Bergoglio ha fatto una chiara analisi della situazione.
Tutti dicono di ascoltarlo, credenti e non credenti, ma stavolta si sono voltati dall’altra parte. Tutti.
Bias: Il bias (pron. ‘baiəs) in psicologia cognitiva indica un giudizio (o un pregiudizio), non necessariamente corrispondente all’evidenza, sviluppato sulla base dell’interpretazione delle informazioni in possesso, anche se non logicamente o semanticamente connesse tra loro, che porta dunque ad un errore di valutazione o mancanza di oggettività di giudizio. Fonte Wikipedia
Dal punto di vista delle dinamiche della comunicazione è davvero un caso interessante quello relativo alle dichiarazioni di Papa Francesco sull’attuale stato generalizzato di guerra. Il riferimento è alle dichiarazioni rilasciate durante il viaggio di ritorno dalla visita in Corea del sud nel corso di un’incontro con la stampa la cui trascrizione integrale è visionabile sul sito del Vaticano e del quale si riportano qui di seguito alcuni passaggi significativi:
Primo punto: la guerra di conquista camuffata da liberazione
Fermare l’aggressore ingiusto è lecito. Ma dobbiamo anche avere memoria! Quante volte, con questa scusa di fermare l’aggressore ingiusto, le potenze si sono impadronite dei popoli e hanno fatto una vera guerra di conquista!
Secondo punto: la guerra mondiale in atto
…oggi noi siamo in un mondo in guerra, dappertutto! Qualcuno mi diceva: “Lei sa, Padre, che siamo nella Terza Guerra Mondiale, ma ‘a pezzi’?”. Ha capito?
Terzo punto: l’uccisione di innocenti, la tortura e l’imbarbarimento socialmente accettato
E’ un mondo in guerra, dove si compiono queste crudeltà. Vorrei fermarmi su due parole. La prima è crudeltà. Oggi i bambini non contano! Una volta si parlava di una guerra convenzionale; oggi questo non conta. Non dico che le guerre convenzionali siano una cosa buona, no. Ma oggi arriva la bomba e ti ammazza l’innocente con il colpevole, il bambino, con la donna, con la mamma… ammazzano tutti. Ma noi dobbiamo fermarci e pensare un po’ al livello di crudeltà al quale siamo arrivati. Questo ci deve spaventare! Non lo dico per fare paura: si può fare uno studio empirico. Il livello di crudeltà dell’umanità, in questo momento, fa piuttosto spaventare…
l’altra parola sulla quale vorrei dire qualcosa, e che è in rapporto con questa, è la tortura. Oggi la tortura è uno dei mezzi quasi – direi – ordinari dei comportamenti dei servizi di intelligence, dei processi giudiziari… E la tortura è un peccato contro l’umanità, è un delitto contro l’umanità; e ai cattolici io dico: torturare una persona è peccato mortale, è peccato grave! Ma di più: è un peccato contro l’umanità. Crudeltà e tortura. Mi piacerebbe tanto, a me, che voi nei vostri media, faceste delle riflessioni: come vedete queste cose, oggi? Com’è il livello di crudeltà dell’umanità? E cosa pensate della tortura? Credo che farà bene a tutti noi, riflettere su questo.
Le frasi di Bergoglio sono estremamente chiare per chi vuole capire, in poche parole questo è quanto ha detto:
1- Le operazioni internazionali degli ultimi anni in difesa dei popolazioni ‘oppresse’ o ‘minacciate’ sono state un pretesto per operazioni di conquista camuffate. L’elenco possiamo farlo senza difficoltà: Afghanistan; Iraq; Libia, sono quelle andate a segno, mentre quella verso la Siria è stata fermata, attualmente il paese da ‘difendere’ è l’Ucraina.
2- Le sopracitate guerre già avvenute e quelle in preparazione fanno parte di un’unica situazione che va vista in modo unitario che in un’ottica di globalizzazione si configura come guerra mondiale. Quello che unisce tutti i casi citati è l’azione della NATO che da alleanza difensiva è diventata strumento di invasione.
3- Una caratteristica di questa nuova guerra è il coinvolgimento dei civili che supera in spietatezza le guerre precedenti. La nostra coscienza di occidentali di fatto ritiene accettabile non solo la morte di civili e bambini, ma anche il ricorso alla tortura. Chi si è reso responsabile di questi episodi in modo preponderante è però lo stesso Occidente, a partire dal mezzo milione di morti causato dalla guerra in Iraq (fortissimamente osteggiata da Giovanni Paolo II) per finire (provvisoriamente) con le popolazioni dell’est Ucraina bombardate anche con bombe al fosforo dall’alleato della NATO Poroshenko. Ma l’Occidente si è reso responsabile anche della tortura, accettata come mezzo ammissibile, nei carceri di Abu Ghraib e Guantanamo.
Siamo noi, intesi come Occidente, ad aver messo in moto il meccanismo di questa guerra, e analizzando le parole di Bergoglio le operazioni internazionali appaiono nella loro luce di atti di aggressione nei quali noi siamo stati dalla parte degli aggressori. Era largamente prevedibile che il mondo avrebbe fatto finta di niente davanti a questa denuncia, ma che anche il mondo cattolico l’avrebbe ignorata o rimossa è un dato che merita qualche parola di riflessione.
Il mondo cattolico ha la tendenza ad identificare l’Occidente con i propri valori e a percepire l’oriente come civiltà nemica, un retaggio che riflette la situazione di secoli passati con la minaccia islamica respinta in tempi successivi a Poitiers (733), Lepanto (1571) e Vienna (1683). Questa percezione resiste anche adesso che l’Occidente si è ampiamente allontanato dai valori del cristianesimo, sia nel campo dell’etica che dei valori fondanti la società. I conflitti vengono visti e generalmente percepiti come scontri di civiltà (idea di Samuel Huntington) anche se i motivi scatenanti nei vari teatri sopra citati non hanno nulla a che fare con questioni religiose o culturali, ma che al di là di farneticanti comunicati mediatici si configurano solamente come guerre di interesse e conquista nelle quali l’invasore siamo ‘noi’. Allo stesso modo quando si parla di Russia in molti si compie un’associazione con l’URSS come se esistesse una continuità col passato, un errore paragonabile a quello che avrebbe commesso chi avesse ritenuto una continuazione del fascismo l’Italia degli anni ’50. Ecco allora che con questi condizionamenti preesistenti anche le dichiarazioni del Papa vengono filtrate e adattate all’idea preconcetta. Nei media di riferimento cattolici scattano spesso meccanismi che supportano il “bias” cognitivo di conferma del preconcetto, una conferma che porta ad interpretare in ogni caso l’Occidente con i propri valori e con il ‘bene’, un bene che seppur imperfetto e ritenuto da sostenere in ogni caso, e allora, per evitare il conflitto cognitivo, il messaggio stesso di denuncia viene neutralizzato. Rimosso.
Quello che Bergoglio ha fatto nell’intervista è un gesto di denuncia la cui gravità avrebbe dovuto innescare un corrispondente effetto, almeno da parte cattolica, ma questo non è avvenuto, e da un punto di vista dell’analisi della psicologia della comunicazione è significativo.
Ieri è stato rinnovato l’allarme di una Terza Guerra con un riferimento ad una situazione molto più pericolosa di quanto venga percepita comunemente e nella quale, come paese e come Europa, siamo parte attiva. L’affermazione è stata infatti ripetuta al sacrario di Redipuglia, e forse proprio alla mancanza di un’adeguata reazione alle prime parole sulla Terza guerra è dovuto il richiamo alle parole di Caino “a me che importa?”. Non dare il giusto peso alla denuncia della drammatica, e potenzialmente ancor più pericolosa, situazione in cui ci troviamo, non riconoscere che le leve che possono avvicinare o allontanare il pericolo sono nelle mani dei governi occidentali equivale a dire “a me che importa?”.
Sarà interessante osservare se queste parole avranno la giusta considerazione, o se prevarrà ancora il bias cognitivo che le rimuoverà.
87 commenti
No mi dispiace, neanche questa volta sono d’accordo con Lei.
Lei dimentica l’intervento NATO In Kossovo, sollecitato a piu’ riprese proprio da Giovanni Paolo II.
Intervento che, mi rincresce profondamente dirlo, ha aperto le porte dell’Europa alla Jihad, finora tenuta fuori almeno dal Vecchio Continente.
E non dimentichiamo che, “grazie” proprio a quell’intervento, la persecuzione dei cristiani, da parte di chi? Ve lo lascio immaginare, perche’ e’ politicamente scorretto dirlo ormai (anche da parte del Papa). Innumerevoli chiese cristiane sono state incendiate proprio dai poveri ed indifesi islamici. La situazione resta in una situazione di “calma apparente” proprio perche’ ci sono i militari NATO, e questo avviene ormai da 15 anni (come mai poi non si chiede insistentemente il ritiro del contingente ONU come si e’ pedissequamente fatto per quello in Iraq?). Non appena se ne andranno ricomincera’ la persecuzione contro i cristiani.
Certamente ci sara’ da discutere contro i “metodi” di Milosevic e Mlladic e tutti gli altri, sono veri e propri crimini di guerra, ma anche gli altri se ne sono macchiati (pero’ questo non viene detto perche’ l’assemblea dell’ONU e’ filoislamica).
Perche’ il Kossovo era serbo da 500 anni. La presenza cristiana li’ e’ documentata da migliaia e migliaia di opere d’arte e documenti storici.
Pero’ ha prevalso il “poverinismo” occidentale, a cui venivano abilmente nascosti i crimini islam… oooops… dei “diversamente credenti”.
E non sono d’accordo neppure sulla tortura: torturando (con il waterboarding sotto controllo medico, non dimentichiamolo, mentre confrontiamolo con quello fatto ai prigionieri israeliani nelle prigioni libanesi, ad uno gli hanno persino reciso i nervi alla spina dorsale per impedirgli di fuggire!) KSM si sono evitati centinaia di altri attentati salvando la vita di migliaia di persone. Immaginate di essere VOI una delle vittime designate…
Se un tizio avesse nascosto da qualche parte del territorio una bomba nucleare e aveste solo due ore di tempo per localizzarla, cosa fareste? Facile parlare dietro lo schermo di un computer, al caldo…
Buongiorno Piero,
in realtà l’argomento con il quale inizi il tuo intervento non mi sembra in disaccordo, infatti l’intervento in Kosovo è stato forse il primo caso di invasione camuffato da intervento di ‘soccorso’, e forse è proprio perché all’epoca era sembrata una cosa giusta intervenire adesso l’esperienza maturata permette di vedere le vere ragioni e le conseguenze negative, dirette e indirette, di questi interventi.
Come riconosci anche tu l’Islam è diventato un problema dopo gli interventi NATO, non lo era prima, quindi lo ‘scontro di civiltà’ profetizzato da Huntington è diventato reale grazie alle politiche di aggressione fatte per ‘difenderci’.
