La giornata mondiale contro l’omofobia vista dai media.
Un cavallo di Troia contro la libertà di pensiero e di espressione.
Il 17 maggio è la Giornata Mondiale contro l’omofobia, la data è stata scelta in ricordo del 17 maggio 1990 quando l’OMS ha rimosso l’omosessualità dalle malattie mentali.
Una cosa che va detta riguardo l’omofobia è che il termine scelto è linguisticamente sbagliato e frutto di una cultura che usa le parole per creare la realtà. Il termine “omofobia” è infatti dato dall’unione dei termini greci òmo (uguale) e phóbos (paura), quindi un omofobo a rigor di logica dovrebbe essere uno che teme o avversa quelli uguali a lui. Il termine corretto dovrebbe quindi essere ”omosessuofobia”, ma è troppo lungo per i tempi televisivi e foneticamente funziona decisamente peggio dell’altro, quindi chi se ne importa dell’etimologia. Ma in accordo col pensiero di Nanni Moretti sono dell’idea che chi parla male finisce col ragionare male e infine col vivere male.
Fatta questa precisazione, la giornata contro l’omofobia dovrebbe essere una giornata contro le “discriminazioni e violenze”, come ha detto il Presidente Mattarella, ma al contrario nella giornata del 17 maggio abbiamo visto sui principali quotidiani un orientamento atto a diffondere discriminazioni e violenze verso chi denuncia la strumentalizzazione dell’omofobia, una questione che viene impropriamente utilizzata per far passare una rivoluzione culturale obbligatoria e intollerante verso il dissenso.
A tal fine sul Corriere della Sera è stato proposto un quiz “Omofobia e diritti gay – Quanto ne sai? Prova il nostro quiz“, chi lo ha provato ha potuto verificare quanto in realtà questo sia tarato su misura per far vedere quanto noi italiani siamo cattivi e mostrare come le proposte di legge Scalfarotto e Cirinnà, che sarebbero contro discriminazioni e violenze, siano ferme per colpa degli omofobi. Ecco un modo in cui la giornata contro l’omofobia è stata piegata alla propaganda, si afferma di combattere l’omofobia e invece si promuove la fobia contro chi vuole la libertà di pensiero su adozioni, unioni civili e insegnamento nelle scuole, quello che passa si potrebbe definire con un neologismo (etimologicamente giusto) “dissensofobia”.
Su Repubblica la giornata viene celebrata riportando non solo le parole di Mattarella ma anche di Obama che da par suo tuona con un: “Tutti devono poter vivere senza paura“, ma non si capisce se stia parlando dell’omofobia o delle vittime senza processo dei suoi droni e delle guerre umanitarie USA che hanno falcidiato le popolazioni dell’Afghanistan dell’Irak e della Libia.
Dopo i capi di stato, sempre su Repubblica troviamo un’intervista alla sociologa Chiara Saraceno che “prova a spiegare le ragioni di chi si oppone al riconoscimento dei diritti delle persone gay e lesbiche”:
Professoressa Saraceno, quando si parla di famiglie in Italia se ne parla sempre al singolare. Perché ci si ostina a non riconoscere la pluralità dei modelli familiari?
Esiste una specie di doppio binario: uno è quello dei principi, l’altro quello della pratica. Basta che la pratica non interroghi mai, o non metta mai in discussione i principi – ciò che in fondo dà sicurezza – che va tutto bene. Nel nostro Paese la polita e i politici hanno pensato che intorno alla famiglia si giocasse parte del consenso elettorale veicolato dalla Chiesa cattolica.
Ancora una volta, come nel caso del quiz, quella che dovrebbe essere una giornata contro le discriminazioni e le violenze diventa una giornata per l’individuazione di un nemico politico contro cui scagliarsi, e se sul Corriere si trattava di chi in parlamento ostacola i DDL Scalfarotto e Cirinnà (affermando implicitamente che siano perfetti e non abbiano punti contestabili), su Repubblica il nemico è chiaramente indicato nella Chiesa Cattolica che sarebbe dietro i politici cattivi che ostacolano i suddetti DDL perfetti e buoni.
La Saraceno poi nega l’esistenza di una teoria del Gender affermando che sia un’invenzione della Chiesa Cattolica che l’ha “costruita come nemico”, ma ammettendo che in realtà sarebbero diverse le teorie del Gender, quindi la teoria al singolare non esiste ma le teorie “esistono”. Un mistero al limite della metafisica.
