Tremate uomini bianchi, il globaluorming vi sterminerà…

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Quando gli esperti anti bufale diffondono bufale che si fa?

Il caso emblematico del @disinformatico.

Quando si è stati indicati dalla Presidenta della Camera Boldrini come “esperti debunker” si dovrebbe stare attenti a quello che si scrive e invece no, il fondatore del sito Il Disinformatico nonché membro del CICAP, Paolo Attivissimo, che appunto nel dicembre 2016 era stato incluso in un elenco di nomi di riferimento contro le bufale sul web ha fatto un tweet che pare fatto apposta per dare credito a chi sostiene che le fake news siano un problema:

 

Avendo poi ricevuto una serie di critiche (ma che strano…) ha chiarito le sue intenzioni di “giustiziere poetico”:

 

E poi provveduto a peggiorare le cose con delle spiegazioni di cui ecco quelle dalla 2 alla 6:

 

Fare debunking su queste affermazioni è come rubare il gelato a un bambino ma eticamente doveroso:

2- Faccio notare al Sig. @disinformatico che anche i maggiori sostenitori dei cambiamento climatici sono bianchi, a partire da lui stesso. Il più noto è sicuramente Al Gore che mi risulta essere un WASP, fu lanciata da ambienti totalmente bianchi e anglosassoni come la Royal Society e a dirla tutta tra i principali climatologi pro AGW non ne ricordo uno solo di colore. Quindi allo stesso titolo si può dire che la teoria dell’AGW è bianca, razzista e arrogante (cosa dimostrata anche dal tweet in questione).

3 – Quasi nessuno nega i cambiamenti climatici ma la tesi è che siano un fenomeno naturale e non umano e prendere un campione irrilevante di avversari che la pensa nell’altro modo significa cadere nella fallacia dello “Straw man”, uomo fantoccio, cioè avversario inventato perché fa comodo.

4 – Il membro del CICAP fa un parallelo tra i tumori alla pelle e i danni dei cambiamenti climatici mischiando cose incompatibili tra loro. Le dichiarate conseguenze del riscaldamento globale consistono in siccità o eventi estremi, scioglimeto dei ghiacciai e innalzamento del livello del mare ecc… in che modo la siccità o l’allagamento siano maggiormente sopportabili dai neri rispetto ai bianchi è un mistero affascinante del quale dovrebbe occuparsi la rivista del CICAP Query (autodefintasi il giornale dei Mysteri).

5 – Qui l’esperto debunker riconosce che a soluzione per i cambiamenti climatici non è la prevenzione per mezzo di ininfluenti riduzioni delle emissioni di CO2 ma la “protezione”, cioè l’attuazione di misure per contrastare gli effetti e non le cause dei cambiamenti stessi. In questo Attivisimo la pensa dunque esattamente come il Prof. Antonino Zichichi (evidentemente un arrogante bianco razzista), posizioni espresse dallo stesso razzista arrogante nel 2012. Questo sì che è uno scoop, e non è una fake news perché è ricavato dalle dichiarazioni certificate dell’autore.

6 – Dare dell’ottuso agli altri è una cosa che andrebbe fatta con cautela, specialmente da chi si ostina a ritenere che gli effetti dei cambiamenti climatici colpirebbero meno chi ha la pelle scura. Se avesse dato una letta ad un libro di biologia, o semplicemente saputo qualcosa di scienze, avrebbe scoperto che la pelle scura non solo è inefficace contro le inondazioni e la siccità ma non ripara per niente dal calore. Eh già. Anzi, come tutti i possessori di auto scure sanno bene, essa trattiene maggiormente l’energia radiante del sole aumentando la temperatura. La pelle scura invece, come ben sanno quelli che si abbronzano, ha la funzione di proteggere dai raggi UV i quali però, e qui bisognerebbe almeno studiare un po’, non sono affatto aumentati dal riscaldamento globale. Ops… Escluso quindi un ipotetico vantaggio dato dalla pelle scura non resta che ipotizzare che il riferimento fosse all’abitudine delle popolazioni di colore di vivere già in climi con temperature alte e ad un presunto loro vantaggio rispetto ai bianchi. Bene, quindi apprendiamo dal @disinformatico che secondo tali assunti il fenomeno del colonialismo deve essere stato tutta una fake news: figurarsi se dei bianchi potrebbero mai andare in Africa e stabilirsi sfruttando pure le risorse locali… Bene, altro scoop del debunker più famoso d’Italia che dovrebbe controllare le bufale sul web.

E pour finir…

7 – E vabbè, insiste sul colore della pelle e il clima….

8 – Semina hate speech creando il ghetto dei “climanegazionisti razzisti”, ma non è anti bianchi, solo che afferma che tutti cattivi sono bianchi e nessun cattivo è nero…

9 – Scusiamo lo spiegone nel senso che si accettano scuse per le bufale diffuse a mezzo twitter. Se il Disinformatico si sentisse toccato nel vivo può chiedersi perché e darsi anche una risposta.

Giustizia poetica viene definita questa serie di errori e banalità, non è né giustizia né poesia, dovendo cambiare attività per manifesta incompetenza si consiglia di lasciar perdere anche la poesia.

