Non c’è bisogno di sofisticate analisi per capire che dobbiamo cominciare a prendere in considerazione che possa accadere l’impensabile.
Basta leggere le notizie e metterle insieme.
Nel corso del G 20 dello scorso 17 Novembre Putin dichiara che dietro l’IS – Daesh ci sono alcuni stati, con particolare riferimento a Turchia e Arabia Saudita. In pratica lo Stato Islamico sarebbe solo un modo per fare guerra per interposta persona e non figurare direttamente. Una guerra che all’interno dell’Islam oppone Sunniti a Sciiti, ma che fa comodo anche agli USA in quanto consente quell’operazione contro il governo di Assad che fu impedita nella forma diretta di una replica dell’eliminazione di Gheddafi proprio dall’iniziativa russa.
Il 23 Novembre, per tutta risposta, la denuncia di Putin è seguita, dopo soli tre giorni, dall’iniziativa della Turchia di abbattere un Sukhoi russo in azione proprio contro l’IS. La reazione russa si ha nei giorni seguenti con il dispiegamento in Siria il più moderno dei sistemi antiaereo, l’ S-300 e l’S-400, per difendere i propri velivoli.
Il 27 Novembre Arabia Saudita, USA e altri sponsor dell’IS hanno programmato l’invio in Irak di ben 100.000 soldati per fronteggiare l’IS, scopo che dopo le dichiarazioni al G20 la Russia non può ritenere vero.
Nei primi giorni di Dicembre la Turchia prende l’iniziativa di inviare 1200 soldati e venticinque carri armati in Irak, nelle zone controllate dall’IS, contro la volontà del governo irakeno. Il gesto dopo le accuse fatte al G20 e l’azione contro il Sukhoi può apparire, contrariamente alle dichiarazioni ufficiali, come un sostegno turco all’IS che si rafforza nelle zone non raggiunte dai raid russi.
Il 6 Dicembre velivoli della coalizione NATO bombardano un avamposto dell’esercito siriano, i morti si riducono a sole quattro unità forse per via del preavviso fornito proprio dal controllo radar russo. Dopo l’azione della Turchia contro il bombardiere russo, questa è la seconda azione ostile della NATO nei confronti della Russia e a favore dell’IS – Daesh.
L’8 dicembre il sommergibile russo “Rostov sul Don” lancia dei missili da crociera Kalibr su obiettivi dello Stato Islamico. Lo stesso giorno Putin dichiara “Spero non servano armi nucleari in Siria“, una dichiarazione apparentemente immotivata in quanto l’esercito dello Stato Islamico appare debole e non necessita certamente di essere affrontato con armi nucleari, al riguardo il 23 Novembre il Gen. Mini ha infatti affermato:
“Il problema di Daesh è risolvibile militarmente in poche settimane, il vero nemico sono i rapporti tra gli Stati che lo sostengono e fingono di combatterlo. “
Alla luce di questa frase, se il vero nemico sono gli stati che lo sostengono e fingono di combatterlo, verso chi erano dirette le minacciose parole di Putin? Si può ipotizzare che fossero rivolte agli “sponsor” dell’IS cioè ad Arabia Saudita (che nel frattempo dichiara quasi apertamente guerra alla Russia) e Turchia, dietro le cui azioni non si può che intravedere la nascosta approvazione USA.
L’idea che veramente si sia sull’orlo di un impiego di armi non convenzionali è talmente difficile da accettare che anche su Limes stentano a credere che possa essere vero optando per l’ipotesi che Putin, contrariamente alle sue modalità di comunicazione, stavolta abbia parlato a “vanvera”:
Putin però non parla (quasi mai) a vanvera. Occorre quindi chiedersi perché abbia voluto, anche solo a livello verbale, alzare ancora l’asticella.
Propaganda nazionalista? Poco da guadagnare, sia all’interno sia all’esterno, per spendere una “carta” come quella. Fare la faccia feroce? Ma non serve una faccia più feroce di così.
Forse conviene accettare la prima ipotesi: anche a un freddo calcolatore ex agente del Kgb capita di dire fesserie.
Forse a Putin capita di dire fesserie, di fatto la tensione sale ovunque e mentre la Georgia segue la Turchia segnalando lo sconfinamento di un elicottero russo sul proprio territorio, gli USA si affrettano a mettere sotto copertura antimissile l’Europa con il sistema Aegis sm-3.
