L’immagine dell’intervista a Marcello Foa del 2015 su CS
Appena circolata la notizia della nomina di Marcello Foa alla presidenza della RAI il vecchio establishment è entrato in fibrillazione mostrandosi preoccupato.
E’ bastato leggere alcuni tweet per avere la sensazione di un attacco affannoso. Ma chi ha paura del nuovo Presidente della RAI?
Certamente molti non se l’aspettavano la nomina di Marcello Foa ad un ruolo di primo piano nella RAI, o forse sì, ed è per questo che L’Espresso recentemente si era messo ad attaccarlo dopo aver fatto finta di niente riguardo le numerose denunce di ogni genere da lui fatte negli anni. Eliminare gente come Foa diceva qualcuno quando era direttore del Corriere del Ticino, ne avevo proprio parlato pochi giorni fa in un articolo su CS, cosa penseranno e cosa intenderanno fare i vari ‘qualcuno’ adesso?
Intanto abbiamo assistito ad una serie di interventi scomposti e oltretutto di una banalità sorprendente viste le figure da cui provenivano, prendiamo ad esempio quello dell’ex Premier Gentiloni:
Un sovranista indicato per la presidenza #Rai Usciremo dall’Eurovisione?
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) 27 luglio 2018
Che dire, neanche un ragazzino delle elementari avrebbe scritto una cosa insensata e neanche spiritosa, se quella era l’intenzione. Ma Gentiloni non è da solo:
Cari Salvini e Di Maio, ma questo #MarcelloFoa lo fate rinunciare oggi o dobbiamo aspettare un paio di giorni?
— orfini (@orfini) 27 luglio 2018
Come si usa dire, una bella battaglia….
Prendiamo a caso nel mazzo anche la Picierno, quella che “le famiglie con 80 Euro ci fanno la spesa due settimane“, oltretutto gli 80 Euro frutto della vendita dell’Italia alla UE come unico approdo dei migranti:
Di Maio prometteva di non “lottizzare” la Rai e invece viene nominato Presidente #MarcelloFoa, vicino a #Salvini e Lega, simpatizzante #M5S, sovranista, convinto anti-euro, ammiratore di Putin, retwittatore di complottisti e bufalari. Questo ci dobbiamo aspettare dalla nuova RAI? pic.twitter.com/2Hxw6YdA0f
— Pina Picierno (@pinapic) 27 luglio 2018
Ma fermiamoci qui, altri esempi non sarà difficile trovarne per chi fosse interessato, il fatto è che le preoccupazioni di queste persone che affermano di temere per le sorti della corretta informazione sono in realtà quelle di chi teme che l’informazione diventi finalmente un servizio pubblico e non al servizio del politicamente corretto o delle veline che arrivano dai gatekeeper internazionali. Proprio per questa sua capacità nel 2015 era stato intervistato qui su queste pagine “CS intervista Marcello Foa“, un’intervista tutta da rileggere e che oggi acquista ancor più valore.
Solo chi desidera la disinformazione può criticare la nuova Presidenza RAI, questa affermazione è possibile sostenerla con delle semplici considerazioni che evidentemente questi signori non vogliono fare. Marcello Foa è un giornalista che negli anni si è specializzato nello studio e nella conoscenza a livello professionale dei metodi di disinformazione e manipolazione delle notizie denunciandoli in ogni modo possibile, nota è la sua intervista su Byoblu del 2013:
https://youtu.be/px0FaA0K35w
E recentissima è invece la seconda edizione del suo “Gli stregoni della notizia” (Come si manipola l’informazione: il libro che ti farà capire tutto) dopo la prima edizione del 2006. Tanto per restare in tema di tweet ecco quello da me fatto per far capire quale sia il valore degli scritti di Foa:
Quotidiano con manuale d’istruzioni: leggere attentamente le avvertenze prima dell’uso.@MarcelloFoa pic.twitter.com/yr3Uh5DeKa
— Enzo Pennetta (@CriticaScient) 20 marzo 2018
Con un semplicissimo ragionamento possiamo quindi affermare che se uno vivesse di manipolazione dell’informazione l’ultima cosa che gli passerebbe per la mente sarebbe quella di dire come funziona la disinformazione stessa, quindi è chiaro che Foa non è interessato a manipolare le notizie altrimenti non avrebbe svelato a tutti come si fa. Anzi negli anni ha dimostrato di andare contro corrente senza servilismi verso nessuno. Quindi quelli che quindi si preoccupano che un’informazione fedele ai fatti ed equilibrata sia in pericolo con Foa somigliano a dei seguaci del CICAP che si preoccupassero che il noto prestigiatore James Randi potesse smascherare i ciarlatani delle pseudoscienze. Una contraddizione.
