Sulla linea di una pretesa uguaglianza tra animali ed esseri umani che vede nel bioeticista Peter Singer il suo più noto esponente, il Corriere della Sera ha pubblicato il 6 giugno una notizia scientificamente infondata e dalle implicazioni antropologiche molto forti.
“Ma i cani possono essere gelosi?” un titolo in sé insignificante, una domanda che non avrebbe sfigurato in un talk show di bassa fascia nasconde il realtà un messaggio molto forte, come riportato nel sommario pubblicato in home page del quotidiano di via Solferino: “Possibile che provino emozioni come bambini”
Leggiamo nell’articolo:
si è visto che i bambini dai sei mesi di vita manifestano gelosia, in presenza di qualcuno che può competere con loro nell’affetto e nelle cure. Questo ci fa ipotizzare che dunque emozioni complesse ci possano essere anche nelle altre specie e il cane è un modello perfetto per i nostri studi
Solo ipotesi dunque non supportate da alcuna prova. Paragonare la mente del cane a quella del bambino (oltre i sei mesi di età) significa rendere quella del bambino fino ai sei mesi inferiore a quella di un animale, significa affermare cioè quella pretesa superiorità della vita animale su quella umana in certe fasi della vita giustificando così in modo parascientifico aborto ed eutanasia, proprio con gli stessi argomenti di Peter Singer.
Lo studio in questione viene condotto dalla prof. Emanuela Prato Previde, professoressa associata e docente di psicologia generale alla Università Statale di Milano e ha l’illuminante titolo di “canis sapiens” che trasmette proprio l’idea di una infondata e antiscientifica uguaglianza tra cane e Uomo.
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13 commenti
OT il breve ma proficuo incontro con il prof. Bagnai mi ha convinto della sostanziale inutilità di certi commenti.
Poiché non ho tempo da perdere mando in vacanza alcuni che ultimamente si sono distinti per sterili battibecchi. Con la certezza che la cosa non turberà più di tanto le loro vite.
Grazie Enzo.
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Sottopongo a lor signori un crudele quesito: una bambina di sedici mesi è deceduta perché tragicamente dimenticata nell’automobile dalla mamma. La macchina è stata posteggiata in una piazza centrale di Arezzo ma nessun passante ha dato l’allarme. Se invece di una bimba dentro la macchina ci fosse stato un cagnolino?
La solita retorica.Chi le dice a lei che fine avrebbe fatto il cagnolino?.Probalmente la stessa.Sono infatti migliaia gli animali maltrattati,abbandonati ecc.E’ il valore della vita globale in nettissimo calo.Un bImbo non è come un cane che si può abbandonare dopo che,esempio,è troppo cresciuto;allora perchè si lascia un quasi neonato sotto il sole cocente di questi giorni,in Toscana?
Inoltre prima di aprire bocca e offendere tutti gli aretini(luogo che frequento abitualmente)si informi.La cittadina è castelfranco di sopra(prov.arezzo) abitanti qualche migliaia.Tutte onestissime persone.Comunque non voglio commentare il comportamento della “mamma”,piuttosto noto un vuoto terrificante nella cura delle malattie mentali in questo disgraziatissimo paese(Italia).
Io non ho aperto bocca, ma ho riferito per iscritto una circostanza pur sbagliando di poco le coordinate spaziali in cui essa si è verificata, pertanto non ho intenzionalmente offeso nessuno, lei invece sì.
Resta comunque il fatto che, per quanto lei si incazzi o distingua, alla bambina morente nessuno dei tanti o pochi passanti ha prestato attenzione mentre non è affatto detto che la stessa cosa sarebbe accaduta ad un cagnolino.
Scusi ma dopo questo questo inutile colloquio chiudo del tutto il confronto con lei.Da Razionalista(credente in un Dio) penso e scrivo(possibilmente)”razionalmente”.
Lei scrive 1)in una piazza di Arezzo:NO
2)Si informi trattasi della cittadina di castelfranco di sopra(non una metropoli).La donna lascia al sole la bimba in UN PARCHEGGIO ISOLATO PRIMA DELLE MURA DELLA CITTADINA DEL 1290.ISOLATO.CON forse 50 posti auto(ma in quell’ora,con un sole fortissimo quante auto in quel luogo???Dunque quante persone stanno guardando dentro l’auto della donna?? La Donna si accorge della morte della figlia e si dirige(impazzita)nella piazza della cittadina.Questa si abbastanza capiente per posti auto.Scende dall’auto con la bimba morta e si dirige verso la “misericordia”(uno dei 118 toscano).LEI continua ad offendere sia Arezzo sia Castelfranco di Sopra.Continuii cosi.
Io non ho la scienza infusa e, come molti altri, posso rimaner vittima di informazioni lacunose o fuorvianti, e se per questo posso venir biasimato, non credo che sia lecito arrivare al segno di essere annoverato tra le vittime delle malattie mentali che son cosa ben più seria. Quanto alla cessazione da parte sue delle ingiurie che lei eleva a “confronto”, non posso che essere lieto della suddetta circostanza e immagino che anche il Dio cui dice di credere lo sia.
Per inciso faccio notare che rispetto al discorso che intendevo impostare io, il fatto che il tragico evento sia avvenuto a Castelfranco di Sopra, ad Arezzo o a San Francisco è in larga misura un accidente.
Aggiungo che mi risulta che l’auto fosse posteggiata in Piazza Vittorio Emanuele, davanti al comune che non è un “posto isolato”. Ma io non ho la scienza infusa.
Le ho già detto che il discorso è chiuso.Per quanto riguarda le malattie mentali mi riferisco a questa società stressata.La Donna e il Marito coinvolti in questa tristissima faccenda si sono rivolti ad un Avvocato per le pesantissime critiche ricevute.Posso,concludendo, dire che personalmente non ho apprezzato minimamente il suo inutile”intervento” e basandomi sulle leggi italiane evito ulteriori commenti.
Casulamente sono nato a pochi chilometri dall’accaduto e parlando con amici,anche del posto,sono stato informato esattamente di tutta la “storia”.Direi di conoscere il paese metro per metro. Questo scrivo per gli amici del blog non certo per lei.Poi può leggere tutti i giornali che vuole.
Se lei aveva notizie di prima mano bastava farlo presente con un po’ di cortesia e allora probabilmente i suoi interventi sarebbero apparsi anche a me meno inutili del mio.
Ho notizie di primissima mano.Infatti i giornali,che speculano sempre su le disgrazie debbono SEMPRE SEMPRE trovare lo SCOOP.Ad esempio facendo passare per barbari gli abitanti di Arezzo e Castelfranco.Invece,una volta che la donna aveva portato nella piazza la bimba SUBITO si sono attivati con un defribillatore.PURTROPPO quell’esserino era già morto.Questa vicenda ha colpito tantissimo il valdarno aretino.E le critiche sono state durissime.Inutile e gravissimo il ricorso ad un avvocato,per placare un civile sentimento in difesa della vita.