Come pochi e mirati interventi possono disinnescare gruppi di oppositori
La decisione di sospendere l’account di Donald Trump che oltre ad essere ancora per qualche giorno il Presidente in carica degli USA rappresenta il voto di 70 milioni di cittadini, evidenzia come il potere dei social, concentrato in pochissime mani, possa di fatto diventare un mezzo per controllare e neutralizzare il dissenso.
Il distanziamento fisico ha imposto il trasferimento su piattaforme online e social, dopodiché questi vengono chiusi per gli avversari politici della globalizzazione, negare un account social nel XXI secolo è di fatto negare l’esistenza sociale, soprattutto dopo aver vietato gli incontri di persona. Il passo successivo al blocco degli “account” potrà essere il blocco dei Conti Correnti bancari, a questo è servita e serve la lotta al contante, senza una possibilità di azione economica sarà impossibile per i dissidenti poter anche solo sopravvivere facendo fronte alle necessità più elementari.
La tracciabilità per combattere il virus e per sconfiggere l’evasione fiscale è un nuovo dogma che in realtà significa solamente un controllo stretto e disabilitante.
L’antidoto a questa società del controllo e dell’esclusione passa attraverso il riappropriarsi della fisicità, contatti personali e denaro contante, abbracciarsi, stare vicini, baciarsi e maneggiare contante è la più temibile arma contro la disarticolazione del dissenso.
20 commenti
perfetto! finalmente risulta chiaro che bisogna pensare a efficaci alternative alla stupida logica dei social, agli spazi fisici della propaganda (a tutti i livelli di promozione delle merci); Bisognerà inoltre evitare a tutti i costi la virtualizzazione massificata del contante, bisognerà usare il meno possibile le carte di credito, rifiutare i servizi bancari on-line e obbligare le banche a tenere aperti gli sportelli così da non consentire il licenziamento degli impiegati. E quando non ci lasceranno da mangiare altro che olive, ci resteranno sempre i semi da tirargli addosso…
Analisi completa ed encomiabile, Enzo.
Il Regime mostra ogni giorno di più la sua matrice satanica. Se sono riusciti a far credere a turbe di babbei che è in corso la più grande emergenza sanitaria della Storia; se sterminate mandrie di zombi sono in coda per farsi iniettare il sacramento della religione coviddara; se il vicino denuncia il vicino per comportamenti “sanitariamente scorretti”; allora, senza dubbio, riusciranno a persuadere i medesimi ex umani che l’abolizione del contante ed il tracciamento del minimo atto della vita sono misure indispensabili per la costruzione di una società finalmente libera e giusta.
Il salto di qualità, difatti, sarà compiuto con l’abolizione del contante, passo decisivo per la creazione dell’identità digitale. A quel punto, probabilmente, il vayrus entrerà in sonno, fermo restando l’obbligo vaccinale (diretto o indiretto), il cui scopo è certissimamente malhusiano. E così il cerchio si chiuderà.
Ora, dobbiamo avere chiaro che siamo in una fase del tutto inedita della Storia, mai il Potere aveva avuto a disposizione mezzi così raffinati da riuscire a giungere fin dentro l’ultima intimità, il CORPO, e controllare, oltre che in pensieri (con gli zombi il risultato è stato raggiunto), i movimenti delle persone nello spazio.
(C’è qualcosa di grandioso in questo orrore!)
Ma, di conseguenza, dobbiamo anche aver chiara la vera identità del nemico; che, in ultima analisi non è tanto quella delle 10 o 15 famiglie usuraie che reggono il mondo, e neppure i loro burattini sul campo, tra cui l’orrido prete argentino. I veri nemici sono coloro che rendono tutto ciò possibile, sono gli ex umani, concime senza il quale non sarebbe possibile far sbocciare il sinistro fiore dell’antimondo.
Rimedi?
Un’adamantina risolutezza nella testimonianza;
un controllo dei nervi e una severa disciplina;
centrare la coscienza nella preghiera.
Se una persona su dieci si svegliasse, il piano di questi mostri fallirebbe. Se.