L’11 Dicembre Putin annuncia (come predetto qui qualche giorno fa), che ogni minaccia ad aerei o soldati russi in Siria sarà da adesso oggetto di un’azione distruttiva. Episodi come quello del Sukhoi 24 e dell’attacco all’avamposto dell’esercito siriano non passeranno più senza una risposta militare “dura e immediata”.
L’11 Dicembre viene dichiarato lo stato di allerta per i missili balistici intercontinentali a testata nucleare a sud ovest di Mosca: “Russia puts Yars ballistic missile systems on combat alert southwest of Moscow“.
Come detto all’inizio non c’è bisogno di fare analisi complesse, solo un’enunciazione di fatti che mostrano una realtà mai vista in precedenza, fatti che dicono che bisogna adeguarsi e cominciare a pensare diversamente, a pensare l’impensabile.
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21 commenti
Premesso che a livello di guerra totale considero l’Europa al sicuro, mi interesserebbe capire qual e il pericolo impensabile che paventi, Enzo.
Come dice giustamente Federico l’Ucraina è già Europa, e come ha aggiunto Stefano il riferimento al nucleare di Putin può essere letto così: l’IS sarebbe stato sconfitto facilmente se non fosse supportato da Turchia e Arabia Saudita, quindi i nemici della Russia adesso sono questi due paesi.
E’ di oggi la notizia che il livello della guerra in Siria è ancora aumentato per l’invio addirittura di una serie d pre-produzione del sistema di difesa S-500 in grado di colpire aerei e missili balistici a 600 Km di distanza. Contro cosa devono essere usati?
La Russia si sente minacciata, ha anche rafforzato le difese al confine nord ovest.
Cosa succederebbe se in un’azione in Siria venisse abbattuto un aereo inglese o USA? Cosa accadrebbe se contro l’IS (quindi indirettamente contro Turchia e Arabia Saudita) venisse impiegata una testata nucleare tattica per riequilibrare le forze in campo?
Sicuro che siamo così lontani dall’Ucraina e dalla Siria?
Valentino che abita ad Aviano non ha le tue stesse certezze, per te l’impensabile è ancora impensabile, per altri comincia ad essere un timore reale.
Fortunati voi che, a differenza di noi giovani, avete visto il mondo durante la pace..
Oppure sfortunati voi, che seppellirete i vostri figli..
Non sono un pessimista, ma quello che Lei dice impensabile purtroppo per molte famiglie siriane e ucraine è la realtà.
Non resta che pregare sinceramente.
Buon fine settimana.
Beh, il pericolo è l’uso di armi nucleari, prima a livello “tattico” e poi su larga scala. Sappiamo bene che un utilizzo massiccio di tali armi metterebbe subito fine alla vita sul pianeta, quindi io non ci credo. Non penso che accadrà. Tuttavia i recenti avvenimenti mostrano una Russia attaccata, in uno stato che sembra essere l’anticamera di una guerra e non contro l’Isis ma contro Turchia e alleati(purtroppo ci sono anche gli Usa). La Russia, ricordiamolo, è una potenza nucleare e ,se attaccata, le potrebbe usare per difendere per esempio Assad e i suoi interessi in Siria e non solo. Perché usare armi nucleari? Perché sembra che le sue forze convenzionali, per quanto moderne ed efficienti, non possano competere numericamente con le forze delle Turchia e della Nato. La Russia potrebbe essere tentata a colmare lo svantaggio utilizzando le armi nucleari. Infine la Turchia è purtroppo, nella Nato e se attaccata, potrebbe invocare l’articolo 5 chiedendo aiuto agli altri paesi dell’alleanza. Brutta situazione comunque, speriamo che al più presto in Siria si arrivi ad un accordo, magari sulla falsariga di quello che, con qualche difficoltà, sembra essere in parte attuato in Ucraina.
Parlare di nucleare è una chiamata all’appello degli USA, che sono di fatto alleati con l’area ISIS (attraverso l’arabia saudita) e contro l’ISIS (nella coalizione NATO), a prendere finalmente posizione. “Nucleare” è una delle poche parole che li fa smuovere dalla sedia. Putin vuole una risposta. A me sembra, ma è una ipotesi, che Putin stia chiedendo all’America la fine delle sanzioni, il riconoscimento della Crimea, contro la testa di Assad.
Praticamente stai dando del venduto a Putin non mi sembra che in passato abbia agito da doppiogiochista o da sottomesso cagnolino degli usa come invece l’europa fa, ma abbia sempre trattato da pari; inoltre perdere assad vorrebbe dire perdere lo sbocco sul mediterraneo e non mi sembra che la Russia abbia tale intenzione anzi mi pare vi sia la ferma intenzione di mantenere la presenza; in tutto ciò sarebbe interessante sapere se la Russia ha le spalle coperte ossia la Cina che fa?