Mi colpisce invece la tua apologia del waterboarding, la barbarie di altri non ci autorizza mai a diventare barbari noi stessi, nessuna minaccia autorizza uno stato di polizia, la civiltà e la libertà dei cittadini non si barattano con niente, neanche con la sicurezza nazionale. Orwell docet.
Gli spazi nei commenti di un blog, come insegna il buon Fermat, non permettono di essere esaustivi, quindi alcune incomprensioni e imprecisioni sono inevitabili.
Detto questo, cerco di spiegarmi meglio: non è affatto vero il Kossovo fu il PRIMO caso di invasione camuffata da “soccorso”: dimentica l’Iraq che invade il Kuwait, oppure Granada, oppure il Viet Nam, ma anche l’Afghanistan, Cuba, l’Angola, ecc ecc… Non e’un mistero che le due superpotenze “intervenissero” in tutto il mondo per limitare l’influenza della controparte. Se non ci fossero stati gli Americani nel ’48 in Italia, le sarebbe piaciuto vivere in una regione del Patto di Varsavia?
Come riconosci anche tu l’Islam è diventato un problema dopo gli interventi NATO, non lo era prima,
Ma lo e’ diventato sotto l’ombrello NATO (per usare un’espressione cara a Berlinguer!): che bisogno avrebbero avuto visto che c’erano gli aerei NATO a difendere gli islamici? Per farla molto schematica: i contrasti con i musulmani (e per ragioni nazionalistiche) hanno spinto i serbi ad intervenire con atrocita’, e’ intervenuta la NATO che ha messo l’ombrello sugli islamici e questi se ne fanno scudo per continuare a perseguitare i cristiani. Oggi sono i cristiani ad essere le vittime, ma a nessuno interessa. Quando e se se ne andranno i militari ricominceranno gli scontri.
Piacerebbe a tutti vivere nel mondo dei Teletubbies: ma purtroppo non e’ cosi’., dobbiamo farcene una ragione.
Sara’ anche vero che l’Occidente non e’ in guerra contro l’Islam, ma e’ vero che l’Islam e’ in guerra contro l’Occidente.
E prima lo capiremo, prima crolleranno le nostre illusioni (come pure quelle del Papa).
Rifiuto la parola di “apologia del waterboarding”: come se io uccidessi qualcuno per difendermi, e lei mi accusasse di apologia dell’omicidio.
E’ una extrema ratio per difendere legittimamente i propri concittadini.
Oppure lei gli fa leggere tutti gli articoli dell’Oca Sapiens per farli cedere?
Non mi dira’ infine, che crede alla favoletta terzomondista, per cui se l’Occidente si “ritirasse” (in senso estensivo) dal Medio Oriente, “loro” ci lascerebbero in pace”?
Le ricordo che gli attentatori suicidi (usare il termine kamikaze e’ offensivo per i nobili combattenti giapponesi che difendevano con tutti i mezzi il loro paese) dell’11 Settembre avevano studiato in Occidente e provenivano da ricche famiglie Saudite.
Quanto allo ‘scontro di civiltà’ profetizzato da Huntington, esso riguarda, guarda caso, sempre e soltanto una sola “civiltà”: lascio alla sua immaginazione scoprire quale…
Non è una favoletta, finché non c’è stato un casus belli l’Islam si faceva da duecento anni i fatti propri, so per testimonianze dirette che fino agli anni ’60 non esisteva assolutamente alcuna avversione verso di noi.
Il terrorismo islamico è nato come conseguenza del conflitto arabo israeliano, non come guerra alla nostra civiltà.
E qui mi fermo per non finire OT.
Non e’ vero.
L’Islam E’ stato SEMPRE in guerra contro di noi, dal momento stesso in cui e’ nato.
E non potrebbe essere diversamente, se si conoscono le modalita’ e il contesto storico in cui e’ nata quell’ideologia.
Si e’ fatto per duecento anni i fatti propri (in realta’ non e’ vero neanche questo) e’ solo perche’ il gap industriale, militare e politico si era fatto incolmabile.
E durante questi duecento anni che lei assimila alla “pace”, ci sono state continue schermaglie e occupazioni. Ancora in pieno ‘800 c’erano incursioni “saracene” sulle nostre coste meridionali, fino ad arrivare nel Lazio e persino sulle coste liguri. In Abruzzo c’e’ un paesino nato da un insediamento turco.
Dagli anni ’60 c’e’ stata invece la propaganda socialista che ha aizzato le masse arabe contro l’Occidente con i miti fasulli delle Crociate e tutto l’armamentario antioccidentale e anticristiano che tutti noi ben conosciamo. Infatti prima dei “tribuni” socialisti la’ si erano persino dimenticati cosa fossero le Crociate.
Sono stato io ad aver ricordato le date cruciali dello scontro con l’Islam, ma il dato incontestabile è che dall’assedio di Vienna non era più successo niente. Per il divario tecnologico dici, forse in parte, non mi sembra che per quasi tutto il ‘700 ci fosse tutto questo grande divario, comunque, quale che ne fosse la causa si stava sostanzialmente in pace, al contrario le scorrerie di cui parli credo che non siano nulla in confronto al colonialismo europeo in Egitto e tutto il nord Africa.
Il fatto che il blocco socialista abbia strumentalizzato le masse arabe per i loro fini mi sembra un’ulteriore conferma che non esisteva più un conflitto e che esso è stato riacceso ad arte.
Poi l’Occidente anziché spegnerlo è riuscito solo a gettare benzina sul fuoco.
comunque, quale che ne fosse la causa si stava sostanzialmente in pace, al contrario le scorrerie di cui parli credo che non siano nulla in confronto al colonialismo europeo in Egitto e tutto il nord Africa.
Beh questo lo dice lei. Saccheggi, deportazioni, devastazioni su tutte le coste meridionali, riduzione in schiavitu’ in confronto ad una torre petrolifera di una compagnia occidentale. Ma dice sul serio?
Ho letto brani di un libro, che purtroppo non sono riuscito a trovare (censura politicamente corretta), ma che non manchero’ si segnalarle se lei vole, in cui si correla l’arretratezza del Meridione d’Italia (e non solo, anche altre zone raggiunte) ai continui saccheggi saraceni.
L’ultima schiava sessuale occidentale dei pacifici ed inermi islamici liberata e’ stata, se non erro, nel 1907 (ma devo controllare su quell’articolo che le dicevo). Mentre fu mandata una squadra navale francese in Tunisia a liberare dei marinai (di una nave mercantile) ridotti in schiavitu’ nel 1863 dai pirati turchi.
Per il divario tecnologico dici, forse in parte, non mi sembra che per quasi tutto il ’700 ci fosse tutto questo grande divario,
Il supercannone usato per demolire le mura di Costantinopoli e’ stato costruito da un rinnegato cristiano.
Gia’ dal 1453 il divario cominciava a diventare incolmabile, e’ solo grazie ai rinnegati e ai traditori fino all’assedio di Vienna l’Islam ha potuto continuare a muovere battaglia.
Dopotutto, la stessa teoria si sarebbe potuta applicare con i nazisti: infatti Danzica era tedesca al 99%, i sudeti erano per il 75% di origine tedesca, l’Austria gravitava comunque ed in ogni caso in orbita teutonica, cosi’ come l’Alto Adige-Sud Tirol.
Sicuri di voler continuare ad applicare la politica chamberlainiana di appeasement?
Io sapevo che il terrorismo moderno è nato durante la rivoluzione Russa e si è diffuso in mezzo mondo con la guerra fredda. Sono i sovietici che hanno addestrato i musulmani(Pakistani,Afghani, Palestinesi ecc..)al metodo di lotta terrorista moderno, in cui i Russi eccellono!
http://en.wikipedia.org/wiki/Alexander_Litvinenko#Support_of_terrorism_worldwide_by_the_KGB_and_FSB
Ho detto ‘forse’ proprio per indicare che volendo si potrebbero trovare altri casi, e perché no, fino al Vietnam, sono d’accordo che il però il prototipo di questa strategia è stata la prima guerra del golfo, con tanto di disinformazione e finti casi di atrocità compiute dall’avversario da demonizzare (in quel caso la finta storia dei bambini gettati fuori dalle incubatrici).
Il paragone con la fine della seconda Guerra Mondiale mi fa pensare che abbiamo pagato a caro prezzo quell’ombrello protettivo, l’Italia è sempre rimasta colonia e chi ha provato a sganciarsi da questa situazione ha pagato a caro prezzo la ‘protezione’ degli alleati, Enrico Mattei è solo uno dei casi accaduti.
Se proprio vogliamo dirla tutta se non fossimo stati nella NATO nessun Patto di Varsavia ci avrebbe invaso, saremmo diventati un paese non allineato e forse ci saremmo anche risparmiati la stagione del terrorismo. Invito a leggere cosa scrive il giudice Rosario Priore al riguardo.
E allo stesso modo il mondo intero sarebbe stato meglio senza quell’ombrello NATO sotto il quale piovono bombe che è una merviglia, gli stessi cristiani starebbero ancora in Iraq e Siria, milioni di civili sarebbero ancora vivi, infine Al Quaeda e l’ISIS non sarebbero mai nate senza i nostri finanziamenti.
L’Islam non è in guerra con noi, nessuno stato islamico ha mai dichiarato guerra all’Occidente, è vero semmai il contrario, con le nostre politiche e le nostre armi abbiamo riportato all’età della pietra l’Iraq, la Libia e in gran parte la Siria, sono loro semmai che avrebbero avuto bisogno di un ombrello protettivo.
Il waterboarding non è giustificabile come legittima difesa, si tratta di un modo per far confessare, chissà un giorno qualcuno potrebbe accusarti di essere un terrorista e senza alcuna prova potrebbero usarla su di te, si chiama tortura, e il giorno che l’ammettessi come mezzo lecito sarei un barbaro la cui civiltà non vale più nulla.
PS sugli articoli dell’Oca sapiens non si scherza, quelli sono armi non convenzionali vietate dalla Convenzione di Ginevra… 😉
con tanto di disinformazione e finti casi di atrocità compiute dall’avversario da demonizzare (in quel caso la finta storia dei bambini gettati fuori dalle incubatrici).
beh… con Saddam non c’era neppure bisogno di inventare nulla. Oppure anche il gas contro i curdi fu una false flag?
l’Italia è sempre rimasta colonia e chi ha provato a sganciarsi da questa situazione ha pagato a caro prezzo la ‘protezione’ degli alleati,
Certamente rivaluto la politica della cosiddetta “Prima Repubblica”, con i GIGANTI Craxi, Andreotti, Forlani, rispetto a questi lecchini e maggiordomi delle banche e dei potentati economici.