Ti sei scordato di citare, Enzo, i mercati rionali. Penso che a Roma come in tutto il mondo siano ancora l’esempio di quanto si può essere fisici e in contatto, con rigoroso pagamento in contanti! Saranno i mercati rionali il primo baluardo di resistenza che auspichi. Anche in piena pandemia e fasce colorate i mercati rionali ci salveranno. Te lo dice uno che fa spesa regolare al banco del fruttivendolo e del pescivendolo che regolarmente mi dà il resto in moneta contante che sa di polpo o platessa.
Mi rendo conto solo ora che sono intervenuto come replica a Francescom. Scusandomi di averlo indotto a pensare che fosse questa una risposta alla solita sua solfa contro il satanico dal quale di vede circondato, ne approfitto comunque per una considerazione riguardo agli insulti reiterati e grassi, oltre che vili e falsi, che rivolge al Papa: probabilmente non si rende conto di assomigliare ormai suo malgrado al personaggio di un gioco di ruolo online che ripete allo spasimo le stesse mosse e gli stessi gesti manovrato da tastiera da remoto. Caro Francescom, a quanto sembra il distanziamento sociale fa male a tutti, in modo equo e democratico, non solo agli zombi ex umani.
Un consiglio, se mi permette: provi ad argomentare senza rabbia e senza offese e vediamo quel che resta.
Concordo sul fatto che @FRANCESCOM potrebbe evitare di polemizzare nei confronti dell’Argentino…. credo ci siano blog più appropriati di questo per farlo.
Non che la pensi poi tanto diversamente da lui nei suoi confronti, anzi !!!
Ora, dobbiamo avere chiaro che siamo in una fase del tutto inedita della Storia, mai il Potere aveva avuto a disposizione mezzi così raffinati da riuscire a giungere fin dentro l’ultima intimità, il CORPO, e controllare, oltre che in pensieri (con gli zombi il risultato è stato raggiunto), i movimenti delle persone nello spazio.
Anche io la penso esattamente come lei… una fase decisamente più lugubre di quella del nazismo in Germania o del Comunismo in URSS ed in Cina.
Anche, ma non solo perché almeno allora furono gli americani a salvare l’Europa ed il mondo libero; ora possiamo sperare solo nell’aiuto di Qualcuno decisamente molto più in alto di noi.
Ottima analisi e spunti, come sempre Enzo.
Sempre disponibile per aiutare a diffondere, su scala più larga possibile, informazioni attendibili come quelle dei tuoi post e libri.
A presto per l’artiglieria pesante delle nostre micidiali munizioni intellettuali, culturali e di dedizione indefessa in favore dei migliori interessi dell’ umanità TUTTA !
Ottimo articolo, come sempre, ma mi ha anche colpito un commento, quello di FRANCESCOM: “c’è qualcosa di grandioso in questo orrore!”. E’ lo stesso sentimento mio e mi ricorda un passo del Signore degli Anelli (il bellissimo libro, non il film), quando l’hobbit Frodo (buono) guarda dall’alto il paese di Mordor (malefico), dove si vedono gli accampamenti di eserciti giganteschi, e ne prova paura, ma anche ammirazione, per la loro potenza e per la grandiosa organizzazione che presuppongono, anche solo per nutrirli. Cito questo passo, perché a mio avviso questi nostri tempi (terribili, davvero, ma anche grandiosi) ripercorreranno il finale del libro, quando Sauron (il signore oscuro), strapotente e quasi onniscente, incredibilmente perde, perché nel suo orgoglio non ha considerato l’umile lavoro dei piccoli e deboli hobbit.
E per tornare al pluricitato libro di Aldous Huxley, vorrei ricordare che l’utilizzo, più o meno consapevole nonché sistematico, di ipnopedia è oramai una realtà. Nella postfazione dell’Autore de ‘Il mondo nuovo’, viene analizzata la percentuale dei soggetti altamente influenzabili dalle tecniche di ipnosi indotta , e quello – non superiore all’otto-dieci per cento – di coloro che mostrano scarsa ricettività alle suddette tecniche di induzione (più o meno) subliminale. MI chiedevo come si comporta oggi quell’otto/dieci per cento di individui potenzialmente in grado di esprimere pensieri ‘liberi’. Cosa fa quindi, sul piano squisitamente pratico , chi ritiene di possedere le giuste qualità intellettuali per opporsi ai dettami imposti dall’alto?
