Poco più di due settimane fa una ONG ha definito “Asse del male” l’azione combinata della diplomazia vaticana e del gruppo dei paesi G77 contro l’approvazione di un documento per la limitazione delle nascite nei paesi poveri.
Ieri si è tenuto a Londra un summit sulla pianificazione familiare promosso dal governo di Londra e dalla Gates Foundation.
Vaticano e paesi poveri oppure Fondazione Gates e Inghilterra: qual è secondo voi l’asse del male?
“Partorire (e morire) a dodici anni, a Londra il summit sulla contraccezione“, con questo titolo ad effetto è apparso sul sito del Corriere della Sera l’11 luglio, è stato presentato un summit neomalthusiano, ovviamente nell’articolo tale termine non compare mai, ma andiamo a vedere come viene presentata la situazione:
Mabinty ha 12 anni, è al quinto mese di gravidanza, non va a scuola da quando aveva otto anni.
Il suo uomo le dà da mangiare e tanto le basta. Anche Rebecca è incinta ma lei coltiva il sogno di tornare a studiare. Improbabile. Se sopravviverà al parto andrà a vivere in una capanna ai bordi di una discarica con Simeon, 22 anni.
Siamo a Freetown in Sierra Leone dove quando piove le strade diventano fiumi di fango e la fogna a cielo aperto che scorre nel mezzo del sobborgo di Kroo Bay tracima da ogni lato.
Chiunque dopo questa introduzione penserebbe che il problema di Freetown sia la miseria, che le organizzazioni internazionali dovrebbero mobilitarsi per intraprendere un piano di sviluppo. Probabilmente se il Nobel per la pace Obama o il solerte governo di Londra (quando si tratta di bombardare) devolvessero il costo di un solo “umanitario” missile Cruise, per un vero intervento umanitario, si opererebbero interventi strutturali stabili per tutta la città.
E invece no, il problema di Freetown sono gli anticoncezionali:
Qui colera, malaria, dissenteria, polmoniti, infezioni varie affliggono gran parte della popolazione. Un bambino su quattro muore prima di compiere 5 anni. Ma i killer peggiori a Kroo sono la gravidanza e il parto. La Sierra Leone detiene il triste primato di mortalità marterna, spesso le vittime sono esse stesse bambine.
Oggi a Londra si tiene il summit sulla pianificazione familiare, organizzato dal governo britannico e dalla Fondazione Gates. L’obiettivo è di raccogliere 4 miliardi di dollari per dare entro il 2020 accesso alla contraccezione a 120 milioni di donne che vivono nei Paesi in via di sviluppo.
Innanzitutto vediamo come una lunga lista di malattie venga completata con la “gravidanza” e il “parto“, equiparandole di fatto ad una malattia da prevenire.
Come già detto prima, un corretto ragionamento porterebbe a proporre un miglioramento delle condizioni sanitarie in nome ad un vero diritto ad un parto secondo gli standard della moderna medicina. E invece no, il problema viene spostato sulla contraccezione, che quelle ragazze che si ostinano a partorire continuino ad avere gli stessi problemi.
E così la filantropica Gates Foundation e il generosissimo governo di Londra raccoglieranno l’astronomica cifra di 4.000.000.000 di $, non per migliorare le condizioni di vita, ma per garantire la contraccezione.
Come la prenderebbe un nostro disoccupato, qualcuno che avendo perso il posto per la crisi economica non può più pagare il mutuo della casa, che non sa come comprare il necessario per mangiare e ha anche uno o più figli da mantenere, se per risolvere la sua situazione si presentasse alla porta un rapresentante della Gates Foundation e del governo di Londra con una maxi confezione di preservativi?
Forse non si accontenterebbe di un “V” day, ci sarebbe solo da augurarsi che non abbia sotto mano un’arma.
