Environmental Science & Technology: il fotovoltaico ha consumato più energia di quanta ne ha prodotta

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Il fotovoltaico non è ad impatto zero dal punto di vista ambientale, inoltre adesso si ha la certezza che non è stato neanche utile per risparmiare energia.

 Finalmente le cifre sul fotovoltaico. Uno scandalo da 6 MLD di euro l’anno (solo in Italia)

 

Il 13 aprile scorso l’agenzia ANSA batteva una notizia che avrebbe dovuto essere positiva: Solare produce piu’ di quanto consuma. Il titolo in realtà tradisce il fatto che se il produrre più di quanto si consuma è una notizia, questo significa che finora non è stato così.

Ma le cose stanno anche peggio, infatti nel comunicato ANSA si legge quanto segue:

Se cinque anni fa l’energia necessaria per costruire e mettere in funzione i pannelli era superiore al 75% rispetto a quella prodotta sfruttando il sole, secondo i ricercatori ora esiste una buona probabilita’ – superiore al 50% – che il fotovoltaico sia passato, nel 2012, a produrre piu’ di quel che consuma.

Quindi la notizia del sorpasso non è neanche certa, essendo probabile al 50%.

Ma se anche nel  2012 i pannelli fossero veramente passati a produrre più di quanto consumano, questo vorrebbe comunque dire che gli impianti installati finora sono stati antieconomici e antiecologici.

E qui si apre un discorso interessante, infatti per far diventare conveniente quel che non lo era, lo stato ha finanziato con l’immensa cifra di 6 miliardi di euro annui l’installazione degli impianti fotovoltaici, un importo pari ad un quarto circa del gettito dell’IMU, dato che va moltiplicato per gli anni in cui il contributo è stato erogato.

Di tale flusso di denaro si sono avvantaggiati gli operatori del settore, anche chi ha svolto l’attività di produzione e installazione parallelamente a quella di informazione sui pericoli del Global Warming.

Ma, come sappiamo, finora chi ha provato a dire che il Global Warming Antropico non è un fenomeno accertato scientificamente, è stato accusato di essere al servizio delle lobby del petrolio.

Sarebbe bene che si cominciasse a parlare un po’ di più delle lobby delle energie alternative.

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

47 commenti

  1. Mah, su questo non avrei tutte queste sicurezze…

    L’Ansa non cita nessun dato numerico per vedere la correttezza di quelle affermazioni inoltre si fa anche presto a fare ‘studi’ falsati con costi gonfiati: per es. estraggo il silicio in America, lo lavoro in SudAfrica, lo assemblo in Cina, lo vendo in Italia etc…
    Bisogna contare anche la riduzione delle perdite di rete che ammontavano al 10,8% mentre con l’energia prodotta in loco sono azzerate.
    E anche se ci fosse solo un pareggio con la produzione delle centrali (attenzione, almeno 35 anni di produzione, non 20…), si è comunque ridotto l’inquinaento prodotto dalle stesse. Se poi, come spesso si fa, lo si abbina al riscaldamento delle case, si eliminano anche tutti gli inquinanti invernali dei camini che ricadono in loco, nell’aria della città.

    Che gli incentivi inizialmente fossero troppo alti è vero, ma non credo ci si debba scagliare tanto su questo e magari tralasciare lo scandalo enorme per anni dei CIP6 ad esempio.

    Attenzione che ci sono numerose lobby che sono interessate a criticare il FV, tipo quella del nucleare, del gas, del petrolio etc

    Ma a questo punto, con questo tipo di ragionamenti, anche una Pompa di calore con COP 3 (ma anche 4) è veramente conveniente rispetto ai classici radiatori elettrici con COP1 con un costo di almeno 2-3 decine di volte più alto (e ulteriori costi di manutenzione futura)?
    E così via in tutti gli interventi di risanamento edilizio: cappotti, finestre doppio vetro, caldaie condensazione etc
    Vogliamo tornare alle case in paglia e sterco che costano così poco a realizzarle? 😉

    Un’ultima osservazione sugli operatori del settore: è vero si sono creati posti di lavoro, ma è comunque un volano di crescita del lavoro con conseguenze anche sull’emersione del nero (e relativi pagamenti di tasse e IVA): conteggiamo anche questi please (idem per le detrazioni risparmio energetico).
    Non lo vedo così scandaloso se lo Stato in periodo drammatico di recessione, aiutasse l’emergere di lavori e picole imprese.
    Invece, guarda caso, ora avviene l’opposto: ora che ce ne sarebbe più bisogno, avanti col boicottare il più possibile un’economia reale basata sul lavoro, a favore di una finanza speculativa, improduttiva e distruttiva.
    O vogliamo paralizzare tutto a favore magari delle grandi multinazionali atomiche o dei petrolieri o degli esportatori di gas?

    Insomma, può essere vero come anche no, ma la realtà è come sempre molto più complessa.

    • Grazie frank per questo tuo intervento che aggiunge degli argomenti che fanno da contraltare a quelli dell’articolo.
      Mi permetto di aggiungere ancora un paio di considerazioni, una sul fatto che se davvero (sembra non si riescano mai ad avere dati definitivamente chiarificatori) il fotovoltaico fosse stato conveniente si sarebbero trovati facilmente diversi studi ad attestarlo, invece (almeno io) non sono riuscito a trovarne.

      Secondo, se parte di quei miliardi si fossero spesi in ricerca avremmo avuto il FV efficiente prima di tappezzare il territorio e con un fiume di soldi impiegati direttamente nella ricerca e non distribuiti a pioggia, e magari su aziende che i pannelli li hanno comprati in Cina.

      Certamente concordo sul fatto che la realtà è complessa.

      • Ho trovato questa ricerca del 2006:
        http://www.ecn.nl/news/item/date/2006/05/15/state-of-the-art-photovoltaic-systems-have-energy-pay-back-times-as-low-as-17-years/

        http://web.archive.org/web/20070220015128/http://www.ecn.nl/docs/library/report/2006/c06002-LCI_data-cSiPV-pub-v1.xls

        (The Energy Pay-Back Time indicates the number of years the PV system has to generate electricity in order to compensate the energy invested during production of the system components. )

        “The present LCA study focused on the determination of the Energy Payback Time and lifecycle greenhouse gas emissions for today’s PV systems. These parameters are particularly important since the energy demand for cell and module production is found to be the dominant factor for the environmental impact of crystalline silicon PV.