Sotto il profilo dell’analisi, fra i vari lettori di questo sito non sembrano esservi sostanziali divergenze, però ciò che serve in un frangente simile, pare essere soprattutto la volontà dell’azione; Mi domandavo allora chi , fra coloro che plaudono il post del Professor Enzo Pennetta,
– rifiuta categoricamente la logica dei social?
– rinuncia alle carte di credito (almeno al 50%) a favore del contante?
– evita di usare i servizi bancari on-line ed anzi li sfiducia pubblicamente?
– ignora la pubblicità dei prodotti a largo consumo e segue fonti alternative di
approvvigionamento informatico?
– rifiuta la selezione culturale dei media?
– propone nuovi criteri di scelta letteraria o artistica?
– è in grado di comprendere l’ inutilità di molte cure mediche sdoganate da decenni
come risolutive?
– è capace di distinguere una pseudoterapia da una vera?
Aggirare l’obbligo anticostituzionale del vaccino, sembra in realtà, per quanto motivata, la più innocua di queste iniziative.
@FABIOPB, provo a rispondere alla sua domanda, anche se non sono sicuro che le note strettamente personali possano aver un qualche ruolo in questo contesto ristretto del Blog, ed in quello più ampio sociale. Tuttavia, nel dubbio, e giacché pone la domanda in modo garbato, non credo ci si rimetta tanto a scrivere quanto segue, premettendo che non ho compreso la prima domanda.
Uso il bancomat solo per prelevare contante agli ATM, e la carta di credito esclusivamente per acquisti che non possono essere fatti altrimenti.
Stessa cosa per tutto ciò che ha a che fare con le banche, da evitare come la lebbra, salvo che per operazioni impossibili da eseguire in altro modo.
Non guardo la TV da anni, né leggo giornali, se non, e comunque su internet, per verificare quanto oltre il fondo del barile è sprofondata l’informazione mainstream. Ad esempio, “La Repubblica” (cui, senza eccezione, tutti decurtano l’articolo “La”) mi è talvolta utile per sapere cosa assolutamente NON pensare. Un caso per tutti; se “La Repubblica” parla bene di un tizio su cui appresso aprirò e chiuderò una parentesi, allora vuol dire – ben oltre ogni dubbio – che di quel tizio è giusto pensare il peggio possibile.
Sui media, sulla loro credibilità, ho già risposto. Prova documentale della condizione di privazione di libertà cui sottostà l’Occidente intero, è la completa uniformità ed omologazione di tutte le principali fonti di informazione. In Italia ad eccezione de “La Verità”, in parte de “Il Tempo”, ed una volta ogni eclisse di “Libero”, tutto il resto è menzogna. Tre giorni fa, “La Repubblica” titolava che in California, tanti erano i morti per il vayrus, che mancava il legno per le bare!!!
Di vero, in giornali come “La Repubblica”, o il corrierone, c’è soltanto la data; e non immagino quanto debbano soffrire, questi gaglioffi, a non poter mentire anche su quella.
“…– propone nuovi criteri di scelta letteraria o artistica?…
Sarebbe troppo lungo affrontare questa questione, ed anche solo porne le premesse. Salvo eccezioni, non moltissime, la letteratura ha tirato le cuoia nell’’800, mentre l’arte, senza eccezioni tranne due, si è estinta con la fine del Medioevo. La prima eccezione è la musica, che ha dato e continua a dare apporti di grande profondità ed elevatezza. Per volare basso, ma non tanto, anzi, mi vengono in mente nomi di compositori come Ennio Morricone, Maurice Jarre, Nino Rota, e pochi altri. La seconda eccezione è il cinema, che, per quanto terminale dell’industria dell’intrattenimento, ha talvolta prodotto opere degne di essere definite capolavoro. So che molti saranno scandalizzati; non considerare arte Caravaggio, Van Gogh, Matisse, ecc… Va bene accetto lo scandalo; ma qui non posso argomentare più di quanto ho fatto.
Ah, dimenticavo un terzo caso di autentica arte: la poesia, ma solo limitatamente ad alcuni, pochissimi autori, e non per tutta la produzione. Un nome per tutti, Fernando Pessoa.
– è in grado di comprendere l’inutilità di molte cure mediche sdoganate da decenni
come risolutive?