Se proprio vogliamo dirla tutta se non fossimo stati nella NATO nessun Patto di Varsavia ci avrebbe invaso, saremmo diventati un paese non allineato e forse ci saremmo anche risparmiati la stagione del terrorismo
Anche qui, lei pecca di ottimismo. Infatti i piani del Patto (dati dallo stesso Gorbaciov) prevedevano l’invasione, volente o nolente, anche dei paesi non-allineati.
E neppure al terrorismo saremmo rimasti immuni: basta ricordare l’attentato all’aeroporto di Vienna (ma guarda qui chi erano gli attentatori!) e numerosi altri casi nei paesi non-allineati. In ogni caso per quei paesi la strategia prevedeva un piano certamente piu’ lento, ma non meno efficace. Basta vedere quello che succede nelle periferie di città come Stoccolma.
Lei che tuona giustamente contro la “disinformazione” occidentale, non ha niente da dire da tutto quello che ci viene nascosto dai vari tg riguardo l’ “integrazione culturale”?
Forse forse se fosse rimasto il fascismo e Mussolini (spero non mi voglia accusare anche di apologia di fascismo), saremmo rimasti “neutrali”, ma se non ci fosse stato l’intervento americano (e inglese, non dimentichiamolo che erano piu’ interessati loro che gli americani) e ripeto, forse, ci sarebbe stata sicuramente l’insurrezione comunista che ci avrebbe portato certamente nell’orbita sovietica.
L’Islam non è in guerra con noi, nessuno stato islamico ha mai dichiarato guerra all’Occidente, è vero semmai il contrario, con le nostre politiche e le nostre armi abbiamo riportato all’età della pietra l’Iraq, la Libia e in gran parte la Siria, sono loro semmai che avrebbero avuto bisogno di un ombrello protettivo.
Non e’ vero. E’ solo perche’ quando succede e viene emessa una fatwa, lei (e non solo lei) si tappa le orecchie perche’ vuole cullarsi nella sua illusione che sono tutti buoni e cari e vogliono solamente essere lasciati in pace.
Non succede chiaramente perche’ saprebbero che, con una dichiarazione di guerra esplicita, sarebbero cancellati dalla faccia della terra in un attimo.
Meglio dunque l’invasione silenziosa, facendo conto sul pietismo occidentale (quello invece non fa schifo), il terrorismo, la limitazione continua di spazi per i cristiani. Meglio la “corruzione” verso la nuova EURSS (la UE) e il blandire la spada e il petrolio, e ricchezze personali per chi favorisce in ogni modo l’invasione culturale e non solo di quello che una volta era la culla del Cristianesimo.
Quanto poi siano affidabili quei patti, le faccio notare per es. la Strage di Bologna, quella di Fiumicino, alla Sinagoga di Roma, i rapimenti di giornalisti “allineati”…
Sara’, ma mi sembra che la sua politica (e quella del papa) si quella di dar da mangiare al coccodrillo sperando che ci mangi per ultimi… non si va molto lontano cosi’.
Riguardo l’ISIS
http://blog.ilgiornale.it/foa/2014/08/20/laltra-verita-sconvolgente-sullisis-e-sui-suoi-aguzzini/
Foa si dimentica che l’Isis esiste dal 2004…
Avevo dimenticato di risponderLe sul waterboarding, mi scusi.
Mi dispiace, ma in questo caso, la replica “potrebbe capitare anche a te” non funziona.
perche’ li’ la CIA voleva IL colpevole, non UN colpevole.
E le informazioni estorte venivano verificate. Ed infatti sono stati scongiurati decine di attentati così.
Vorrei chederLe cortesemente se puo’ cancellare la seconda parte del commento qui sopra.
Tolta.
Caro prof. Pennetta, l’analisi di papa Francesco sarà anche corretta ma, comunque è parziale. Si dimentica, il nostro amato papa, quanti cristiani, tutti i giorni, vengono perseguitati in ogni modo, ingiustamente e falsamente accusati, incarcerati, “giustiziati”, non dall’isis o da qualche altro gruppo di indemoniati, ma dalla “giustizia” islamica, dai tribunali, dai loro stessi concittadini musulmani. E, in coerenza con questa prima “dimenticanza”, si dimentica anche, papa Francesco, di richiamare energicamente, come sarebbe doveroso, tutte le autorità e le comunità islamiche del mondo, SOPRATTUTTO QUELLE INSEDIATE NEI NOSTRI CONFINI, a condannare esplicitamente, duramente e senza indugio gli orrori perpetrati dai fanatici che in nome dell’islam fanno quello che fanno.
Non sono un’amante dell’America, né di tutto quel mondo occidentale che ha rinnegato e perso le sue “radici cristiane”; capisco che nel nostro mondo occidentale ci sono tante e vergognose responsabilità. Proprio per questo la chiesa dovrebbe giocare un ruolo fondamentale al servizio della VERITA’ e della GIUSTIZIA. Mi sembra, invece, che stia giocando un ruolo di parte che non le dovrebbe appartenere, né storicamente, né teologicamente.
Non può, papa Francesco, fermarsi a puntare l’indice sulle responsabilità dell’America e di “certo” occidente; responsabilità che pure ci sono e che sono gravissime, vergognose; e che devono essere messe in luce e smascherate: GIUSTO! Ma non ci si può fermare a questo. Ci sono, anche responsabilità gravissime da parte dell’islam DI CUI IL PAPA NON HA FATTO CENNO! E non parlo naturalmente dell’isis o dei Jihadisti: per loro la condanna senza appello di TUTTO IL MONDO dovrebbe essere scontata. Parlo dell’ “islam moderato”. Esiste questo islam moderato? CHE BATTA UN COLPO, che faccia sentire, alta e forte, la sua condanna nei confronti di chi usa la parola islam per giustificare l’inferno. Ma siccome l’islam non condanna l’Isis, allora SIA IL PAPA A LEVARE LA VOCE IN DIFESA DEI NOSTRI FRATELI E MARTIRI CRISTIANI.
Sulle torture usate per estorcere informazioni, onestamente, non mi sento di condannare senza appello, anche se mi ripugnano. E’ facile alzare sdegnati il ditino, quando a morire sono altri, anche se cristiani. Vorrei vedere se ci fosse un nostro figlio nelle mani di quegli indemoniati…
http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cronaca/2014/6-settembre-2014/i-musulmani-condannino-crudelta-o-vadano-via-dall-italia-23084893681.shtml
Assolutamente condivisibile il richiamo del vescovo e lo dico da non credente. E poi ha ragione l’amico Giancarlo.
«Esiste questo Islam moderato? CHE BATTA UN COLPO, che faccia sentire, alta e forte, la sua condanna nei confronti di chi usa la parola “islam” per giustificare l’inferno».
Vengono a vivere in Europa e si dimostrano insofferenti alle nostre leggi e anzi pretendono gli si consenta di mantenere usi e costumi di casa loro, senza batter ciglio.
Pensiamo ad esempio che in Inghilterra esistono ottantacinque corti della sharia e c’è una vasta rete di “consigli” informali islamici, che operano esternamente alle moschee, che si occupano di divorzi e di custodia dei figli. Nessuno ne conosce il numero reale. Le corti operano a porte chiuse, inaccessibili a osservatori esterni indipendenti. Giudici e corti, formati all’interno di moschee, centri islamici e scuole, hanno già emesso decine di migliaia di sentenze riguardanti lo stato civile e famigliare dei musulmani inglesi.
Tutto questo è semplicemente sconvolgente oltre che vergognoso ed è evidente che alla fine l’intero mondo occidentale dovrà pagare a caro prezzo le conseguenze di queste scelte sciacurate. Non dimentichiamoci le varie fatwe per esempio, che hanno costretto decine di persone a vivere sotto scorta.
I credenti nell’islam sono 1,57 miliardi di persone il che non implica che 1,57 miliardi di persone sono terroriste.
Quindi bisogna capire quali sono i terroristi da quelli che non lo sono,l’estensione di un gruppo a tutti i credenti nell’islam non è appropriato,ed è proprio un bias inculcato dall’occidente per giustificare interventismi di natura eminentemente ideologico economica.Ciò detto non si nega afatto la persecuzione di cristiani,ma che un intervento dovrebbe essere condotto solo con tutti quei gruppi responsabili:non è che se c’è un delinquente di Roma arresti tutti i romani.
Danilo, l’efficacia di un po’ di buon senso.
Io non sono meno arrabbiato con tali gruppi di fanatici,e comprendo benissimo,ma penso anche che non bisogni lasciarsi trasportare dalla sola emotività psicologica,per me la giustizia proprio per essere tale non può eguagliare colpevoli e innocenti,è il primo principio di Giustizia è che: se si tratta chi non ha responsabilità come se le avesse essa non è più tale.Qualcuno vuole spiegarmi che giustizia mai sarebbe quella che vuole che un innocente venga trattato alla pari del colpevole?Come potrebbe una giustizia simile essere “giusta.”?
Grazie Danilo.
Non credo che una fatwa “a rovescio” (come qualcuno vorrebbe) sia la strada giusta.
Se questo articolo potesse essere considerato un piccolo esperimento potrei già considerarlo perfettamente riuscito.
Secondo la mia tesi esiste un ‘bias’ che impedisce di vedere quello che indica il papa e che per non attaccarlo spinge a censurarlo si dimostra verificata.
Bergoglio ha detto che esiste una guerra mondiale strisciante (e che rischia di diventare conclamata) perché la NATO ha perseguito una politica di espansionismo e aggressione militare verso est e verso il Medio Oriente, e che questo Occidente non ci rappresenta.
Quello che ho visto come replica è stata una focalizzazione del discorso sulla minaccia islamica con accuse allo stesso Bergoglio di non agire a sufficienza in difesa dei cristiani.
Tutto questo perché non si riesce ad ammettere la destabilizzante evidenza che noi siamo dalla parte degli aggressori e che la pace mondiale è in pericolo per le nostre politiche.
Nessuno ha visto il vero problema, la vera minaccia che grava su tutti noi che non sono i 30 mila dell’ISIS ma la crisi Ucraina di cui nessuno ha parlato. La politica di destabilizzazione (foraggiata con 5 MLD di dollari) di un paese cuscinetto con la Russia, la provocazione dei cecchini a piazza Maidan, la strage di Odessa, la rottura della promessa fatta a Gorbachev di non espandere la NATO ad est, le continue esercitazioni ai confini della Russia, le sanzioni economiche, le continue accuse, le navi USA nel Mar Nero ecc… costituiscono un’irresponsabile spinta verso una VERA guerra mondiale dove gli avversari sarebbero non i 30 mila banditi dell’ISIS ma l’esercito russo con il suo arsenale di missili nucleari rimodernati e ad altissima tecnologia (Topol, Iskander, Bulava).
