Immagine da “The consensus project“
Perché fare leva sul consenso in un dibattito scientifico?
Un argomento di puro marketing che deve spingere a dubitare delle ragioni di chi lo usa.
Cosa pensereste se andando ad acquistare un’auto anziché fornirvi dati tecnici convincenti vi dicessero “Il 97% delle riviste specializzate la raccomanda“. Pensereste che si tratta di un argomento di marketing fatto apposta per vendere quel prodotto ma restereste giustamente nel dubbio che quell’auto abbia davvero le caratteristiche da voi richieste.
Molti avrebbero delle riserve anche nell’accettare per buono il fatto che davvero il 97% delle riviste specializzate raccomandi quel prodotto, quello che infatti sappiamo di sicuro è che quel venditore afferma che il 97% delle riviste specializzate raccomanda quel prodotto, non che egli dica la verità. Potremmo anche ipotizzare che in realtà lo scopo del venditore sia quello di “spingere” un prodotto sul quale la casa automobilistica ha puntato ma che, contrariamente a quanto viene detto, non ha convinto molto i potenziali clienti. E probabilmente avremmo ragione, i prodotti veramente validi non hanno bisogno di sbandierare il consenso, lo riscuotono e basta.
Nel caso dell’AGW, cioè del Global Warming di origine Antropica, uno dei ‘venditori di auto’ più attivi è il sito Skeptical Science, un sito che ha fatto del “consenso” il suo strumento di persuasione, come già documentato su CS nel giugno 2013 in “Global Warming – 97% la cifra dell’infamia“, ma che prevede anche l’impiego del termine “negazionista” per chi non condivide la teoria dell’AGW. Un sito che per persuadere non disdegna di ricorrere a gadget del tutto senza significato scientifico ma ad elevato fattore emotivo, come il simpatico “contatore di bombe atomiche di Hiroshima equivalenti di calore dal 1998“:
Adesso Skeptical Science ha varato l’iniziativa ad alto valore aggiunto di effetti speciali (come si conviene ad una buona pubblicità), un’iniziativa del 7 settembre e denominata “97 hours of consensus: caricatures and quotes from 97 scientists” che al link aperto su una finestra laterale offre l’imperdibile spettacolo di un’animazione 3D di scienziati che a turno dicono la loro sull’AGW (ponendo il cursore in alto all’angolo si può ruotare il gruppo di scienziati, e posizionandolo su quelli colorati si può leggere il loro fumetto):
Che poi il consenso sia calcolato su un’interpretazione forzata, se non proprio arbitraria, delle affermazioni di molti di loro non viene ovviamente detto, chi ha verificato il modo in cui l’indagine è stata svolta (vedi FRAUD, BIAS AND PUBLIC RELATIONS. The 97% ‘consensus’ and its critics) ha però rilevato il fatto che da semplici affermazioni generiche del tipo “La CO2 è un gas serra” o “Le attività umane hanno un’influenza sul clima” (condivise anche da chi contesta la teoria dell’AGW), siano state fatte passare per un’adesione alla teoria dell’AGW che invece pone la produzione della CO2 da parte delle attività umane come responsabile del riscaldamento subito dal pianeta nel secolo scorso, il che è tutt’altra cosa. Tornando al paragone da cui siamo partiti, possiamo dire che il sospetto che il nostro venditore di auto si fosse inventato la cifra del 97% di riviste specializzate che raccomandavano l’auto che lui ci voleva vendere, era fondato.
Esplicitamente di ‘propaganda’ parla il sito WUWT nell’articolo pubblicato l’8 settembre e intitolato “Monday mirthiness – 97 hours, 97 opinions, 97% consensus, 100% cartooned climate science“in cui le affermazioni secondo le quali il periodo attuale sperimenta temperature senza precedenti fatte su Skeptical Science vengono smentite da una serie di grafici nei quali appare tutt’altro.
Di fatto la teoria dell’AGW è in serie difficoltà, le previsioni fatte negli anni passati non si stanno avverando e allora maggiore diventa il ricorso a tecniche di persuasione di tipo pubblicitario.