– è capace di distinguere una pseudoterapia da una vera?”
Una medicina occidentale vera, ossia volta alla cura finalizzata al recupero della salute, morì quasi sul nascere, ovviamente, a causa dell’interesse alla malattia come fonte di lucro da parte di due dinastie finanziarie che anche oggi hanno ruolo e peso nella gestione politica del vayrus. Mi riferisco ai Carnegie e ai Rockefeller. Se avremo tempo e modo, ne riparleremo.
Naturalmente, esiste tutta una costellazione di approcci alternativi alla questione malattia-salute; e qui voglio da subito escludere tutta la fumisteria niueig. La terapia Di Bella, per limitarmi ad un esempio, è una caso paradigmatico del conflitto tra la vera Scienza e il lordurame degli interessi finanziari legati allo sfruttamento del dolore e della malattia. Ho ancora in mente quella signora più bella che intelligente, che impose dei protocolli di controllo artatamente studiati per truccare l’esito finale della terapia Di Bella. Pessima persona anche questa, senza dubbio, che porterà per sempre la responsabilità della morte e della sofferenza di centinaia di migliaia di malati di tumore.
All’altro opposto dello spettro, posso testimoniare di aver assistito a due guarigioni sciamaniche la cui drammaticità, e sotto certi aspetti spettacolarità, supera, di molto, qualsiasi cosa possa immaginare chi sta leggendo. Fatti reali, veri, concreti, come può esserlo la pastasciutta o un tramonto d’inverno. Due casi di malattie incurabili (per la “Scienza”) allo stadio terminale; persone giunte quasi cadavere al rituale, e, alla fine, fatte tornare ad una vita di perfetta salute. Più tutta una serie di altri casi, magari meno impressionanti di questi, ma certo non meno significativi.
Gesù Cristo non fu di sicuro uno snowflake, un fricchettino politicamente corretto, una morbida animella, una mammoletta tutto volemose bene e “futti futti ’ca diu pirduna a tutti”. Quando ebbe da condannare, lo fece in maniera durissima e con parole taglienti. In una circostanza, prese a calci nelle umbratili terga (mi piace presumere con la punta dei sandali di legno) chi quel trattamento meritava. Definire orrida una persona orrida non configura offesa; semmai quella persona, se orrida, si offende da sola.
Ebbene, chi ha avuto il sulfureo ardire di definire Gesù “un po’ scemo” (letteralmente, “… Jesús se hizo un poco el idiota…”; di affermare che non era pulito; che (Gesù) ha mancato verso la morale (Apertura del Convegno Ecclesiale della diocesi di Roma, San Giovanni in Laterano, 16 giugno 2016); chi ha dichiarato la negazione del dogma della Immacolata Concezione (Discorso ai dipendenti della santa sede in occasione degli auguri natalizi, Aula Paolo VI, 21 dicembre 2018)? Più tutta una serie, decine, di eresie dottrinali, che non a caso mandano in sollucchero personaggi che hanno sempre odiato la religione cristiana, e che ora sono amicissimi del prete argentino; vedi Scalfari Eugenio, e Flores D’Arcais Paolo. Di tutti questi orrori dell’orrido ho fornito per due volte completa documentazione. Per ultimo, il prete, giusto perché non ci siano equivoci di sorta sulla sua prostrazione a Mammona, ha di recente ricevuto in pompa magna i rappresentanti delle oligarchie finanziare che vampirizzano il mondo, portando ovunque miseria, disperazione, e sofferenza. Tra questi, c’era Lynn Forester Rothschild, esponente della dinastia imperiale del denaro. Con costoro, un gruppo di multimiliardari che gestisce (almeno) 10 trilioni di dollari, chiamato “Guardiani per un capitalismo inclusivo”, il prete ha firmato una partnership con il Vaticano, che, lo ricordo, non è soltanto IOR, ma è anche la più grande multinazionale immobiliare del pianeta, e possiede una serie interminabile di partecipazioni in ogni ambito economico che conta.