Lo sbocco sul Meditarraneo è il punto che potrebbe innescare una catastrofe, immaginiamo che ci fosse un nuovo incidente con la Turchia, cosa probabile visto l’avventurismo di Erdogan, e che questa chiudesse Bosforo e Dardanelli, pensiamo che la Russia potrebbe accettare senza reagire di essere tagliata fuori dal Mediterraneo?
E come potrebbe reagire per poter forzare il blocco?
Trovo spunti interessanti in entrambi gli interventi, il cercare la fine delle sanzioni e il riconoscimento di potenza alla pari con gli USA è quello che la Russia ha fatto da anni e forse ora, dopo essere rimasta inascoltata troppo a lungo, lo sta dicendo battendo i pugni sul tavolo, ma non credo che per ottenere questo venderà la testa di Assad.
Una delle differenze che si vuole evidenziare è una politica più giocata sul rapporto umano rispetto alla teoria dei giochi alla John Nash praticata dagli USA e che vede come unico riferimento il guadagno di qualcosa anche a costo di tradire gli amici.
Cmq tutto si gioca in Europa alla fine, tutto dipende da che farà la Germania e gli altri diciamo che se hanno seguito finora seguiranno ancora; certo che la scelta deve essere dura assai specie quando ti ritrovi le basi nato in casa. In questo senso l’Europa come terzo blocco ha praticamente fallito essendo ancora solo una avanguardia di un invadente alleato.
Concordo Andreax, l’Europa sta dando il triste spettacolo di una colonia anglo americana, ha permesso senza opporre resistenza (tranne adesso Renzi!) che si attuassero politiche fortemente lesive per noi.
Ma credo anche che non sia poi così facile sottrarsi al guinzaglio atlantico, il “padrone” sa come mordere i recalcitranti.
Questo mi fa pensare che proprio le prese di posizione di Renzi sui bombardamenti in Siria e adesso sulle sanzioni alla Russia ci verranno fatte pagare in qualche modo.
Sì infatti pur disprezzando l’orrida politica interna fatta del peggior falso mendace e marcio cattocomunismo (MPS e le ultime 4 Banchette piddine insegnano) devo sorprendermi della mi costa ammetterlo buona politica estera sin qua condotta; che sia il classico orologio rotto che due volte al giorno segna l’ora giusta? Mah…. ci vorrà poi poco a scoprirlo l’Italia è strategica e ceduta non può esser di certo; forzeranno la mano come non so dirlo ma data la situazione economica italiana hanno l’imbarazzo della scelta diciamo che nel dubbio mi terrei lontano da teatri e visto che è partito il giubileo non bazzicherei le basiliche più del necessario.
Ce la faranno pagare in qualche modo… Sì, Enzo, hanno già cominciato a ridurci i rifornimenti di gomma da masticare.
Cipriani, il tuo sarcasmo è fuori luogo e da persona superficiale.
Continua a guardare i film con John Wayne mentre sgranocchi pop corn, vedrai che arrivano i nostri…
Ma lascia perdere il povero John Wayne… Io ritengo molto più superficiale sparare nel mucchio ed essere disfattisti per natura… Capisco che i “giochi” in corso sono molto diversificati, poco chiari, addirittura sospetti, e proprio per questo sfuggono alle analisi anche dei più preparati… Sappiamo benissimo, per esempio, che l’IS colpisce e uccide la stragrande maggioranza di musulmani, eppure siamo qui che ci poniamo il problema di un’Europa sotto minaccia a causa di e blablabla… Il mio sarcasmo era dovuto proprio a quello, alla non-superficialità di un’affermazione come “le prese di posizione di Renzi sui bombardamenti in Siria e adesso sulle sanzioni alla Russia ci verranno fatte pagare in qualche modo”… Ma quale modo? E perché? Disfattisti da salotto senza arte né parte, con la pancia piena e il culo al caldo, ecco quel che siamo spesso e volentieri.
Il modo lo staremo a vedere, pancia piena e culo al caldo non c’entrano niente, vuoi dire che le analisi le fanno bene quelli a digiuno e senza riscaldamento?!?
Ti faccio solo una domanda, chi ha ordinato/permesso il colpo di stato a Kiev e chi ha ordinato/permesso alla Turchia di supportare l’IS, gradirà le posizioni di Renzi?