Tutto questo si chiama “malthusianesimo”, una teoria economica nata a fine ‘700 secondo la quale la condizione di povertà è colpa del povero stesso, colpa sua che ha voluto dei figli se adesso è povero. Guai se a qualcuno venisse in mente che le responsabilità siano degli speculatori internazionali e delle criminali politiche dettate dalla Banca Mondiale e dal FMI che dopo aver impoverito il Terzo mondo stanno adesso dissanguando paesi pieni di risorse reali come l’Italia.
Qualcuno dovrebbe informare il Corriere della Sera, e i suoi giornalisti (dopo Alessandra Arachi della quale abbiamo parlato in CS-Il “Corriere”, Alessandra Arachi e le donne del terzo mondo; è la volta di Monica Ricci Sargentini) del fatto che dietro un umanitarismo peloso si muovono i soliti interessi economici che mirano a mantenere poveri i paesi ricchi di risorse naturali per poterli depredare a buon mercato.
Che la smettano di strumentalizzare i drammi reali di ragazze come Juliet, di cui si parla nell’articolo, per permettere alle corporations di rubare il futuro a quei figli che non vengono fatti nascere.
Che la Gates Foundation e il governo britannico dedicassero le loro energie per rimediare ai fallimentari programmi di “salute sessuale” che adesso vogliono esportare in tutto il mondo. Solo pochi giorni fa sono infatti stati diramati i dati sulle gravidanze e gli aborti tra le adolescenti inglesi, la notizia pubblicata dal Daily Telegraph è stata ripresa da Avvenire:
Nel 2010 sono state 38.269 le adolescenti che hanno interrotto la gravidanza in Gran Bretagna. Una cifra in sé raccapricciante, ma c’è di più: di queste ben 5.300 sono alla seconda esperienza, 485 ragazze alla terza, 57 l’hanno fatto per la quarta volta, 14 hanno abortito cinque volte, quattro ragazze sei volte, e almeno tre sono arrivate all’incredibile livello di sette aborti.
Ma evidentemente secondo alcuni nella cifra delle 38.269 adolescenti che hanno abortito in GB non c’è nulla di drammatico, perché si dovrebbe parlarne? Anzi, sempre secondo le stesse persone, la ricetta inglese è così soddisfacente che vale la pena di spendere quattro miliardi di dollari per esportarla.
Ci permettiamo di suggerire un titolo per un prossimo articolo di Arachi o Ricci Sargentini:
Partorire (o far morire) a dodici anni, a Londra.
13 commenti
C’è forse qualcuno che ha delle responsabilità sullo stato di miseria di Freetown assai più di Freetown?E non manifesta forse interesse che le cose restino esattamente così?
Raccogliere 4.000.000.000 di dollari per la contraccezione in quei paesi è sputare addosso a quelli che li abitano…
E’ sorprendente come si prodighino per cercare sistemi per creare l’illusione che si stanno aiutando Paesi in difficoltà mentre con un neocolonialismo se ne mantiene,se non accresce la miseria e la mortalità degli abitanti.
“Nel 2010 sono state 38.269 le adolescenti che hanno interrotto la gravidanza in Gran Bretagna. Una cifra in sé raccapricciante, ma c’è di più: di queste ben 5.300 sono alla seconda esperienza, 485 ragazze alla terza, 57 l’hanno fatto per la quarta volta, 14 hanno abortito cinque volte, quattro ragazze sei volte, e almeno tre sono arrivate all’incredibile livello di sette aborti.”
Mammamia!
Se è un discorso di gravidanze a rischio,che non possono essere portate a termine o che perdono il bambino per qualche ragione la Gran Bretagna ha un gran broblema di salute che affligge le donne dell’isola…
Se invece l’aborto è diventato una sorta di anticoncenzionale forse sarebbe il caso di intervenire rapidamente per risolvere una grave situazione.
Della serie forse sarebbe meglio pensare prima ai guai in casa che a quelli in casa del vicino.
E’ poi possibile che ancora oggi persista una mentalità malthusiana?
