L’alternativa di pensiero, tra specchietti per allodole e scatole vuote.
In questa puntata di Linea di Frontiere, insieme al Professor Enzo Pennetta, affrontiamo il problema del vuoto di contenuti che caratterizza molte organizzazioni che provano a farsi strada come alternativa al pensiero dominante. Generalizzazioni, ambiguità e molto pressappochismo sono gli ingredienti alla base di molte ricette proposte: sovranità monetaria e danza di luce, concetti pseudo psicologici e costituzionalismo, umanesimo ed economicismo, uso di tecniche di manipolazione linguistica, New Age, svilimento del pensiero orientale in salsa ketchup sono alcune delle parossistiche proposte che popolano il web e che, purtroppo, in questa temperie di grande stagnazione intellettuale, raccolgono consensi. Assenza o estrema povertà di contenuti in grandi scatole ben impacchettate e doviziosamente infiocchettate, una sorta di scadente consumismo ideologico in cui nessun termine usato ha un reale e profondo significato perché tutto è dominato dalla superficialità e dalla finzione.