        The energy payback times were calculated for grid-connected roof-top installed PV-systems in two regions, South- and Middle Europe with annual solar irradiation of 1700 and 1000 kWh per square meter, respectively. The calculated EPBT’s range from between 1.7 and 4.6 years, the exact figure depending on the annual irradiation and the type of silicon technology. This is already much smaller than the lifetime of PV modules, which is 30 years or more.”
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        Quindi i moduli, già nel 2006 si ripagavano al massimo in 4,6 anni!
        Direi che c’è un’enorme differenza con le affermazioni dell’Ansa…

        Altre info:
        “La notizia che la costruzione dei pannelli FV richiederebbe più energia di quanta essi sarebbero in grado di produrre, è una leggenda metropolitana che risale all’epoca nella quale i PFV erano utilizzati esclusivamente nei veicoli spaziali.”

        “aggiungiamo un dato essenziale….
        il modulo fotovoltaico NON dura solo 20-25 anni…. ma la sua durata effettiva è ben più alta.
        alla SHARP hanno un impianto di test installato negli anni 70 (mi sembra abbia 35 anni) la cui riduzione di energia prodotta è ad oggi qualcosa come il 13-14%…. e questo con la tecnologia di 40 anni fa.”

        “Prendiamo come esempio il Si-Poli. Per realizzare 1kWp di pannelli fotovoltaici con questa tecnologia, vengono consumati dai 4 ai 7 MWh di energia (considerando il costo energetico per l’astrazione del silicio, per la purificazione, per il drogaggio, per la costruzione del pannello ecc…). Questa attuale corsa al FTV, enormemente spinta dagli incentivi, ha di fatto permesso un’affinamento delle tecnologie di realizzazione e quindi un’ottimizzazione dell’energia impiegata. Consideriamo quindi che per realizzare il nostro kWp di FTV vengano impiagati 5 MWh. Al centro Italia, mediamente un impianto da 1kWp ben fatto produce 1,4 MWh/anno di energia. In pratica dopo 3,6 anni l’impianto ha prodotto l’energia che è stata consumata per realizzarlo. Considerando la diminuzione di resa del 10% dopo 10 anni e del 20% dopo 25 anni (dichiarata dalla maggior parte dei costruttori), possiamo stimare una produzione media di 1,26 MWh/anno per il nostro impianto, quindi dopo 25 anni il nostro impianto avrà prodotto 31,5 MWh, cioè 6,3 volte l’energia impiegata per realizzarlo. Chiaramente l’impianto produrrà ancora circa l’80% della sua potenza dopo 25 anni, ma fermiamoci qui! Quel valore pari a 6,3 è detto EROEI,( Energy Returned On Energy Invested ) cioè ritorno energetico sull’investimento energico.”

        Mi pare che non ci siano dubbi sul fatto che i pannelli si ripagano abbondantemente per quello che è stato speso per costruirli.
        Addirittura ho trovato affermazioni che confermano questo fatto da parte di fan dell’atomo come il prof. Battaglia, “nemici” del FV. Quindi, la cosa è certa.

        Certamente sarebbe stato meglio sviluppare la ricerca (seria), meglio ancora creare industria (para)-statale nel settore per incentivare studio e lavoro. Ma sembra che sia un tabù al giorno d’oggi: bisogna essere liberi (di soccombere) nel mercato globale.
        Ma anche in altri settori forse ancora più promettenti: penso alle turbine sottomarine che sfruttano le maree e le correnti sottomarine 24h/24h. E noi siamo letteralmente circondati dai mari… ma anche col sole siamo a cavallo…

        • Certo postare un sito che fa propaganda e lavora per il FV e’ bella…
          Certo, i pannelli si ripagano in meno di 5 anni…
          Chissà come mai invece le BANCHE danno il prestito VENTENNALE…
          I pannelli durano anche meno.
          E c’e’ anche il resto.
          L’inverter, se ben tenuto, va cambiato ogni 5 anni.
          Per non parlare delle batterie AL PIOMBO che vanno cambiate ogni 4 anni.

          Le maree … bah…

          • Ma sai leggere??
            Stiamo parlando del recupero dell’energia che è stata necessaria per *costruire* il pannello.
            Cosa c’entra il costo e il finanziamento per *comprare* il pannello??
            I pannelli durano meno di 20 anni? ahaha

            Batterie al piombo da cambiare, ma sei fuori? Stiamo parlando di impianti collegati in *rete* = zero batterie, con meccanismo di SSP. L’energia prodotta in più viene consumata tutta istantaneamente dai vicini.

            Per le correnti sottomarine-maree, studia che ti fa bene, hai sempre San Google che ti dà una mano.

            Mio Dio quanta ignoranza. O fai disinformazione o hai bevuto troppo.

          • Un passaggio di quest interessante studio mi fa pensare che in fondo le vostre posizioni potrebbero non essere così lontane:

            “Ma allora, questa è l’ultima domanda, siamo
            contro l’energia solare? No, affatto. Pensiamo che questa forma di energia contribuirà
            in modo decisivo ai consumi elettrici mondiali. Qui, teniamo a precisare, non stiamo
            parlando di questo. Stiamo parlando del
            modo completamente sbagliato, speculativo, inefficiente in cui è stata fatta tutta
            questa operazione.”

            E comunque sono pronto a scommettere che questa è una delle discussioni più complete sull’argomento che si possano trovare in giro.

            Grazie ad entrambi (se possibile esponete le vostre idee in modo pacato 🙂 )

          • quandi anche una centrale termoelettrica si “ripaga” in pochissimi anni, vista l’energia che ci vuole per costruirla.

            Ah si’?
            Resta da capire cosa ci stanno a fare tutte quelle apparecchiature attaccate vicino al contatore ENEL di un impianto fotovoltaico.
            Se lo dicessi ai tecnici ENEL penso che faresti risparmiare un sacco di soldi all’azienda.
            Per non parlare dell’uso innovativo della corrente elettrica CONTINUA con apparecchiature che funzionano a corrente alternata

            Certo, mettiamo un’acciaieria attaccata ad un modulo che trae corrente dalle maree… Poi vediamo che produce…
            I fanatici (illusi) del fotovoltaico dovrebbero studiare di piu’ e farneticare di meno…

          • Caro prof ma io non lo nego affatto.
            Ritengo il FV “conveniente” quando le altre fonti non lo sono piu’!
            Per esempio, una volta sono andato a mangiare (tanto tempo fa) in un ristorante sul Pollino, uno dei primi che aveva un impianto fotovoltaico.
            Era conveniente per lui perche’ farsi portare le linee elettriche da 200 Km di distanza, con le linee ad alta tensione, era semplicemente improponibile per un’utenza commerciale “normale”.

            Ma se si continua a confondere energia con potenza, produzione di picco con produzione media, “da’ luce a x famiglie” invece che “produce CONTINUATAMENTE y MW” allora non si va da nessuna parte.

