In seguito a segnalazione di una persona non qualificata ma presumibilmente responsabile del sito Fallacielogiche.it l’immagine nella quale compariva il logo è stata rimossa per questioni di copyright.
Un sito intitolato “fallacie logiche.it” parla di CS e del darwinismo
Ma commette delle fallacie logiche
Ironia della sorte…
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E’ di giovedì 2 maggio l’articolo intitolato “Una storia plurale” pubblicato sul sito “Fallacielogiche.it“. La storia plurale in oggetto fa riferimento ai “cespugli” evolutivi di cui si è parlato nell’articolo pubblicato qui su CS e intitolato Addio nonna Lucy… Cosa resta del darwinismo?.
L’articolo di Fallacielogiche.it prende spunto da una visita dell’anonimo autore alla bellissima mostra Homo Sapiens il cui gusto è stato guastato “ahimè” dalla lettura dell’articolo su “Nonna Lucy“pubblicato su CS, che “ahimè“:
completamente deforma l’attuale quadro offerto dalla scienza, negando ahimè ancora una volta il darwinismo, nonostante addirittura la pontificia accademia delle scienze lo abbia confermato, con grande soddisfazione di Telmo Pievani.
Ed ecco il nostro anonimo autore cadere già nelle prime righe in una fallacia logica con la quale si parte dal falso presupposto che le critiche avanzate alla teoria siano dovute ad una presupposta motivazione religiosa. In pratica si viene a confutare un’affermazione non fatta che riflette solamente il pregiudizio dell’autore.
L’articolo prosegue poi facendo una correzione al termine “cespugli” impiegato su CS:
Il citato link parte dall’attuale quadro scientifico, che parla di una “storia plurale” (nel link definito “cespuglio”), ovvero convivenze tra specie diverse
Purtroppo però per l’anonimo autore fan del prof. Pievani, il termine “cespuglio” è stato impiegato anche dallo stesso prof. Pievani, come si può verificare qui di seguito:
Il termine “cespugli” evolutivi impiegato dal prof. Pievani nel libro “Homo sapiense ed altre catastrofi”.
L’articolo prosegue quindi affermando:
Dal fatto che alcune specie di ominini, contemporanee (per cui si parla oggi di diverse umanità) siano nel tempo sopravvissute ad altre, o che alcune si siano estinte, si giunge a negare l’evoluzione alla base dello sviluppo degli ominini stessi, vale a dire alla negazione del darwinismo nel suo nucleo fondamentale rappresentato dalla selezione naturale (connubio di caso e necessità)
Altra fallacia logica imperdonabile per un sito che si occupa di fallacie logiche. Infatti si afferma prima che viene negata l’evoluzione degli ominini, poi si afferma che si nega il darwinismo, inducendo il lettore ritenere che l’evoluzione e il darwinismo siano sinonimi e che quindi nell’articolo su Nonna Lucy si sia negata l’evoluzione. Credo che si possa chiamare argomento dell’uomo di paglia. Un trucco col quale si fa un’opposizione ad un argomento immaginario che può essere facilmente confutato.
Senza contare che poi nelle righe in cui viene riportato il testo di accompagnamento alla mostra si cade anche nella fallacia detta “Non sequitur” o “Post hoc, ergo propter hoc“:
Post hoc, ergo propter hoc (locuzione latina che alla lettera significa dopo di questo, quindi a causa di questo) è un sofisma che consiste nel prendere per causa quello che è un antecedente temporale, ovvero si pretende che se un avvenimento è seguito da un altro, allora il primo deve essere la causa del secondo.
Questa fallacia è poi quella che grava sull’intera ricostruzione dell’origine delle specie, il suddetto testo afferma infatti quanto segue:
Ardi, nomignolo di Ardipithecus ramidus (…) è un antenato antichissimo e prezioso: ha piu di 4,4 milioni di anni, precedette le australopitecine (…) Ardi presenta al contempo un mix unico di caratteri scimmieschi arboricoli e un bipedismo avanzato. Mostra una capacità cranica di poco superiore agli scimpanzé (…) non sappiamo se sia l’antenato comune di tutte le specie successive, ma senz’altro è un buon candidato, e comunque è un vetusto e longevo ramoscello dell’intricato albero dell’evoluzione umana (…)
Insomma, Ardi solo per il fatto di essere precedente alle altre specie viene assunto come antenato di almeno qualcuna di loro, se proprio vogliamo parlare di fallacia logica ecco un bell’esempio.
Veramente un’amara ironia della sorte, il sito Fallacielogiche.it volendo indicare l’articolo apparso su CS come un esempio di fallacia logica (che non dimostra), finisce per mostrare la fallacia logica dell’intero evoluzionismo e giunge perfino al paradosso di dimostrare la fallacia logica di sé stesso.