La teoria malthusiana non solo non è stata mai confermata, ma fu smentita drammaticamente durante la carestia irlandese dell’800: la riduzione della popolazione portò uno stato di miseria dal quale fu difficile risollevarsi.
Ma come sappiamo malthusianesimo e darwinismo vanno di pari passo sostenendosi reciprocamente, sorretti da una volontà ideologizzata, contro ogni evidenza a loro sfavore.
“Ma come sappiamo malthusianesimo e darwinismo vanno di pari passo sostenendosi reciprocamente, sorretti da una volontà ideologizzata, contro ogni evidenza a loro sfavore.”
Eh…ed è un grande potere.La più geniale delle ideologie: quella camuffata da scienza.
Certo fa quasi impressioni come sembrino esprimersi nel concreto le cose scritte da chi come la A.Bailey…
Non mi stupirei se ad anni da oggi si arriverà al controllo delle nascite.
Ci sono tante cose che spesso a sentirle si è portati a dire:
“Noo..ma figurati se accadrà mai”
Non si pensa però che non si impongono rivoluzioni drastiche, cambiamenti dall’oggi al domani..ed evidentemente in una dialettica hegeliana trasposta nella realtà l’accettazione graduale di cose aparentemente digiunte porterà all’accettazione finale di quanto sembrasse impossibile in principio.
Da notare che sembrano essere tutte donne queste giornaliste della stampa liberal, nipotine del più polveroso femminismo, del quale conservano intatti gli antichi luoghi comuni. Talvolta contro ogni correttezza politica bisognerebbe ripetere con coraggio l’invito che Napoleone fece a madame de Stael: “mulier taceat in politicis”!
Il femminismo effettivamente non fu sin dall’origine un movimento per la parità dei diritti tra uomo e donna, ma fu un movimento per il miglioramento della razza e per la limitazione delle nascite tra i “negri”, basta leggere la vita e le opere della sua massima esponente, una frequentatrice dei salotti dell’alta società, Margaret Sanger:
http://en.wikipedia.org/wiki/Margaret_Sanger#Eugenics
Sì, Leonetto! E’ neocolonialismo! UN’Africa in cui la libertà, la possibilità di divenire ricchi grazie al proprio lavoro, ingenio sarebbe una grossa concorrente per i grandi finanzieri che stanno dietro queste associazioni. Allora bisogna attaccare la Chiesa che crea Missioni in cui si costruiscono scuole ed ospedali che dona la speranza del futuro che educa ad un amore ordinato, che garantisce l’uso del libero arbitrio. Bisogna mostrare tutta la pietosità verso queste persone proponendo loro di suicidarsi, ma ciò non può essere fatto in maniera incoerente! Bisogna fare vedere che anche chi propoone il suicidio si suicida … e ci vanno di mezzo i più indifesi: bambini e donne! Uccisi, umiliati, devitalizzati da una cultura che solo una mente diabolica può aver partorito. Eva sta trionfando su Maria? Da sempre quando Eva prende il comando ideologico sull’uomo è la vita dell’uomo stesso che viene messa in discussione. A Maria il compito di salvarci di nuovo … a noi il compito di accudirla, supportarla ed aiutarla!
Matteo Dellanoce
Nell’articolo del Corriere significativamente manca ogni condanna di quegli uomini che non si fanno problemi ad andare con queste bambine.
Chi sono? sono i mariti? se sì, la contraccezione non c’entra nulla. Se no, cosa dicono le leggi di quei paesi in merito?
Le giornaliste dovrebbero scandalizzarsi di una frase come ‘se gli uomini non ti vogliono non sei nessuno’.
Invece no, vogliono dare contraccettivi a queste ragazze così gli uomini possono prenderle senza problemi come e quanto vogliono!
Ricordo sempre che le prime femministe erano fermamente contro l’aborto.
http://www.feministsforlife.org/history/foremoth.htm
Questo è l’andazzo generale…
Non ha caso al termine della guerra fredda, Ronald Reagen disse che il nemico è all’interno di noi stessi (riferendosi ai sistemi occidentali e ai loro vizi).