Il bias impedisce, e ne ho avuta qui la conferma, di vedere che avanziamo a passi da gigante verso una tragedia che farebbe impallidire l’ “inutile strage” della Prima Guerra Mondiale.
Ma questo allarme del Papa cade inascoltato perché guardiamo all’Islam, come voluto da chi sa usare l’informazione, e non vediamo la catastrofe che stiamo provocando.
Nel corso del suo intervento Bergoglio non ha mai nominato i guerrafondai della NATO. Ha solamente fatto un discorso del tipo “volèmose bbene…” com’è sua abitudine ma senza mai far passare il duro e chiarissimo messaggio che ci si aspetterebbe dalla persona che siede sul più alto scranno del mondo (lo è ancora?). I colpevoli hanno nomi e cognomi e ideologia ben definita. E non sto certo parlando dei burattini dell’ISIS…pardon ribelli siriani le cui azioni tanto infiammano gli spiriti di certi novelli crociati difensori di atrocità come waterboarding (sotto controllo medico, ci mancherebbe…[facepalm]) quanto piuttosto di personaggi che siedono a Washington da molto, troppo tempo ormai e che hanno finanziato Bin Laden prima, le primavere arabe poi e ora il “califfato” islamico.
Certo certo… meglio lo sgozzamento lento no? E liì non c’e’ controllo medico…
Comodi seduti dietro ad un PC a fare il “misericordioso” vero?
Tanto mica ci finisci tu sotto i coltelli dei tuoi fratelli islamici, vero?
Chissa’ che diresti se ti trovassi in una citta’ dove i tuoi fratelli musulmani hanno nascosto una bomba radiologica, e la polizia avesse solo un’ora per trovarla?
Non c’e’ che dire, prof. L’altra volta festeggiava l’alto numero di contatti. Con questi inevitabilmente e’ aumentato il numero di troll.
Si Piero certo…gli islamici indemoniati…
A quando una tua dotta dissertazione sulla fatina dei denti?
Gli indemoniati di Washington non li guarda mai nessuno.
Sempre a guardare il dito e mai la Luna…
PS: Stupenda l’accusa di trollaggio. Quindi Piero chi non la pensa come te è automaticamente un troll?
Piero, ancora con la bomba atomica sporca, e polizia che ha solo un’ra per trovarla, ma cos’è un telefilm?
Non vedi che ci stanno facendo correre il rischio di vedere usare le atomiche vere?
E poi, quanti attentati hanno sventato con la tortura, che ne sappiamo veramente?
Ma davvero vogliamo pensare che in un mondo in cui Gheddafi è stato localizzato dal suo cellulare e la Merkel era spiata, per ottenere informazioni sia necessario torturare?
Luca, non credo che a certi livelli sia necessario essere espliciti, chi deve intendere capisce benissimo, siamo noi che non dobbiamo tapparci le orecchie e aspettare che il Papa faccia nomi e cognomi come uno sprovveduto.
La NATO non l’ha nominata, ma quando parli di interventi di guerra camuffati da aiuto basta fare due più due.
La sua parte la sta facendo, lo stesso non si può dire dei media e dei politici che a lui guadano come un riferimento.
Certo prof a certi livelli non è affatto necessario essere espliciti. Il problema si pone quando si parla a livello della massa. “Noi” abbiamo compreso il meccanismo che regola la grande scacchiera della geopolitica ma “noi” siamo solo una minoranza che si informa su internet filtrando le informazioni che riceve con spirito critico. Quante visite riceve all’anno CS? 10mila? 15mila? In Italia siamo in 60 milioni…
La maggior parte della gente guarda la televisione (anche troppo viste le affermazioni di certi utenti…). Ricevono le informazioni passivamente senza un confronto nè tantomeno approfondimento. A questi va data una bella scrollata; vanno buttati giù dalle brande prima che sia troppo tardi. Ai cattolici serve un Papa risoluto, non uno che parla cripticamente. Il linguaggio enigmatico è buono per le smoke-filled rooms, non per le occasioni pubbliche.
Ecco perché secondo me il Papa ha sprecato un’occasione. Avrebbe potuto denunciare (esagero: scomunicare?) i veri aggressori, i veri guerrafondai, i veri criminali che stanno tentando di trascinare il mondo nel caos.
Luca, fino a quando vedrò una quantità di persone andare in edicola a comprare i due maggiori quotidiani italiani vorrà dire che non esiste un’analisi critica delle informazioni.
Esistono una serie di siti alternativi seri, però hai ragione tu, è ancora una minoranza che riesce ad informarsi in questo modo.
Aggiungo riguardo al Papa, che non è così semplice essere espliciti su certi argomenti, lo sperimentò Pio XI con il nazismo, quando cominciarono a perseguitare i primi sacerdoti.
La maggioranza della armi che usano per uccidersi a vicenda chi gliele ha venduti?Sono dai tempi della guerra fredda che le super potenze cercano di spartirsi l’Africa e il medio oriente,con le deleterie conseguenze di formazione di gruppi ultra fanatici.A pagarne le conseguenze sono stati i cristiani visti non tanto solo come nemici religiosi,ma proprio come esponenti dell’occidente che cercava di aggredirne le loro fondamenta anche culturali e sociali.Non hanno pagato gli Americani,non hanno pagato i Russi,non hanno pagato gli inglesi o altri,hanno pagato i cristiani a causa anche delle imbecillità della politica occidentale,per ogni volta che hanno voluto esportare,o meglio imporre, o il liberismo o il comunismo a suon di bombe per i propri fini economici,quando non hanno realizzato dei veri e propri scontri tra classi in quel paese.L’isis non è solo una premessa di una religione, l’isis è forse sopratutto una conseguenza,hanno contribuito anche loro a creare mostri,e inutile che adesso fanno i finti tonti,hanno stimolato le condizioni per l’insorgere di una guerra,hanno venduto armi,hanno approvato dittatori li hanno appoggiati fino a quando li stavano bene,levati quando erano diventati inutili.E stato uno spettacolo redicolo vedere le popolazioni insorgere anche nelle primavere arabe,con l’occidente che faceva da chissà quale incoraggiatore del popolo e della democrazia,quando è stato il primo a volere quei dittatori li al potere.Se quindi è vero da un lato che questi gruppi come l’isis sono fanatici,è anche vero che le stesse politiche occidentali che lo hanno partorito come forma di reazione non sono la bontà assoluta.
Quale lotta al terrorismo se il terrorismo è aumentato esponenzialmente?Sono andati a combattere i terroristi e nè hanno creato tre volte tanto,adesso ci sono i presupposti per lo scontro di civiltà,adesso l’occidente è più sicuro dal terrorismo o forse no?adesso è pronto per lo scontro tra civiltà.E stanno già commettendo un errore micidiale a sottovalutare l’isis,perchè loro adesso lottano per diventare uno stato non per cominciare una guerra,stanno facendo lo stesso errore di sottovalutarli come è successo in Vietnam.Sono preparati,se pensano che quelli sono un’armata Brancaleone si sbagliano,e hanno un vantaggio nonostante la bassa tecnologia,sanno come pensano gli occidentali,non avranno nessuna pietà,nessun rimorso,se tale stato islamico verrà a sorgere,prega perchè non sarà come avere a che fare con quattro pastori sulle montagne,avrai l’intero blocco medio orientale contro.
L’occidente ha creato una moltitudine disperati in quelle zone ,e i disperati oramai non hanno niente da perdere,e anche se decidesse di cancellarli li faranno pagare un altissimo prezzo,e sempre più persone affluiscono dall’occidente stesso o ancora si si trovano dentro l’occidente stesso.
Sono fondamentalmente d’accordo Danilo, come si può capire anche dagli interventi precedenti, insisto nel ribadire che però adesso l’urgenza è di frenare la NATO in Ucraina. Siamo già al livello di rischio della crisi di Cuba.
Non sono d’accordo in quanto NON VEDO NESSUNA GUERRA MONDIALE. Al massimo è una guerra mondiale dei beduini del terzo mondo, ma in tutti i paesi che hanno raggiunto un buon livello di civiltà regna la pace (Europa, Usa, Giappone, Cina). Francamente per me l’unico mondo che conta davvero è l’Europa, degli incivili del medioriente o dell’Africa ad essere sincero NON ME FREGA NIENTE, basta che si scannino solo tra LORO senza coinvolgere NOI.
Per questo è importante armare i Curdi, o bombardare l’Afghanistan, affinché tutte le varie fazioni di beduini siano totalmente impegnate a scannarsi sul posto, da non avere più risorse per fare attentati nel resto del mondo che conta, IL NOSTRO
EGOISTA? No, semplicemente umano(ogni uomo ha a cuore soltanto il proprio mondo, e i propri affetti, tutto il resto è indifferente ) e sincero. Il terzomondismo è molto ipocrita!
Proprio per questo quando si va a imporre le democrazie ai beduini scannandone i figli,o i padri o le madri di gente con democrazia è altamente probabile che i reduci del massacro finiscano per diventare membri di gruppi terroristici.Il problema che sono state le ideologie occidentali a volerli insegnare la democrazia,ammesso che sul serio li interessasse “insegnarli la democrazia.
Gli americani durante la seconda guerra mondiale hanno i bombardato anche le città tedesche, ma i tedeschi non sono diventati tagliagole!
Nel senso che secondo me il terrorismo moderno ha altre radici(soprattutto sovietiche; voglio dire che il KGB ha trasmesso il KNOW-HOW, poi una volta che hanno imparato sono andati avanti da soli), e altre motivazioni.
Gli americani sicuramente hanno peccato di incompetenza ed errori strategici, ma non tanto di crudeltà, il terrorismo non ha origine dai torti subiti(il terrorismo non c’entra niente con i movimenti di resistenza), ma biechi interessi dei vari gruppi politici locali.
Il terrorismo palestinese non ha la finalità di restituire le terre ai palestinesi, ma quella di creare un clima socio-politico di terrore/odio permanente(SOPRATTUTTO AI DANNI DEI PALESTINESI- non dimentichiamo che Hamas uccide più palestinesi di Tsahal-, OLTRE CHE DEGLI ISRAELIANI), in cui pochi “Demoni”(vedi Dostoevskij- ovviamente i Demoni in questo caso sarebbero i leader palestinesi) tengono sotto scacco un’intera popolazione(cercando anche di influenzare l’opinione pubblica mondiale con la solita retorica del piagnisteo), per soddisfare i propri desideri più meschini(potere, soldi, sesso…insomma la solita merda che caratterizza quasi tutti gli uomini che hanno in mano un potere sproporzionato rispetto ai propri meriti)
E anche il popolo palestinese, non è molto migliore dei suoi schifosissimi leader!
La retorica dei poveri palestinesi oppressi dai perfidi giudei, è tremendamente ipocrita e irritante, solo i cretini e gli antisemiti possono beversela
Andrea, hai espresso la tua opinione, che detto per inciso non condivido, in futuro però ti invito a non usare termini dispregiativi.