  2. Inoltre, purtroppo l’Italia ha aderito al famigerato trattato di Kyoto. (Meglio non avessimo aderito a un trattato sospinto da ideologie ambientaliste antiumane, d’accordo, ma questo è un altro argomento).
    Sarebbe stato assurdo sforare i limiti ed essere costretti a pagare multe salatissime perché altri Paesi sviluppino le rinnovabili.
    A questo punto paghiamo per il nostro Paese, per evitare, oltre al danno anche la beffa…

  3. Io gia’ mi immagino la scena: il prof Pennetta che contrae un mutuo almeno ventennale (o usufruisce delle agevolazioni dello stato, tanto e’ lo stesso, sempre noi gonzi paghiamo) che deve alzarsi presto la mattina perche’ e’ atteso ad una conferenza che si svolge lontano da casa sua.
    Si sveglia alle 3 del mattino (il prof e’ molto mattiniero!), ma… ohibo’, non c’e’ luce, ma no non ha dimenticato di pagare la bolletta , e’ che le batterie al piombo sono INUTILI e quindi di notte, o quando il sole non e’ a picco…
    Quindi dopo aver sbattuto il pollicione contro diversi mobili, si rassegna a vestirsi al buio…
    Va in bagno, e sbatte il pollicione contro lo stipite della porta…AHI OHI UHI !!!! Vabbe’ e’ uscita da quei nuvoloni la Luna, meno male che stanotte e’ piena… un barlume di luce colpisce i preziosissimi e inquinantissimi pannelli elettrici del prof., pagati a peso d’oro… Qualche elettrone potra’ fluire attraverso i cavi elettrici di casa Pennetta…
    Deve risistemarsi il pizzo, ma …ri-ohibo’… il rasoio elettrico (che rade, rifinisce, e regola!) funziona a 230VAC, e i pannelli solari, bonta’ loro, forniscono 12-15VDC, e l’inverter, si sa, e’ INUTILE.
    Allora il saggio e previdente prof., ricorre a quello che nell’industria elettrica va sotto il nome di stolen-power (cioe’ frega l’elettricita’ al vicino di casa), perche’ si sa, l’energia prodotta viene consumata tutta nei pressi… Finalmente si sente il rassicurante zzzzz del fidato rasoio elettrico.
    Dopo pochi istanti pero’ viene sorpreso dalle imprecazioni del vicino: “ prof dei miei stivali, restituiscimi la mia corrente, che stavo lavandomi i denti con il mio spazzolino elettrico!“.
    Quindi l’assonnato prof., con la barba del giorno prima, procede a tentoni nella sua casa al buio fornita da preziosissimi pannelli fotovoltaici, trova la porta ed esce.
    Ma ri-ri-ohibo’, la serratura elettrica del portone del palazzo non funziona, e quindi deve aprire con le sue chiavi che, ahime’, gli cadono per terra.
    Naturalmente, per lo stesso motivo per cui la serratura elettrica non funzionava, non funziona neppure la luce nelle scale, e quindi il povero prof.procede a tentoni cercando dove sono cadute le sue dannate chiavi.
    Tralasciando tutte le altre avventure del prof nel tragitto, si ritrova nel luogo della conferenza che, ahime’ e’ stata annullata.Al che il povero assonnato prof chiede spiegazioni, e si sente risondere che hanno provato a chiamarlo sia al telefono fisso, sia sul cellulare, ma la centrali telefoniche e le antenne GSM, di notte, non funzionano…

    Vediamo di non dire fesserie va’…

  4. “Resta da capire cosa ci stanno a fare tutte quelle apparecchiature attaccate vicino al contatore ENEL di un impianto fotovoltaico.
    Se lo dicessi ai tecnici ENEL penso che faresti risparmiare un sacco di soldi all’azienda.”
    Ma hai mai visto un impianto FV?
    C’è l’Inverter, il contatore Enel di casa bidirezionale (appunto per conteggiare l’energia immessa in rete) e il contatore Enel di produzione. Punto. Fine.
    Di quali fantomatiche apparecchiature parli? Non c’è bisogno di suggerire qualcosa all’Enel perché è la sola tipologia di impianto che si installa (altrimenti non prenderesti l’incentivo…).
    Ma poi tu pensi che l’Enel ci perda qualcosa? Si fa pagare tutti i servizi che dà, compresa la telelettura dei contatori, quindi cosa dovrebbe mai risparmiare? E l’energia viene conteggiata e pagata dal GSE mica dall’Enel.

    La perdita di conversione da CC ad AC è dell’ordine del 2-4% a seconda della qualità dell’inverter ed è sempre conteggiata in qualsiasi business plan.

    Per il discorso maree, secondo te si ragiona in termini di potenza di singoli moduli?
    Tanto per capire, l’insieme del FV (17GW) in Italia sta già alimentando tutte le acciaierie esistenti…
    Si parla di integrare non sostituire.

    L’esempio che hai portato è totalmente ridicolo, in quanto continui a non capire come funziona un impianto FV: quando il sole non produce, l’energia viene prelevata dalla rete, quando produce troppo viene immessa e consumata dai vicini. Non sai neppure la differenza tra impianto ad isola e in rete?
    Ma chi ha mai parlato che l’inverter è inutile, come falsamente affermato da te??
    Ma poi credi ancora che per grossi stoccaggi di energia si usino le batterie al piombo??
    Lascio a te capire chi è l’unico che ha detto fesserie.

    Dopo gli abbagli che hai preso, senza scusarti, vieni a dire agli altri di studiare di più? Incredibile.
    Non è questo il modo di discutere con qualcuno.

    • “Ma hai mai visto un impianto FV?”

      Forse non l’hai visto TU.
      http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=configurazione%20impianto%20fotovoltaico&source=web&cd=8&cad=rja&ved=0CHMQFjAH&url=http%3A%2F%2Fwww.malignani.ud.it%2FEltWeb%2Flaboratori%2FFV%2FguidaCNAPDimpiantifotovoltaici.pdf&ei=n8FyUbWNMcbbsgao_oH4Cg&usg=AFQjCNEozxf6LP_1aPnLSrhMc_J6JjyGQg&bvm=bv.45512109,d.ZWU
      pagina 22.

      “C’è l’Inverter,”

      Ah quindi qualcosa c’e’…
      Non c’è bisogno di suggerire qualcosa all’Enel perché è la sola tipologia di impianto che si installa (altrimenti non prenderesti l’incentivo…).

      Ma non hai manco capito che era un’ironia?? O_O

      La perdita di conversione da CC ad AC è dell’ordine del 2-4% a seconda della qualità dell’inverter ed è sempre conteggiata in qualsiasi business plan.

