Se l’Apocalisse prevista non si verifica dì che è solo rinviata. Funziona sempre.
Quando la scienza somiglia a una religione millenarista.
Per anni ci hanno annunciato la catastrofe imminente, il “profeta” Al Gore con il suo “An inconvenient truth” del 2006 è riuscito a far ottenere il Nobel per la pace all’IPCC, l’agenzia dell’ONU che studia i cambiamenti climatici, e l’Oscar al regista per il documentario stesso, il primo caso nella storia in cui un film procura sia il Nobel che l’Oscar (il massimo trionfo della propaganda), ottenendo un impatto mediatico fortissimo la cui onda lunga ancora fa sentire i suoi effetti. Proprio in questi giorni arrivano ad esempio email per firmare petizioni online e fare donazioni contro i cambiamenti climatici. Da quel 2006 per otto anni in cui siamo stati bersagliati da appelli continui per una penitenza di massa, un’astinenza dalla peccaminosa CO2 per evitare la catastrofe, alla campagna per la conversione al globallarmismo sono mancati solo gli appelli porta a porta.
Un periodo in cui sono stati etichettati con l’appellativo infamante di “negazionisti” coloro che obiettavano sulle previsioni dell’IPCC, si portava a dimostrazione delle tesi catastrofiste un consenso del 97% degli scienziati, si continuava a preannunciare un’Apocalisse climatica in arrivo. Ma questa non è arrivata.
Le previsioni dell’IPCC sono state smentite dai fatti, come è immediatamente verificabile dal seguente grafico comparativo in cui si vede che i valori medi dell’andamento reale della temperatura (linea nera) non seguono le previsioni dell’IPCC (zona verde):
Ma anche i ghiacci antartici non sembrano avere l’intenzione di seguire le indicazioni dell’IPCC e così anziché fondere inesorabilmente, stanno dando segni di aumento come evidenziato nel seguente grafico (linea rossa andamento 2014):
E adesso tornano a crescere complessivamente anche quelli artici, come è possibile vedere in quest’immagine con le zone verdi che indicano l’incremento della copertura ghiacciata e quelle rosse che mostrano la riduzione:
E così, dopo quella annunciata dai Maya per il 2012, anche l’Apocalisse climatica, il “Thermagheddon”, è mancata all’appuntamento.
Ci saremmo aspettati a questo punto un gesto di scientifica umiltà da parte di quel 97% che aveva invece previsto ben altro, ma invece niente, hanno fatto di meglio i sostenitori dell’Apocalisse Maya che dopo l’evidente smentita delle loro tesi non hanno insistito e si sono ritirati in buon ordine.
Ma gli scienziati dell’IPCC invece no, confermano che l’Apocalisse è incombente, solo che per cause indipendenti dalla loro volontà arriverà in ritardo, insomma si ammette che le previsioni hanno fallito ma senza contemporaneamente riconoscere di essersi sbagliati, un vero esercizio da bipensiero orwelliano. E così, per giustificare il loro errore, sono state elaborate ben oltre 30 diverse motivazioni, tutto insomma, fuorché mettere in dubbio la teoria della causa antropica del riscaldamento. La lunga lista delle giustificazioni è stata segnalata su WUWT nell’articolo “Global Warming ‘Pause’ Could Last For 30 Years“, un articolo nel quale si riporta l’ultima delle giustificazioni, uno studio pubblicato su Science e nel quale si ipotizza che il calore mancante sia solo nascosto nelle profondità del mare.
Chissà, forse sarà questa la versione giusta, intanto un risultato appare acquisito: il fallimento delle previsioni dell’IPCC, come confermato da questo grafico pubblicato sempre su WUWT:
Un ritardo di 25 – 30 anni non è poca cosa, è un lasso di tempo lungo tanto quanto basta alla maggior parte degli esperti per non dover rispondere delle loro previsioni fino alla pensione.
Ma questo significa che neanche quel significativo 48% dei meteorologi che non concorda con l’AGW non potrà avere il riconoscimento della correttezza della loro opinione.
Quello che si impara da questa vicenda è che quando una previsione non si avvera non è necessario ammettere di essersi sbagliati, basta dire che i fatto sono solo in ritardo, un po’ come fecero i Testimoni di Geova quando l’annunciata Apocalisse del 1914 non si verificò: la spostarono al 1925, quando anche il 1925 passò senza che questa si verificasse si indirizzarono sul 1975.
E’ questo è il modo di procedere della scienza del clima? Lo stesso di una religione millenarista?