Ma un conto è la seconda guerra mondiale un conto è il medio oriente, il terrorismo avrebbe radici nel kgb,il terrorismo moderno è diventato la negazione tanto di sistemi politici russi quanto di sistemi politici americani.Già,hanno commesso “errori strategici”,e se li hanno commessi il risultato è stato appunto quello di far aumentare i terroristi,il primo era pensare che il mediorente si sarebbe scontrato in eterno a nome di sistemi politico/ideologici russi e sistemi politici/ideologici americani,o per scontri interni tra gruppi.Parli di interessi dell’occidente per il medi oriente quando l’unico interesse è sempre stato sfruttarli e fare di tutto per impedire sistemi economici forti in quelle zone anzi si è sempre fatto in modo che non insorgessero sistemi economici forti o si sarebbe dovuto rinunciare al tipico tenore di vita occidentale.
Quando dal calderone emerge un gruppo fanatico come l’isis è- al di la dell’islam usato come giustificazione-un movimento di rappresaglia,che intende creare uno stato islamico.
E parli di Palestina-israele che un tema parte,io invece parlo di come l’occidente si è posto davanti al medio oriente,e si è posto male creando i presupposti per lo scontro di civiltà.Infondo in iraq hanno testato il fosforo bianco,certamente l’avranno fatto con “benignità” e perchè era necessario.In ogni caso, gli americani non fanno i cow-boy per esempio contro la cina o la Russia,infondo perchè il terrore delle armi tomiche fa il suo dovere.
Andrea, credo che tu abbia fornito un esempio, non so quanto volontario, di cosa sia il darwinismo ideologico.
Ed è proprio il tuo non dichiararti “egoista” ma “umano” che mostra quali siano gli effetti della visione di un’umanità frutto della competizione e della selezione.
Ma per “umano” significa altro, ed è per questo che mi oppongo al darwinismo sociale.
Il darwinista sociale sarebbe per una società iper-competitiva e “meritocratica”(tra virgolette perché spesso quello che viene spacciato per meritocrazia è soltanto privilegio culturale-socioeconomico), in cui chi per i motivi più disparati rimane indietro, è perduto!
Mentre invece io sono per una società il più possibile egualitaria, e non eccessivamente competitiva, in cui si cerca nei limiti del possibile, di offrire a tutti le stesse opportunità. Il figlio del povero, dovrebbe avere le stesse possibilità di studio e lavoro del figlio del ricco!
E chi per cause di forza maggiore non può lavorare, dovrebbe avere un reddito minimo garantito, che gli permetta di vivere in condizioni dignitose.
Insomma il mio ideale sarebbe un welfare di tipo nordico!
Ma non sono un terzomondista col senso di colpa anti-occidentale, sono per l’autodeterminazione dei popoli(i popoli devono emanciparsi per conto proprio, come noi italiani non possiamo pretendere che Svedesi, Norvegesi o anche Tedeschi ci aiutino a costruire un sistema socio-politico più evoluto, simile al loro, così i popoli dell’Africa e del medioriente devono sbrigarsela da soli!) , e per la legittima difesa(la guerra in Afghanistan, così come le bombe su Gaza, sono LEGITTIMA DIFESA. Se mi danno uno schiaffo, io non porgo l’altra guancia!)
“Ed è proprio il tuo non dichiararti “egoista” ma “umano” che mostra quali siano gli effetti della visione di un’umanità frutto della competizione e della selezione.”
Ma io non ho mai parlato di selezione, ma semplicemente di società che DAL MIO PUNTO DI VISTA, sono molto più civili di altre.
E dunque visto che la vita è fatta di scelte, se io considero le società europee mediamente molto più civili di quelle mediorientali, mentre trovo che le società islamiche siano agli antipodi del mondo che vorrei, non posso che parteggiare per l’Europa, e il cosiddetto occidente in genere. E così tra terroristi islamici e americani, io starò sempre con gli americani(l’unica cosa che rimprovero agli statunitensi, è di aver commesso troppi errori strategici!), indipendentemente da torti e ragioni, semplicemente perché la società americana, nonostante tutte le sue storture, è sempre meglio di qualsiasi califfato islamico. Tra palestinesi e israeliani, sto con gli israeliani a prescindere(la società israeliana è 1000 volte meglio di quella palestinese) e così via…
Il darwinismo nei rapporti tra gli stati fu denunciato da G.B. Shaw, tra l’altro convinto evoluzionista, in rferimento alla volontà di annientamento del nemico manifestata dagli alleati nei confronti della Germania alla fine della I GM.
Shaw predisse neglianni ’20 che tale politica avrebbe portato ad un nuovo conflitto.
Il suo dividere le società in buone e cattive, in meritevoli di sopravvivenza e non meritevoli è profondamente darwinista, il fatto è che ormai si tratta di un paradigma così radicato che non ve ne redete neanche conto.
E così le guerre mondiali vi cadono sulla testa e continuate a meravigliarvi di come si potuto accadere.
Vabbè ma allora interpretandola in questo modo, QUASI TUTTO E’ DARWINISMO.
Erano Darwinisti anche i cristiani che durante le crociate liberarono Gerusalemme massacrando musulmani ed ebrei.Erano e sono darwinisti anche i musulmani, che hanno esteso la loro egemonia con la violenza. Pure ai tempi dell’impero romano erano darwinisti!
Erano darwinisti anche coloro che hanno fatto al rivoluzione francese!
Chiunque si difenda, e combatta per degli ideali,o per la sopravvivenza, è darwinista!
P.S. Anche i “poveri palestinesi” che vorrebbero cancellare Israele dalla faccia della terra, sono ferocemente Darwinisti, così come tutti i terroristi islamici in generale!
Ma sono proprio gli islamici che dividono il mondo in muslim e dhimmi che devono pagare la “tassa di protezione”…
Parola mia, leggere questo post e i commenti relativi, mi ricorda le reazioni dei comunisti italiani (e non solo) alle pubblicazioni di Solženicyn, paro paro…
Caro Enzo, purtroppo questo appiattimento sull’atlantismo ed il neoconservatorismo l’ho spiacevolmente notato negli articoli de La Nuova Bussola Quotidiana, giornale altrimenti valido e dal quale mi sarei aspettato ben altra profondità di analisi. E invece pare proprio che per certi cattolici esista ancora il PCUS.
Ciao Francesco, hai colto nel segno.
Ho deciso di fare questo articolo proprio vedendo la linea atlantista stile anni ’50 della Bussola sulla quale condivido in pieno le tue considerazioni. I cattolici si preoccupano dell’Islam quando in Occidente vengono sempre più attaccati, messi all’angolo e ghettizzati, ma lo difendono come fosse la loro civiltà, una specie di sindrome di Stoccolma.
Tra l’altro sappiamo benissimo quali sono i “valori” dell’occidente “cristiano” oggi: genitori 1 & 2, aborto, eutanasia, eugenetica spacciata per pianificazione familiare, neocolonialismo ricattatore ecc…
Siamo sicuri di voler proteggere questi “valori”?
E se proteggiamo questi “valori” possiamo davvero definire la civiltà occidentale “cristiana”?
La Bussola ha sempre combattuto il montante relativismo (quindi anticattolicesimo) dell’Occidente, dal primo giorno. In accordo con il Catechismo. Non ci vedo un filoatlantismo pregiudiziale, piuttosto la doverosa, ricorrente denuncia del malthusianesimo che ispira tanti potentati del nostro mondo, molti dei quali a base statunitense.
Mi pare di notare in CS – che è parte della mia informazione quotidiana grazie agli articoli scientifici – un pregiudizio antioccidentale. Come se i mali del mondo venissero tutti dal nostro assalire le altre civiltà; come se le altre civiltà fossero di base migliori della nostra e diventassero aggressive solo in reazione ai nostri misfatti. Come se l’Islam fosse di sua natura completamente pacifico (è nato sulla spada, non sulla croce: ricordiamolo); come se in Africa le orrende, endemiche guerre tribali non fossero esistite prima della colonizzazione e del traffico di armi dell’Occidente. Come se il peccato originale riguardasse solo noi; come se altrove l’uomo fosse il mitico “buon selvaggio”.
L’ignoranza con cui si considera l’islam in un certo modo,è la stessa di chi legge la l’antico testamento in un certo modo,mai interessato di cercare di capire l’islam dagli articoli della bussola quotidiana è una perdita di tempo,sarebbe incomprensibile nè più nè meno come cercare di leggere qualcosa sul cristianesimo da un certo tipo di islam,che non corrisponde all’islam nella sua totatalità.Altrimenti non si spiegherebbe perchè D’Aquino avesse preso anche certi punti di vista sulla metafisica di Avicenna ,visto che sono tutti cattivi,brutti e terroristi e selvaggi
Se si reitera questo modo di ragionare si finisce per trovare profonde verità metafisiche anche nel libretto di istruzioni del forno…
Vuoi leggere dell’Islam dall’interno di esso?
Ti dico un nome: Magdi Allam.
Ma neanche questo scommetto che ti andra’ bene, perche’ cozza con la tua PIA ILLUSIONE che l’Islam sia una religione di pace. A proposito di bias…
Eppure abbiamo a disposizione 1500 anni di storia (non necessariamente europea).
Ah Magdi Allam, anche io l’ho apprezzavo molto per questi temi: diceva quello che volevo sentirmi dire.
Poi però la sua ri-Apostasia mi ha fatto riflettere su quanto certe idee siano compatibili con un cattolicesimo davvero autentico…
E questo cosa c’entra con la sua conoscenza dell’Islam?
Conoscere indubbiamente: ma anche il demonio conosce le scritture, eppure… (non dico per carità che Magdi Allam sia il demonio, ma passatemi l’analogia)
Dico solo che è curioso “preferire” (almeno in un’ottica di Fede cattolica) le parole di Magdi Allam a quelle del Sommo Pontefice…
Nell’intervento di Francesco e quello mio era evidente l’apprezzamento per l’opera anti malthusiana e nichilista condotta dalla Bussola.
Premettendo che le posizione espresse nei miei articoli sono personali e non implicano la condivisione da parte degli altri autori di CS, ci tengo a precisare che non ho un pregiudizio anti occidentale, anzi, è proprio perché vedo un occidente che ha rinnegato le sue radici e ci spinge verso una rovinosa guerra contro l’oriente della Russia e della Cina che denuncio questo tradimento.
Oggi chi difende il vero occidente, quello da Dante a Orwell, da Galilei a Einstein, da Tommaso d’Aquino a Popper, tanto per fornire dei riferimenti, non può stare con la NATO.
Insito, prprio chi ama la civiltà occidentale non può sostenere questo occidente.