Un articolo che allunga l’elenco di quelli che ci avrebbero guadagnato a tacere.
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68 commenti
Che figure di ….
Poi Ardi col ” bipedismo avanzato”….
Semplicemente da Wikipedia:
“Dalla forma delle pelvi e degli arti, gli studiosi ritengono che Ardi fosse potenzialmente in grado di camminare in forma eretta sul terreno; la presenza di un alluce mobile nel piede indica invece che utilizzava tutti e quattro gli arti quando si arrampicava sugli alberi.[7][2][8][9]( Jamie Shreeve. (EN) Oldest Skeleton of Human Ancestor Found. National Geographic News;Ardi, l’ominide più antico del mondo. La Stampa, 2 ottobre 2009; White, Tim D., Asfaw, Berhane; Beyene, Yonas; Haile-Selassie, Yohannes; Lovejoy, C. Owen; Suwa, Gen; WoldeGabriel, Giday (2009). Ardipithecus ramidus and the Paleobiology of Early Hominids.. Science 32) L’ A. ramidus aveva quindi una capacità di deambulazione molto più primitiva dei successivi ominidi.[10-Jonathan Amos. (EN) Fossil finds extend human story. BBC News, 1 ottobre 2009]”
Mai sentito poi parlare di un Gibbone?
http://www.repubblica.it/ambiente/2012/09/15/foto/mamma_gibbone_equilibrista_sul_cavo-42578225/1/#
http://www.cmnh.org/site/ResearchandCollections/CastingLabs/PhysAnthroCastingLab/Gibbon.aspx
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/e/e1/Ardi.jpg/220px-Ardi.jpg
Mah..una scimmia arboricola assunta come antenato comune perchè estinta molto tempo prima della comparsa di quelli di cui dovrebbe essere l’antenato..
Ne avessero azzeccata una comunque nell’articolo,impossibile non quotare:
“Un articolo che allunga l’elenco di quelli che ci avrebbero guadagnato a tacere.”
Cos’è Enzo han sguinzagliato i ‘cani’? 🙂
Almeno potevan non sciogliere i chihuahua!
Gli autori del sito “Fallacie logiche.it” sono gli stessi a cui alludevo in questo commento:
http://www.enzopennetta.it/2013/05/addio-nonna-lucy-cosa-resta-del-darwinismo/#comment-14144
Grazie Achille per aver segnalato questo sito..una vera chicca trash. 😉
Prego Leonetto, ti dovrebbero interessare anche questi altri due articoli dello stesso sito:
il primo spiega come il neodarwinismo abbia il merito di insegnarci a non vedere l’uomo come il centro del Creato e che casi come il Toxoplasma non contraddicono il neodarwinismo:
http://www.fallacielogiche.it/index.php?option=com_content&task=view&id=76&Itemid=88
il secondo illustra i “meriti” di Darwin, il perché è stato innovativo e “pericoloso” e perché la sua teoria è sempre stata “confutabile” (e quindi forse falsificabile):
http://www.fallacielogiche.it/index.php?option=com_content&task=view&id=178&Itemid=186
Vuoi che muoro?-cit 🙂
E’ pieno di una serie di cialtronate e forzature ideologiche da far spavento..
Poi cosa c’entra tutto quanto non contraddice il neodarwinismo?Le implicazioni logiche voglion dire poco o nulla,nel senso che se il paradigma è falso o corretto possono essere vere comunque..
Caliamo un velo pietoso sulla ‘selezione per’ del toxoplasma..che si può riprodurre in 200 specie di mammiferi.
topi maschi infetti reagiscono maggiormente dei topi non infetti(che reagiscono comunque ma meno)all’odore dell’urina del gatto che viene percepita similmente all’odore dell’urina della femmina topo.
Non è che il toxoplasma controlla l’organismo come la vespa con la larva e non c’è motivo di dargli quell’impronta così marcatamente darwinista,anche perchè detta così è estremamente ambigua.
Cioè è un evento che banalmente non contraddice il neodarwinsmo,ma molto meglio è un esempio che banalmente non contraddice l’adattamento per selezione naturale delle specie che è ben diverso..
Son cose negate da nessuno..cosa vengono a raccontare..
Il toxoplasma che infetta quella regione del cervello neoi ratti ha più chance di riprodursi di quello che eventualmente ne infettassse o ne avesse infettato altre perchè c’è una maggior risposta sessuale che vince su quella di difesa da predatori,perchè l’olfatto della bestia è ‘daneggiato’..