In ultimo va notato che quel valore del “3%” è approssimativamente vicino a quello che assume lo “zoccolo duro” di un’opinione contraria quando la maggioranza la pensa diversamente, è il valore che ci aspetteremo di trovare quando abbiamo a che fare con dei “bastian contrari”, con delle persone che per partito preso devono andare contro la maggioranza, è in definitiva quel valore di cui si parlava nello studio sul consenso effettuato sulla rivista Choas riguardo alle dinamiche su Twitter (di cui si è parlato su CS “Principi di manipolazione sociale“), e che originava il seguente grafico:
Il motivo per cui la scienza del clima è stata spinta a forzare le sue capacità predittive giocandosi la credibilità sul tema dell’AGW e dovendo infine ricorrere a delle strategie di marketing per negare l’errore, è del massimo interesse e andrà affrontato, ma esula da quest’analisi circoscritta alle tecniche di persuasione impiegate.
33 commenti
Caro Enzo, ma c’e’ poi stato un momento in cui il dibattito era aperto?
Su una cosa hanno ragione, il dibattito e’ chiuso. Il dibattere scientifico e’ chiuso, genericamente parlando. Secondo me gia’ 10 anni fa non c’era questo marketing sfacciato. Certo che c’e’ sempre stato, ma solo da uno o due decenni agisce senza piu’ preoccupazione di “facciata” e si assimila alla cartellonistica politica.
Ma torno alla domanda che e’ sincera: ma secondo questi qui, quando era il tempo di dibattere, e con che dati?
E’ mai stata, questa teoria, studiata con tesi ed antitesi?
Ma quale teoria lo e’, da qualche decennio in qua….
Quando la posizione opposta vien definita negazionista il dibattito non solo è chiuso ma vietato.
Purtroppo il termine “scettico” ha assunto un significato diverso da quello che aveva in origine. Una volta lo scettico era colui che pretendeva le prove di ogni affermazione udita e – dopo una severa ricerca e svariati controlli – giungeva alla conclusione basata sul proprio senso critico. Oggi invece lo scettico è semplicemente una persona che aderisce all’ideologia dominante atea/agnostica/materialista/scientista/darwinista tacciando di “irrazionalità” chiunque non sia d’accordo con lui (esempio recente: la professoressa Blackmore).
Di conseguenza non mi stupisce affatto che il sito Skeptical Science faccia propaganda.
Per quanto riguarda il AGW sarebbe interessante passare in rassegna tutte le previsioni catastrofiche fatte dagli “scienziati” del clima smentendole una ad una con i fatti. Si potrebbe farci un del pdf da sbattere in faccia ai negazionisti della scienza.
Qualcuno ha già sintetizzato molto bene quanto ho proposto.
Il link alle fonti sono nella descrizione del video.
Se parla troppo velocemente potete anche attivare i sottotitoli (in inglese) nella parte inferiore destra del video.
Caro Enzo,
Sai che c’e’ dissenso anche per quanto riguarda la dinamica Newtoniana? La “scuola di Karlsruhe” cerca di riscrivere F=ma basandosi su una ipotetica corrente di quantita’ di moto (che poi il fatto che la corrente deve avere un verso ma che dopo F=ma ci sia azione-reazione a quanto pare non li sfiora).
Ora cosa ne facciamo di Newton, dato che c’e’ dissenso anche in quello?
Comunque a proposito del riscaldamento globale i numeri visti da vicino sono un tantino diversi (in realta’ e’ piu’ 60/40) ma vabbeh…
Guardi che F=ma, in meccanica analitica, è una formula derivata. Quello che conta è definire la forza come derivata prima dell’impulso nel tempo. E da lì non si scappa…
Un rapporto 60/40 indica qualcosa di molto diverso di un consenso unanime, insomma ci sarebbe da fare un bel dibattito, altro che “Il dibattito è chiuso”.
Sicuramente, ed il dibattito va avanti nelle sede appropriate (meno di quanto servirebbe, a causa del fatto che “la vacca è di chi urla di più” a volte si tende a tingere tutto negativo per aumentare la soglia di allarme per avere più fondi), a portare un dibattito al popolo su qualcosa di scientifico si finisce sempre e solo per fare macello e danno.