L’articolo è completato da due video in cui il Cardinale Bagnasco e Papa Francesco parlano proprio della teoria del Gender:
Questo in sintesi lo sviluppo della giornata contro l’omofobia, una giornata che nelle dichiarazioni vorrebbe essere contro la violenza e la discriminazione ma che finisce unicamente per fare propaganda per le adozioni omosessuali, i matrimoni gay, l’utero in affitto e contro la libertà di dissenso, perché queste sarebbero le conseguenze delle proposte di legge Scalfarotto e Cirinnà delle quali il Quizzone del Corriere lamenta la mancata approvazione.
Di fatto con operazioni come questa si alimenta la cattofobia indicando nella Chiesa Cattolica i “cattivi” contro cui esercitare i due minuti di odio, senza dire che l’opposizione alla teoria del Gender viene anche da ambienti tutt’altro che clericali, vedi ad esempio il convegno “L’era del post umano” del 14 marzo scorso, mentre quella all’utero in affitto è giunta dalle pagine laicissime di “Liberation“, e le critiche alle adozioni gay sono venute da parte di insospettabili Dolce e Gabbana.
Così, in modo subdolo, la Giornata mondiale contro l’omofobia diventa la giornata per la cattofobia, l’unica fobia ammessa dal politically correct (come ha ribadito recentemente Flores D’Arcais), e contro la libertà di pensiero.
Le conseguenze di quanto seminato in questo modo non possono tardare ad arrivare.
Le dovranno subire ad esempio le persone che pacificamente parteciperanno alle prossime iniziative delle Sentinelle in piedi.
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74 commenti
non ho capito chi ti toglie il diritto al dissenso. nel nostro stato repubblicano e laico puoi dissentire.
i ddl scalfarotto e cirinna’ passeranno comunque,credo.
fai un test: prova a “dissentire” ufficialmente e pubblicamente sull’argomento poi facci sapere.
ok Aleudin, caro Odore un altro modo per ‘capire’ è leggere i disegni di legge che sono al momento in parlamento. capirai subito.
La “libertà di pensiero” è la foglia di fico della loro volontà di togliere libertà agli altri. Il ddl Scalfarotto non passerà, così come sarà quasi impossibile far passare una legge sul testamento biologico e sulla libertà di decidere come concludere la propria vita. L’Italia è ancora un paese troppo bigotto per queste cose!
Fammi capire… se tu ti vuoi suicidare vengono le Guardie Svizzere e ti mettono nelle segrete di Castel Sant’Angelo?
Pingback: 17 maggio: giornata contro l’omofobia o contro la libertà di pensiero? | Informare per Resistere
Diciamo che nel nostro stato repubblicano e laico, puoi dissentire, ma pagando un prezzo (attacchi sui media, diffamazione pubblica, cause legali, incriminazioni, violenza esplicita, impedimenti a manifestare…) sopratutto se alla fine, come pare inevitabile, quei decreti passeranno.
Eh no, Mugge. Ti voglio più tonico. 😉
Siamo allo sbando, prof.
Fra un po’ basterà il solo fatto di essere cattolici per essere messi alla gogna. O magari, chissà, essere perseguitati penalmente…
Purtroppo la tua non è un’esagerazione, la posizione di Flores D’Arcais, e di tutto il mondo che rappresenta, è proprio questa.
Non voglio esser troppo sarcastico ma io pronostico più un silenzioso oblìo…
Non può che esserne contento, dunque. O sbaglio ?
aggiungo alla discussione
http://www.lamanifpourtous.it/sitehome/in-evidenza/indossa-la-t-shirt-della-manif-ragazzo-aggredito-roma/
E io aggiungo http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=18601
Inevitabile conseguenza del “love is love” a cui i cattivi cattolici – e non – si opporranno.
E’ stata la stessa Polizia di Stato a dichiarare tramite l’Oscad che “in assenza di una precisa normativa dell’aggravante discriminatoria” non è possibile misurare la reale portata del fenomeno dell’omofobia, giacchè tali delitti vengono generalmente inseriti nel sistema d’indagine di Polizia e Carabinieri come reati generici e non provocati da motivi omofobici. Si tratta quindi di un caso quasi unico in Italia dove le forze di sicurezza chiedono una legge a tutela dei cittadini e la Chiesa e quella parte della politica a questa asservita afferma che tale legge non è necessaria. Tale presa di posizione riveste un ruolo di maggior gravità alla luce del fatto che l’Agenzia europea per i diritti civili ha rilevato che l’Italia è il paese europeo dove gli omosessuali sono maggiormente vessati e discriminati.
Strano, perchè la ricerca effettuata dal prestigioso Pew Research Center ha collocato l’Italia tra i Paesi del globo aventi i più bassi tassi di discriminazione dell’omosessualità (http://www.pewglobal.org/2013/06/04/the-global-divide-on-homosexuality/).