      E cosa c’entra questo con il fatto che l’inverter DEVE esserci? Ma cosa stai blaterando?

      Tanto per capire, l’insieme del FV (17GW) in Italia sta già alimentando tutte le acciaierie esistenti…
      Seee….. il 24 giugno in quella mezz’ora che il sole e’ a picco… Ma per favore!!!

      Si parla di integrare non sostituire.

      Gia’, come quei bambocci che vanno in taxi, al ristorante, in discoteca, ordinando champagne e caviale, tanto c’e’ paparino che paga il conto…
      QUindi se con ci sono le altre fonti che “si fanno il cu..” col cavolo che il fotovoltaico funzionerebbe…
      Che gran genialata poi “integrare” con qualcosa che costa 1000 volte di piu’ dell’altro, e che e’ “vantaggiosa” economicamente soltanto perche’ altri 56milioni di fessi pagano al posto tuo la tua bolletta e lo stato ha deciso di fissare lui il prezzo che ti paga…

    • Non sapevo poi che l’Italia avesse talmente tante acciaierie da assorbire circa meta’ della potenza istantanea prodotta!!!
      Acc!!!
      Ah ecco perche’ vogliono chiudere l’ILVA…

    • E infine la batteria fa anche da buffer: ti ci voglio a tirar fuori da quei pannelli 16 Ampere continuativi senza distruggerli.

  5. “E cosa c’entra questo con il fatto che l’inverter DEVE esserci? Ma cosa stai blaterando?”
    Sei in grado di dirmi dove MAI ho detto che dell’inverter non c’è bisogno?
    Io ho sempre confutato la tua falsa affermazione sulla necessità delle batterie che NON sono necessarie in tutti gli impianti installati. Non ho MAI parlato dell’assenza dell’inverter.

    Nel tuo prossimo post, sei pregato di indicare la frase dove io l’avrei detto, altrimenti comincia a scusarti perché stai accumulando troppe falsità.

    “Per non parlare dell’uso innovativo della corrente elettrica CONTINUA con apparecchiature che funzionano a corrente alternata…”
    Siccome hai fatto questa affermazione ti ho risposto che incide solo per il 2%. Chi è che blatera?

    Più parli, più dimostri di non conoscere assolutamente il FV.

    “Non sapevo poi che l’Italia avesse talmente tante acciaierie da assorbire circa meta’ della potenza istantanea prodotta!!!”
    Continui con le falsificazioni: evidentemente sei un professionista.
    Non ho MAI detto che le acciaierie in Italia assorbono 17GW di potenza, ma solo che il FV con 17GW di potenza installata può alimentare tutte le acciaierie esistenti.
    Mio dio, ma sei a questi livelli? Pietà, finiscila qui.

    • Il rendimento di un inverter è proporzionale alla potenza realmente impiegata.
      Praticamente, meno potenza esce dall’inverter più fa schifo il rendimento.
      Normalmente si raggiungono di specifica del valori massimi del 94/95% ( vi sfido a raggiungerli) più realmente visto le intrinseche caratteristiche del fotovoltaico difficilmente si superano rendimenti medi del 88/90%.
      Altro che 2% di perdita!
      Se qualcuno crede di fare un ripassino, poi magari può dare dell’incompetente agli altri..
      http://www.maestri.it/maggio_2011/AE%20Pdf%20maggio/24%20Art.%20Socomec.pdf

      http://www.sunways.eu/static/sites/default/downloads/it/prodotti/solar-inverters/at/Sunways_AT_2700…AT_5000_Dati_tecnici_03-12_IT.pdf

      17 GW del fotovoltaico…
      Intanto di cosa parliamo? Mele? Pere? Banane?
      Una persona realmente competente, userebbe valori ed esponenti corretti, sopratutto visto che si da degli incompetenti agli altri!
      17 GW è la produzione massima teorica in piena insolazione secondo i dati statistici pregressi.
      Questo in piena insolazioen a Giugno a condizione che in tutta Italia ci sia il sole non ci siano problematiche manutentive locali etc etc..
      Quando si parla di consumo, si “Deve usare il GWh” altrimenti si stanno solo ed esclusivamente dicendo delle minchiate!
      GWh non è GW ok?
      Le tue acciaierie le faresti funzionare per un oretta o due in giugno e sopratutto se rispettate le condizioni soprascritte!
      Affermazioni come questa:

      “Non ho MAI detto che le acciaierie in Italia assorbono 17GW di potenza, ma solo che il FV con 17GW di potenza installata può alimentare tutte le acciaierie esistenti.”

      Sono affermazioni da perfetto incompetente!
      La differenza tra energia e potenza è alla base di tutti i fraintendimenti e le propagande idiote a favore del fotovoltaico.
      Qualunque studente di liceo, in teoria è in gredo di differenziare le due cose, ho detto in teoria, perché in pratica, vista la situazione attuale…
      Qui ci si può divertire a controllare quanti GWh producono i 33 GW installati in Germania:

      http://www.sma.de/en/company/pv-electricity-produced-in-germany.html

      Se qualcuno vuole comprendere quel semplice concetto che evidentemente non gli appartiene, cosi poi potrà dare dell’incompetente agli altri con un minimo di congizione di causa senza fare brutte figure:

      https://www.youtube.com/watch?v=EH5psXXnwLI

      Detto questo, saluto e ringrazio, era da un po che non mi divertivo cosi e rispondo come fece il mio vecchio proff di elettrotecnica:
      Io ti insegno..tu puoi imparare o andare a pescare, nel primo caso mi fai contento, nel secondo ti auguro buona pesca!

      • Intervento pieno di informazioni, un po’ vivace ma è anche questo lo stile del web, ma utile.
        Mi dica Fabrizio, lei è la stessa persona che ha inserito il video su Youtube?

        • Si signor Pennetta, sono io.
          Video di qualche anno fa, quando avevo un pochetto di tempo in più da perdere.

          • ottimi video, me li vedro’ con calma.
            (anche se qualcuno l’ho gia’ visto)

      • Ma stiamo scherzando??
        Non temere che conosco bene la differenza tra GW, GWp, GWh.
        Quando si parla di potenza FV installata di qualunque impianto/i si fa sempre riferimento alla potenza di picco.

        Magari vai a contestare il GSE stesso qui:
        http://www.gse.it/_layouts/GSE_Portal2011.Structures/GSEPortal2011_FileDownload.aspx?FileUrl=http://www.gse.it//it/Dati%20e%20Bilanci//GSE_Documenti%2fosservatorio+statistico%2fDati+preliminari.pdf&SiteUrl=http://www.gse.it//it/Dati%20e%20Bilanci/
        Dove parla di Potenza efficiente lorda del solare in 16.350 MW .

