L’evoluzione è fuori orario, anzi no…
Basta spostare le lancette quanto basta e tutto torna a posto.
Autore: Enzo Pennetta
“L’evoluzione si comporta come un bricoleur” affermava il Nobel Francois Jacob commemorato da Telmo Pievani.
Ma si tratta di un’affermazione poco scientifica e datata che anziché ricordare sarebbe meglio dimenticare.
Che ci fa un articolo riguardo l’arte psichedelica su Le Scienze?
Al massimo il risultato sembra essere quello di mescolare cose del tutto estranee tra loro.
La menopausa è una caratteristica per definizione non selezionabile.
Com’è possibile allora che sia il prodotto di un’evoluzione darwiniana?
Il Belgio si appresta ad approvare l’eutanasia per i minorenni.
Il pensiero basato sul dogma della “selezione naturale” porta alle logiche conseguenze.
La posizione di Darwin nei confronti del razzismo e le implicazioni della sua teoria.
Un argomento in grado di suscitare aspre polemiche
Nella rivista, indubitabilmente neodarwiniana, Le Scienze, due articoli che dovrebbero far riflettere sul neodarwinismo.
Mentre i siti scientifici di qua e di là dell’oceano si preoccupano per i danni dell’insegnamento creazionista, da ricercatori darwinisti vengono i veri problemi.
Ci sono slogan, immagini e cifre che diventano dei marchi indelebili.
Per il Global Warming Antropico la cifra dell’infamia è 97%.
Continua il tentativo di santificazione di Darwin iniziata da A. Desmond e J. Moore.
Ma a quanto pare c’è ben poco da santificare.
Oranghi che pescano, anelli mancanti che non mancano più…
Favolette sulla stampa scientifica?
Approda su Query la vicenda del Louisiana Science Education Act, una legge che promuove il pensiero critico.
Ma nell’articolo si parla di una legge che promuove il creazionismo, il CICAP indaghi su questo mistero in casa sua.
Mentre il Parlamento eletto da mesi non prende nessuna decisione, la stampa non parla dei drammi della gente.
Rassegna di una notizia che nessuno dà.
Ian Tattersall torna a parlare dell’unicità della specie umana.
Andando alle logiche conseguenze dobbiamo proporre una revisione tassonomica che istituisca un ordine a se stante per l’Uomo.
Con una manipolazione dei fatti degna del romanzo 1984 di Orwell, “The Economist” inventa una finta vittoria sulla povertà nel mondo.
Mentre le politiche internazionali spingono consapevolmente verso la fame intere popolazioni, si dichiara di aver combattuto per il loro sviluppo.