Pessimo tentativo negazionista: anche il Pew mette l’Italia tra i paesi più arretrati d’Europa, ma il suo dato vale ben poco in quanto considera solo otto paesi, dove l’Italia comunque risulta davanti solo a Grecia e Polonia (altri due paesi con forte componente religiosa) e poi è basato su un’unica domanda e conta meno di 8000 opinioni in ambito europeo, mentre l’Agenzia europea ha formulato diverse domande per i diversi ambiti ed ha raccolto, sempre in ambito europeo, ben 93.000 opinioni! Uno dei dati più tristi di tutti: i politici italiani usano espressioni omofobe e discriminatorie ben nove volte tanto gli omologhi tedeschi, belgi od olandesi! Ma c’è chi continua a far finta di niente… chiediamoci il perchè.
“Negazionista”, che brutto termine, presuppone malafede ed evoca già l’intervento della magistratura.
Flavio, chi ti autorizza a dare del negazionista a quelli del Pew Research Center?
E perché un centro studi di Washington dovrebbe darsi la pena di migliorare la posizione dell’Italia? Basterebbe farsi un paio di domande per evitare di sparare certe sentenze.
E quali sarebbero i paesi esclusi dalla ricerca? Non vedi che i più grandi e popolati sono rappresentati che mancano quelli come Olanda, Lussemburgo, Lituania, Estonia e Lettonia?
Se poi mi linkassi lo studio dell’Agenzia europea sarebbe interessante vedere esattamente quali sono state le domande poste.
Tornando alla ricerca del Pew faccio notare che un paese molto cattolico come le Filippine è tra i più aperti, un paese con bassa religiosità come la Russia è tra i meno tolleranti, allora, come le mettiamo con questa relazione tra religione e intolleranza?
Non è per caso che sono i paesi islamici a dettare quella diagonale che si vede nel grafico?
Caro Enzo, che esagerazione! Quando avrei dato del negazionista al Pew? Il negazionista è chi replica al mio commento tirando fuori un sondaggio che prende in considerazione la realtà mondiale quando io parlavo dell’Europa, oltretutto quello del Pew è un sondaggio che analizza solo otto paesi europei (su ventotto) e con un approccio qualitativo (una domanda contro diverse) e quantitativo (neanche 8.000 interviste contro 93.000) molto più ristretto. E comunque anche nel sondaggio del Pew l’Italia non esce ben parata, dietro come sempre ai grandi paesi europei, non capisco quindi il senso della polemica…
Ora lei insinua che in Italia non siamo omofobi perchè ci sono paesi del terzo mondo che fanno molto peggio? Beh, devo allora dire che deve trovare migliori argomenti per continuare a negare quanto è ormai sotto gli occhi di tutti: l’Agenzia europea per i diritti civili dice che in Italia abbiamo un serio problema con l’omofobia, il Parlamento UE ha già sollecitatato a legiferare contro l’omofobia, la Polizia italiana nel suo rapporto sull’osservazione del fenomeno fa altrettanto, ma niente… voi dovete negare pur di continuare la vostra (ormai vana) battaglia religiosa/ideologica.
Insomma, mi sembra di capire che si debba scegliere fra sesso o religiosità.
Capisce che dato il motto “love is love” non ci sarà più neppure disdegno nel praticare l’incesto, la pedofilia, o vedere trans che girano a braccetto con scolari delle medie (o magari più “giovani”, perché no ?) ? L’importante che si usino le giuste precauzioni, e che si sia consenzienti, giusto ? Fra vent’anni non mi stupirei di vedere “matrimoni” tra umani ed animali come normalità. In effetti è già successo…
Ma riuscite ad andare oltre i vostri pruriti sessuali ?
Immagino che non oserà rispondere…
Incesto? Pedofilia? Ma cosa sta vaneggiando?
ora non ci verrai mica a dire che l’amore erotico incestuoso vale meno di altri amori?! Sei un incestuofobo!
Se ritiene che non valga meno, potrebbe argomentare a favore dell’amore incestuoso, così ci chiariamo le idee.
non fare il furbo; “love is love” o no?
Già che avete tirato fuori voi il tema, posso chiederle come valuta le leggi sulla pedofilia e l’incesto?
è evidente che non hai il coraggio di rispondere; saluti.
No caro, voi avete introdotto il tema e voi dovete rispondere. L’assenza di risposta è infatti la dimostrazione della coda di paglia chi adduce tali scuse pretestuose.
ti abbiamo risposto decine di volte; hai avuto la tua ennesima possibilità di dimostrarti coerente è l’hai sprecata, fine.