Ecco l’allegra riunione: https://www.veritasliberabitvos.it/index.php?paginacentrale=xpagine/news.php&idopere=698
Ora, atteso che sappia almeno leggere, c’è chi si ostina a non tenerne conto di questi su elencati, che sono fatti (FATTI) non opinioni; e sono questi fatti ad essere orrendi e a rendere orrenda la persona che ne è responsabile. Come altrimenti più essere chiamato uno che di professione va in bicicletta, se non ciclista? E chi è responsabile degli orrori su elencati, come può essere chiamato, se non orrido?
Ah, scordavo l’ultima del prete globalista; come a confermare la propria appartenenza ai circoli che contano, giusto perché non ci fossero proprio dubbi, ecco un bel proclama coviddaro: “…vaccinarsi è un dovere etico, il negazionismo è suicida…”. Incommentabile! Anzi no: orribile!
In ogni caso, chi non gradisce ciò che scrivo, semplicemente non mi legga. E’ una cosa facile facile, no? Lo sarebbe, semplice, facile e scorrevole, se lo scopo non fosse – come invece è chiaramente – quello di rompere i furgoni. Il fatto è che i rompifurgoni sembra dispongano di energie inesauribili. Sono sciocchi, ignoranti, confusi (e ovviamente codardi), ma lo sono da maestri. Aspettate e vedrete, la furgonata arriverà puntuale. E’ sicuro.
P.s.
Per quello che conta, per una questione di coerenza, ma anche di calcolo, ho rinunciato al simbolo per eccellenza della modernità: l’automobile. Automobile è TV sono i due principali strumenti, prima di tutto culturali, del Sistema. Sembrano indispensabili, ma non lo sono. Si può vivere, ed anzi si vive meglio senza. Si può vivere, e meglio, senza tantissime cose che appaiono indispensabili; salvo che il cellulare, neppure scegliendo la via dell’eremitaggio. Non si può vivere, infatti, senza contante e senza un conto bancario, e questo lo dobbiamo ad un altro sinistro figuro, Monti Mario, che la mattina dopo l’insediamento, impose l’obbligo di accredito di stipendi e pensioni su un conto corrente. Questa gente ha come obiettivo la nostra schiavitù, e sta finendo di costruire una prigione dalla quale, se qualcosa non li ferma subito, sarà impossibile uscire.
I nostri figli vi saranno murati dentro, ci rendiamo conto? Perché se ci rendiamo conto, se davvero si ha contezza della eccezionalità del presente, non si può venire a chiedere di perdonare chi ci sta scuoiando vivi e di essere misericordiosi come neppure Dio lo è, giacché non può esservi misericordia SENZA giustizia. E la giustizia, dobbiamo comprendere, è la misericordia che noi dobbiamo ai deboli, agli offesi, ai depredati, ai vinti.
Io non credo alla sincerità di chi, nel nome di una mielosa “moderazione”, lascia che tutti i momenti, sotto i nostri occhi, venga impunemente e crudelmente scannato l’Agnello. Che la giustizia umana e divina vengano irrise e lordate. Costoro sono ipocriti, pubblicani e farisei senza tempo. Ho già troppo da perdonare a me stesso, e non mi avanza pietà per perdonare costoro.
Caro Francescom, mi creda. In tutta sincerità ora comprendo meglio il suo conflitto interiore. Lei non si basta mai. Vorrebbe essere “migliore” di quel che è, e fa fatica tenendo alta l’asticella. A un certo punto della vita occorre però cominciare a volersi bene e quell’asticella pietosamente abbassare.
Salute e congiunti permettendo, occorrerebbe assumere gli atteggiamenti del protagonista de “La grande bellezza”, abbandonare velleità da salvatori del mondo e proteggere il proprio mondo interiore dall’assalto dell’inutilità, del superfluo, delle energie spese per un cazzo di risultato. Più facile dirlo che farlo. Lei, io, tanti altri si perdono il meglio per il peggio che li droga. Noi stessi proponiamo il peggio di noi senza fermarci mai un po’ a meditare, a interiorizzarci.
Dopo questo mio ultimo scambio unilaterale con lei la prenderò in parola: non la leggerò più, compresa un’eventuale impossibile replica alla presente. Mi mancherà il suo scrivere brillante, meno i contenuti rabbiosi.