Speriamo solo di contare così poco da farle passare senza far troppo rumore.
Certo che non gradirà… E pensa che spero anche che non passino sotto traccia. E allora cosa succederà? Non penso che siano in ballo equilibri strategici per le dichiarazioni sensate del nostro premier, che per una volta ha tirato fuori i maroni, guarda un po’!
A cosa serve la politica non devo insegnarlo io, e la politica si fa anche con dichiarazioni di quel tipo. Per una volta che non ci siamo messi a 90 gradi, dai Enzo, su!
Pensando l’impensabile, oltre alla Turchia dovrebbe essere colpita l’Arabia Saudita che arma e finanzia l’IS e che adesso in Siria costituisce apertamente brigate contro Assad e quindi contro i russi.
Anzi, più loro dei turchi in quanto non facendo parte della NATO non scatterebbe nessun automatismo difensivo. Chissà, forse mettendo fuori uso i pozzi petroliferi con un lancio di Kalibr, così la guerra del petrolio con cui i sauditi tengono i prezzi bassi danneggiando Russia, ma anche USA, finirebbe.
Sono ovviamente pure speculazioni, ma come dicevo il tema è pensare l’impensabile…
Prima che i miti ereditino la Terra è necessario che gli aggressivi si eliminino tra loro:
http://profezie3m.altervista.org/archivio/SpDaily_Storm.htm
Non so se si verificherà, ma con un approfondimento ho saputo che nel mondo del futuro visto da questo Reverendo ex-ateo mangiapreti, il mondo che sarà dei miti, nessuno viaggerà tutti staranno bene al proprio posto perché tutto sarà in armonia con la natura e il creato ( a me piace molto questa profezia, perché non amo molto viaggiare, lo trovo un vano spreco nel tentativo di trovare qualcosa altrove e lontano, quando invece si può trovare tutto molto vicino, “in interiore homine” dice S. Agostino)
Anch’io non amo molto viaggiare, e sono un intimista in fondo… Sulla profezia, però, sono assai scettico. I miti sono da sempre sopraffatti dai meno miti e non so se potrebbero essere l’equivalente dei miti del discorso della montagna, quelli cioè che dovrebbero ereditare la terra. Un segno che oggi equivarrebbe davvero a significare che ciascuno starebbe bene là dove abita e vive. Magari.
I miti sono sempre sopraffatti dai meno miti, ma oggi i miti sono moltitudini, mi pare che la mitezza si stia propagando nella società, almeno rispetto a un tempo, penso che la grande violenza di questi ultimi tempi sia una reazione un po’ disperata dei meno miti che vedono l’inizio della fine del loro dominio sul mondo. In pratica una conferma che la selezione naturale non funziona mica….:-)
Non mi lascerei impressionar e più di tanto: la Storia avanza e non rimane sul posto, non avanza verso un meglio, cambia semplicemente di stato, di relazioni di potere, di pressioni razziali e culturali.
Quel che succede in Siria è un epifenomeno, pericolosissimo certo, ma non potrà che accelerare o rallentare ma non fermare quel che è già “scientificamente” iscritto dalla débacle demografica europea: la fine di tremila anni di storia greco-romana e di 30’000 anni di di homo sapiens europea composto dall’ultimo out-of-Africa dell’epoca che si congiunse con le popolazioni già allora precedenti in Europa. Un fenomeno catastrofico ( 50 o 100 anni dall’inizio della “Pillola”) in senso della termodinamica.
Dobbiamo rattristarcene? Personalmente penso di no: niente nell’assenza di valori umani delle società europee contemporanee è da rammaricare quando saranno andati persi dall’imposizione della Sharia .
Una società che uccide i propri bimbi nel grembo delle loro madri consenzienti, ammazza i deboli, i malati e gli anziani, che prona e difende atti che vanno contro la natura stessa della specie umana, non è una società sulla quale vale la pena di versare fosse anche una sola lacrima.
Restiamo quindi zen: per giunta l’Occidente non è più ormai identificabile al cattolicesimo che è ormai ben impiantato altrove in altre culture razze e geografie.
Niente catastrofismo quindi: occupiamoci piuttosto concretamente di chi soffre delle violenze inflitte dalle nostre società occidentali verso chi soffre, chi è povero, chi è malato, chi è non nato, chi è anziano, chi ha da soffrire le persecuzioni in particolare nei paesi musulmani.
E occupiamocene virilmente sorridendo e senza mai piangersi addosso.