        Hai detto:
        “Quando si parla di consumo, si “Deve usare il GWh” altrimenti si stanno solo ed esclusivamente dicendo delle minchiate!
        GWh non è GW ok?”

        Ho scritto: “con 17GW di potenza installata”: 17GW di potenza” e secondo te dovevo usare i GWh?? Ma siamo all’asilo?
        E la frase era riferita a quella precedente di Piero in cui diceva che un solo modulo per le maree non aveva senso metterlo se collegato a un’acciaieria. Gli ho dimostrato che bisogna vederli nel loro insieme, non singoli moduli. Tutto qui.

        Ho forse mai detto che quei 17GWp sono presenti in ogni mese e ad ogni ora??
        Ma invece di spararle sempre più grosse, diamo un po’ di dati sull’irraggiamento:
        giugno marzo sett febb
        ore9 741 735 713 631
        ore12 1020 1080 1040 982
        ore16 478 418 413 572
        Prendendo come riferimento ore 12 di giugno, gli altri orari avrebbero ad es. una perdita in percentuale di -28% alle 9 di giugno e -53% alle 16, idem a marzo e settembre, a febbraio, per andare giù pesanti, alle 9 abbiamo -38% e alle 15(alle 16 è buio…) -44%

        Dunque i nostri famosi 17GW di potenza di picco, alle 9 saranno 12,3GW e alle 16: 8GW da marzo a settembre.
        A febbraio alle 9 saranno 10,5GW, alle 12: 16,3 GW e alle 15: 9,5GW
        Senza contare gli inseguitori assiali…

        In conclusione, da febbraio a novembre dalle 9 alle 16 nella peggiore delle ipotesi orarie avremo come minimo 8GW di potenza.
        TI BASTANO per alimentare le tue acciaierie??
        Se invece si pretende che il FV renda anche col buio…

        E poi, vuoi metterla sul piano dei consumi (di cui io non ho MAI parlato, ho sempre parlato di potenza, ma si sa, falsificare quello che ha detto un altro dev’essere contagioso…)
        E mi confronti la Germania con l’irraggiamento dell’Italia?? Vediti piuttosto il documento ufficiale del GSE che ti ho postato sopra.
        In un anno i famosi 17GWp producono più di 19TWh di energia. 19 TERAWATTh!
        SONO TROPPO POCHI per queste famose acciaierie italiane??
        A chi non appartiene il concetto di potenza-energia??

        Poi la ciliegina sulla torta:
        “Quando c’è troppo fottovoltaico qualche centrale a turbogas si spegne (pagando lo stesso la mancata produzione, questo bisogna dirlo) quando invece produce poco o niente qualche centrale a turbogas si accende.
        Compensazione, non accumulo!”
        Ma di cosa stai parlando??

        Piero ha detto:
        “Per non parlare delle batterie AL PIOMBO che vanno cambiate ogni 4 anni.”
        “E infine la batteria fa anche da buffer: ti ci voglio a tirar fuori da quei pannelli 16 Ampere continuativi senza distruggerli.”
        “BUFFER”, “BATTERIE al PIOMBO” per i “PANNELLI”, non sta parlando di centrali!!

        E’ un errore incredibile, dato che è proibito per legge installare un impianto fotovoltaico con batterie con l’incentivo: se vuoi l’incentivo NIENTE batterie!

        Ma di cosa state parlando?? e poi qualcuno fa clap clap clap?
        Chi è che spara minchiate ed è incompetente?

        Scusa Enzo, capisco che non è il tuo settore, però uno che dice che le batterie sono necessarie in un impianto FV connesso in rete (e si qualifica pure come ingegnere in un altro post) è come se un professore di biologia sostenesse che la materia inorganica ha il DNA. Abbi pazienza…

      • Fabrizio,
        hai detto: “Una persona realmente competente, userebbe valori ed esponenti corretti, sopratutto visto che si da degli incompetenti agli altri!”
        “esponenti” per mettere la h dopo GW??
        Per il resto: “sopratutto, da, 2x cosi, po,” … una ripassatina all’italiano, magari…

        Ho voluto guardare di fretta il video che hai fatto:
        a 0:40 dici che 1/2 l al minuto in 20 minuti consuma 10 litri
        a 0:42 dici che 1/10 l al minuto, “Posso stare sotto la doccia anche 20 minuti, avrò sempre consumato 10 litri di acqua.”
        Andiamo bene…

        A 3:38 dici letteralmente: “Un forno elettrico usa 2000 Wh (2KWh) Usa 2Kw (2000 watts), per l’appunto 2 Kwh, semplice no?”
        In neretto ti ho messo dove sbagli nei simboli: 7 errori in una sola frase!
        Niente male per un video dato apposta per insegnare in modo corretto a un poveretto come me che confonde i kW con i kWh…
        E poi l’ingegnere dice: “ottimi video”.
        O tempora, o mores! 🙂

        • Non rigirare le patate, quello che hai scritto lo hai scritto tu non io!
          Ho risposto alle tue argomentazioni da incompetente.

          “Siccome hai fatto questa affermazione ti ho risposto che incide solo per il 2%. Chi è che blatera?”

          “Non ho MAI detto che le acciaierie in Italia assorbono 17GW di potenza, ma solo che il FV con 17GW di potenza installata può alimentare tutte le acciaierie esistenti.”

          P.S.
          Lascia stare i calcoli, ancora confondi GW con GWh..
          Però puoi andare qui:
          http://www.terna.it/Default.aspx?tabid=1
          e qui:
          http://www.gse.it/it/Conto%20Energia/Fotovoltaico/Pages/default.aspx
          Scivendo rispettivamente a
          info@terna.it
          chiarimenti.fotovoltaico@gse.it
          Esponigli i tuoi dati mi raccomando, dopo pubblica la risposta!

        • E quanto alla ridicolaggine della “produzione sottomarina”, non occorre essere geni per capire che si basa, in fondo in fondo, sul principio della dinamo, come i mulini a vento: una forza della natura che muove delle pale che fanno girare dei campi magnetici.
          Ora, a parte che ognuna di esse produrrebbe pochissimo, essendo molto basse le velocita’ dell’acqua in fondo al mare, figuriamoci che casino che farebbero i verdi (e lo fanno gia’ per le ‘obbrobriose’ pale eoliche), visto che ne stanno facendo gia’ tantissimo per quattro cassoni sommersi per salvare la laguna di Venezia (e un patrimonio economico e culturale immenso).
          Se poi si considerano generatori che funzionino grazie alle maree, a parte che qui in Italia cosi’ grandi salti tra alta e bassa marea non ne vedo (almeno nel Tirreno), poi si pone il problema della navigazione, e di tutti i problemi dell’ecosistema marino di superficie che questo comporta.

