Paolo Barnard è in questo momento una delle menti più lucide riguardo a quanto sta avvenendo a livello economico-politico.
Ma riguardo all’analisi su come si sia arrivati a tutto questo qualcosa non torna.
Autore: Enzo Pennetta
E’ tempo di vacanze ma le tematiche di cui ci occupiamo non vanno in vacanza.
In questo periodo l’aggiornamento degli articoli seguirà tempi più diradati, ma continueremo a seguire quello che accade.
Intanto verrà messa a punto una nuova versione del sito.
Nel frattempo si procederà con una versione intermedia comprendente una nuova sezione “NEWS”.
I ricercatori del Swiss Federal Institute of Technology di Losanna hanno dichiarato che l’era glaciale finì col rilascio di “gas esilarante”.
L’articolo è di gennaio 2012 e avrebbe voluto essere una prova dei meccanismi della Sintesi moderna.
In realtà solo una forte influenza di preconcetti impedisce di vedere che si tratta invece di una confutazione.
“L’Europa ha bisogno di crisi”, queste parole furono pronunciate dall’attuale Premier Mario Monti nel gennaio 2011: ma per quale motivo tali crisi sono necessarie?
La risposta è in una teoria matematica degli anni ’70, la “Teoria delle catastrofi” alla cui luce si possono meglio leggere gli eventi contemporanei.
Con il libro “Darwin’s Black Box” il biochimico Michael J. Behe propose nel 1996 la teoria dell’Intelligent Design.
Giustamente viene fatto osservare che l’esistenza di un progettista non può essere provata o confutata e che quindi l’ID non è scienza.
Ma questa obiezione svia dal vero problema sollevato da Behe: la confutazione della teoria di Darwin.
Il malthusianesimo è stata la filosofia socio-economica dominante nell’Inghilterra dell’800.
Con l’affermazione del modello culturale anglosassone e col supporto del darwinismo si è poi diffusa e affermata nel ‘900 giungendo fino alle politiche dell’ONU.
Ma è una filosofia che come poche altre ha in odio l’umanità.
Ogni volta che in un dibattito si chiede di indicare un caso di evoluzione avvenuta in laboratorio viene citato l’esperimento di Lenski.
Ma non si tratta di evoluzione.
E vediamo perché.
In questi giorni è emersa come punto centrale nel dibattito sull’evoluzione la definizione stessa di “evoluzione”.
La conferma in un intervento del prof. Daniele Formenti dell’Università di Pavia che il 18 luglio scorso ha replicato ad un articolo di CS.
L’Uomo potrebbe essersi evoluto secondo il gradualismo classico o secondo la teoria degli equilibri punteggiati.
Ma nel primo caso non possiamo dire che un fossile sia di “Homo”, nel secondo l’evoluzione è incompatibile con il meccanismo darwiniano.
Sembra di essere in presenza di una sorta di “Principio di indeterminazione”, come quello di Heisenberg, che impedisce di dire contemporaneamente che l’Uomo si sia evoluto col meccanismo darwiniano e che i fossili possono testimoniarlo.
Li chiamavano “usurai”, “strozzini” o “cravattari”, ed erano dei personaggi spregevoli condannati dalle persone oneste.
Ma oggi i “tecnici” ci dicono che si chiamano “istituzioni finanziarie”, che il loro scopo è il nostro bene.
E i tecnici, come Bruto, sono uomini d’onore.
La notizia è stata pubblicata nientemeno che su Nature l’11 luglio scorso, è poi stata prontamente ripresa sul sito del prof. Formenti e infine è approdata su Pikaia con il titolo “partenza anticipata”.
Ma sarebbe stato più adatto il titolo: “falsa partenza”.
Galilei dimostrò la sfericità della Terra, “con l’osservazione”, questo grossolano errore di Cecchi Paone è Galilei dimostrò la sfericità della Terra, “con l’osservazione”, questo grossolano errore di Cecchi Paone è di qualche tempo fa ma si presta perfettamente a mostrare un importante meccanismo di disinformazione.
In realtà si tratta di un errore “di stato”, un errore diffuso ad arte per screditare il periodo storico pre illuminista.
Negli anni ’70 l’Unità parlava di rifiuto della scienza in quanto “strumento di alienazione e sopraffazione dell’uomo”, oggi gli eredi di quella stagione si ergono a paladini della scienza.
I casi paradigmatici di Giulietto Chiesa e Sylvie Coyaud.