Ecco finalmente trovato il motore dell’evoluzione.
“Il volto dell’uomo cambiato a suon di pugni”, non si tratta di una frase presa da un film di Jackie Chan, è il titolo di un articolo sull’evoluzione pubblicato su Repubblica.
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Imbarazzante.
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Sembrava uno scherzo del tipo “pesce d’aprile”, invece l’articolo intitolato “Il volto dell’uomo cambiato a suon di pugni” è stato realmente pubblicato sulla Bibbia del politically correct. Per una sorta di istinto cavalleresco avevo anche pensato di far finta di niente e di lasciar correre, in fondo che gusto c’è a “vincere facile”?
Ma non c’è stato niente da fare, quando mi è arrivata la mail di Fratus nella quale mi comunicava che questo sarebbe stato il tema della prossima trasmissione (sabato 14 ore 12,30) su Radio Globe One non ho potuto continuare a fare finta di niente…
Per essere precisi va detto che l’articolo non è tutto farina del sacco della redazione di Via Cristoforo Colombo ma trova origine in un articolo pubblicato su Biological Reviews, come riferito proprio su Repubblica:
I nostri zigomi sporgenti e il mento pronunciato? È “merito” dei pugni presi dai nostri antenati. Secondo un nuovo studio dell’Università dello Utah pubblicato sulla rivista Biological Reviews, risse e scazzottate a cui sono stati sottoposti gli uomini preistorici hanno contribuito all’evoluzione dei volti dei loro volti.
La ricerca sostiene che i tratti del viso – in particolare quello dei nostri antenati australopitechi – si siano evoluti per minimizzare i danni da colluttazione durante i combattimenti tra maschi.
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Questa l’evoluzione delle ossa in questione secondo l’Università dello Utah:
Insomma si tratta di una ricerca dell’Università dello Utah (mica bau bau micio micio, le nostre università arretrate questi risultati se li sognano…), e pubblicata su Biological Reviews. Purtroppo nell’articolo su Repubblica il link che viene fornito porta alla Home page della Biological Review e non all’articolo in questione (benedetti ragazzi, ma non ve l’hanno insegnato che non serve a niente linkare la testata e non l’articolo di cui si parla?) . Ma per fortuna nella serata la mail di un lettore mi ha segnalato un articolo sulla BBC dove il link è quello buono “Protective buttressing of the hominin face“.Il discorso è abbastanza chiaro, le ossa che si sono irrobustite di più sono quelle sottoposte ai colpi nelle scazzottate, da questo si deduce tra l’altro che per i ricercatori dello Utah il modo prevalente col quale i primitivi si fronteggiavano era la nobile arte della boxe che in realtà non viene mai praticata se non nelle zuffe di strada o sul ring. Infatti quando le popolazioni umane primitive si scontravano sul serio sembra che ricorressero a bastoni, lance, frecce, coltelli et similia, i pugni sin dall’antichità sono limitati ad episodi marginali.
Insomma una selezione che fosse avvenuta per eliminazione fisica del meno adatto sarebbe passata attraverso altre caratteristiche, non la capacità di sopportare i pugni.
Scartata la possibilità che i pugni abbiano contribuito alla selezione naturale per via dell’elevato numero di decessi tra i soggetti coinvolti nella scazzottata, non resta che pensare ad un loro ruolo nella selezione sessuale facendo l’ipotesi che la contesa per le femmine vertesse su questo tipo di confronto, un po’ come fanno i cervi a colpi di corna. Quindi si sarebbero riprodotti di più i maschi con la “mascella forte” rispetto a quelli con quella debole. Ma il problema è che Homo sapiens è tendenzialmente monogamo e quindi anche il ‘mascella debole’ si sarebbe riprodotto lasciando in giro i propri geni. Inoltre questa conclusione lascerebbe intravedere una distinzione di ruoli tra maschio e femmina prima della nascita della nostra civiltà che mette in discussione le teorie del gender. E questo è davvero poco politically correct.
E il sospetto che si tratti di una ricerca che va contro la teoria del gender si rafforza con la lettura dell’ultima parte dell’articolo:
Queste ossa sono anche quelle che mostrano le maggiori differenze tra maschi e femmine, sia tra gli australopitechi sia tra gli esseri umani attuali. In altre parole, i volti degli uomini e delle donne sono diversi perché le parti del cranio colpite durante i combattimenti sono diventate più grandi tra i maschi per esigenze di difesa. Questi tratti del viso sono apparsi nella documentazione fossile approssimativamente nello stesso periodo in cui i nostri antenati hanno sviluppato proporzioni della mano che permettevano di formare un pugno. In pratica, molte delle caratteristiche facciali sono il diretto risultato della necessità di proteggere il volto dai pugni durante una lotta tra maschi”.