Per me possiamo andare avanti anche all’infinito… voi avete tirato in ballo l’incesto e la pedofilia ed io vi chiedo delucidazioni su come considerate le attuali leggi in merito. Io la mia idea ce l’ho. Ora lei può anche dire di aver risposto dieci volte ma chiunque può constatare che non è così. Doppia coda di paglia dunque.
Flavio ma ci prende in giro o cosa ? Spero nella seconda, quindi specifichi “cosa”.
Ovviamente pedofilia ed incesto sono illegali, moralmente ingiuste e “socialmente” dannose, e bandite nella Costituzione italiana. Cosa che non avviene in Olanda per esempio, in cui alcuni partiti politici chiedevano che fosse abolita la pena per la pedofilia.
Ora dimostri la sua coerenza, voglio sapere le sue idee.
Allora andiamo in ordine.
Il PEW è un centro di studi che fa statistiche basate su campioni rappresentativi delle varie nazioni; l’agenzia europea ha fatto un sondaggio aperto a chiunque con questionario on line i cui limiti sono ben comprensibili (a cominciare da come questo sondaggio è stato pubblicizzato). Comunque il dato del PEW è una statistica scientificamente valida, quello dell’agenzia europea è appunto un sondaggio.
Ma la cosa bella è che se vado a prendere i risultati dello studio europeo mi trovo davanti a dati come questo:
http://fra.europa.eu/DVS/render/?locale=EN&dataSource=LGBT&media=png&width=740&plot=heatMap&topic=2.+Discrimination&question=discrim1yr&superSubset=1&subset=AllSubset&subsetValue=01–All&answer=01–Yes&download&entitle
Ma che sorpresa! l’Italia allo stesso livello di Francia e dell’UK e meglio della Germania quando si parla di discriminazione effettivamente subita in situazioni concrete della vita di tutti i giorni!
Certo se poi queste agenzie giudicano che se uno stato non concede il matrimonio omosessuale e l’adozione dei bambini come discriminazione ecco perchè poi l’Italia nella classifica generale scende. Ma questo è un modo di fare politica con altri mezzi e non certo lo scopo di uno studio scientifico.
Entrambi sono sondaggi ed in entrambi l’Italia è uscita mal parata.
Pew: “Results for the survey are based on telephone and face-to-face interviews conducted under the direction of Princeton Survey Research Associates International. Survey results are based on national samples.”
Se sa cosa sono le interviste basate su ‘national samples’ in cui è l’intervistatore a contattare le persone non avrebbe detto che sono uguali a questionari on line aperti a tutti liberamente.
Il Pew mette l’Italia a livello dei grandi paesi europei; non vedo grandi differenze tra il 74% dell’Italia o il 76% della Gran Bretagna con una Italia a +9 rispetto al +5 della Gran Bretagna.
Sull’agenzia europea ho già detto.
“Datemi dei numeri e vi dirò chi siete.”
Il sito Provita cita quel sondaggio e dice che l’Italia è risultata ottava in tutto il mondo, quindi non andiamo per niente male. Peccato che in Europa siano stati presi solo otto paesi su ventotto ed anche su base mondiale il campione è simile.
Se ora noi due facciamo una corsa, scommetto che arrivo sicuramente secondo. Non vado male, vero?
Io ho letto il sito del PEW. Se lei conoscesse la differenza tra il dato di un fotofinish e una rilevazione statistica non avrebbe detto quello che ha detto. Qui non stiamo vedendo chi deve prendere la medaglia; gli studi statistici sull’opinione pubblica, quelli veramente scientifici, prevedono un margine di errore.
Tenendo conto che il PEW afferma che il margine di errore in queste rilevazioni va da circa il 3% al 4% mi sento di dire che statisticamente non c’è differenza tra il 74% dell’Italia, il 76% della Gran Bretagna e il 77% della Francia (ha notato che tra l’altro in Francia il rifiuto dell’omosessualità è al 22% mentre in Italia e al 18% a dimostrazione che i dati vanno letti sempre nella loro completezza?).
Ed infatti il Pew mette i grandi paesi europei tutti insieme proprio per indicarne l’alta accettazione dell’omosessualità e contrapporli ad altre regioni del mondo.
Guardi, in entrambi casi l’Italia è uscita mal parata. In Francia c’è stato un peggioramento del 7% (cito sempre a memoria) e così è successo anche per le questioni razziali ed infatti i francesi intelligenti si stanno preoccupando di ciò, invece noi italiani (intelligenti?) diciamo che va bene così perchè ci sono paesi (Iran, Russia, Grecia, Indonesia, Bolivia, Nigeria…) che sono messi peggio di noi. Grande ragionamento!