L’occidente non è un blocco unico, mi sembra che le posizioni dei leader europei, siano un po’ diverse(più morbide e flessibili) di quelle della Casa Bianca
Certo piero,infatti do il mio giudizio dopo aver letto Avicenna,in quanto l’apolegetica cristiana che argomenta ripeto che più di un miliardo di persone predicherebbe l’islam con la spada è fallace,visto che non sa dimostrarlo,in efetti estendi un gruppo minoritario a maggioranza,e io mi spiace a non seguo nessun fanatismo politico fallace ,la bussola quotidiana quando parla dell’islam ha affidalità pari a 0 (non distingue nemeno il musulano dall’islam)
Ma giustamente a parte lo slogan ripetuto a ogni pagina cioe “Tutti i credenti nell’islam predicano la spada” ti invito a capire che sarebbe una interpretazione tua,d’altra parte poi ti si chiede se davvero “cosi è” e se tale idea ha poi ragion d’essere ediante la possibilità di diostrarla: su oltre un miliardo di persone di fede islamica sono tutti violenti?mi fornisci gentilmente dei dati statistici (con la categoria quantità)o è una tua presupposizione fondata sul niente?
Coe allo stesso modo non penso che il malicidio appartenga alla concezione cristiana ma a una concezione “cristiano/politica/storica” superata,non è che sai tutti i cristiani predicano il malicidio,o che l’intero cristianesimo sia riducibile al concetto di malicidio.Evidentmente distinguo almeno due posizioni nell’islam senza entrare in aut aut fallaci e privi di senso non che vagamente moralisti:”o sono tagliagole o sono tagliagole,basta leggere il Corano.”Infondo non sanno neeno chi è Avicenna
Basta con ‘sta balla di Avicenna!
I “filosofi” islamici hanno preso da testi greci che furono ricopiati dai bizantini (cristiani, ovviamente), ricopiati proprio per salvarli dalla furia “iconoclasta” islamica.
E, in ogni caso (che comunque non esiste), tu per una sola persona salvi un’intera ideologia?
Dopotutto, ci sono stati tantissimi scienziati validi nazisti, hanno inventato il motore a razzo, per es., senza contare gli studi sulla fissione nucleare, la scienza missilistica (e’ grazie ad uno di loro che gli USA sono riusciti ad arrivare sulla Luna).
Salviamo il nazismo allora?
Si certo Piero:churchill dipengeva,Hitler dipingeva “dunque” churchill era nazista
Ti ho chiesto una quantita, non l’invenzione di una quantità:ora hai affermato che quindi 1,57-1 sarebbero tutti tagliagole naziste,ora permettimi di imaginarmi che forse te lo stai immaginando con una probabilità pari a 1.
http://it.wikipedia.org/wiki/Reductio_ad_Hitlerum
Perettimi quindi almeno di dissentire sulla retorica politica,certo magari poi esiste la dimostrazione che 1,57 miliardi meno uno sono nazisti,a non la vedo.E questa infatti un ideologia tua,cioè che sono tutti tagliagole,terroristi e coplottisti contro l’umanità.
Non sai neppure usare le fallacie a tuo vantaggio.
Io non ho detto che, siccome un islamico ha fatto qualcosa come Hitler (cosa? dipingere? allora tutti gli imbianchini sono come Hitler?) allora si ha una reductio at Hitlerum. Ho detto che, ma il bias te lo impedisce, con lo stesso metodo, come ha abilmente sottolineato il prof. Giuseppe, per gli EVENTUALI meriti di una persona sola, si potrebbe giustificare qualsiasi ideologia.
Poi riconosco che, magnificare e giustificare un’ideologia attraverso l’opera di una sola persona, che peraltro non ha avuto pressocche’ alcuna influenza su quella stessa ideologia (infatti il Corano e’ immodificabile, non e’ permesso alcun commento critico, altrimenti… Zac!) , sfugge ad ogni logica…
E che c’entra il corano con il nazismo allora?Assolutamente niente,e quindi che c’entra accostare uno scienziato nazista al corano?Assolutamente niente,a allora perchè li accosti impropiamente?
E più su infatti ti hanno detto che un’induzione da un caso solo è fallace per cui,quanti sono i tagliagole Piero?
Nessun un bias si forma tramite la logica formale Piero.
E con i demeriti di una o di una minoranza,senza peraltro aver presentato nessuna statistica,non si implica che la maggioranza siano tagliagole o terroristi.Quindi o coerentemente sospendi il giudizio o presenti la statistica che dimostra che la maggioranza siano tagliagole..tanto peggio per l’idea o l’ideologia.Visto che basta almeno un x per dire già che non sono “tutti” tagliagole o terroristi,ma per dire “alcuni”,cio detto di questi alcuni quanti di preciso sul totale?
Esatto sfugge a ogni logica perchè la logica dice:
Basta un caso per confutare la regola (“tutti” sono sono tagliagole o terroristi),non basta un caso per fare la regola (uno o più di uno sono terroristi quindi sono tutti terroristi).
Affirmanti incubit probatio,e cioè se vuoi affermare quel tutti allora si entra in contraddizione nè esiste aleno uno che non lo è,se vuoi affermare alcuni cioè la maggioranza sono terroristi prego quantifica e mettimi la statistica.
Se esistano persone persone che leggono il corano e diventano e terroriste e persone che lo leggono ugualmente non diventando terroriste,come fa a essere V che chiunque legga il Corano diventi terrorista?
Secondo me qualcuno chiede al Papa di fare qualcosa che il Papa non può fare. Punto.
Pur con varie “derive” più o meno accentuate (con relativi errori) Il cristianesimo è arrivato fino ai nostri giorni perché “spinge” ininterrottamente verso la realizzazione della testimonianza come fine ultimo e più alto e alla riduzione dell’egoismo per portare verso il bene comune. Il cristianesimo non può intervenire su qualcosa che “non va bene” puntando semplicemente all’eliminazione violenta di quello che non va bene, altrimenti non ci sarebbe testimonianza. Questo ovviamente da un punto di vista squisitamente TEORICO; ma se la “teoria” é buona, e applicata magari anche solo in parte, si va comunque avanti e per approssimazioni successive i risultati prima o dopo arrivano.
Il cristianesimo non può intervenire su qualcosa che “non va bene” puntando semplicemente all’eliminazione violenta di quello che non va bene, altrimenti non ci sarebbe testimonianza
Quindi la prossima volta che vediamo una donna che sta per essere violentata, cadiamo in ginocchio e preghiamo Dio che faccia cadere un fulmine sullo stupratore, oppure che sorga improvvisamente tra i due un muro oppure, a scelta, che cali una capsula di plexiglass sulla donna per salvarla! OK ho capito…
Significa semplicemente che la legittima difesa è apropiata o non appropiata,non è appropiata con chi è innocente altrimenti cessa di essere tale,e diventa solo un pretesto per fare dell’erba un fascio,se anche qualcuno fosse stupratore,la legittima difesa è contro lo stupratore non con chi non l’ha mai stuprata il resto è una tua supposizione contradditoria.Quindi la legittima difesa vale solo nei confrnti del responsabile non nel bombardare un’intero popolo perchè uno o un gruppo probabilmente minoritario è responsabile,coinvolgendo anche l’innocente,e questo non è il far west dove spari a vista i responsabili,li fai un processo.
Faccio una premessa: apprezzo moltissimo il sito “Critica scientifica” e leggo avidamente tutti i pezzi che trattano di argomenti scientifici. Apprezzo invece decisamente meno i post con argomenti politici ed economici, perchè li trovo fuori luogo e deleteri. Fuori luogo perchè non hanno nulla di scientifico, deleteri nel senso che il fatto che siano trattati argomenti così controversi e per giunta da parte di persone che non hanno alcuna competenza specifica in merito (Il professor Pennetta, mi permetterà, lo trovo più autorevole quando parla di biologia, materia in cui è laureato, piuttosto che di economia) rischia di compromettere la credibilità di tutti i contenuti del sito. Lo dico in quanto da laureato in economia, ho sempre trovato gli articoli del sito sulle materie economiche estremamente grossolani, semplicistici, inclini al complottismo ed ai luoghi comuni della cosiddetta informazione alternativa. Sinceramente spero che il livello degli articoli che trattano di biologia ed evoluzione non sia così grossolano (personalmente non ho le competenze per fare una valutazione di questo tipo), ma confido nel fatto che in quel caso a scrivere sono persone titolate (Masiero, Pennetta, Giuliani ecc.) e quindi affidabili. Venendo al merito del post in oggetto e dei commenti che ne sono seguiti, trovo un’eccessiva indulgenza nei confronti del mondo islamico. Le responsabilità dell’occidente, e degli USA in particolare, sono note a tutti ed è inutile negarle, ma non giustificano le azioni del terrorismo islamico. Il fatto che quelli dell’Isis siano stati ai loro albori finanziati dagli USA, non modifica di una virgola le loro responsabilità per gli atroci massacri che hanno messo in atto negli ultimi mesi. Che colpa ne hanno i poveri Yazidi ed i cristiani iracheni, che vivono in quelle terre da tempo immemore e che vengono perseguitati con ferocia – dell’odio anti-occidentale, anche qualora fosse giustificato, delle milizie dell’Isis? Cioè quelli dell’Isis agiscono per fare giustizia dopo decenni di malversazioni occidentali e massacrano i loro conterranei che hanno subito quelle stesse malversazioni in pari misura! Che senso ha un’interpretazione del genere? E’ così difficile capire che si tratta di una lettura senza alcuna logica? E che dire di Boko Haram? Anche lì è solamente una reazione giustificata dalle azioni degli americani (nel nord della Nigeria???)? Oppure è tutta colpa dell’Eni e delle compagnie petrolifere per cui dobbiamo giustificare il massacro di migliaia di nigeriani cristiani (ancora una volta, se il movente è un risentimento giustificato verso l’occidente perchè diavolo vengono massacrati i conterranei nigeriani)? Ed il Mali? E la Somalia? Ed il sud del Sudan? Qui non si tratta di dire che gli islamici sono tutti terroristi, perchè chiaramente è una generalizzazione che non ha senso. Si tratta semplicemente di non nasconderci la realtà, che narra di una espansione di numerose frange violente dell’islam in diverse zone del mondo, che sfruttano anche il risentimento per le malversazioni dell’occidente – assieme a tanti altri ingredienti, quali il fondamentalismo religioso, il fatto che il Corano in qualche modo giustifichi la lotta verso gli infedeli, la disperazione delle masse ecc – per imporre delle leggi ed una Weltanschauung fondamentalista, che non ammette l’esistenza dei non mussulmani. L’escalation di violenza cui stiamo assistendo con preoccupazione è un puzzle composto da molti pezzi: ci sono le colpe dell’occidente, il protagonismo megalomane degli USA, gli affari delle lobby delle armi e dei vari potentati economici, l’odio per i non-mussulmani di parte del mondo islamico, la difficoltà di auto-critica dello stesso mondo islamico, i germi di violenza presenti nel Corano ecc. ecc. Voler ammettere solo alcuni di questi pezzi, escludendone altri, è un’operazione arbitraria che rischia solo di aumentare l’odio e le ostilità.