Non sarebbe invece contraddittorio il caso in cui il James Randi della situazione sarebbe temuto proprio dai truffatori per la sua capacità di smascherare le falsità.
Questa è la risposta alla domanda “Chi ha paura di Marcello Foa” ?
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9 commenti
Foa presidente RAI, ottima notizia.
Evviva la globalizzazione che é il nostro destino inevitabile, evviva le strutture sovranazionali, che cercano di interpretarla e governarla.
Possiamo solo sperare che gli organi di infirmazione ci aiutino a capirla, e non si ha l’impressione che Foa in questa direzione abbia il profilo migliore.
chi avrebbe un profilo migliore? i soliti scaldapoltrone che riportano gli ordini di scuderia… rincoglionire la gente così facciamo ciò che vogliamo
Per degli uccelli nati in gabbia, volare è una malattia. A parte i marpioni che tirano i fili, per gli altri penso che a forza di ascoltare, credere e ripetere fandonie non siano più in grado di concepire la verità .
Penso anch’io che molti siano in buona fede, quella dell’animale nato e cresciuto nello zoo e che crede che quello sia il mondo.
Pur collocandomi all’opposizione di questo governo, in quanto a mio avviso troppo tiepido e troppo servile verso il grande Satana americano, nel caso specifico ritengo che la nomina di Marcello Foa, che ho l’onore di seguire da un paio d’anni e che ritengo un ottimo pensatore controcorrente a presidente della RAI (carica che purtroppo conta relativamente) sia un segnale eccellente. La reazione rabbiosa e irrazionale di quello che sono solito chiamare il partito liberalglobalista è davvero ridicola e mostra come questi soggetti siano completamente distaccati dalla realtà. Ammetto di non guardare la TV da molti anni, salvo pochissime eccezioni. Personalmente vorrei una programmazione completamente rinnovata, fondata sulla cultura nel senso più nobile e ampio del termine.Ne approfitto per dirle che la stimo molto
Il palinsesto(escluso fictions italiane e sport) lo stabilisce una quota(ovvero l’audience) giornaliera fissa di spettatori,dai 3 ai 4 milioni.Cioè un’infima minoranza di abbonati paganti.
La Cultura(es.L’approdo e suoi “eredi”) è attualmente fuori dagli interessi del “Popolo della Tv”.Anche se evidentemente potremmo escludere da tanto pessimismo qualche buon servizio giornalistico della famiglia Angela.
E vomitare decine e decine di stupidissimi films(italiani,europei e americani) costa poco e rende tanto(in pubblicità).Ma anche sognando una Tv di Stato realmente rinnovata troveremo le private intente(come attualmente è) al trionfo costante della volgarità.Come capisco la moglie del Presidente Ciampi e le sue intelligentissime critiche !
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Caro Enzo, Foa presidente della Rai rischia di diventare come la pennicilina per i batteri. Nulla sarà più come prima. Non credo possa andare in porto, però è stata comunque un’altra geniale salvinata. Ha salvaguardato il programma di governo coi 5s e ha messo ancora una volta con le spalle al muro Berlusconi, scegliendo un giornalista anticomunista per eccellenza (leggere Libero e la verità di oggi) ma soprattutto ha messo forse la migliore figura che poteva esser messa a capo della Rai.
Si può constatare quanto sia necessario il Salvinismo.E’ verificabile anche nel” Laboratorio della Politica della Toscana.”infatti nelle elezion(ieri) della cittadina della Boschi-unita con un altro municipio confinante,in un comune unico;”Rossissimi” da sempre; il centrosinistra ha vinto sul centrodestra per soli 70 voti.Buono il risultato delle sinistre estreme(circa il 15%).Berlusconi deve scegliere tra affari e politica.