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La notizia è davvero di quelle forti, poiché la teoria del gender sostiene che le differenze comportamentali tra maschio e femmina sono solo frutto della cultura, la scoperta che anche tra gli australopiteci i maschi facevano a pugni e le femmine no dimostra chiaramente che l’ipotesi alla base della teoria del gender è falso.
Questa si chiama eterogenesi dei fini. Speriamo solo che Scalfari non si accorga che sul suo ex giornale si scrivono queste cose se non gli prende un colpo.
Resta solo un’inquietante domanda postami da Fratus: i calci nel fondo schiena, cosa hanno modellato?
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15 commenti
Se mi trovassi davanti Tyson non credo che farei NESSUNA fatica a trasformarmi in pesce seduta stante…
Non sottovaluterei l’influenza modellante dei pizzicotti.
Se non sono autorizzati e/o graditi, la reazione violenta va a rimodellare sempre la faccia, e così torniamo alla tesi dell’articolo… 🙂
Te l’ho detto, è il più potente fattore mutageno conosciuto…
tanto, se non ti trasformi volontariamente, ti ci riduce lui a suon di cazzotti. Magari e’ tanto gentile da chiederti “In cosa vuoi che ti trasformi?” 😉
assolutamente OT:
…dunque se ho capito bene…se uno non muore a causa dei cazzotti diventa comunque più attraente per le femmine e si riproduce di più, giusto ? 😀
Molte donne hanno la sindrome della crocerossina, così anche i perdenti hanno delle chance… 🙂
Un buon esempio di ragione idealistico-hegeliana; le idee a cui debbonsi ingiustamente adeguare i fatti (a suon di cazzotti, uh…) sono da un lato il concetto riduttivistico-deterministico e contingente delle lotte fra maschi, che entra in conflitto con l’eventualità di combattimenti ben più mortali, e dall’altro il gioco di adattamento dell’attrazione eterosessuale, nel vero conflittuale con l’ipotesi culturale del genere. La verità è che l’uomo non vuole seguire seri strumenti formali atti a regolamentizzare il rapporto fra “natura” e “cultura”, estremamente interdipendenti ma non direttamente riducibili reciprocamente. Ne consegue difatti che il neodarwinismo risulti ancor meno scientifico di molte fra le “scienze molli”.
“Resta solo un’inquietante domanda postami da Fratus: i calci nel fondo schiena, cosa hanno modellato?”
ehehehe..domanda retorica?
Comunque secondo te perché non abbiamo la coda?
P.s.
A parte in Kung fu panda,Donkey Kong e Gorilla Grodd non so dove si veda una scimmia fare a cazzotti comunque…o dove la si sia mai vista…
Seriamente..scimmie che fanno a cazzotti..suvvia..il caldo comincia a fare effetto…
Come vedersi un puma davanti e vedere che swi alza e cerca di calciarti..
Poi cos’è avvenivan incontri in cui chi combatteva con altro oltre a pugni veniva ucciso?
No,perché anche l’uomo più forte ha una forza ridicola rispetto ad una scimmia(grandi scimmie)..una scimmia di 60-70 kg esercita una forza di almeno 200 kg e senza fare palestra..senza dopparsi o altro..senza contare che non avrà un massetere da grandi carnivori ma fa la sua porca figura..
Le grandi scimmie adulte,come scimpanzè e bonobo sono scaltri, veloci,anche imprevedibili, agili,e possono esercitare grandi forze come detto inoltre non è affatto cosa strana che qualche altra scimmia intervenga per aiutare un compagno in una rissa(anche più d’una).
Una scazzottata fra scimmie è più demenziale del maiale e della scimmia che copulano,tanto per richiamare alla mente un’altra cosa..
“i pugni sin dall’antichità sono limitati ad episodi marginali.”
E’ ovvio, basterebbe che si fossero documentati un minimo, da fonti inoppugnabili e avrebbero visto che l’antica boxe si faceva a colpi di clava in testa. Basta vedere questo documento storico:
http://youtu.be/zMqouaAnRYI
Quindi, per il Terzo Principio della Dinamica, secondo la logica dei ricercatori dell’Università dello Utah, si potrebbe affermare che i pugni dei nostri antenati sono stati formati dalle mascelle che andavano a colpire…
per minimizzare il danno alle falangi, va da se…
AlessandroV
ho l’impressione che a qualcuno i pugni abbiano modellato anche il cervello 😉
che le donne non facciano a pugni forse è vero, ma chissà che evoluzione/selezione hanno subito con le botte ricevute dai maschi. Di certo questi ricercatori non sanno proprio che fare pur di apparire in riviste e giornali
“Di certo questi ricercatori non sanno proprio che fare pur di apparire in riviste e giornali”
Comunque pare che a finire sui giornali ci riescano benissimo…
che le donne non facciano a pugni forse è vero
Si’ si’ come no…
http://tv.liberoquotidiano.it/video/11636656/Guerra-selvaggia-tra-donne–capelli.html
😉