E quindi?
Si nota proprio come si insista su punti con un’enfasi fuori luogo..che distorce quasi(anche senza quasi) il normale stato delle cose..
Ma tutto l’articolo è confusivo,ideologizzato etc etc..
Si nota anche la ‘deficienza’ dell’approccio darwinista rispetto ad uno che prevede di individuare un senso.
Così come il topo non va la per fasi mangiare dal gatto,come viene detto,ma per quanto ho detto,e così per le formiche…
Si leggessero “Gli errori di Darwin” di Piattelli Palmarini..
E si leggessero loro l’origine delle specie e si studiassero il neodarwinismo e comprendano che l’adattamento per selezione,la microevoluzione non sono il neodarwinismo e che nessuno critica tali cose..nessuno..anzi ad un certo punto grossomodo lo dicono..però poi sostengono altro..
Il sito si chiama fallacie logiche perchè gli autori degli articoli le commettono?
A parte che il darwinismo,se vogliamo,era falsificabile,infatti con Mendel ci fù l’eclissi del darwinismo essendo falsificato il meccanismo di pamngenesi di trasmissione dei caratteri acquisiti motore dell’evoluzione.
Poi con i tempi geologici si danno la zappa sui piedi,se si considera i tempi ammessi per l’evoluzione che Gould mostra e le probabilità che coinvolgerebbero il fenomeno siamo a livello di miracoli..
Però non comprendono cosa sia un criterio di falsificabilità,come del resto non comprendono molte altre cose..
Che sito..comunque è sicuramente in quella Galassia..
Grazie anche da parte mia, infatti è proprio dal tuo intervento che è seguito questo articolo.
Prego, mi piace collaborare. In verità, siccome al peggio non c’è mai fine, conosco anche due interessanti “tesi” su come alcuni scienziati abbiano ipotizzato l’origine della monogamia e dell’orgasmo femminile, purtroppo ricordo bene le argomentazioni ma non le fonti; dimmi se sei curioso di saperle subito (se ti interessano)per farti due risate o preferisci che io approfondisca non solo il “peccato” ma anche il “peccatore”.
@ Enzo Pennetta:
Prof., mi sono ricordato dove avevo letto la prima “tesi” che ho citato nel commento precedente, era su Le Scienze di un anno fa:
http://www.lescienze.it/news/2012/05/29/news/genesi_monogamia_fedelt_scelta_femminile_promiscuit_approvvigionamenti_prole_gerarchia_sociale_basso_rango-1054775/
“Cos’è Enzo han sguinzagliato i ‘cani’?
Almeno potevan non sciogliere i chihuahua!”
@ Giuseppe e a tutti gli altri lettori darwinisti del sito (Paolo, Massimo, Greylines, ecc.)
La situazione è dunque questa. Oggi un sito darwinista, esperto in logica fa derivare
1) Dalla dichiarazione della Chiesa di compatibilità tra darwinismo e fede cattolica, la validità scientifica del darwinismo. Come se la Chiesa, oltre ad aiutarci ad andare in Cielo, avesse anche l’ultima parola su come è fatto il cielo;
2) la coincidenza tra “fatti” dell’evoluzione e le loro “spiegazioni” darwinistiche;
3) l’uguaglianza semantica del predicato “essere più vecchio di …” col predicato “essere padre di…”,
ecc., ecc., con la sequela di fischi per fiaschi.
Ieri un altro sito darwinista, anzi il primo di tutti i siti darwinisti italiani, riprende un articolo di un’insegnante di lettere, pubblicato su altro sito darwinista, pieno zeppo di strafalcioni logici, epistemologici e scientifici, alla cui nostra puntuale denuncia l’autrice replica surrealisticamente nel nostro sito per spiegare – come fossimo i suoi bambini di scuola – la differenza in letteratura tra stile e sintassi, e beatamente sorvolando sul merito di tutte le altre questioni da noi sollevate.
Come si può, amici, “dialogare” con tale ignoranza, per giunta grassa di prosopopea?
Impeccabile,da leggere con attenzione e riflettere.
E pensa, Leonetto, che sono persino d’accordo… Anch’io mi aspetto ben altre cose da chi si professa darwinista e conosce il darwinisamo.
Quel che manca è un vero confronto.
Ma quello tra Massimo e il prof. non mi pare male.
Mi dispiace che il dialogo tra me e il prof. Masiero, arricchito da interventi del prof. Pennetta e di Leonetto, sia stato chiuso con molte domande ancora aperte, ma del resto i commenti erano già molti e riguardavano argomenti già parecchio discussi sul sito.