        • Adesso basta, bamboccio !!!
          http://qualenergia.it/articoli/20130121-la-germania-incentiva-gli-accumuli-per-il-fotovoltaico

          quella dell’energy storage è infatti la strada – per ora impedita da costi delle tecnologie ancora alti – per rendere le rinnovabili non programmabili veramente competitive, ma anche per migliorare efficienza e sicurezza del sistema elettrico.

          http://www.enerpoint.it/solare/fotovoltaico/tecnologia/batterie.php
          http://newsenergia.com/sistemi-accumulo-fotovoltaico-accumulatori-0608.html
          http://life.wired.it/news/energia/2013/01/22/fotovoltaico-entro-il-2018-2-miliardi-di-dollari-per-nuovi-accumulatori-7823.html
          http://www.fotovoltaiconorditalia.it/mondo-fotovoltaico/sistemi-accumulo-batterie-cosa-frena-diffusione

          Il FV e’ una TRUFFA, ancora non lo hai capito?
          Si sostiene soltanto e semplicemente perche’, oltre naturalmente alle lobbies verdi e del petrolio, intimamente collegate, lo stato ha deciso arbitrariamente, come fa con le ‘famiglie’ omosessuali, di sostituirsi alla natura, per cui paga uno sproposito la produzione FV, solo per fare contenti i verdi.
          Altrimenti il FV fallirebbe.
          Puo’ essere installata pure 1 yottawatt di FV, ma alle 8 del mattino, alle 18, a dicembre, in una giornata piovosa, e tutte le volte che il sole e le nuvole fanno i capricci, essa produce ZERO, ZERO, hai capito finalmente?
          Miliardi di euro buttati in una centrale che produce ZERO, la maggior parte del tempo in cui e’ attiva.
          Guarda un po’ che convenienza.

          Hai idea di quello che comporta il trasporto di energia elettrica alternata con tantissime soregenti indipendenti? No, vero? Googla “cosfi” tanto per cominciare e fatti un’idea del mondo reale che ci circonda.
          Ancora con questa storia della “integrazione” delle fonti?
          A parte che se non ci fossero le altre piu’ “tradizionali” il FV non partirebbe neppure e non si riuscirebbe ad accendere neppure una lampadina.
          E’ come, quando si finisce la legna, siccome ci si stufa di sporcarsi e andare fuori a spaccarla, si preferisce bruciare le carte da 100 euro.

          • Come ho avuto modo di dire,e mi pare Piero concordassi,in luoghi dove o così o salti dalla finestra(e comunque molto soleggiati),io facevo riferimento ad alcune zone dell’Africa,dove posso dire che con 4 pannelli da 230Wp per una potenza nominale di 0.8Kw si può alimentare una pompa per irrigare(circa 2m3/h ).
            Ed anche invece nei casi generali concordo perfettamente co Piero, anche volendo una vlletta o casa in aperta campagna(senza esagerare troppo)conviene comunque l’allaccio alla rete elettrica,infatti se si vuole installare un impianto fotovoltaico di dimensione sufficiente con sistemi di accumulo (stagionale) e riconversione dell’energia (decisamente proibitivi(batterie, serbatoio di idrogeno con elettrolizzatore, cella a combustibile per la riconversione))e si vuole fare riscaldamento invernale va considerato che la potenza nominale di un impianto fotovoltaico non è la potenza istantanea(mi pare Piero dicesse qualcosa a riguardo), questa dipende dalla radiazione solare incidente sul pannello (notte,cielo coperto,inverno etc..resa molto bassa,livelli accettabili 2/12 mesi l’anno,non interi e se va idealmente).E’ un business il fotovoltaico,per chi lo vende…

          • Visto che gli insulti volano liberamente, mi accodo: razza di superbo e falsificatore.
            E’ incredibile la tua capacità di falsare ciò che è stato detto. Hai sempre parlato dell’impossibilità di rientrare nei costi del FV anche a causa delle batterie.
            E ti riferivi agli impianti GIA’ ATTIVATI !
            Ebbene, la cantonata colossale che hai preso è che non ce n’è neppure uno incentivato con le batterie finora, perché è illegale.
            Negli articoli postati:
            “La prossima frontiera del fotovoltaico”
            “In Germania partiranno
            potrà esserlo quando”
            Cosa c’entra ciò che si potrà fare in futuro?? Niente. Sarà un nuovo capitolo e si vedrà.
            Il fatto è che i miliardi spesi, riguardano impianti GIA’ FATTI, senza batterie e solo di questo abbiamo parlato qui.

            Negli articoli dove si parla del vantaggio dell’autoconsumo maggiorato con le batterie, non credo sarà un granché:
            l’autoconsumo non si può migliorare di molto: nelle belle giornate dei mesi migliori un impianto di 7,5kWp(adatto a pompe di calore) al Nord produce giornalmente sui 40-50kWh.
            Di notte una famiglia è già molto se consuma 3-4kWh: al massimo potresti mettere un accumulo di 5kWh e poi gli altri 35 li devi immettere lo stesso come ora…
            Ma poi gli impianti piccoli quanti saranno in futuro? Non moltissimi. Attualmente sono solo il 20% del totale. Con gli impianti da 1Mwp cosa fai? Quanto accumulo metti…?
            Penso sarà un grande bluff per far fare soldi ai produttori di batterie.

            Per la storia della conversione DC-AC poi, negli inverter si fa riferimento al rendimento europeo che è una media pesata dei vari rendimenti.
            E questa varia dal 2-4% che ho detto.
            Certamente il totale del rendimento dell’impianto è ancora minore perché influiscono altri fattori.
            Ma siccome ti scandalizzavi della tecnologia DC-AC, quella sola componente di trasformazione non è enorme.
            Soprattutto se vogliamo dimenticarci che la beneamata 220V (o 380V) AC deve prima subire trasformazione dall’altissima tensione sempre AC dei cavi che la trasportano.
            E si parla di quasi l’11% di perdite varie. Di questo meglio tacere, vero? E’ più comodo parlare solo del DC-AC…

            Cosa vuoi ripetere allo sfinimento il fatto che se è buio il FV non produce: e chi mai vorrebbe sostenere il contrario??
            Non è un errore l’integrazione (che elimina l’acquisto di 19TWh corrispondenti di gas estero), l’errore è stato il costo.