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Integrazione su segnalazione di un lettore:
nelle email di cui si parla all’inizio dell’articolo viene annunciato che in data 21 settembre sono in programma una serie di manifestazioni organizzate in tutto il mondo per chiedere interventi contro i cambiamenti climatici, la campagna è veicolata anche tramite Avaaz, come mostra la home page linkata:
E poiché pecunia non olet, c’è anche una campagna raccolta fondi che ha fruttato come minimo circa 60.000 Euro in pochi giorni, soldi che non viene detto a chi andranno e come verranno spesi:
La raccolta viene accompagnata dalle dichiarazioni di Julienne Stroeve del National Snow and Ice Data Center che, come riferito su Avaaz “durante il suo ultimo viaggio è rimasta stupefatta. Enormi aree del ghiaccio Artico erano scomparse, andando oltre le peggiori previsioni. “
Solo che il suo ultimo viaggio nell’artico deve essere stato quello del 2012, come risulta dal sito che riporta il resoconto citato. Nel frattempo i dati della stessa agenzia in cui lavora Julienne Stroeve indicano che dal 2012 c’è stata un’inversione di tendenza e il ghiaccio è tornato a crescere:
Un allarmismo su dati di due anni fa e ormai superati è dunque alla base della campagna di raccolta fondi su Avaaz e dell’organizzazione di manifestazioni in tutto il mondo.
Siamo al limite della frode, l’unica speranza contro azioni di marketing di massa è la corretta informazione.
14 commenti
La notizia che i cambiamenti climatici si prenderanno una pausa è stata data prima o dopo quella che forse saranno irreversibili? Tali due caratteristiche sono coerenti?
http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/rapporto-onu-su-clima-il-cambiamento-climatico-forse-irreversibile-copenaghen-washington-gas-serra-7767c3a9-1322-4bba-ab9c-d3ce57e6b054.html
Perfettamente coerenti, in una logica di bipensiero.
Affermare che il riscaldamento è in pausa anzichè ammettere che i modelli climatici erano errati consente di continuare a seguire politiche di restrizione dello sviluppo per il Terzo mondo.
Insomma, si può continuare a fare come se la teoria dell’AGW fosse confermata anche se è smentita.
Geniale…
Scusate io stavo leggendo l’articolo postato dall’utente sopra e non ho capito niente:
Se il clima è “forse” irreversibile,allora può anche essere reversibile altrimenti non sarebbe “forse irreversibile”.Ma l’articolo non presenta nessuna percentuale tale da specificare quel forse,dunque non ha detto niente,perchè presenta un’affermazione come maggiormente probabile o minormente probabile o equiprobabile,ma non presente dati specifici aggiornati.
Se la causa dei cambiamenti climatici è solo il comportamento degli esseri umani (come sembra),e l’essere umano cambia costantemente i suoi comportamenti,allora è reversibile ma allora come fa a essere irreversibile,se è improbabile che i comportamenti umani siano irreversibili?
Se la causa dei cambiamenti cliamatici fosse solo (e non anche,come alcuni negano) dei comportamenti umani e non di altri parametri indipendenti,come fai a stabilire tale irreversibilità su un solo parametro omettendo gli altri?
Se è necessario che è riversibile allora non è neccessario che sia irreversibile,se è probabile che è irreversibile non è improbabile che sia reversibile,se non mi esprimono misure di maggiore minore probabilità allora non hanno detto niente,se dicono che irreversibile probabilmente ma non mi specificano quano probabilmente,è come se non avessero parlato.(perdonatemi il mezzo filosofese)
Perciò dubito che quell’articolo sia una posizione di una qualche scientificità.
Buongiorno Danilo,
l’articolo preannuncia i contenuti di uno studio che verrà presentato a Copenaghen e che sarà firmato da scienziati e rappresentanti governativi, per questo nel momento in cui concordo con lei che la scientificità di quanto esposto appare alquanto dubbia sono ancor più motivato a segnalarlo.
E ovviamente ne riparleremo ancor più approfonditamente quando lo studio ufficiale sarà pubblicato.
Pingback: Global Warming – ci scusiamo ma Thermagheddon è rinviata
Buonasera,
a me pare però che i tdG a differenza degli scienziati dell’IPCC abbiano ammesso i loro errori:
*** Svegliatevi! 95 22/6 pp. 8-9 Si può avere fiducia nelle promesse di Dio? ***
È necessario correggere il proprio punto di vista
Molti cristiani si aspettavano che Cristo ritornasse un po’ prima della fine dell’anno 1914 e li portasse in cielo. Perciò in un discorso pronunciato il 30 settembre 1914 Alexander H. Macmillan, Studente Biblico, affermò: “Questo probabilmente è l’ultimo discorso pubblico che pronuncerò perché presto andremo a casa [in cielo]”. Macmillan chiaramente si sbagliava, ma quella non fu l’unica aspettativa sua o degli altri Studenti Biblici a non realizzarsi.
Gli Studenti Biblici, noti dal 1931 come testimoni di Geova, si aspettavano anche di vedere l’adempimento di meravigliose profezie bibliche nel 1925. Ipotizzarono che in quel tempo sarebbe iniziata la risurrezione terrena, grazie alla quale sarebbero tornati in vita fedeli uomini dell’antichità, come Abraamo, Davide e Daniele.