E’ anche carino vedere i diversi punti di vista in un discorso così complesso scientificamente, politicamente, socialmente: “Credo Si/Credo no/forse sì/forse no/sicuramente sì/sicuramente no/anche se sì, chissenefrega/anche se no, meglio star tranquilli” hanno molte ottime ragioni scientifiche e spunti di riflessione a proposito della società che si vuole costruire e come.
Francamente non so se si parla di negazionismo, dibattito è chiuso…etc… non seguo molto questo tipo di questioni sulla carta stampata (ed in Germania sono ancora più polarizzati), ma non sarebbe la prima volta che il “giornalismo” scientifico dice castronate anacronistiche e dimostra di non capire proprio il nocciolo della scienza che vorrebbe divulgare.
Però ciò non toglie che esistano dei fatti scientifici oramai assodati, e che sarebbe d’uopo andarci più coi piedi di piombo, specialmente nei nostri paesi, che comunque il riscaldamento antropico se non è oggi, sarà domani ed è un po’ questa idea che, con le parole e le intenzioni di bimbo, alcune linee editoriali cercano di diffondere.
Basterebbe distinguere l’inquinamento dall’allarme sulla concentrazione della CO2 e allora ci si troverebbe subito d’accordo.
L’AGW mi sembra che abbia avuto l’effetto paradossale di non far parlare più di inquinamento.
La “scienza” come consenso, piuttosto che come corrispondenza coi fatti, cioè POLITICA.
Vorrà dire che ci sarà una “scienza” della politica e la sempre buona, vera vecchia scienza galileiana, piena di verità e applicazioni (e di ricercatori seri)
Cari amici, non disperiamo: a durare sarà sempre solo la seconda.
La commistione tra scienza e politica di cui giustamente parli è stata pensata da Francis Bacon, il confronto tra scienza pura galileiana e scienza politicizzata baconiana va avanti da allora, magari sarebbe bene spiegarlo anche nelle scuole.
In particolare la società si affossa nelle proprie opinioni politiche facendo prevalere una superstizione politica al ragionamento razionale.Per esempio In una società greca infatti il consenso era sempre chiesto DALL’ORATORE non dal MATEMATICO.Perchè?Perchè il matematico dimostra e le dimostrazioni non sono soggette a consenso.
Lo scienziato moderno sposta la bilancia su argomenti irrazionali utilizzando la retorica,e creando una vera proria arte detta “l’oratoria scientifica”(non perchè è scientifica ma perchè imita il modo di parlare di uno scienziato per persuadere e ottenere consenso mai per dimostrare) .Citanto Madsen Pirie quando il procedimento retorico fa uso del lessico dello scienziato senza mai dimostrare ciò che il lessico intende esprimere si ha quella fallacia nota come accecare con la scienza,e cioè si fa avere l’illusione psicologica all’interlocutore che i propri argomenti siano di natura scientifica quando questo o non è vero o non affatto certo:
“Accecare con la scienza
«La fallacia dell’accecare con la scienza prevede che ci si specializzi
nell’uso del gergo tecnico per raggirare l’uditorio: l’intento è quello di
fargli credere che ci si trovi in presenza di asserzioni di natura
scientifica, e che prove oggettive di tipo sperimentale lo attestino» (p.
39). Il ricorso a un linguaggio ampollosamente tecnicistico spesso è
dettato dall’interesse a indurre nell’interlocutore un atteggiamento
remissivo che facilita l’accettazione passiva di ciò che viene detto. Gli
esempi sono infiniti: testi di vario genere compilati con un gergo di
difficile comprensione, al solo scopo di incutere soggezione nel
destinatario. Il presupposto è che sia comunque accettato e fatto
proprio un contenuto la cui comprensione ha richiesto uno sforzo
particolare: il destinatario non se la sentirà di rigettare o analizzare
criticamente ciò che ha richiesto tanta fatica per impadronirsene. La
fallacia dell’accecare con la scienza ricorda quella ad reverentiam, ma
solo superficialmente.”