            “a parte che ognuna di esse produrrebbe pochissimo, essendo molto basse le velocita’ dell’acqua in fondo al mare.”
            Si parla di 1MW per modulo… come luoghi c’è ad es. lo stretto di Messina e altri in studio. Comunque per carità è una cosa da approfondire, mica mai ho sostenuto che è una certezza assoluta. A differenza di te che insulti gratuitamente che solleva delle possibilità (allo studio da un sacco di ingegneri in tutto il mondo, tutti stupidi, si sa).

            In questa discussione ho solo evidenziato l’errore di pensare che i pannelli non si ripaghino da soli di ciò che è costata la loro produzione.
            E alcune affermazioni tecniche false come il costo delle batterie da ammortizzare sugli impianti fatti o del ragionare sui singoli moduli invece che nel loro insieme.
            Comunque sono sempre stato d’accordo -e l’ho detto- sul fatto che la gestione degli incentivi non sia stata per niente ottimale.
            Ho ricordato solo alcuni effetti positivi del FV, non ultimo, aggiungerei, la raggiunta indipendenza energetica dell’Italia per 19TWh annui, per uno Stato così fortemente dipendente dai potentati energetici esteri.
            Cosa che i ‘soliti’ non hanno certo piacere che avvenga e che non si risolverebbe per niente neppure col nucleare (a parte tutti gli altri contro).
            Per il resto, certo, è stata gestita male in molti aspetti. Mai l’ho negato.
            Ma allora si parli anche degli altri scandali energetici del Paese tipo CIP6-assimilati e soprattutto smaltimento centrali nucleari sulle spalle dei cittadini dal 1987 (!!).
            Cosa illegale da 26 anni (perché tocca esclusivamente ai costruttori) con richiamo europeo dal 2003 e futura sanzione e che ha fatto sempre lievitare il prezzo delle bollette. E altro…
            Insomma non è solo il FV il vaso di Pandora. Anche tenendo conto del periodo storico di recessione nel quale sono stati elargiti, in cui molto probabilmente lo Stato li avrebbe elargiti in altri settori per tirar su un po’ il PIL. Vedasi ad es. gli infiniti aiuti di Stato alla Fiat per 50 anni e tutte le altre infinite incentivazioni.

            Infine, attenzione che le giuste critiche sul prezzo degli impianti passati, non ha senso continuare a farle sugli impianti futuri, dove si sta già raggiungendo la grid parity a Sud e nei prossimi anni la si raggiungerà anche al Centro-Nord con la caduta attuale dei prezzi.

            Concludo con un sunto delle falsificazioni da te fatte in meno di 10 post:

            -) hai scambiato i 5 anni di ritorno dell’energia impiegata per costruire un pannello con conteggi di rientro economico per comprarlo
            -) hai detto che bisogna sostituire le batterie al piombo ogni 4 anni, riferendoti agli impianti già esistenti (avevamo appena analizzato un resoconto del 2006…)
            -) hai affermato che io avrei detto che l’inverter è inutile
            -) hai fatto l’esempio di Enzo che rimane senza corrente di notte perché le batterie non ci sono e i pannelli producono DC e non c’è l’inverter per convertirla in AC (perché io avrei detto che non serve nè l’inverter né le batterie, mentre ho parlato solo delle batterie)
            -) hai detto che i 17GW di potenza installata del FV la producono solo alle 12 di giugno (come se avessi MAI detto che la potenza installata è quella che si ottiene a tutte le ore di tutti i mesi) o peggio ancora che possa pensare che la si ottiene anche al buio. Non comprendi che era solo un esempio di aggregazione di potenza dei singoli moduli che prima contestavi? E’ ovvio che con tutta la potenza che si vuole non potranno mai SOSTITUIRE le altre centrali. Ma bisogna dirla una cosa così OVVIA?
            -) mi hai accusato di aver detto che le acciaierie italiane assorbono 17GW di potenza
            -) ora mi dai del bamboccio per coprire il tuo errore sulle batterie linkandomi articoli su un loro possibile (e non obbligatorio) futuro uso

            A questo punto, mi hai proprio stancato: sei un falsificatore arrogante che cambi quel che è stato detto per non dover ammettere gli sbagli.
            La discussione io la termino qui. Me ne frego dei prossimi insulti gratuiti che mi darai, però magari mi appellerei a Enzo, dato che non intendo proseguire un dialogo con uno come te.

  6. “E infine la batteria fa anche da buffer: ti ci voglio a tirar fuori da quei pannelli 16 Ampere continuativi senza distruggerli.”
    Infatti i miracoli esistono: TUTTI gli impianti incentivati fino ad ora sono SENZA batterie!!
    Però loro non lo sanno che non si può: non diciamoglielo sennò si distruggono.

    • Esistono proprio perche la rete compensa il loro differeziale.
      Le centrali convenzionali fanno da compensazione, non da accumulo!
      Quando c’è troppo fottovoltaico qualche centrale a turbogas si spegne (pagando lo stesso la mancata produzione, questo bisogna dirlo) quando invece produce poco o niente qualche centrale a turbogas si accende.
      Compensazione, non accumulo!

  7. Forse il commento è OT, perchè andrebbe inserito in quel post dove parlate di “Fallimento del fotovoltaico”, ma tant’è. Anche Zanonato, neo ministro per lo Sviluppo di area PD, starebbe per convertirsi al nucleare. E finalmente, dopo che avrà visto la catena di fallimenti di ditte tedesche, paese dove si annidavano i “geni del fotovoltaico”, paese che si vantava d’aver tappezzato di pannelli tutti i suoi tetti, lasciando di stucco tutte le altre nazioni, tra cui l’Italia, paese dove il sole brilla di più e per più tempo. Non c’è più religione: anche miti e tabù cadono.

    • Oltretutto occorrerebbe anche dire che la Germania ha i più grandi giacimenti carboniferi d’Europa!
      Alla faccia dell’inquinamento (anche se adesso sono disponibili tecnologie per il cosiddetto “carbone pulito”, come quella che i verdi hanno fermato a Civitavecchia, quanto sia pulito non lo so)
      Hanno costruito una gigantesca macchina scavatrice apposta per questi, che deve funzionare sempre.

  8. Sono molto interessato al tema, pur non essendo un esperto tout-court.
    Ormai è una religione, finanziata dai gonzi che per necessità debbono pagare la bolletta ogni 2 mesi.
    Mi sembra che Piero e Fabrizio siano molto competenti, e a differenza di Frank non scrivono teoremi ideologici basati sul mito dell’utilità delle fonti “rinnovabili”, entrano nel tema con competenza invidiabile e regolarmente vengono tacciati di incompetenza dal “religioso” di turno.
    E questo succede quasi sempre quando si parla di questi argomenti.