Io sto continuando la mia lettura qui su CS, e devo riconoscere che l’accuratezza logica con cui vengono presentati gli argomenti è superiore alla media dei siti italiani, sia contro che pro-darwin.
Tuttavia, nessun articolo né obiezione posta mi ha tutt’ora convinto, e potrei ribattere punto per punto, anche se non vi è più modo.
Rettifico, i commenti sono ancora aperti, sono io che non trovavo più il comando. Cercherò di rispondere nel tempo che ho a disposizione.
Vi è un pregiudizio diffuso verso questo sito, è quello che gli permette la diffusione sui siti creazionisti e di conseguenza lo mette in cattiva luce nei confronti di quelli che si occupano di scienza, con conseguente basso riguardo verso gli argomenti interessanti in esso contenuto. Bastano poche letture pet ricredersi, ma io consiglio di rendere ancora più chiaro in futuro che gli argomenti presentati sono del tutto indipendenti dall’ambiente anti-darwin tradizionale, famoso per il negazionismo delle evidenze mediante elaborati sofismi e palesi distorsioni.
Massimo,
si può rendere chiaro quanto si vuole il messaggio, ma se le persone criticano senza leggere o senza la necessaria preparazione per capire cosa leggono, non c’è niente da fare.
No, non è così, prof. Pennetta.
Per me la chiarezza dev’essere iniziale e facile da cogliere, poi si approfondisce di gusto,con gusto crescente… Non si passa all’approfondimento di ciò che può apparire di sfera creazionista.
L’equivoco iniziale c’è, il pregiudizio anche e 1+1 fa 2. Se si fa 0+1 fa 1 ed è già meglio…
Non sono per niente d’accordo Giuseppe, nessuno obbliga qualcuno a fare delle critiche!
Se quindi si vuole prendere l’iniziativa di farne si ha prima l’obbligo intellettuale e morale di capire bene cosa si va a criticare.
Chi non lo fa è colpevole di superficialità e pregiudizio,
Nessuna scusante per questa gente.
E’ esattamente così Enzo.
Finchè la cosa è propria di qualche utente, uno può anche pensare che un clima di malafede,chiamiamolo così,possa confondere e far scambiare il sito per altro a priori,ma se l’errore lo fanno altri bisogna farsi altre domande..
E poi se uno vuol vedere una bandiera,un colore di una maglietta non va molto lontano.
Se uno critica senza sapere cosa va a criticare è un’ignorante e una capra.
Come anche chi costruisca tutta la critica su una parola o su un titolo,non è metodo opèportuno.Al limite a valle potrà anche esprimere perplessità du titoli,parole ed altro ma solo in conclusione.
Son cose che vangon fatte indifferentemente da ciò che c’è palesato.Non dovrebbe esser difficile da constatare.Che non tutti faccian così non vuol dire nulla,il trend è quello.E comunque tanto finiscono per servire come “useful idiots”(sempre diciamo con accezione storica).
l’argomento lo si era già toccato qua comunque:
http://www.enzopennetta.it/2013/05/siti-di-di-vulgata-scientifica/#comment-14512
“Se uno critica senza sapere cosa va a criticare è un’ignorante e una capra”
Esattamente.
http://www.youtube.com/watch?v=zYBytLS9Bhk
@Giorgio
Che strano, sembrerebbe proprio che vogliano farci “vincere facile”…
Piedi per terra, prof.Pennetta. Io che sono come San Tommaso vorrei prima toccare le… ferite.
A parte gli scherzi, il confronto non può che produrre vantaggio per la scienza, per la vera scienza.
D’accordo con te Giuseppe, il confronto, anche quello palesemente banale come in questi ultimi due episodi, consente sempre di chiarire qualcosa.
Anzi, sono tutti punti in cascina per CS, non ci piove.
Il creazionismo è una parola di significato ambivalente, che (come il berlusconismo/antiberlusconismo negli ultimi vent’anni di politica italiana) fa comodo alle elite di entrambe le tifoserie per scaldarle in una lite fasulla, almeno fino a che non irrompe nella scena un terzo incomodo (come il grillismo) a sparigliare i giochetti.
Occorrerà spiegare esplicitamente su CS, con un bell’articolo epistemologico, che c’è un creazionismo filosofico (il teismo) con pari filosofica dignità della concezione opposta (l’ateismo), ed un creazionismo pseudo-scientifico della stessa nullità scientifica del suo opposto (lo scientismo).