“Venendo al merito del post in oggetto e dei commenti che ne sono seguiti, trovo un’eccessiva indulgenza nei confronti del mondo islamico. Le responsabilità dell’occidente, e degli USA in particolare, sono note a tutti ed è inutile negarle, ma non giustificano le azioni del terrorismo islamico. Il fatto che quelli dell’Isis siano stati ai loro albori finanziati dagli USA, non modifica di una virgola le loro responsabilità per gli atroci massacri che hanno messo in atto negli ultimi mesi”
Banale che nessuno non ha non condannato i massacri dell’isis,che visto che sono stati finanziati dall’Usa (non lo so, fonte)e lo so che non ha una logica,ma di fatto ogni volto che si parla di mondo islamico non si parla SOLO dell’isis,ma dell’insieme dei credenti musulmani che non necessariamente sono terroristi.E quindi la conclsione che chi li ha finanziati è responsabile tanto quanto loro dei loro massacri,come è responsabile quindi di aver promosso gli stessi dittatori che hanno portato ai massacri.Semplicemente li masscrano perchè sono visti come ostacolo alla formazione dello stato islamico,con il Corano come giustificazione.
L’eni ha fatto affari con i peggiori dittatori della terra,non mi aspetto certo che l’eni faccia un discorso etico o avesse a cuore di preocuparsi delle eprsone con cui stava trattando.
Buonasera Enrico, la ringrazio per il suo intervento perché solleva una questione importante che merita una risposta chiara ed esauriente.
Il sito nasce insieme al libro “Inchiesta sul darwinismo”, un libro che compie un’operazione pressoché inedita, cioè quella di mostrare il legame che unisce la teoria scientifica darwiniana con l’ideologia imperialista e colonialista dell’Inghilterra vittoriana. Il libro prosegue indicando come tale legame sia proseguito anche in seguito nella politiche neomalthusiane che hanno caratterizzato la seconda metà del ‘900.
Coerentemente con questa origine mi sento di mostrare come tutt’ora esista tale legame e come si manifesti, se poi qualcuno da economista o sociologo trova degli errori nelle analisi del mio libro e in quelle sul sito (che ne sono la logica continuazione) li mostri e ne parleremo, ma rifiuto con decisione ogni generica attribuzione di grossolanità o, peggio ancora, di complottismo che non abbiano una chiara e dettagliata argomentazione.
Che articoli come questo sul discorso di Bergoglio siano utili e tocchino argomenti che si sente il bisogno di discutere lo dimostra l’alto numero di letture prima che di interventi, quindi perché non toccare questi argomenti?
Entrando invece nello specifico delle sue contestazioni francamente non mi riconosco nelle affermazioni a cui fa riferimento.
“Le responsabilità dell’occidente, e degli USA in particolare, sono note a tutti ed è inutile negarle, ma non giustificano le azioni del terrorismo islamico. “
Ma quando mai si è giustificato il terrorismo islamico? Per favore non scherziamo, sono cose troppo serie
“Il fatto che quelli dell’Isis siano stati ai loro albori finanziati dagli USA, non modifica di una virgola le loro responsabilità per gli atroci massacri che hanno messo in atto negli ultimi mesi. “ Ribadisco che non si è mai parlato di negare le responsabilità dell’ISIS, ma da quello che leggo si vorrebbero minimizzare quelle degli USA che hanno avviato fenomeni come Al Quaeda e ISIS.
“Cioè quelli dell’Isis agiscono per fare giustizia dopo decenni di malversazioni occidentali e massacrano i loro conterranei che hanno subito quelle stesse malversazioni in pari misura! Che senso ha un’interpretazione del genere? E’ così difficile capire che si tratta di una lettura senza alcuna logica? “
Ancora un’interpretazione che non la mia.
Che posso dire, sono sempre più convinto che il bias agisca potentemente, infatti non si riesce a vedere che l’unica entità politica che ha mosso guerra ad altri paesi negli ultimi 20 anni è stato l’Occidente con le invasioni di stati sovrani a seguito di motivazioni rivelatesi inconsistenti.
Un modo di fare che adesso, e questa è la preoccupazione a cui voleva fare riferimento l’articolo, ci sta portando ad un passo dalla guerra in Europa.
Ma della guerra in Ucraina non ha parlato nessuno, una specie di rimozione freudiana, altro che bias…
L’affermazione “l’Islam non è in guerra con noi, nessuno stato islamico ha mai dichiarato guerra all’Occidente, è vero semmai il contrario” ed il continuo ribadire che se non fosse stato per il conflitto arabo-israeliano ed il protagonismo dell’occidente non si sarebbe avuta alcuna avversità da parte del mondo islamico è probabilmente vero (o meglio lo è solo in parte, perchè l’Isis si considera uno stato islamico ed ha dichiarato guerra all’occidente e molti altri gruppi terroristici, pur non essendo stati, lo hanno fatto in passato e lo fanno nel presente), però se ci si ferma a dire solamente questo si addossano tutte le colpe all’occidente e si scarica di responsabilità il terrorismo islamico (che risulta quasi una forma di reazione giustificata alle ingiustizie), il quale però – più che con gli occidentali – se la sta prendendo con i cristiani (e gli appartenenti alle altre religioni minoritarie) “autoctoni” (che non hanno alcuna colpa!). Cioè si può anche ammettere che la prima mossa sbagliata l’abbia fatta l’occidente, ma questo non toglie responsabilità a chi come risposta ha fatto delle mosse altrettanto sbagliate. Mi premeva precisare solo questo! Quanto alle critiche circostanziate sui post di argomento economico mi era capitato di farle in passate in un’occasione, ma trovando i post di quel tipo meno interessanti di quelli sull’evoluzione biologica non ho poi replicato la cosa; mi riprometto di farlo in futuro quando ce ne sarà l’occasione.
I cristiani non hanno colpa,ma nella psicologia dell’isis hanno la colpa di essere una minaccia per la formazione dello stato islamico e anche quella di essere rappresentanti dell’occidente “cristiano” (visto tale da loro) stesso,infatti è stato detto che alla fine sono proprio stati i cristiani quelli ad andarci di mezzo:sia per le politiche assurde fatte dell’occidente con politiche sconclusionate di invasione basate sul nulla,sia di questi che infatti hanno visto nei cristiani dei rappresentanti dell’occidente.Ma se l’occidente si è posto in maniera sbagliata e stato proprio grazie al porsi in tale modo che ha permesso di emergere l’isis,che adesso sta godendo anche della popolarità di altri stati mussulmani notoriamente meno agressivi proprio a causa del fallimento di quelle politiche e del revancismo sviluppato contro di esse,e loro proprio loro che non hanno alcuna colpa devono ringraziare le politiche occidentali che addiritura chi li ha finanziate.
Ma la responsabilità del terrorismo è anche dell’occidente,se poi addiritura li hanno finanziati di chi è la colpa dell’isis, dell’occidente che lo ha generato e finanziato o di entrambi?.Non è che se x finanzia un mafioso,allora x non ha responsabilità nell’aver finanziato il mafioso.E poi Se non sarebbero stati creati i falsi presupposti per crearlo quindi andando a fare la guerra a un popolo con cui l’isis non si sarebbe generato,non si sarebbe generato tutto quel sentimento di vendetta e rappresaglia che sta aumentando nello stesso mondo islamico.E dunque l’isis è un “parto” una consguenza delle politiche occidentali inette,non è che si sono svegliati un giorno e hanno detto “oggi facciamo l’isis e facciamo lo stato islamico”,quindi il modo di porsi dell’occidente ha raddopiato i terroristi e i fanatici,il che non sposta di una virgola all’argomento,l’occidente è corresponsabile in aniera indiretta a quei massacri,perchè nè ha causato attivamente le condizioni per il loro stesso sorgere.
Mi dispiace ma continuo a considerare questa visione troppo “assolutoria” nei confronti del comportamento criminale dell’Isis e degli altri terroristi islamici. Le responsabilità dell’occidente (e degli americani in particolare) ci sono, siamo d’accordo, ma le responsabilità dei tagliagola sono più grandi, e se la loro psicologia li porta ad identificare come filo-occidentali delle popolazioni che vivono sui loro territorio da prima che arrivassero i mussulmani solo perchè sono cristiani, mi dispiace ma le loro responsabilità aumentano ancora di più (anzichè venirne attenuate). E questo dimostra l’ignoranza delle loro azioni! Così come l’interpretazione secondo cui il terrorismo islamico sarebbe nato esclusivamente come reazione alle malefatte americane-occidentali è troppo semplicistica e non corrisponde al vero. Torno ancora a Boko Haram? E’ un gruppo terroristico nato in reazione alle colpe americane? Non mi risulta che ci siano mai stati bombardamenti nè guerre con gli USA coinvolti in Nigeria. C’è semmai un problema di cattiva distribuzione della ricchezza, che alimenta la disperazione delle masse ed il populismo dei fanatici di Boko Haram; ma, avendo conosciuto un pò l’africa, ho smesso ormai da un pò di tempo di credere ad un certo “terzomondismo” che vorrebbe addossare al colonialismo europeo ed americano tutte le colpe di quello che non va in Africa (e quindi, indirettamente, anche del terrorismo di Boko Haram). La realtà è che gli africani, quando hanno preso il potere delle loro nazioni (sono ormai passati 40-50 anni), si sono dimostrati estremamente corrotti, senza progettualità di ampio respiro ecc….verrebbe da dire che si sono dimostrati molto simili alle scalcinate classi politiche che si sono succedute negli ultimi decenni in Italia. Con la differenza che qui nessuno si sogna di addossare la colpa degli insuccessi dei nostri politici a fantomatiche responsabilità esterne del mondo occidentale filostatunitense mentre – chissà perchè – per alcuni questi altrove diventano la vera ragione di ogni insuccesso ed efferatezza. Anche in Nigeria, insomma, non tutto, dipende dal passato coloniale e dalle colpe dell’occidente, anzi! Eppure lì c’è un movimento terroristico islamico feroce quanto l’Isis. Situazioni simili sono presenti anche in Somalia, in Mali, in Eritrea e si stanno diffondendo un pò ovunque in africa. Quest’estate sono stato in Tanzania, storicamente uno dei paesi più pacifici del tormentato continente africano, ed un monaco benedettino mi raccontava della loro crescente preoccupazione per l’ostilità crescente nei confronti dei cristiani da parte del mondo mussulmano locale (con atti terroristici che poco a poco stanno crescendo ed un presidente mussulmano che fa quasi nulla per perseguirli). Una sera ci è capitato di parlare con una facoltosa famiglia di origini zanzibarine (con figli che studiano nelle università americane); da parte loro c’era tutta l’indignazione ed il risentimento per le (poche) vittime palestinesi in quei giorni di reazione israeliana (eravamo a fine luglio), ma non una parola dico una sulle migliaia di morti in Iraq e Siria. Il mondo occidentale, con la sua eredità greco-cristiana-illuminista, può avere tante colpe, ma ha una capacità che praticamente tutte le altre civiltà non hanno (lo scriveva il grande Kapuscinsky negli anni 60, uno che ha conosciuto il mondo – e l’Africa in particolare – come pochi e che non è sospettabile di facile filo-occidentalismo) ed è lo spirito di auto-critica. La riflessione critica su se stessi e sul proprio operato è una virtù praticamente sconosciuta al di fuori del mondo occidentale e prova ne è il fatto che, mentre noi qui stiamo addossando agli USA ed al nostro occidente le colpe delle efferatezze in Iraq, dal mondo mussulmano (specie quello non occidentale) non si levano (se non in maniera estremamente flebile) voci di decisa disapprovazione per i misfatti dell’Isis.
