Le radici misconosciute di un mito moderno, nato a cavallo tra occultismo e scientismo, e che oggi più che mai incuriosisce ed irretisce i nostri contemporanei, dal “popolo” fino allo “scienziato”.
Le dottrine e i prodigi della “neo religione” extraterrestre:
dagli equivoci dell’archeologia spaziale, alle molteplici interpretazioni dell’evanescente ed inquietante fenomeno UFO.
Il mito degli extraterrestri e l’attesa «messianica» che si addensa intorno alla figura dell’Alieno fanno ormai stabilmente parte dell’immaginario dell’uomo contemporaneo. Pochissimi, tuttavia, sospettano quali legami vi siano fra questo mito – apparentemente connotato in chiave scientifica e tecnologica – e le correnti più ambigue e nebulose dell’occultismo moderno.
In questo saggio, per la prima volta, si ricostruiscono le radici «occulte» e ignorate del mito extraterrestre,attraverso i suoi legami con lo spiritismo ottocentesco, la nascita del contattismo, la mediazione di singolari personaggi a cavallo tra scienza e magia, il ruolo del cinema, l’affermazione dell’«archeologia spaziale» e della «interpretazione extraterrestre» dei Libri Sacri; con sullo sfondo la realtà, tanto ambigua quanto evanescente, dei cosiddetti «fenomeni UFO».
Tutti elementi, questi, caratterizzanti un mito che è anche una delle più incredibili quanto riuscite parodie moderne della religione.
2 commenti
Ottimo libro!
Un’analisi veramente accurata e sintetica che fa capire tutto l’ambiente nel quale si è sviluppato questo fenomeno.
Ho apprezzato in particolare i fatti del 1896 con i vascelli alla ‘Robur’, direi che è il fatto decisivo per inquadrare il fenomeno: nessuna influenza di mass-media, nessuna tecnologia di viaggi stellari, gli occupanti dichiarano di essere terrestri e ingannano persino descrivendo il motore ad aria compressa. L’inganno lì è palese e scarta le ipotesi extraterrestri future.
A dire il vero però, anche nell’ipotesi di Vallee e sua, questi esseri spirituali che interferiscono sono a tutti gli effetti degli esseri ‘extra-terrestri’…
Segnalo un piccolo errore riportato a pag.115 (di Robin comunque): “…ma preferiscono chiamare ginn o folletti, senza tema di ridicolo, le misteriose creature che è di moda chiamare MIB (men in black) ad esempio”.
I MIB sarebbero umani che fanno sparire le tracce aliene, non gli alieni stessi da paragonare ai folletti.
In ultimo, la parte che mi ha convinto di meno è stata quella sulle prove del passato: alcune sono vere forzature ma ce ne sono altre abbastanza anomale in effetti.
Magari dovreste fare qualche articolo integrativo oppure avete qualche link che le analizzi tutte in dettaglio?
Comunque, ottimo lavoro, grazie.
Grazie frank per le parole di apprezzamento!
Concordo poi sulle tue osservazioni.Il libro avrebbe dovuto svilupparsi su più pagine per essere più chiaro e completo.
Ma così ha voluto l’editore…