E come ai fondamentalisti nordamericani fa comodo puntare sulla fede del popolino per impartire lezioni di falsa scienza fondate sull’ID (mentre la scienza esclude per metodo la teleologia), così ai gestori dei blog darwinisti di casa nostra fa comodo ammaestrare i loro lettori più ignoranti mettendo il creazionismo filosofico-religioso, irrinunciabile e perfettamente legittimo, dei cattolici in concorrenza con le teorie fisiche del Big Bang. Esemplare di questa confusione l’articolo della sig.ra Longo, ospitato da Pikaia: ma chi glielo va a dire a Pievani, che da epistemologo conosce benissimo la differenza tra i due creazionismi, di non ospitare articoli di così bassa lega? V’immaginate gli interessi in gioco politici, Uaar, di mostre, conferenze, ecc., in gioco?
Per questo, è difficile il dialogo: perché non c’è in gioco, come ingenuamente credono le anime belle, solo la verità e la scienza, ma tutta una serie di piccoli interessi economici.
@ Giorgio Masiero
“Per questo, è difficile il dialogo: perché non c’è in gioco, come ingenuamente credono le anime belle, solo la verità e la scienza, ma tutta una serie di piccoli interessi economici.”
Questa è una spiegazione ragionevole della situazione.
Ma non le sembra un aggravante?
Che senso ha il confronto partendo da una situazione di questo tipo?
@ Enrico
Il dialogo si può fare tra quelle persone, presenti in entrambi i fronti, che sono solo interessate alla scienza e non sono appesantite da altri interessi.
Sei creazionista?
Sì!
E come la metti con l’evoluzione?
Non crederai che ci ha creato Dio in un attimo!?
Cosa vuoi che siano 15 miliardi di anni per Dio?
Lui che è fuori dal tempo ed eterno, giusto un attimo.
Ha detto benissimo nell’ultimo intervento il prof. Masiero.
Ideale sarebbe anche nei post, come caldeggia sempre il prof. Pennetta, dividere bene la scienza dalla filosofia e dalla fede che immancabilmente, per forza di cose, ogni tanto, dal momento che siete in buona parte cattolici, deve saltar fuori, anche magari solo per rispondere a chi, come me, ogni tanto provoca in questo senso…
E allora succede che si dica, superficialmente: ecco sono cattolici e dunque non possono che essere creazionisti… Mi rendo conto anch’io che quando si entra nel regno dei dogmi da credere per fede (per esempio il monogenismo) a un non credente vien facile dire: allora se credono questa cosa come possono credere nell’evoluzione, quella vera?
Per questo dicevo con forza e dico ancora siate chiari da subito, fin a dalla Home, non date alibi a chi, come me, aveva tanto e tanto pregiudizio abbinato al suo legittimo agnosticismo…
Mi permetto di aggiungere che nel mio piccolo a smuovere le acque ho contribuito anch’io (assieme a Paolo), non fosse altro perché vi ho fatto fare puntualizzazioni di cose che davate per scontate (e chi le capiva?) e anche perché è emersa alla fine la carica del prof. Masiero che, magari mi sbaglierò, ma è più in forma che mai…
E qui invece sono di nuovo d’accordo… 🙂
Adesso allora dal mio punto di vista aspetto qualcuno che dica che il neodarwinismo è falsificabile (si dice così, no?) e ci spieghi perché.
Massimo, per esempio, perché s’è arreso?
@ Giuseppe
Il monogenismo è verità prossima alla fede, non dogma di fede.
Cosa cambia nella sostanza? Chi è cattolico deve crederci, pena essere in peccato mortale.
@ Giuseppe
IL PROGRESSO DELLA DOTTRINA CATTOLICA – di P. Giovanni …
http://www.riscossacristiana.it › Rubriche › Vita della ChiesaTranslate this page
Finchè non è confermata, ma approvata comunque dalla Chiesa in forma ordinaria, è verità prossima alla fede; quando invece è solennemente confermata ..
Macome mai non e’ uscito fuori il pingback all’ articolo di Enzo?
Forse non gli faceva piacere?
Ho il fondato sospetto di aver scatenato io il “chihuahua”.
Il 2 maggio, sulla mia bacheca di FB ho linkato l’articolo incriminato, immediatamente commentato con fastidiosa arroganza, da una utente che risulta tra i miei contatti.
Gli argomenti erano gli stessi: Telmo Plevani dixit, anche l’accademia pontificia… il Darwinismo (o l’evoluzionismo?) è un fatto, le fallacie (una fissazione che ricorre frequentemente nelle sue argomentazioni ma che hanno più l’aspetto di espediente sofistico)ecc
Ne seguì una ridicola zuffa, con lei che cercava di “portarmi alla luce” postandomi collegamenti inutili e fuori tema che immediatamente cancellavo (conosco quanto basta i principi darwinisti).