Esiste o no un problema con l’omofobia, come segnalato dalla nostra Polizia, dal Parlamento europeo e dall’Agenzia europea per i diritti civili? Rispondiamo prima a questa domanda e poi mettiamoci anche a discutere del due per cento in più o del due per cento in meno…
Ah beh, se l’ha rilevato l’Agenzia europea per i diritti civili, non posso che tacere… 🙂
Non ho capito : se volete dissentire nessuno ve lo impedisce. Fatelo. Vedete amici, nel mondo reale le “moderazioni” non esistono e dato che siete minoranza avere una possibilità di confronto dovrebbe far comodo a voi.è questo che non capite secondo me.
ah l’aborto è un omicidio, pio xii aiutava gli ebrei e bla bla. E darwin scemo. E adesso?
@Odore
per prima cosa la moderazine dei commenti è una misura prudenziale per i nuovi commentatori, in secondo luogo se lei fornisce di volta in volta un differente indirizzo email il sistema la identifica come un nuovo utente e finisce in moderazione.
Iniziare col vittimismo non mi sembra una grande idea.
Detto questo, se le sue obiezioni si riassumono nel dire che certi argomenti sono un “bla bla” non credo che risulterà molto convincente.
Ah ok, bastava dirlo che era la solita provocazione laicista e, in questo caso, “omo-fascista”….
(“E adesso ?” Si può sempre aspettare che finisca come con le leggi razziali o storiche nefandezze del genere…nella spazzatura della storia).
L’altra mattina in banca c’era una gran fila agli sportelli. All’esterno sotto il portico un africano (probabilmente non in “regola”) mi chiede qualcosa “perché ha tanta fame”; nella bussola di accesso grandissimo casino perché una persona in carrozzella non riesce ad attirare l’attenzione del personale e non può accedere all’interno della banca (deve entrare per la porta di sicurezza!). Nella fila tanta gente arrabbiata: chi non ha lavoro, chi deve pagare il mutuo e non ce la fa, qualcuno ha problemi di salute, qualcuno non arriva a fine mese con la pensione. Leggermente in disparte una signora minuta e silenziosa attende il suo turno; la conosco: due anni fa un suo zio si é suicidato per motivi economici. Lungo una delle file una signora “sovrappeso” discute animatamente sulla precedenza e la discussione degenera nei classici “cicciona”, “rompic…”, “afareinc…”, ecc… . Gli sportelli attivi sono solo 2 su cinque (dicono che la banca sta riducendo all’osso le spese). Arrivato il mio turno richiedo il ritiro di 1500 euro in contanti; la cassiera mi dice che devo aspettare un poco per avere la somma; mi siedo e aspetto pazientemente. Il disabile con la carrozzella nel frattempo é entrato ma allo sportello di nuovo problemi perché non riesce a firmare l’operazione in quanto il tablet per la firma elettronica é collocato troppo in alto; io e un altro signore gli diamo una mano tenendolo momentaneamente “sospeso”. Ci ringrazia quasi scusandosi per l’impiccio creato. La signora in sovrappeso finita l’operazione esce con fatica attraverso la bussola; anche l’uscita é difficoltosa perché la porta circolare non tiene conto che esistono le persone sovrappeso. Incassati i soldi esco e leggo il giornale mentre attendo il bus. Leggo della prossima giornata contro l’omofobia, contro la violenza e la discriminazione sessuale; mi vengono in mente le propagande per le adozioni omosessuali, i matrimoni fra gay, l’utero in affitto con relativo spesario (visto la sera precedente in alcuni siti ucraini). Mi viene in mente di quanto spazio questi messaggi trovano nei mass media e del 99,999% dei giornalisti monorientati che sviluppano, segnalano, approfondiscono il tema. Sarà che i precedenti 20 minuti sono stati “molto intensi” ma effettivamente non si può non disconoscere che… si, “questi” sono i grandi problemi del nostro Paese.
Già, la priorità dei problemi è molto relativa, la tua esposizione è stata molto chiara Beppino.
Che i cattolici italiani si propongano come paladini della libertà di pensiero e dell’uguaglianza fra cittadini, oltre a contrastare con tutto il loro passato prossimo e remoto, stride con la situazione di fatto che si è venuta a creare nel nostro paese fin dal 2° dopoguerra, quando l’Italia è diventato l’unico stato confessionale in Europa. Pur essendo una minoranza sempre più sparuta, riescono ancora a condizionare gravemente la vita e la cultura del nostro paese, la cui ormai conclamata arretratezza è da attribuirsi proprio alla loro chiusura verso le migliori conquiste scientifiche e tecnologiche del mondo occidentale.
Buonasera Pizpas, mi sa indicare una civiltà che abbi asuperato quella italiana in libertà di pensiero?