La saluto e le auguro tutto il bene.
credo che la rabbia sia un istinto veritiero se però porta a concepire un’azione, nel senso arendtiano del termine, ovvero un’azione imprevedibile e proprio per questo miracolosa. E’ altrettanto vero che anche la meditazione pacata sia importante, a patto che preveda anch’essa un’ azione finale e non una condizione di stallo. Poiché le considerazioni del gentile Francesco offrono molti spunti mi sono proposto un’attenta replica e per questo mi prendo del tempo.
Sig. Fabio Pb., e Signori tutti: mi sento quasi in imbarazzo a dover richiamare l’attenzione sul fatto che la rabbia e l’odio sono sentimenti parassitari, che nascono dall’incapacità di razionalizzare le avversità e le difficoltà, e prosperano presso personalità prive di un ancoraggio in un centro trascendente gli automatismi dell’ego, e carenti di integrazione intrapsichica.
La rabbia non è m.a.i. una risposta adeguata all’ineluttabile imperfezione del mondo; e l’odio, ancor peggio, non è solo la più tossica delle emozioni, ma anche la più contraria agli interessi che si pretenderebbe difendere. Chi odia è uno sciocco irrazionale, giacché nella misura della forza del suo odio, in quella precisa misura, rafforza l’avversario; quindi, nuoce a se stesso e alla sua causa .
Ne consegue che è un grave errore confondere la risolutezza e la determinazione con la rabbia, si tratta di disposizioni dell’animo non solo diverse, ma inconciliabili. La esorto a prestare attenzione al corretto discernimento. Mi perdoni, non è mio intendimento impartirle lezioni, ma non vorrei che questa “feicnius” della rabbia trovasse condiscendenza.
Chi conosce discipline come il Ju-Jitsu, l’Aikido, (e comunque tutte le arti marziali Tradizionali), sa che, in combattimento, se offendi l’avversario (dal semplice danno reversibile, fino alla sua distruzione) con animo turbato, sopraffatto dalla rabbia o dall’odio, sei un volgare teppista, o un assassino. Ma se la tua azione è impersonale, ed è motivata da ragioni che vanno oltre la tua individualità, allora hai agito fuori dal vincolo karmico.
E’ l’identico, perfettamente sovrapponibile, messaggio della Baghavad Gita, e lo stesso degli ordini cavallereschi medioevali. Per tacere dell’etica dei Nativi americani. Ed è anche la mia etica.
P.s.
”Combatti per dovere, senza considerare gioia o dolore, guadagno o perdita, vittoria o sconfitta; così facendo buttati nella battaglia, e non incorrerai mai nel peccato.” (Gita 2.38)
Quanto detto non inficia di una sola virgola la mia simpatia per coloro che si arrabbiano spontaneamente, non per sentimento ma per autentica, istintiva quanto temporanea indignazione. Di questa qualità fu la sonora arrabbiatura dei dodici al Tempio di Gerusalemme, se ben ricordo. Ma poi l’azione che da essa può principiarsi, deve successivamente appoggiarsi a un meditato sentire delle cose, che possa permettere, alfine, delle scelte. Detto ciò rilevo con grande piacere che qualcuno ricordi l’esperienza, oramai sotterrata sotto quintali di indifferenza, del caso ‘Di Bella’ il quale ebbe a impartire molti e assai temuti insegnamenti.
In quanto alle risposte sui miei precedenti quesiti devo dire che non intendevo indagare nell’intimo delle persone. Non avevo dubbi infatti sulla coerenza di Francesco M e non era perciò a lui che mi riferivo. Più profondo e indicativo è risultato alle mie orecchie il suo auspicio rispetto a un ‘qualcosa che fermi’ la pianificazione di una condizione di schiavitù su larga scala,; in queste parole, a parte la coerenza dei comportamenti individuali, vi leggerei anche una convinta disposizione alla realizzazione di un progetto di aggregazione, attraverso il quale poter promuovere nuove strategie divulgative, indirizzi e riferimenti culturali alternativi a quelli indotti dall’indefessa opera dell’autorità. Tutto ciò non può esimersi dalla costruzione di un polo dialettico, come già sembra aver luogo in questa sede (grazie alla buona volontà del Gestore). Però affinché questa iniziativa possa ambire a un seguito e non si impantani nel tempo fra le secche di uno sterile brusio di fondo, sarebbe utile creare un dibattito costruttivo su vari livelli (letterario, artistico oltre che scientifico) e sostenerlo – se è il caso (ma per me lo è) – attraverso l’ideazione di ulteriori spazi paralleli, operanti in sinergia e in grado di sviluppare e approfondire alcuni i quesiti di cui si è scritto brevemente in precedenza, che ritengo decisivi rispetto a discipline quali medicina, arte, letteratura.