Disse che avrebbe scritto non so cosa da qualche parte, non so dove.
Inutilmente cercavo di farle capire la differenza tra evoluzione e interpretazioni neodarwiniste. Alla fine mi sono preso dello schizofrenico (?) mentre io mi sono limitato a definirla fanatica riduzionista e tanti saluti.
Quel che però è più interessante e che forse non vi sorprenderà, è il fatto che fin dal primo messaggio era chiaro che non avesse letto l’articolo del prof. Pennetta, cosa che lei stessa ammise. Solo dopo la scomposta reazione deve averlo letto ma, evidentemente, non capito.
Se può interessare, questo è il suo unico post che ho lasciato (e al quale ho risposto) dopo lo sconclusionato parapiglia:
hai cancellato tutti i commenti? qualora ti interessi l’interesse per la verità vai al Nr. 215 di fallacie logiche e comincia pure dal fondo: “Il trucco ovviamente è che, ancora una volta, si vuole giungere alla conclusione che la teoria dell’evoluzione è solo un’ipotesi, come stava scritto nella Humani Generis di Pio XII del 1950. Come per le strategie dei creazionisti americani, si tenta di strumentalizzare le controversie che animano il dibattito evoluzionistico rappresentandole come ‘diverse teorie dell’evoluzionismo’ o come contraddizioni interne insanabili, per mostrare la presunta infondatezza teorica dell’impianto darwiniano. Un beffardo fraintendimento di cui soffrì molto, per esempio, il paleontologo Stephen J. Gould, la cui opera fu male interpretata come una forma di antidarwinismo. Quando morì nel 2002, all’età di 61 anni, l’Avvenire titolò il suo necrologio così “Il funerale del darwinismo”. Ma le discussioni interne a una comunità di ricerca non coincidono necessariamente con la debolezza di una teoria. Dovremmo forse rinunciare alla meccanica quantistica e a tutte le sue quotidiane applicazioni per via delle controversie, a volte accesissime, che si scatenano attorno all’interpretazione di alcuni suoi principi?”
Gigi, la persona di cui parli credo che sia la stessa che mi ha scritto.
Comunque è stata la stessa reazione del CICAP quando per scherzo modificai il loro logo! 🙂
Del resto, prof., vorrei vedere se usassero il logo di CS per uno scherzetto infantile, che so, magari per definirvi Creazionisti Scientifici…
Preciso che è solo una battuta provocatoria, provocatoria quel che basta per rendere il concetto che quello che per noi è uno scherzo non può esserlo per chi lo scherzo lo subisce. 😉
Lo “scherzo” col logo dl CICAP non era lesivo nei loro confronti:
http://www.enzopennetta.it/2012/01/perche-non-istituiamo-il-cicape/
Comunque il discorso può valere per il caso del CICAP, ma in quest’ultimo il discorso è diverso.
In seguito ad una mail con la quale si fa presente che il logo di Fallacielogiche.it è coperto da copyright, ho provveduto a rimuoverlo.
Si fa comunque presente che siamo di fronte all’ennesima fallacia logica del sito Fallacielogiche.it.
Infatti l’immagine posta in apertura di questo articolo riportava il logo solo come documentazione di cronaca, un po’ come mettere il logo della FIAT sul Corriere in un articolo in cui si parla della fabbrica automobilistica, quindi non si poneva alcun problema di copyright…
Bah… ad essere maliziosi si potrebbe chiedere la ricevuta della SIAE 😉
Cmq fa specie che i attacchino a queste cose e non rispondano MAI nel merito.
Toh!! Che strano. Quella stessa immagine del sito (non oso nominarlo senno’ gli violo il copyright) appare anche in altri siti: che faranno i coraggiosi autori?
http://www.xtendedlab.com/index.php/tag/limiteazero/
http://mauriziosartori.it/2011/11/28/ci-sono-molti-modi-di-camminare-per/silhouette/
Ho trovato questo interessante pezzo:
http://www.masternewmedia.org/it/proprieta_intellettuale/articolo-70-diritto-di-autore/pubblicare-legalmente-foto-e-immagini-coperte-da-copyright-sul-web-20070111.htm
quindi la richiesta sarebbe da considerare pretestuosa.
Ma quando non si ha altro da contestare…
A FL non sarebbe mai passato neanche per l’anticamera del cervello di fare un copia incolla con il logo di CS, in quanto il fine non è la denigrazione ma l’esposizione di contenuti. Le questioni etiche non corrono necessariamente sugli stessi binari del diritto. Inoltre “Se ci guadagni qualcosa, anche indirettamente, questa legge non cambierà nulla.”. La titolare sito, il cihuahua, non ha mai scritto libri e non ha ricavi neppure indiretti.
