Il Colonnello Edmondo Bernacca, il primo, indimenticato e più noto meteorologo televisivo.
Mentre i climatologi dell’IPCC si sbilancino in previsioni che non potranno essere confermate o smentite nel corso della loro vita, i meteorologi si confrontano continuamente con la prova scientifica delle loro affermazioni.
I meteorologi, gente seria.
Lo spunto per una polemica contro le notizie strillate ed enfatizzate per fare audience è venuto dal meteorologo de la 7 Paolo Sottocorona, come riferito sul Corriere della Sera:
«Ci dica lei se il condizionatore lo dobbiamo comprare oppure no. Sa, dovremmo prenderlo a rate altrimenti non ce la facciamo…».
Era una coppia di pensionati che scriveva al meteorologo di La7 Paolo Sottocorona: i titoli di tg e giornali davano un caldo assassino (più o meno) e loro, piuttosto che soccombere alla colonnina di mercurio, si stavano rassegnando all’acquisto non programmato.
Altrettanto critico verso un certo modo di fare informazione è un altro volto conosciuto delle previsioni meteo in Italia, il Colonnello Giuliacci, che nello stesso articolo afferma:
Pure il colonnello Mario Giuliacci nel suo sito Internet se la prende con «i soliti furbetti che pur di fare audience non dicono di quale temperatura si parli, se effettiva o apparente, generando confusione, ma soprattutto spavento, specie nelle persone anziane, vulnerabili all’afa».
Adesso saremmo sotto le grinfie di Caronte, l’anticiclone a matrice subtropicale sahariana.
Già, “Caronte” sarebbe il nome dell’ondata di calore in arrivo, una moda quella di dare un nome alle ondate di calore che non ha nulla di serio, solo una trovata per fare titoli sempre più allarmistici, un modo per colpire sempre più l’immaginario collettivo e dare la falsa impressione che ogni cosa che avviene sia “eccezionale”.
Sul sito del Corriere della Sera è stata pubblicata per l’occasione un’interessantissima “infografica” della quale si riporta una schermata:
Dalla schermata si nota che hanno ragione i meteorologi a protestare per gli allarmismi dei comunicati, si vede infatti che a parte il picco di caldo registrato nel 2003 le temperature non solo si muovono all’interno di una fascia che non mostra particolari segni di eccezionalità, ma che si sta chiaramente stabilizzando se non scendendo di livello nell’ultimo decennio.
Sembra invece puntare proprio all’allarmismo l’IPCC che da sempre ha cercato di spingere sull’acceleratore dei provvedimenti di riduzione delle emissioni di CO2 indicata come la responsabile del riscaldamento climatico. Un allarmismo fondamentalmente confermato in un articolo pubblicato sull’autorevole Economist in anticipazione del report dell’IPCC, un report che per bocca di Yvo de Boer, ex Segretario esecutivo del United Nations Framework Convention on Climate Change, avrebbe dovuto essere davvero terribile, tanto da fargli affermare “Il prossimo report IPCC spaventerà tutti a morte” .
Ma come sottolineato proprio nell’articolo dell’Economist gli studi sembrano invece indicare un ruolo meno rilevante per la CO2 e quindi delle proiezioni meno pessimistiche per il futuro.
Ma nonostante i trascorsi fatti di previsioni fallite, all’IPCC si continuano a fare fantascientifici annunci sul clima dell’anno 2100:
E questo non è serio.
I meteorologi invece ogni giorno possono essere smentiti nelle loro previsioni e non amano gli annunci altisonanti e gli allarmismi. Come si diceva, gente seria…
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2 commenti
I meteorologi, in particolare quelli provenienti dalle fila dell’Areonautica Militare, hanno alle spalle solidi studi di Fisica, al contrario di alcuni ospiti di famose trasmissione televisive; durante le quali lanciano, in continuazione, terrificanti previsioni, anche se sarebbe meglio scrivere “predizioni”, apocalittiche.
Mi riferisco, tanto per fare nomi, a Giampiero Maracchi ed a Luca Mercalli entrambi agronomi. I due sono in ottima compagnia come si può leggere in questo divertente articolo del prof. Franco Battaglia:
http://www.ilgiornale.it/news/interni/questo-freddo-fuori-stagione-gela-i-catastrofisti-clima-922222.html
Grazie Gabbiano,
il prof. Battaglia è una delle voci più interessanti sulle questioni climatiche e l’articolo da te segnalato ne è una conferma.
Come ricordato dal prof. aspettiamoci il solito pistolotto di Sartori per Ferragosto: riscaldamento globale, sovrappopolazione, catastrofe…
PS
E’ un argomento molto riproposto ultimamente, e allora è opportuno seguirlo con attenzione anche da parte nostra