Più di recente, molti Testimoni congetturarono che gli avvenimenti legati all’inizio del Regno Millenario di Cristo avrebbero potuto cominciare ad adempiersi nel 1975. Le loro aspettative si basavano sulla constatazione che in quell’anno sarebbe iniziato il settimo millennio della storia umana.
Questi punti di vista errati non significavano che le promesse di Dio fossero fallaci, che Dio fosse in errore. Niente affatto! Gli errori o malintesi, come nel caso dei cristiani del I secolo, erano dovuti al fatto che non si era prestato ascolto all’avvertimento di Gesù “non sapete quando è il tempo”. Se si era giunti a conclusioni errate non era per cattiveria o per infedeltà a Cristo, ma per il fervido desiderio di vedere adempiersi le promesse di Dio nel proprio tempo.
Di conseguenza Alexander H. Macmillan in seguito spiegò: “Ho imparato che dovremmo ammettere i nostri errori e continuare a esaminare la Parola di Dio per essere illuminati. Anche se di tanto in tanto abbiamo dovuto apportare aggiustamenti al nostro punto di vista, questo non cambia il misericordioso provvedimento del riscatto e la promessa di Dio della vita eterna”.
Sì, si può avere fiducia nelle promesse di Dio! Sono gli uomini che sono inclini a sbagliare. Perciò i veri cristiani rimarranno in aspettativa, in ubbidienza al comando di Gesù. Rimarranno svegli e pronti per l’inevitabile venuta di Cristo come Giustiziere di Dio. Non permetteranno che false predizioni offuschino i loro sensi e li spingano a ignorare il vero avvertimento della fine del mondo.
Saluti
Buonasera Pseudonico,
mi sembra che quanto da lei riportato confermi quanto detto nell’articolo, che cioè i TDG hanno più volte annunciato il ritorno di Cristo per poi cambiare data senza però smentire l’assunto di base.
Proprio come fanno gli esperti dell’IPCC.
Buongiorno Enzo Pennetta,
noi abbiamo ammesso i nostri errori e cambiato tipo di approccio, lei sa la prossima data annunciata dai TDG?
Mi sembra che la nostra onestà intellettuale sia maggiore di quella che lei ci attribuisce accostandoci agli esperti dell’IPCC.
L’assunto di base non mi pare in discussione, per chi ha fede nella Bibbia.
Anche Papa Francesco parla di un ritorno di Cristo.
http://www.direttanews.it/2013/12/11/papa-francesco-non-abbiate-timore-del-giudizio-finale-gesu-non-ci-lascia-soli/
Saluti
Buongiorno Pseudonico,
non conosco gli ultimi sviluppi delle attese dei TDG e in realtà non è rilevante ai fini del paragone citato nell’articolo, il caso delle date annunciate e poi spostate per fare un’analogia con il comportamento dell’IPCC, si riferisce agli episodi citati che, essendo un riferimento storico, resta valido.
Se poi i TDG sono oggi cambiati questo vuol dire che è rimasto solo l’IPCC ad annunciare apocalissi che poi vengono rinviate…
Buonasera Enzo Pennetta,
qui non stiamo parlando di “ultimi sviluppi”, sono 40 anni che non diamo date. Il suo esempio sarebbe stato congruo mezzo secolo fa. Se fosse stato più aggiornato forse avrebbe evitato questo ingiusto paragone. Per non parlare del fatto che noi, come già dimostrato, abbiamo riconosciuto i nostri errori mentre con la sua analogia con l’IPCC questo non traspare
Saluti
Buonasera Pseudonico,
Lei dice che molti cristiani si aspettavano l’arrivo di Cristo nel 1914. No, i cristiani in quell’anno non attendevano la fine del mondo. Forse voleva dire ‘testimoni di Geova’. La differenza non è piccola: i testimoni di Geova non sono Cristiani perchè non riconoscono in Cristo, Dio.
Buonasera Max,
cristiano è chi il cristiano fa… nel senso che chi è suo imitatore è cristiano.
Lui non ha mai detto di essere Dio Onnipotente, perché dovremmo farlo noi?
saluti
Ho visto il documentario “Una scomoda verità”: formalmente è scorrevole ma Al Gore la mette un po’ troppo sul personale, a volte sembrava che stesse per dire “se non fermate la CO2 vuol dire che non mi volete bene”.
In ogni caso, tale documentario ha vinto l’oscar anche come miglior canzone originale e il Regno Unito assicurò che ogni sua scuola ne avrebbe avuto una copia!
Certamente è vero che Al Gore la mette sul personale, infatti più che un documentario è un vero film di propaganda, tutto è giocato sull’emotività e sulla figura del narratore (con tanto di incidente stradale del figlio), il fatto che abbia vinto l’Oscar lo prendo come segno che si tratti di un vero e proprio prodotto hollywoodiano.
Per non parlare della pubblicità occulta della Apple… dove sta la serietà?