Gentile fuffi,
non si capisce quale sia il problema con il logo, neanche quelli di Pikaia e del CICAP hanno avuto mai nulla da obiettare sul fatto che in articoli in cui si parla id loro venga ripreso il logo.
E poi la denigrazione non c’è, si sono fatte delle obiezioni a quanto scritto su FL, se si ritenevano ingiuste si poteva rispondere a quelle, si è invece scelta la strada della polemica sul logo.
E’ stata quindi una vostra decisione quella di non andare sui contenuti ma sulla polemica sterile.
PS: riguardo agli interventi in cui venivano fatti dei commenti ad personam, come vede li ho rimossi appena possibile e chiedo scusa per l’accaduto.
Riguardo al ‘problema’ del copyright, ci tenevo a sottolineare con il mio link semplicemente che secondo la normativa è possibile riprendere qualche immagine di qualche altro sito in nome della critica, del dibattito, ecc.
Altrimenti non si potrebbe neppure parlare della televisione di stato utilizzando il noto acronimo.
Non c’entra niente la scrittura di libri o quant’altro.
Mi scuso se non mi sono spiegato bene.
Grazie per la doverosa rimozione, non sono entrata in merito alle questioni in quanto reputo l’articolo di FL impeccabile. Lo avrei ripetuto,1:1. Chiunque sia esperto sul tema potrà giudicare di persona. Questo il motivo per cui ho menzionato solo il,copyright e coloro che hanno invaso una sfera privata.
Ps. Piero non ha evidentemente compreso quello che ha lui stesso linkato. Il,professor pennetta di sicuro si.
Evidentemente non parliamo lo stesso italiano.
sfera prifata= diario PUBBLICO su facebook?
mah…
quanto all’impeccabilità, beh… si vede che non ha letto l’articolo
Piero, avevo rimosso i mastini dalla mia bacheca, mi sa che li rimetto…non lo faccio per rispetto al prof. Pennetta, con il quale almeno su queste cose ci intendiamo. Già perso troppo tempo, gestione razionale del proprio,tempo prima di tutto 🙂
Signora Molè, alcune considerazioni:
1) è italiana? dalla sua grammatica e dalla sua sintassi non si direbbe
2) non ha capito assolutamente il fatto del copyright: ho semplicemente detto che è possibile prendere delle immagini da altre parti per diritto di critica e lei ha fatto l’isterica. Oltretutto come ho dimostrato lei ha preso delle immagini da altri siti, senza fare tutto questo can can. Come la mettiamo?
3) come si fa a mettere i “mastini” alla sua bacheca su facebook? mi lo spiega? visto che è PUBBLICAMENTE accessibile a tutti?
4) certo, l’autrice che dice che il PROPRIO articolo è IMPECCABILE (complimenti per la modestia, e per l’educazione visto quello che ha detto al prof. Pennetta), senza dare un minimo di chiarimento sulle critiche che qui le sono state mosse
mamma mia siamo a livelli dell’asilo mariuccia.
Non cadrò allo stesso livello denigrando a mia volta, deontologia professionale. Siccome non ha compreso quello che ha condiviso mi spiego meglio: il sito cs guadagna almeno indirettamente, dal momento che vengono pubblicizzati i libri del professore. In questo senso la normativa che lei ha citato non cambia. Il sito di cui sono titolare non ricava nulla, neppure indirettamente, dal momento che io non pubblico. Farebbe bene a leggere il Nr. 45 di FL Piero. Se altri sono disposti a vedere il proprio logo a disposizione di chi anche ci guadagna su affar loro. A me non sta bene ed è’ mio diritto. Continua pure con gli ad personam, perseverare diabolicum.
Ps. Non solo non sono italiana, non sono neanche umana, chihuahua mi avete definito. In gergo tecnico genocidio intellettuale.
Ps. Non solo non sono italiana, non sono neanche umana, chihuahua mi avete definito. In gergo tecnico genocidio intellettuale.
E Certo che per essere un chihuahua straniero vi ho scomodati parecchio 🙂
Leggo adesso questo “vivace” scambio tra Fuffi e Piero che ha animato la giornata, se siete d’accordo uscirei dal confronto personale per lasciare spazio solo a considerazioni su aspetti inerenti ai contenuti degli articoli.
Voglio solo aggiungere che contrariamente ad altri giovani protagonisti degli ultimi interventi, Fuffi ha polemizzato senza supponenza e sono convinto che sia animata da un’autentica voglia di conoscere.
Aggiungo che ha saputo accettare la critica ed è scesa coraggiosamente nell’arena a confrontarsi con noi, tutte caratteristiche che meritano stima al di là della divergenza di vedute che certamente permane.