Secondo, le leggi si votano a maggioranza nel parlamento, quello della minoranza che condiziona la vita politica non regge, la cultura poi è un argomento che non le conviene toccare, se l’Italia è il paese con la maggior quantità di opere d’arte rispetto all’intero resto del mondo un motivo c’è, lascio a lei indovinare.
La scienza moderna è nata in Italia in pieno cattolicesimo, questa è storia non chiacchiere.
Ritento con qualche altro argomento, forse sarà più fortunato.
Credo che non avremo alcuna risposta prof.
“la cultura poi è un argomento che non le conviene toccare” e tu chi sei ? l’ Oracolo di Delfi? ma va’ pennetta..ah ah
dai che c’e’ da pagare le tasse : diritti ,aborto laicita’ e democrazia costano.
@Odore
lei ha di nuovo due commenti in moderazione perché, nonostante quanto le ho spiegato prima, continua a cambiare continuamente la email per il login, inoltre sta usando una serie di email fasulle.
Francamente mi sono stancato di stare dietro a chi ignora l’ABC dell’operatività e si presenta imbrogliando con falsi indirizzi email, e quindi la saluto.
Quello che mi fa ridere amaro è che, in nome di diritti e democrazia, un bambino che venga concepito oggi deve per legge accettare di:
– essere concepito in provetta su ordinazione
– essere privato a priori del papà o della mamma
– essere rifiutato dai genitori e abortito
– vedere il papà vendere il suo seme
– vedere la mamma vendere i suoi ovuli
– vedere la mamma affittare il suo utero
– vedere divorziare i suoi genitori
– vedere aiutare a suicidarsi i suoi nonni
E una volta volta cresciuto avrà il diritto di “girare” queste cose ai suoi figli. Io non sono un filosofo, ma per me la democrazia non dovrebbe essere questa.
Mi pare che dall’elenco é impossibile non trarre una prima inequivocabile conclusione: diritti “ritirati” a esseri umani che NON sono nelle condizioni di prendere posizione e difendersi. Quintalate di ignavia e di prevaricazione del più forte.
In realtà va fatta una distinzione tra la maggioranza dei parlamentari e la maggioranza del paese (del popolo), il popolo è a leggera maggioranza a favore delle leggi suddette, ma questo giusto nei sondaggi del Corriere, di Repubblica e simili, è pure possibile che i sondaggi siano abbastanza veritieri essendo i risultati di una campagna mediatica che va avanti con insistenza da anni. Diciamo che se fosse data la parola al popolo non è scontato che queste leggi possano essere approvate. Lo so, siamo arretrati qui in Italia, ma non in tutto, per esempio siamo più avanti del resto di Europa sul bando al nucleare e agli ogm, (o no ? :-), mentre saremmo “avanzati” ( o arretrati ?) su cose tipo l’articolo 18 che il resto d’Europa e del mondo occidentale se le sognano. Diciamo che le maggioranze sono variabili, ma lo zoccolo duro cattolico resiste (anche perché alla fine è l’unico che fa un po’ più di figli e li educa) e questa è, a mio avviso, l’unica nostra fortuna e l’unica speranza per un futuro migliore. I Flores d’Arcais hanno poco da minacciare, sono loro ad essere 4 gatti, i soliti “radical-chic” disprezzati dal popolo e che per giunta si sono dimenticati di fare l’unica cosa “darvinianamente corretta” che potessero fare per prevalere in futuro, ossia copulare non limitandosi a ricavare il solo piacere, ma riproducendosi come Dio comanda 🙂
***anche perché alla fine è l’unico che fa un po’ più di figli e li educa***
Quoto. Soprattutto in riferimento all’educazione alla vita, nella vita e per la vita.
Non posso che condividere anch’io 🙂
Pare appunto che molti si ritengano “maggioranza” senza esserlo affatto:
http://www.formiche.net/wp-content/uploads/2015/04/Osservatorio-Lorien-30mar-STAMPA.pdf
Effettivamente questo sondaggio restituisce valori molto eterogenei, da una parte c’è un 76% di persone favorevoli al sostegno della famiglia tradizionale uomo-donna, ma poi troviamo anche un 71% favorevole a garantire interamente anche alle coppie di fatto la pensione di reversibilità alla morte di uno dei contraenti (con notevoli costi supplementari a carico dello Stato, specifica la domanda) e poi troviamo anche un 66% favorevole a concedere alle coppie omosessuali il diritto di ricevere assegni famigliari e sgravi fiscali nella stessa misura delle coppie sposate ed infine un 60% favorevole ad equiparare completamente nei fatti le unioni civili all’istituto del matrimonio.