Ovviamente il consenso esprime la propria soggettività mai una dimostrazione di fatto.
Grazie Danilo, molto interessante quanto hai scritto sull’uso politico della scienza e sui metodi di persuasione utilizzati.
Tra l’altro leggo che Madsen Pririe ha collaborato con M. Tatcher, colei che secondo un ex direttore di New Scientist avrebbe fatto pressioni per far affermare l’emergenza dell’AGW per favorire il nucleare e indebolire i minatori inglesi e le loro rivendicazioni sindacali.
In fondo è anche quello che ha fatto credere ai cittadini inglesi ,tramite altri politici,la “bontà” e la “necessità morale” delle privatizzazioni tanto per dire “il relativismo è necessario per i cittadini non per i loro capi”,e cioè chi perde l’attitudine al ragionamento razionale arrivando alla sospensione del giudizio assoluto e della sospensione dell’assegnazione di verità e falsità su ogni affermazione,e più facilmente comandabile ma pensa contemporaneamente di essere più libero.In ogni caso è forse uno degli esponenti della teoria dell’eristica moderna e dei processi di persuasione politica più famosi,o forse uno dei peggiori sofisti moderni in circolazione,questione di punti di vista.Infatti spesso per indottrinare i cittadini alla propria idea politica è necessario presentargliela come scientifica o oggettivamente fondata,e questo accade,forse come diceva Ernst Bloch perchè le persone credono alla politica poichè sono pigre nel ragionare preferiscono ragionamenti preconfezionati che non sottopongono alla loro ragione e al loro senso critico anzi spesso le criticano con il sentimento peggiorando ulteriormente le loro stesse superstizioni, non ragionano con la loro testa ma con la testa di altri,il guaio e che proprio come dice lei sono dei creduloni ,pensano che l’altro le voglia sempre rendere libere o non li menta che non faccia solo i suoi interessi ma che sia là per tutti e a disposizione di tutti,la prima cosa che pensano è “parla bene dunque ragiona bene” il che le rende manipolabili dall’oratore o dal politico o dal rettore,è l’essenza stessa del marketing,oppure stimolano i sentimenti che sono irrazionali per natura,in quel caso la teoria politica viene accetta per sentimento piuttosto che per ragione.E la scienza viene sfruttata per i propri fini piuttosto che per la dimostrazione di fatti.
Beh nonostante il mio post, in effetti io neanche dispero. Sono pessimista “localmente” ma so anche che sono cicli. Siamo in un ciclo in cui il contadino-maiale deve…. armonizzare…compattare…razionalizzare…SFRUTTARE AL MASSIMO la stalla, quindi le liberta’ vengono compresse. E vendute. Ma arrivati ad un certo punto, come sempre, poi si risale.
Perche’ e’ il contadino-maiale che lo decide… non noi, sia chiaro…
Pero’ e’ anche vero che e’ ora di rilevarli, questi cicli. Perche’ non e’ come dice Kuhn, non ci saranno salti. Non succedera’ mai, non vedo possibile una “tangentopoli” della comunita’ scientifica. Proprio perche’ questo argomento e’ di la’ dall’essere considerato come vero problema.
Un po’ come negli anni ’50 dove la mafia faceva quel che voleva eppure non esisteva neanche la parola mafia…
Anzi, esattamente come.
ANDREA IDINI mostra un punto interessantissimo e, a mio parere, chiave: ebbene si’, c’e’ chi mette in discussione anche Newton. MA, MA, MA, ma non c’e’ nessuno che parla di negazionisti, nessuno che invoca il consenso per ridicolizzare chi fa quelle ricerche.
Invece per l’AGW e’ indispensabile eradicare il pensiero non allienato, reinventando le parole come scetticismo, critica, validazione, falsificazione. Insomma tutto.
