “Asse del male” l’azione combinata della diplomazia vaticana e del gruppo dei paesi G77 contro l’approvazione di un documento per la limitazione delle nascite nei paesi poveri.
Ieri si è tenuto a Londra un summit sulla pianificazione familiare promosso dal governo di Londra e dalla Gates Foundation.
Vaticano e paesi poveri oppure Fondazione Gates e Inghilterra: qual è secondo voi l’asse del male?
Sulla rivista PlosOne è apparsa una ricerca sulla correlazione tra la credenze religiose e i tassi di criminalità.
Solo che non si capisce su quale religione abbiano indagato.
Certamente nessuna di quelle attualmente note.
La notizia della composizione di un brano musicale grazie ai meccanismi neodarwiniani era apparsa come un trovata pubblicitaria e come tale l’avevamo criticata invitando Pikaia a fare altrettanto.
Ma in realtà si trattava di uno studio pubblicato su PNAS, e adesso anche il portale dell’evoluzione, da buon ultimo, si è associato al coro di approvazione.
Ma a tutto considerato il brano potrebbe essere un “Requiem” per il darwinismo.
La frase “Dove sono tutti quanti?” è in realtà di Enrico Fermi che così esprimeva la propria perplessità sull’esistenza di civiltà extraterrestri.
Oggi su Le Scienze il fisico del progetto SETI, Paul Davies, dice la stessa cosa… ma arrivando a conclusioni opposte.
Mentre tutti i media danno giustamente ampio risalto alla scoperta del bosone di Higgs, quello che stona è proprio il nome inadatto con il quale esso viene indicato.
Un nome che non piaceva e non piace allo stesso Higgs, ma che si piega alle esigenze di marketing creando però un’inaccettabile confusione nell’opinione pubblica.
Solo pochi giorni fa si commentava la notizia della composizione di una “musica darwiniana”.
Un’assurdità che sembrava avere come attenuante quella di non essere stata presa in considerazione dai grandi organi d’informazione.
Ma l’illusione è durata poco.
Dopo aver constatato che il “darwinsmo” è costituito da un insieme di teorie, e che esso è lo strumento principale dell’ateismo, affrontiamo adesso la scientificità della teoria darwiniana.
Ma con MicroMega sorprendentemente su una cosa siamo d’accordo: il conflitto è politico.
Siamo contenti che finalmente sia stato ammesso.
Il Transumanesmo è un movimento che si propone di raggiungere l’immortalità mediante la tecnologia.
Si tratta dell’estremizzazione del movimento Umanista che affonda le radici nell’eugenetica e ha avuto tra i suoi sostenitori nomi come Francis Crick e Jacques Monod.
Un movimento che ha i suoi presupposti nell’evoluzionismo e nell’ateismo.
Il 26 giugno su MicroMega è stata pubblicata una risposta ad un articolo intitolato DARWIN INCIAMPA NEL “PROGETTO” SULL’UNIVERSO pubblicato su Avvenire a firma di Roberto Timossi.
La replica firmata da Pierfranco Pellizzetti evita però di affrontare le osservazioni scomode di Timossi.
I salti di paradigma sono quelle fasi in cui rapidamente cambiano i riferimenti.
L’Europa è sottoposta ad una serie di “crisi” che potrebbero preludere ad uno questi salti.
Il nuovo paradigma verso cui si tende è la fine degli Stati nazionali
In questi giorni viene pubblicizzato un Master in comunicazione della scienza.
Nei giorni in cui vengono annunciate inondazioni di New York nell’anno 2300, in cui si ritoccano le cifre sull’influenza A, e in cui si annuncia il sorpasso della scimmia sull’uomo, aggiungiamo anche una conferenza sull’evoluzione della moralità .
Emerge con evidenza che nel corso di comunicazione della scienza però manca ciò di cui ci sarebbe maggiormente bisogno: un corso di critica della scienza.
“Ogni anno la ricerca fa nuove scoperte sul mondo dei primati. Con un’unica certezza: prima o poi ci raggiungeranno”
Con queste parole si conclude la presentazione di un articolo apparso su Repubblica riguardo le abilità delle scimmie.
Si tratta di un’affermazione che farebbe inorridire qualsiasi scienziato serio, solo che gli scienziati seri sembrano essere un specie in via d’estinzione.
La scienza manca ormai di serietà, manca di metodo, manca di prudenza, manca di ogni qualità, c’è un “deficit” di tutto questo, per dirla alla latina.