 

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

13 commenti

  1. Ma questo sentirsi migliori in quanto più intelligenti degli stupidi (ottusi climanegazionisti oggi, antivaccinisti domani), non è paragonabile a sentirsi dei grandi atleti perché si vince una corsa a ostacoli contro un handicappato?
    Questi intelligentoni arroganti si coprono di ridicolo senza neanche rendersene conto.

    • Enzo Pennetta on

      E’ il problema dello “straw man argument”, si crea un avversario di comodo per sembrare migliori.

  2. Ma questo sentirsi migliori in quanto più intelligenti degli stupidi (ottusi climanegazionisti oggi, antivaccinisti domani), non è paragonabile a sentirsi dei grandi atleti perché si vince una corsa a ostacoli contro un handicappato?
    Questi intelligentoni arroganti si coprono di ridicolo senza neanche rendersene conto.

  3. Ma questo sentirsi migliori in quanto più intelligenti degli stupidi (ottusi climanegazionisti oggi, antivaccinisti domani), non è paragonabile a sentirsi dei grandi atleti perché si vince una corsa a ostacoli contro un handicappato?
    Questi intelligentoni arroganti si coprono di ridicolo senza neanche rendersene conto.

  4. Paolo da Genova on

    Egr. Prof. Pennetta,
    Ha fatto bene a correggere un articolo di Disinformatico evidentemente malscritto e malpensato, le faccio solo un appunto sul tono della chiusa. Non attacchi le persone, si limiti a deridere certe idee strampalate, resti il signore che è, non si abbassi al livello di certa gente che prospera di casini e polemiche, anche perché in quei campi quella gente è maestra. Nel fango il cinghiale batte il felino, perché è nel suo elemento.

    • Enzo Pennetta on

      Come sempre Paolo mostri saggezza, in genere evito di fare riferimenti alla persona restando sull’argomento, forse in questo caso ha influito il fatto che si trattasse di qualcuno che è stato incaricato di denunciare altri e quindi andava in qualche modi detto che quel tipo di incarico è inadatto.

      • Paolo da Genova on

        Ma è un incarico ufficiale quello di “cacciatore di bufale”? Ne ho sentito parlare tempo fa da Laura Boldrini, ma non ho capito se sia una cosa ufficiale o ufficiosa. C’è una bella differenza tra incarico ufficiale, conferito dallo Stato, e incarico ufficioso, affidato da qualcuno (che non ne ha l’autorità), a beneficio dei media. Un incarico ufficiale sarebbe molto grave e pericoloso!

        • Enzo Pennetta on

          Per fortuna non ha avuto seguito, però evidenziare quanto sia pericoloso incaricare chicchessia di stabilire cosa si possa dire o no va evidenziato.

          • Francesco Mandaglio on

            Pericoloso è dare risonanza mediatica a gente incompetete, nel senso che non ha la padronanza della materia. Se non erro questo Attivissimo è un traduttore/divulgatore scientifico, laureato in lingue che la terza carica dello stato voleva pericolosamente mettere a sentenziare di verità scientifiche. Se mi dimostrasse di capire anche solo il 10% dei normali articololi scientifici di fisica dell’atmosfera, se padroneggiasse i sistemi caotici non lineari o i dati paleoclimatologi, la geologia del quaternario etcc…avrebbe la mia considerazione e la mia attezione, altrimenti è l’ennesimouomo della strada che pontifica a partire dai dati forniti dal tg e da rotocalchi rosa. Il livello della discussione scientifica in Italia oramai è questo.

  5. Fabio Vomiero on

    Effettivamente questo contributo del disinformatico su un tema scientificamente così complesso é talmente maldestro da risultare inutile almeno quanto talune tesi negazioniste che tale intervento vorrebbe colpire.

  6. Ogni tanto mi è capitato di essere in disaccordo con attivissimo perchè lo vedo troppo integralista e anche secondo me a volte si comporta come il bue che dice cornuto all’asino. Ma qui davvero si sono presi fischi per fiaschi. Spero venga eliminato l’articolo perchè mi sembra faccia fare una figura di cacca molto grande all’autore. E a chi gli da corda. E ricordiamoci che non siamo nell’epoca delle fake news perchè è da quando il serpente ci ha fatto andare via dal Paradiso che esistono (battuta ironica) ma piuttosto nel periodo in cui vengono spesso smascherate proprio grazie a persone come attivissimo.

  7. GIUSEPPE CACIOPPO on

    Non entro nel merito della questione, ben evidenziata nella sua inconsistenza, da Pennetta.
    Rimango sempre stupito dal grado di violenza verbale che i signori del “pensiero conforme” usano: “ottusi, razzisti, arroganti, odiatori” e via dicendo, contro coloro che non percorrono i loro medesimi itinerari sinapsici.
    Termini violenti, usati con tale abbondanza da rischiare di sovrastare le spiegazioni, qualora ci fossero.
    Potrei pensare che è proprio la carenza delle ultime a stimolare la produzione dei primi.
    Un po’ come certe piante avare di frutti che si caricano di rami e foglie per celare la propria sterilità.

    • Enzo Pennetta on

      Trovo anche io molto linguaggio di odio da parte di persone che accusano gli altri della stessa cosa.

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