Grazie. Dal momento che il tono è diventato civile posso entrare brevemente nel merito. Circa la critica, la ho compresa ma non accettata. Mi spiego: 1) posso comprendere che siate prevenuti e abbiate spesso a che fare con persone che vi scambiano o vogliano scambiare per creazionisti di “tipo americano”, non era il mio caso ed infatti ho aggiunto un riferimento ai “disegni intelligenti”. Qualora questo sia errato attendo volentieri una rettifica che potrei volentieri integrare. 2) sul “cespuglio”, non comprendo assolutamente (!) come potesse essere considerato una critica, al fine di evitare un fraintendimento ho aggiunto “sinonimo”. Su Ardi, il post hoc è una semplificazione eccessiva, mi limito a riportare questo estratto dal testo di Pievani/Sforza al riguardo.
http://www.homosapiens.net/wp-content/uploads/2011/12/Homo_Sapiens_estratto.pdf
A dimostrazione che ci tengo alla correttezza delle informazioni, ad evitare fraintendimenti, per quanto a mio avviso questi fossero da escludere. Ma presuppongo volentieri buona fede. Ancora circa il pregiudizio: difficilmente contestabile che questo sito proponga anche molti articoli inquadrabili nel filone apologetica. E comunque un uomo di Chiesa, qualora scienziato, ha diritto ad essere presentato come tale ed essere citato nel contesto di un dibattito scientifico.
Lei, Fuffi, ha dichiarato di reputare l’articolo apparso su FL “impeccabile”. Prendo un punto alla volta, tra quelli che interessano a me e che mi sono apparsi illogici.
Nell’articolo su FL si sostiene che noi “… neghiamo ahimè ancora una volta il darwinismo, nonostante addirittura la pontificia accademia delle scienze lo abbia confermato…”. Le chiedo: secondo Lei, la pontificia accademia delle scienze ha il potere di “confermare” una teoria scientifica?
La nostra risposta è: assolutamente no! Non lo può fare né l’accademia pontificia, né nessun’altra “autorità” sulla Terra. Una teoria scientifica può essere solo confermata (meglio: “corroborata”) da osservazioni sperimentali. E si dice “corroborata” (non confermata), perché mai una teoria scientifica può essere confermata (che ha un significato di “definitivo”), perché corre sempre il rischio, come c’insegna tutta la storia della scienza, che prima o poi un esperimento nuovo la falsifichi. Proprio per questo, per questa successione di errori, la scienza progredisce…
Sa, Fuffi, che cosa ha ribadito l’accademia pontificia delle scienze? Che non c’è incompatibilità tra darwinismo e religione cattolica. Tutto qua. Non è allora una “fallacia logica”, questa sì, quella di derivare da una dichiarazione di non incompatibilità religiosa una dichiarazione di conferma scientifica?
Rispondo per l’ultima volta a persone che non siano il professor Pennetta, l’unico evidentemente in grado ad aver interiorizzato i concetti da me espressi al nr. 45 di FL. 1) impeccabile: polemica sterile, ho spiegato 2) il dibattito avviene sulla base di contrapposti studi, si discute su questi studi e Werner Arber è rappresentante di un tipo di studi 3) lei evidentemente non ha letto l’intervento originale di Werner Arber (lo trova nel mio articolo), ambiguamente riportato da Avvenire (la fonte che penso lei abbia letto, regola Nr. 1, sempre l’originale). Eppure il prof. Pennetta se non erro nel suo sito ha riportato anche gli originali. Evidentemente non è attento neppure agli studi del prof. Pennetta.
(…) According to the theory of biological evolution based on Charles Darwin’s postulate of natural selection acting on phenotypic variants, the spontaneous generation of genetic variants is the driving force behind biological evolution. Scientific research in recent decades has made it clear that (…)
Chi ha scritto questo nonsenso?!
Se la forza che guida l’evoluzione biologica sta nel genotipo (come tutti crediamo, ma non sappiamo in che cosa consista), il fenotipo viene dopo l’esecuzione del programma genetico: e allora la selezione naturale (che agisce tra fenotipi) viene “dopo”, è un effetto e non può essere la causa dell’evoluzione!
Werner Arber, immagino che questo possa creare un fenomeno di dissonanza cognitiva.
e ora chiudo davvero con chi si esprime senza prendere in considerazione gli interlocutori. La gestione razionale del mio tempo prima di tutto.
Io ragiono con la “mia” testa e non riconosco nessuna autorità in scienza. Lei, invece, ha scelto a priori a chi affidare la Sua fede.