Il quadro che esce quindi è che si è in larga misura favorevoli al sostegno della famiglia tradizionale ma anche all’equiparazione di questa con le coppie omosessuali. E’ una buona notizia dunque ed io ne sono contento perchè dimostra che gli italiani forse non sono così culturalmente arretrati di come invece immaginavo.
E poi ci sono “paradossi” come essere gay ma anche cattolici http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/11790697/-Ai-bambini-serve-la-famiglia.html
Flavio, un suo parere ?
Io dico: viva la diversità! quindi con me sfonda una porta aperta.
” un 60% favorevole ad equiparare completamente nei fatti le unioni civili all’istituto del matrimonio.”
Avrebbero dovuto fare una domanda specifica con ‘coppie omosessuali’ oppure specificare ‘unioni civili comprese quelle omosessuali’.
come si dice in italiano ‘weasel words’?
Non è forse ambiguo aggiungere tra parentesi con notevoli costi supplementari a carico dello Stato?
Comunque quel 66% favorevole a concedere alle coppie omosessuali il diritto di ricevere assegni famigliari e sgravi fiscali nella stessa misura delle coppie sposate, parla abbastanza chiaro delle intenzioni degli italiani.
Ricordandoci sempre dell’ “avanzata” California che ha bocciato con referendum popolare il matrimonio omosessuale che poi gli è stato imposto dall’alto, ne viene fuori come molto eterogeneo anche il concetto di “arretrato” e “avanzato” e comunque ne viene fuori che alla fine sono quelli che si credono “avanzati” a imporre il loro volere, in barba alla democrazia.
Gentile Salvo, innanzitutto dovrebbe spiegarmi cosa intende con Spero nella seconda, quindi specifichi “cosa”, perchè sinceramente non capisco a cosa alluda. Poi le ricordo che in Olanda non ci sono stati alcuni partiti politici chiedevano che fosse abolita la pena per la pedofilia ma solo un’associazione che non è nemmeno riuscita a raccogliere quelle poche centinaia di firme che le avrebbero permesso presentarsi alle elezioni. Ci fu però (giustamente) un grande scandalo per la controversa sentenza di un tribunale che, pur riconoscendo i valori contrari alla costituzione che l’associazione promuoveva, non ne ordinava comunque lo scioglimento. Mi sembra poi di ricordare (ma parlo a memoria, quindi potrei sbagliarmi) che questa non voleva abolire il delitto di pedofilia toutcourt ma abbassare l’età minima per i rapporti consenzienti a 12 anni. Non so se poi questo signore o questi signori ci abbiano riprovato, ma immagino che l’epilogo non sia stato diverso. La prego quindi di non disinformare, perchè gettare benzina sul fuoco su temi così delicati non fa certo onore alla sua causa.
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Ora veniamo a noi: le leggi che in Italia tipificano questi delitti esistono e a lei vanno bene e nessuno ha mai parlato di cambiarle, quindi non si capisce quale terribile minaccia incomberebbe sulle nostre teste.
La mia opinione in merito a queste leggi è poi abbastanza simile alla sua, dissento probabilmente sulla legge dell’incesto perchè la trovo alquanto stramba, non capisco infatti che senso abbia considerare delitto il caso di persone adulte e consenzienti, però solo quando il fatto susciti “scandalo pubblico”. Mi sembra una norma un po’ strana, controversa ed arcaica, ma tant’è… la legge è lì e non sarò certo io a proporre di cambiarla, anche perchè non mi sembra sia stata applicata molte volte. Riguardo invece la pedofilia, introdurrei solo un norma nuova per obbligare le autorità ecclesiastiche a consegnare o quantomeno a denunciare alle autorità italiane i pedofili di cui è a conoscenza, perchè abbiamo assistito a troppi casi di sacerdoti spostati di parrocchia in parrocchia ma che hanno continuato ad abusare dei minori.
Lasci perdere quella frase, era una battuta che non ha saputo cogliere.
Anch’io andavo a memoria e magari qualcosa mi è sfuggita, comunque questo articolo dovrebbe dare l’idea http://www.lastampa.it/2013/04/03/esteri/sentenza-choc-in-olanda-sulla-pedofilia-via-libera-al-club-che-la-promuove-srVRzSLjEU6tXqpp5dp3nN/pagina.html
A 12 anni, secondo me, non si è abbastanza adulti da ragionare su certe tematiche, lasciamoli crescere sani sti bambini. Riguardo l’incesto, mi sembra assurda l’ipotesi che un fratello e una sorella – anche se maggiorenni – possano avere rapporti sessuali, nonostante usino precauzioni. Ah già, love is love quindi io sono solo un bigotto.
