Il bulldog dell’ortodossia ‘medicalmente’ corretta nell’ambito dei social, Roberto Burioni compie un salto di livello con un’iniziativa editoriale che proporrà contenuti.
E così CS, nato molto prima, come bulldog delle affermazioni sulla scienza non può mancare al proprio ruolo.
Autore: Enzo Pennetta
Sul Corriere un articolo del bocconiano Andrea Ichino che insulta i docenti del meridione e propone un sistema scolastico da allevamento di pollame.
Il concetto di economia e quello di scuola vanno insieme, sede entrambi dipendono dal concetto di essere umano.
In un collegamento durante il TG 3 va in onda un esempio da manuale di manipolazione: i giubbetti gialli protestano per la deflazione salariale ma secondo il corrispondente da Parigi il problema è che non hanno capito le buone intenzioni ambientaliste del governo.
La vera “post verità” è quella scientifica, la data di nascita ufficiale potrebbe essere il 19 novembre 2018, quella della pubblicazione di un articolo del Nobel Steven Chu.
Il sequestro della scienza come instrumentum regni è ormai apertamente dichiarato: bisogna credere agli scienziati, le prove sono un optional.
Un fenomeno quasi del tutto sconosciuto ai più, si tratta del mercato delle emissioni di CO2, il “Carbon Trading”. Ne ha parlato il 13 novembre scorso…
Una conferenza tenuta da professori universitari sarebbe un fatto normale, ma non oggi non lo è, viene impedita ed ostacolata con ogni sorta di intimidazione.
Questa è la situazione nella società del politicamente corretto, il fascismo alla saccarina del terzo millennio.
Quello che tutti comprendono intuitivamente è confermato dalla ricerca scientifica: l’essere umano è davvero una realtà a parte. Ma non si può dire per motivi ideologici. Questo emerge da un articolo su Le scienze di Novembre.
La cosa inaspettata è che si possa dibattere in modo critico sul tema dell’AGW con nomi importanti e in luoghi rappresentativi senza che questo debba essere ritenuto scandaloso.
Tesi contrastanti con pari dignità e diritto di cittadinanza, ma da molto tempo non ci siamo abituati. Si chiama scienza.
L’esito di un confronto ideologico è in realtà già implicito nelle premesse, quelle basate sull’antropologia riduzionista socialdarwiniana sono fatte per far vincere il neoliberismo.
Se non si affronterà subito la questione antropologica la reazione “populista” si esaurirà lasciando nuovamente il campo al neoliberismo.
Si vorrebbe criminalizzare la visione finalistica della realtà, esiste un pensiero secondo il quale gli studenti devono essere formati a non vedere uno scopo nelle cose: tutto avviene per puro caso.
Pensare che la storia e la natura possano essere studiate presupponendo degli scopi, un “etsi finis daretur”, sarà ritenuto un disturbo del pensiero da correggere.
In questi tempi il dibattito economico occupa a ragione quasi tutti gli spazi sui media. Superata l’emergenza ci si accorgerà che l’economia potrà veramente cambiare se si cambierà la sovrastruttura culturale che la legittima, ed è una sovrastruttura malthusiana.
Erano dappertutto, il 31 ottobre ragazzini travestiti da scheletri e streghe hanno riempito le strade di Roma e tutte le città d’Italia nella festa più global che ci sia.
Si ratta di una capitolazione culturale, eppure una speranza c’è…
Un episodio che rivela come il tipo di valutazione che viene data ad una notizia non dipenda dal contenuto ma dalla fonte da cui essa proviene.
Il caso emblematico del Corriere e HAARP.
Intervista realizzata da Web Radio 5.9 nel corso di Libropolis – Festival dell’Editoria e del Giornalismo – ad Enzo Pennetta, biologo e saggista oltre che gestore…
Ricorrono il 27 ottobre 2018 i 56 anni dall’attentato ad Enrico Mattei colpito per le sue posizioni che oggi sarebbero state chiamate “sovraniste”. Quello che lui capì sull’informazione può essere oggi raccolto dalla rete.