Signori, non so voi ma io sono dotato di sensi e in capo a poche letture trovo facilissimo capire se dietro una teoria c’e’ propaganda o no. Perche’ l’approccio divulgativo segue perfettamente i dettami di un pensiero di regime, non esponendo appunto mai l’antitesi, tanto per dire una delle caratteristiche di queste “campagne pubblicitarie”….scientifiche… Ora ho espresso questo concetto velocemente,,,
Sei stato chiaro, riprendendo quanto dici riguardo alla capacità di scorgere la presenza propaganda o meno è quello che tutti dovrebbero provare a fare, si tratta di una delle cose che cerchiamo di sviluppare insieme su queste pagine.
Verissimo. Ma e’ anche vero che chi non concorda con Newton sono fattacci suoi, riscaldamento globale, cosi’ come altri temi (specialmente riguardanti la medicina) sono molto delicati anche per l’impatto che hanno sulla persona e sulla politica.
Ad esempio ci sono studi scientifici che provano a negare molte cose date per scontate nella medicina tradizionale, anche il “metodo stamina” o quello “di Bella” sono nati piu’ o meno cosi’. Ma c’e’ una grossa differenza fra uno studio scientifico e un complottista/negazionista, poi il negazionista/complottista si insinua nelle anse generate da questi studi, li prende e li stravolge decontestualizzandoli ed ecco servito il “i vaccini fanno male” e “stamina cura tutto”.
Credo che bisogna chiarire e tenere sempre presente che la scienza e’ un processo comunitario appunto. Che ci puo’ benissimo essere l’opinione fuori dal coro (perche’ in scienza tutto e’ concesso, quando rigoroso a sufficienza) che potrebbe persino rivelarsi corretta. Ma tale opinione vale zero finche’ rimane fuori dal coro, perche’ e’ il coro che decide cosa e’ corretto e cosa no. La validazione avviene attraverso la comunita’, che riconosce la correttezza di taluni esperimenti e il rigore di talaltre teorie e che mano a mano si “converte” verso l’opzione giudicata piu’ efficace e meno controversa, per quanto all’inizio avrebbe potuto esserlo.
Quindi per la societa’ in generale, stare ad ascoltare le voci fuori dal coro, amplificarle, dargli toni messianici quando (e se) hanno timide conferme non e’ sano e produttivo.
L’aumento dei gas serra in atmosfera dovuto all’uso intensivo dei combustibili fossili è un fatto, l’acidificazione degli oceani è un fatto, l’erosione del terreno a seguito del suo sfruttamento agricolo intensivo è un fatto, la compromissione di molti ecosistemi a causa dell’attività umana è un fatto, l’antropizzazione del pianeta è un fatto. Che questi fattori pesino sul cosiddetto “global warming”, o il più recente “climate change”, è difficile dirlo. Certo è che abbiamo costruito una civiltà basata sui combustibili fossili energeticamente inefficiente e sprecona, che non può avere futuro. Direi che sarebbe il caso di fare un passo avanti…
Giuseppe sono d’accordo, ma è proprio per destinare in modo utile le risorse a risolvere i veri problemi dell’inquinamento e del dissesto idrogeologico e non fare la caccia alle streghe contro la CO2 (spendendo inutilmente un mucchio di soldi) che bisogna mostrare l’inconsistenza della teoria dell’AGW.
Cosa ne pensate, a proposito di consenso e di negazionisti, del seguente studio:
http://www.wired.it/attualita/2014/09/05/facebook-bufale/
Esso descrive come cambia la distribuzione della controinformazione su Facebook al variare del debugging.
Vado a leggere…
Faccio un riassunto io: complottismo complottismo mica complottismo complottismo complottismo mica complottismo, qualunque cosa abbia 2 gambe e’ un nemico (inteso come il voler fare di tutta l’erba un fascio, accomunando considerazioni secondo me su aspetti un po’ troppo differenti per cercare di enunciare una trattazione “unica” da consigliare come panacea generale).
😀
Boh, lo studio afferma chi non si fida dell’informazione dei grandi media crede alle bufale… che sia una bufala? 😯
In effetti, le alternative principali sono due, informazione e controinformazione; ora che me l’ha fatto notare, mi sembra ovvio che si generi “polarizzazione delle opinioni”.
La terza via sarebbe postare le foto delle vacanze o dei gatti.