Non la seguo invece, gentile Francesco, quando manifesta comprensibili perplessità per l’informazione conformista e uniformata dei media, che a mio avviso, dovrebbe essere conosciuta e analizzata finemente non sbeffeggiata, dato che attraverso essa, volenti o nolenti, vengono influenzate le nostre menti e, attraverso queste, i nostri comportamenti. Ed allora sarebbe di grande interesse non ignorare ed anzi valutare nei minimi dettagli, ciò che la cultura dominante ci propone come materiale di intrattenimento, detto anche spazzatura culturale, perché, come già ammonì Guy de Maupassant, In virtù di queste produzioni, ieri soltanto editoriali, oggi televisive, radiofoniche o cinematografiche apparentemente ‘leggère’ e irrilevanti, viene messo in atto un massivo e spregiudicato condizionamento delle coscienze, specie di quelle più recettive all’inganno. Ecco perché parlavo di criteri di qualità artistica e letteraria (libri e non solo periodici, capaci di veicolare gusti, orientamenti politici, mode e perfino interessi), ecco perché assieme all’ambiguità di un certo messaggio scientifico non andrebbero trascurate ulteriori biforcazioni dell’informazione culturale, fino a quelle imperiture imbecillaggini a suon di salottini e quiz serali, ritenute indispensabili dacché capaci , come nient’altro al mondo, di distrarre la mente dalle preoccupazioni quotidiane, e con esse, benché in pochi se ne accorgano, anche da un salutare utilizzo delle funzioni celebrali
A me sembra, gentile sig. Fabio, che quanto lei propone (salvo abbia frainteso) è ciò che il nostro ospite, più o meno, ha già reso possibile con questo blog.
Adesso sono alcuni anni che lo frequento, dapprima e per un po’ come lettore, poi attivamente. Il prof. Pennetta ha sempre lasciato tutti liberi di esprimere il proprio pensiero; potrei sbagliare, ma credo che abbia bannato un utente in un solo caso, davvero estremo. Chiunque è libero di portare e prendere ciò che vuole, nella misura delle proprie capacità e del proprio interesse.
Se c’è qualcosa che non ho compreso, o che ho frainteso, attendo volentieri sue correzioni.
Detto questo, vorrei condividere un’ulteriore considerazione a proposito della guerra bio-terroristica che le élites hanno mosso contro le popolazioni, per tramite di un virus influenzale e la complicità determinante dei media tutti.
Sbugiardare la religione coviddara, i loro sacerdoti e i lor fedeli, al di là di ogni altro valevole approccio, è di una semplicità disarmante.
Se il coviddismo non fosse una forma di idolatria, ci si aspetterebbe, a fronte della più grande crisi pandemica della Storia, una significativa diminuzione della popolazione mondiale. Nel migliore, e comunque inspiegabile dei casi, la popolazione dovrebbe rimanere stabile.
Ed invece?
Non voglio pubblicare numeri, basta allegare il link di un sito da sempre e da tutti considerato super partes, https://www.worldometers.info/it/
Potrete vedere coi vostri stessi medesimi vostri propri occhi che la popolazione mondiale, seguendo una curva ascensionale costante, cresce di circa 225/230 mila unità al giorno. Fate la prova, senza fallo, ineluttabilmente, vedrete la popolazione crescere.
Ergo, esiste una sola alternativa, punto a e punto b:
a, il coviddimo è falso, tutta la narrazione è una menzogna senza nulla di vero. In realtà, è una guerra bio-terroristica mossa dalle élites contro le popolazioni. I seguaci della pseudo religione, i coviddari, di conseguenza, sono dei babbei zombificati e codardi.
B, l’intera narrazione del mainstream è vera; il vayrus è pericolosissimo, i locdaun sono giustificatissimi; i Governi, ed in primis il Governo Conte, sono illuminati e stanno facendo l’interesse del popolo. I sacrifici, anche disumani sono purtroppo indispensabili. (Che i super ricchi, stiano, nello stesso tempo, scoppiando di ancora maggiore ricchezza, mentre il popolino è allo stremo, è puramente casuale).