C’è solo il peggio.
L’Occidente ha cambiato strada dal 1968.
Non a caso… ops… (errore di battitura mentre faccio colazione, buone vacanze 🙂 )
Ci rendiamo conto di cosa si può fare con 40miliardi di dollari?
e questi ci comprano i preservativi?
questo è progresso?
Veramente mi chiedo se queste persone, anche quelle che scrivono l’articolo siano o no in mala fede perchè non è possibile fare errori simili e spacciarli per atti umanitari.
L’unica maniera di salvare il pianeta è salvare l’uomo e l’unica maniera di salvare l’uomo è trattarlo da essere umano promuovento relazione, autostima, affettività e combattendo l’ignoranza.
Qui quando va bene la gente è trattata da animali, se non da numeri.
Segnalo un vecchio “antidoto”:
Mark Riedemann per “Where God Weeps”, un programma televisivo e radiofonico settimanale prodotto da Catholic Radio and Television Network in collaborazione con l’organizzazione internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre, ha intervistato il gesuita canadese Michael Czerny, fondatore, nel 2002, dell’African Jesuit AIDS Network. Nel corso della lunga intervista è emerso che «la Chiesa cattolica è la principale organizzazione in Africa nella cura dei malati di AIDS». Già, i critici della Chiesa fanno un bel giro su autobus con vetri azzurrati e aria condizionata, poi decretano che per l’Africa ci vogliono più preservativi e se ne tornano a casa. Chi resta a curare i malati? I missionari. Chi occupa poltrone negli organismi internazionali e i titoli dei media? Quelli degli autobus.
Pubblico un mio commento di UCCR, poiché lo ritengo molto fondamentale rispetto alle discussioni trattate.
Le promiscuità e le perversioni che la nostra Società sta accettando è davvero preoccupante.
Colpa del progressismo, almeno di una parte.
Hanno fatto credere all’impiegato di essere un miliardario e al disoccupato di vivere come un impiegato, ciò ha causato la crisi.
La forte illusione.
Io non sono contro l’egualitarismo sociale, anzi sono favorevole, e questo mi divide dalla destra berlusconiana italiana, ancora legata alla vecchia concezione servo-padrone. (so come Piero non la pensa come il sottoscritto e ne abbiamo già discusso anche su CS).
L’uguaglianza economica è strettamente legata al dettame morale, poiché essa influenza le masse.
Il problema sorge quando oramai “la scala sociale è ferma”, i ricchi continuano ad arricchirsi e i poveri a morire di fame (o secondo la logica simil destra a prostrarsi al riccone di turno, svendendo la dignità umana e sociale).
La sinistra nella sua logica marxista (aberrante) è stata una forza distruttrice. Ma la sua componente cristiano-sociale è stata positiva. Purtroppo oggi,siccome la scala sociale è ferma il progressismo sociale si è rivolto ad un altra componente sociale (omosessuali ecc..), diventando progressismo per i diritti…
E’ una sconfitta non solo morale, ma degli ultimi della Società, che prima avevano un punto di riferimento…
Oggi sono stati traditi, hanno solo fumo negli occhi…
La destra non difende la morale!
Difende la sua onorabilità di classe sociale agiata, che aveva una volta… Fra poco tempo smetteranno di farlo e diventeranno “filantropi dei diritti” come è successo in Inghilterra…
Soltanto il Cristianesimo liberale e sociale (organico) può salvarci dalla Tempesta.
Ne destra ne sinistra!
Aggiungo: non sono ne euroscettico, ne pro-euro. Credo che la risoluzione dei problemi non verrebbe distruggendo l’Europa, come molti vorrebbero accadesse proprio ora, ma la RIFONDAZIONE DELL’EUROPA come volevano Konrad Adenauer, Robert Schuman e Alcide De Gasperi.
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