Mi permetto di aggiungere questo post di Giorgio Israel http://gisrael.blogspot.it/2014/09/alleuropa-piace-il-fondamentalismo.html , che esprime meglio ed in maniera più autorevole quello che volevo sottolineare.
Enrico, leggo la sua precisazione e mi trovo d’accordo su molti punti. A mia volta preciso che quando dico che l’Occidente ha la responsabilità di realtà come Al Quaeda e l’ISIS, non intendo dire che esse sono la reazione alle politiche occidentali sbagliate, ma intendo qualcosa di molto più grave: Al Quaeda e ISIS sono state volute e finanziate dagli USA e dai loro alleati, Arabia Saudita in testa. E questo è un dato che nessuno contesta.
Quindi se migliaia di cristiani e Yazidi sono oggi perseguitati e uccisi, la causa prima è stato il finanziamento e il supporto dato da noi che adesso, giustamente, gridiamo al pericolo e ci troviamo un problema reale da affrontare.
Insomma l’ISIS è un’organizzazione di criminali fanatici ed è un problema reale, ci mancherebbe, ma i soldi per le armi li hanno messi USA e Arabia Saudita che adesso vestono la parte dei pompieri.
Sbagliare una volta con Al Quaeda potrebbe succedere, ripetere l’errore una seconda volta con l’ISIS non è più giustificabile e neanche credibile: o sono degli incapaci o lo fanno apposta.
E nessuna delle due ipotesi mi tranquillizza.
Caro professore, ho letto con soddisfazione i suoi articoli sull’aereo abbattuto non da Putin e soprattutto quello sulle parole inascoltate del papa sulla III guerra mondiale, ma, avendoli letti dalla newsletter di Libertà & Persona di Agnoli, non ho commentato su questo sito. Vedo di rifarmi sperando d’essere in tempo. Mi chiedo e le chiedo: c’è un pericolo Islam? In che senso e in che misura l’Islam può essere un pericolo? Cosa pensa dell’attentato alle Torri Gemelle, Pentagono e (tentativamente?) Casa Bianca dell’11 settembre 2001? Perchè Usa e Russia, invece di farsi la guerra tramite terzi, non si alleano contro il terrorismo? La Cia oggi è più pericolosa del KGB ieri? E’ vero che le armi dell’Isis sono quelle della Bosnia vendute dalla Cia al Quatar e Arabia Saudita?
Buongiorno Sig. Valpondi,
purtroppo sulsito Libertà e persona non sono più attivi i commenti e secondo me è una perdita perché è nel confronto che si chiariscono meglio i contenuti.
Le rispondo volentieri qui anche se un po’ di corsa (sono in partenza per un incontro a firenze con altri amici per l’organizzazione del workshop dell’11 ottobre a Roma).
A mio parere l’Islam è un pericolo reale, ma se adesso abbiamo questo pericolo è perché è stato fatto di tutto per alimentarlo, sia con il risentimento di paesi colpiti senza reali motivazioni, sia perché si sono direttamente finanziati gruppi che poi sono stati definiti terroristi dalle stesse mani che li hanno armati.
L’Islam non è invece un pericolo culturale per l’Occidente, il pericolo culturale per la nostra civiltà siamo noi stessi, nessun islamico ha fatto perdere le tradizioni, se a Natale la gente pensa solo allo shopping non è colpa degli islamici.
Non entro nel dettaglio dell’11 settembre, quello che ne è conseguito è stata un’invasione ingiustificata dell’Afghanistan e poi dell’Iraq, poi abbiamo visto sostenere Al Quaeda quando combatteva in Siria contro Assad. L’11 settembre ha portato a giustificare una serie di azioni che non c’entravano niente, qui mi fermo.
La Russia si era aperta all’Occidente dopo l’89 e in cambio ha avuto il tentativo di trasformarla in terreno di conquista per le speculazioni sulle sue risorse con la complicità di Yeltsin, adesso si è vista circondare di basi NATO in violazione degli impegni presi con Gorbachev al tempo della riunificazione della Germania.
Una seria alleanza contro il terrorismo dovrebbe passare per un’inchiesta sul ruolo dell’Arabia Saudita, ma credo che questo qualcuno negli USA non lo voglia.
Per finire sanno tutti che l’ISIS è stata finanziata e armata da USA e Arabia Saudita che adesso gridano alla minaccia.
Ripeto, i casi sono due: o sono incompetenti o lo hanno fatto apposta.
E nessuno dei due casi mi tranquillizza.
C’è un asse Russia-Siria-Iran che non piace tanto a Obama, anche se è il più efficace contro l’Isis (o forse proprio per questo?); d’altronde l’Iran è a un passo dall’atomica e ha minacciato più volte Israele. Che fare?
Osama bin Laden? non ha dichiarato guerra all’Occidente? L’attentato alle torri gemelle?
Mi sembra ragionevole…a parte il discorso sui titoli accademici degli autori degli articoli: non è dai titoli accademici che si valuta la correttezza delle affermazioni
visto che nessuno parla di Ucraina lo faccio io citando un vecchio libro di solzenicyn la “questione russa” alla fine del secolo xx del 1994.é davvero un libricino interessante questo per noi assuefatti dai media all’idea della Russia come perenne carnefice . Lo scrittore russo scrive che all’indomani dello smembramento dell’Urss la Russia non visse per niente un momento facile ,dalla sera al mattino 25 milioni di russi cioè il 18 % dei russi si trovò in territorio non russo solamente perché per formare i nuovi stati post sovietici si erano utilizzate le frontiere stabilite da Lenin che non dividevano le province sovietiche in base alla nazionalità ma secondo criteri diversi ,una situazione che considerava difficile aggravata dal fatto ” che i nazionalismi locali ..ovunque percorrono la strada dell’oppressione e della persecuzione nei confronti dei nostri compatrioti separati”.Un caso emblematico fu l’Ucraina dove fu creato uno stato con il 22% di popolazione russa e addirittura il 63% degli abitanti totali che parlavano russo come lingua principale .In questo paese come in altri tipo la Cecenia ,poi divenuta vittima, i russi venivano perseguitati . scrive Solzenicyn ” intanto risuonano gli slogan ” fuori i russi dall’ Ucraina!”,” l’Ucraina agli ucraini!”,sebbene si tratti di un paese che conta un gran numero di nazionalità ” .E non furono solo slogan effettivamente i russi furono discriminati sul lavoro e in tante altre cose e addirittura agli ufficiali russi si chiedeva se fossero pronti a combattere contro la Russia presentando questo paese come una minaccia militare effettiva . “E ogni qualvolta in Russia qualcuno esprime il suo dissenso politico in merito alla riannessione all’Ucraina di territori russi, le autorità ucraine reagiscono con grida isteriche :”Questa è guerra!”…L’auspicio di intraprendere trattative è già la guerra?”si chiede Solzenicyn e proprio per questi atteggiamenti intransigenti accusava gli ucraini di IMPERIALISMO perché avevano sottratto la Crimea ai russi grazie al modo sbagliato di tracciare i nuovi confini.Cito un lungo passo che secondo me è fondamentale (pag 105). “con un ‘irresponsabile leggerezza gli statisti occidentali hanno applicato alle frontiere interne,amministrative, il principio dell’inviolabilità delle frontiere tra gli Stati enunciato …dal trattato di Helsinki’ e sono stati così imprudenti e precipitosi da provocare in Jugoslavia(dove le false frontiere furono tracciate da Tito)lo scoppio di una guerra di sterminio destinata a durare molti anni; e il fuoco è divampato anche nell’Urss in via di disfacimento…notiamo tuttavia che tali massacri non hanno avuto luogo in Russia né sono stati provocati dai russi.In realtà non sono le frontiere a dover esser inviolabili,bensì la volontà delle nazioni che popolano i territori .Il presidente Bush si è potuto permettere l’indelicatezza di intervenire prima del referendum ucraino ,esprimendo la sua simpatia a un’ Ucraina separata dalla Russia entro le frontiere tracciate da Lenin .(Avrebbe osato dire qualcosa del genere ,ad esempio,sull’Irlanda del Nord?…)L’ambasciatore americano a Kiev ,Popagjuk,si è distinto dichiarando che Sebastopoli è un vero e proprio territorio ucraino.Sulla base di qual erudizione storica o su quali fondamenti giuridici emette un simile sapiente giudizio,il signor Popadjuk non l’ha spiegato .E comunque non ve n’era bisogno:il dipartimento di Stato ha immediatamente confermato l’opinione dell’ambasciatore.Dire questo di Sebastopoli,che neppure quel folle di Chruscev ha mai immaginato di “donare ” all’Ucraina poiché questa città era staccata dalla Crimea e soggetta al potere centrale!( E in ogni caso ci si chiede : spettava al dipartimento di stato emettere giudizi su Sebastopoli?)….é indubbio che molti politici occidentali siano vivamente interessati all’indebolimento e all’ulteriore smembramento della Russia .” Credo che da queste affermazioni del grande dissidente russo si possa capire che c’è una strategia di vecchia data volta a togliere dall’influenza russa l’Ucraina e in particolare la Crimea dove c’ è una base militare sul mar Nero di notevole importanza strategica e spero che adesso certe “animosità” ucraine nei confronti russi siano più comprensibili meditando sull’esplosione nazionalistica ucraina esplosa dopo il crollo dell’Urss Purtroppo nel nostro paese anche ahime !sulla bussola quotidiana certe informazioni vengono accuratamente taciute .Non credo di essere l’unico ad aver letto questo piccolo libro edito da Einaudi .
Benvenuto Johnny,
e grazie di aver ricordato il pensiero di Solzenicyn con questo intervento che riporta l’attenzione sulla crisi in Ucraina, la vera possibilità di guerra che minaccia l’Europa.
grazie del benvenuto!