Rimane, se il punto b è vero, un problema insormontabile: come è possibile che, nel pieno della più devastante crisi sanitaria della Storia, LA POPOLAZIONE AUMENTI COSTANTEMENTE?
Ma io la spiegazione ce l’ho, ed è l’unica possibile. Secondo me, si tratta di un vile e sinistro accordo tra i complottisti e la Morte. E’ verissimo che la pandemia devasta intere regioni del pianeta, lo dicono tutti i giornali, e tutte le TV, e tutti i Governi parlano con una sola voce; per cui, la sola spiegazione dell’aumento costante di popolazione è di tipo soprannaturale. I complottisti sono riusciti laddove tutti avevano fallito: negoziare con la Morte un accordo per far tornare in vita i morti. E questo, nella loro perfidia complottista, per truccare le carte della partita, far apparire i coviddari degli idioti da antologia, e soprattutto per il gusto della menzogna.
Non c’è alcun dubbio che i padroni del discorso hanno dovuto, con la propaganda, forzare parecchio e, sotto vari aspetti, alterare del tutto i dati della realtà, per potere sostenere l’immagine dell’emergenza.
Nell’ottica dell’ipotesi, fatta nel settembre 2019, prima quindi della diffusione del virus, dalla John Hopkins Bloomberg School of public health, quella cioè di una diffusione deliberata, si comprenderebbe anche facilmente il perché: se diffondi davvero una malattia troppo letale, prima o poi, rischia di arrivarti addosso anche a te o ai tuoi amici, per quante precauzioni tu possa prendere… Purtroppo per questi ipotetici signori il loro sistema immunitario non sarebbe differente dal nostro.
Al massimo, puoi diffondere cose un po’ più “pesanti” in zone circoscritte, ma devi stare molto attento che si tratti di varianti molto poco contagiose perché non si diffondano oltre le zone in cui le hai “erogate”. Pazienza se poi qualcuno si chiederà perché nei casi di maggiore gravità è accaduto che gente che era stata molto male, a contatto per lungo tempo e senza vere protezioni con i propri familiari, a questi, non l’ha trasmessa…
Comunque così è una cosa che, senza la propaganda, proprio non ha storia…
Mi chiedo, però, se, ora che una gran parte della popolazione sarà presto precondizionata attraverso i vaccini, non sarebbe possibile confezionare prodotti più avanzati. Questo, ovviamente, solo nella remota ipotesi, avanzata dalla John Hopkins Bloomberg School, di una diffusione deliberata, ipotesi che facciamo qui solo in linea teorica, a mo’ di modello di studio, perché qui nessuno è complottista …
sarei più favorevole a far convergere eventuali ed ulteriori analisi, sulla traccia lasciata dal Gestore di questo spazio rispetto al fenomeno della comunicazione, alle tecniche di manipolazione della percezione sensoriale e alla invasività di specifici input . Il timone andrebbe mantenuto quindi orientato sulla strategia della gestione della cultura e sull’appropriazione di quegli spazi digitali e fisici che possono determinare una percezione uniforme e orientata verso particolari significati, della realtà. Molto importante , se non decisiva, rimane, a mio avviso, la questione dell’educazione, della formazione culturale dell’individuo e , a posteriori, del totale controllo degli spazi fisici o virtuali su cui determinati modelli possono essere veicolati ad oltranza e successivamente imposti senza alcuna possibilità di contraddittorio.
Nelle ultime 25 ore la popolazione mondiale, flagellata dal morbo più devastante dopo le piaghe d’Egitto, è aumentata di circa 230.000 unità.
Cosa c’è da commentare?
Nelle ultime 24 ore la popolazione mondiale, flagellata dalla catastrofe più immane dopo la distruzione di Atlantide, è aumentata di circa 228.000 unità, circa.
C’è da commentare? Si? No?
E domani, mille più, mille meno sarà lo stesso.
https://www.worldometers.info/it/
In due giorni la popolazione mondiale è cresciuta di circa mezzo milione di unità. E la pandemia galoppa, galoppa…
I morti risorgono, e camminano tra di noi.