Su segnalazione di un amico di CS ecco un articolo su Repubblica:
Wmo, effetto serra mai così alto negli ultimi trent’anni: “Sta scadendo il tempo”
Giochiamo a trovare i passaggi di propaganda
salve prof,
una volta lessi uno studio interessante sul fatto che in inghilterra si registrò un aumento della produzone agricola intorno alle aree industriali.
ho cercato piu volte il link o la notizia ma non la ritrovo…
la mia domanda è : “di cosa si nutrono le piante?”
se si nutrono in larga parte di co2 è possibile che il co2 non le danneggi ma anzi ne favorisca la crescita?
Rocco, confermo che la CO2 è un buon fertilizzante, se non ricordo male esistono anche delle serre dove essa viene immessa proprio per incrementare le rese.
salve prf ,
ho letto l’articolo di repubblica da te proposto per trovarne le frasi di propaganda.
volevo dire una cosa:
il senso è questo, siamo tanti e facciamo una sacco di puzze , le puzze sono troppe e la terra è piccola,
dobbiamo essere di meno per goderci bene la terra(madre vita), dobbiamo eliminare gli eccessi . poveri brutti andicappati vecchi e stronxi.
fatto questo andrà meglio per tutti i bravi buoni e belli, che le puzze le fanno ( e più degli altri) ma sono bravi buoni e belli
Bè, insomma, non viene detto esattamente così… 😀
Beh che l’AGW sia argomento da elitaristi a me e’ chiaro.
Mi e’ meno chiaro come mai faccia tanta presa “a Sinistra”, ma poi basta pensare ad Animal Farm…
Due cose:
1) mah.. ok e’ Focus, pero’ meglio di niente… qualche “divulgatore” comincia a dissociarsi
http://www.focus.it/ambiente/natura/la-terra-si-riscalda-fatti-e-teorie-a-confronto
2) Enzo scusami ma rifaccio la domanda perche’ la ritengo cardine: che a livello accademico sia stata discussa, poco mi importa. MA E’ STATA MAI DIBATTUTO l’AGW PER I CITTADINI PAGATORI DI TASSE? Cioe’ c’e’ mai stata una “tribuna elettorale” che presentasse il problema in modo equilibrato? Perche’ e’ inutile criticare quel che scientifico non e’, tanto non e’ nemmeno democratico. Io sono del tutto convinto che questo sia il vero problema. Non e’ questione di guardare i termometri.
E rifaccio la domanda: IO DOV’ERO quando il “dialogo” sul farmi pagare tasse o meno accadeva?
Mi scuso col maiuscolo, io lo uso per richiamare l’attenzione.
Faccio insomma notare la teknika di far nascere i problemi “subito vecchi”, come se fossero anni che stanno li’ ad essere discussi e si fossero incrostati.
Peraltro e’ la stessa teknika usata per 40 anni da un partito che grazie a questi metodi e’ riuscito a non andare mai al Governo (ecco perche’ uso le k…).
Stessa tecnica poi usata sin dal primo giorno dopo il risultato a sorpresa di quel movimento che chiaramente non poteva andare al Governo, perche’ era fatto solo per distrarre voti…
Mi scuso per la parentesi politica ma qui di politica stiamo parlando, mica di scienza.
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Ieri ho letto questa news, dalla ANSA.
O dal sito meteo dell’ANSA…?
http://www.ansa.it/meteo/news.html?pg=1&id=66869
Clima globale: l’agosto 2014, il più caldo di sempre (+0.75°C)
A prescindere da questo, vedo che praticamente TUTTI MA DICO TUTTI se ne fregano della derivata seconda. A quanto so il Global Warming predica che c’e’ un aumento con progressione esagerata, non dice che le temperature sono alte (infatti ci sono stati periodo ben piu’ caldi). Ergo, derivata seconda maggiore di zero. Ma poi ci si riduce sempre a parlare della derivata prima (aumento delle temperature). E che vogliono, una derivata prima delle temperature, uguale a zero?
Pero’ vorrei un commento sulla news piu’ che su quanto ho aggiunto.
Grazie.