Lo sospettavo, comunque, che lei era uno di quei tipi che la buttano sulla chiesa non appena si parla di pedofilia. Condivido, però, la sua idea a riguardo, nonostante i mainstream, guarda caso, gonfino i numeri di tali abusi. Curioso, comunque, come le statistiche dimostrano che gran parte di abusi da parte ecclesiale, siano abusi omosessuali…
Poi, lei, si sofferma solo su questi abusi da parte di sacerdoti. Si gira dall’altra parte quando i pedofili appartengono ad altre categorie ?
http://www.imolaoggi.it/2014/11/22/un-altro-leader-dellattivismo-gay-e-stato-arrestato-per-pedofilia/
http://www.lastampa.it/2015/02/25/edizioni/biella/arrestato-insegnante-di-musica-pedofilo-Nw4pbdQ0iia2R1oj6ykfvN/pagina.html
http://www.gazzettadiparma.it/news/social-web-world-/262287/Insegnante-di-yoga–si-spoglia.html
Per uno sguardo alle statistiche (pagine 16 e 24) http://www.osservatoriopedofilia.gov.it/dpo/resources/cms/documents/03_TA_Telefono_Azzurro_dossier_pedo_2010_rev_DEF.pdf
sarebbe interessante proporre un sondaggio corredato da questa foto
http://www.repstatic.it/content/nazionale/img/2014/07/03/165252848-ed8bad1a-3dcb-4260-9ea2-488792769cd5.jpg
Ed aggiungere magari questa:
https://giovannimapelli.files.wordpress.com/2010/10/gay_impiccati_iran.jpg
E poi questa:
http://1.bp.blogspot.com/-8iovzddJ2Jk/TzQPKnitRaI/AAAAAAAAARI/y3TdUe2HNHk/s1600/violenza-omofoba.jpg
certamente, sono immagini terribili e che mi suscitano profonda tristezza e contrarietà
E che risposte daresti al sondaggio fra le quali scegliere? Quello è il punto cardine per un sondaggio.
secondo me c’è il dovere (morale e civile) di deprecare quanto c’è nelle foto esposte da Flavio mentre c’è il diritto di poter essere moralmente e civilmente in disaccordo con la situazione mostrata nella foto del neonato.
Non sono omogeneamente confrontabili in un sondaggio a meno che non lo si voglia forzare
La famiglia naturale
Consiglio a tutti di leggere il rcente articolo di Fanelli sulla teoria del gender, davvero illuminante.
Illuminante?!
Buahahahhahahahahahhah!
Se è una battuta ti faccio i complimenti, mai letta una migliore!
A me è piaciuto, ha il solito taglio ironico ed è molto chiaro. Cosa avrebbe che non va?
Ecco un altro articolo di Fanelli lo trovo una fantasia farcita di darwinismo d’accatto:
https://nientestronzate.wordpress.com/2015/05/18/scimmie-teoria-del-gender-e-transumanesimo-post-h/
Quello segnalato sopra è a questo link:
https://nientestronzate.wordpress.com/2015/04/20/volete-davvero-la-famiglia-naturale/
.
Una delirante confusione tra ciò che è naturale per diverse specie.
Ma chi è sto Fanelli?
PS: già un blog che si chiama “Niente stronzate” lascia perplessi, in secondo luogo è un paradosso perché dichiara ‘niente stronzate’ e poi ce le mettono.
E’ uno che vuole fare l'”originale” e quindi a furia di farlo magari concorda anche con il prof, infatti vedo che ha scritto anche contro la teoria del AGW…
Per il resto è il solito scientista transumanista d’assalto (esaltato) che si pone subito su un piano di superiorità rispetto ai detestati cattolici pensando che noi si sia del tutto a digiuno di “sciensa”. Le cose sono molto più semplici anche a livello di evoluzione: si riproducono, almeno nella nostra specie, solo i maschi con le femmine, per cui in questo senso si può definire “naturale” la famiglia tradizionale (che peraltro non è una definizione del catechismo cattolico, come si è ben evidenziato sopra). Il resto è solo fumo per coprire l’insussistenza di tanta retorica pseudo-scientifica.
A proposito di omosessualità, c’è stato clamore e scandalo per quel dirigente che ha parlato di “4 lesbiche” riferendosi al calcio femminile, ma allora “lesbica” è un insulto ? Io ero rimasto al fatto che “frocio” lo fosse, ma “lesbica” compare anche nella sigla del movimento LGBT (è la prima lettera la “l”). Penso che i fautori del “politicamente corretto” dovrebbe spiegare bene quale termine sia, al momento, un insulto e quale no, altrimenti noi persone “naturali” non ci capiamo molto e potremmo commettere delle gaffe senza volerlo. 🙂