    Le dissennate politiche energetiche degli ultimi anni ci stanno portando alla rovina, ma fortunatamente noto che sempre più persone tendono a usare un pò di più il cervello ultimamente. Purtroppo, non i nostri politici, che per ottusità e (soprattutto) interesse continuano a sperperare soldi finanziando ancora certi investimenti (parlo per la mia regione, le Marche, dove sta scoppiando lo scandalo Biogas).
    Saluti

    • Rilevamenti presso un vulcano attivo??? O_O

      COnoscono il significato della parola “rumore”?

  9. @Leonetto:
    l’impianto a isola non sarà MAI conveniente perché non si potrà mai autoconsumare con gli accumuli tutta l’energia prodotta in estate. Specialmente con impianti medi associati alle pompe di calore per l’inverno.
    Può avere senso solo dove non arriva la rete.
    L’unica soluzione percorribile è lo scambio con la rete.

    Per il resto il business c’è stato, ma ora con l’avvicinarsi della grid parity non è vero che il business sia solo per i venditori di FV.

    • “Può avere senso solo dove non arriva la rete.”

      Ed io che ho detto?..quello con tutti gli annessi e connessi.

      “Per il resto il business c’è stato”
      Meno male che nei sei cosciente..mi sembrava che sostenessi il contrario,se non era così, errore mio.

  10. Intervengo non nel merito degli argomenti, dove tutti ne sapete più di me, ma sul modo in questi sono stati fatti.

    Purtroppo per mia colpa non ho seguito puntualmente gli interventi e trovo una situazione spiacevole.
    Trovo che nel confrontarsi si è andati un po’ troppo oltre, va bene che il web a volte è fatto anche di espressioni colorite, ma non qui.
    Oltre un certo limite non è giusto fare attacchi ad personam.

    Non ho il tempo e la voglia di mettermi a ripulire i commenti dagli insulti, mi verrebbe da eliminarli tutti per fare prima.
    Ma vi riconosco di aver dato vita ad un confronto tecnico come credo se ne vadano pochi sull’argomento, e quindi li lascerò perché possono essere davvero utili.

    Anzi se ritenete che ci sia ancora altro da dire vi invito a proseguire, ma nel massimo rispetto reciproco e, se possibile, anche scusandosi per quanto avvenuto.

    PS per me siete davvero tutti preparati, una particolare simpatia per frank che si è trovato a confrontarsi “da solo contro tutti”!

    • OK, prof. Faccio seguito al suo invito e
      chiedo scusa per gli insulti e gli attacchi “ad personam”.

      • Ok, scuse accettate e mi scuso anch’io per l’eccesso dalla mia parte.

  11. Premetto che non ho alcun titolo che possa dare autorità al mio intervento. Sono solo una persona che cerca di capire cosa stia accadendo nel campo dell’energia, soprattutto per quel che riguarda le conseguenze economiche.

    Partirei suggerendo l’ascolto di questo appassionato intervento di Agostino Conte, vice presidente del Comitato tecnico energia e mercato di Confindustria. Chiedo davvero di ascoltare bene le sue parole, poiché vengono chiariti aspetti poco conosciuti del nostro sistema economico, come mi è parso di capire nel leggere alcuni interventi precedenti.
    http://www.youtube.com/watch?v=8VRqdidSlYA

    Un anno e mezzo fa, sul tetto della Eredi Gnutti Metalli di Brescia è stato installato il più grande impianto per autoconsumo su edificio in Lombardia. Composto da 20610 moduli su 34mila mq per 5 Mwp è costato 13 milioni. L’impian­to ha una durata stima­ta di 20 anni e si pensa che si possa ripagare nell’arco di 7 anni.
    L’impianto coprirà nientepopodimeno che l’8% del fabbisogno (cosa che mi piacerebbe verificare). Mi chiedo se in un mercato non alterato dalla politica degli incentivi ne sarebbe valsa la pena.

    Propongo poi la lettura di questo stralcio di un articolo apparso in un allegato del “Giornale di Brescia” di qualche settimana fa, che analizzava la situazione produttiva della provincia lombarda (significativa fetta del PIL italiano). Si riporta il parere di Enrico Frigerio, presidente di Assofond, l’associazione delle fonderie italiane, gente abituata a guardare ai fatti:
    “Due i fattori competitivi che stanno particolarmente a cuore ai fonditori: il costo del lavoro, quelli dell’energia e del gas. Sul banco degli imputati ci sono soprattutto gli incentivi alle fonti rinnovabili, soprattutto al fotovoltaico che – attraverso la componente A3 della bolletta – sono la causa principale dell’aumento del 30% del costo dell’energia. Un incremento che ha innalzato il «gape rispetto ai competitor europei di 5-6 punti percentuali. «Non c’è dubbio che senza questa zavorra potremmo incrementare il nostro export in modo significativo, di oltre il 10% – spiega Frigerio -. Noi sappiamo di poter fare la nostra parte, abbiamo le carte in regola per poter crescere sui mercati europei e creare nuovi posti di lavoro».

    Qui si può verificare la produzione di energia elettrica del FV tedesco. Solo in questo periodo iniziano a produrre picchi (sottolineo picchi) che arrivano saltuariamente al 60-75% della quota di potenza installata, giunta a 33GW. Non a caso i tedeschi, dopo la rinuncia al nucleare (a parole) stanno affidando il proprio futuro energetico soprattutto al gas e al carbone,
    http://www.sma.de/en/company/pv-electricity-produced-in-germany.html

    Tutto questo per dire quanto appaia demenziale il progetto di strutturare un piano energetico sulle fonti rinnovabili intermittenti che abbiano fattori di carico così bassi.
    Queste possono essere utili solo quando non superino una limitata quota percentuale, altrimenti nascono pasticci grossi, con relativo aumento dei costi. In altri termini potrebbero rappresentare la ciliegina sulla torta, mentre noi pretendiamo di mettere un cocomero su quella che, per di più, è solo una ciambellina.

    Inutile girarci attorno, o si bruciano combustibili fossili o si fanno centrali nucleari, oltre alla quota di idroelettrico necessaria anche per gli aggiustamenti rapidi della rete.

    Infine, questo profetizzava nel 2006 (data citata in un intervento) il prof Alberto Rota, in un convegno organizzato dal politecnico di Milano. Le cose saranno anche un po’ cambiate (non moltissimo in verità) ma non è mutata la sostanza del problema .
    http://www.youtube.com/watch?v=GAMbtl7eKrw&playnext=1&list=PLF8608513A159E51F&feature=results_main

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