Nel film “Total recall” del 1990 con Arnold Schwarzenegger, veniva descritta la vita sotterranea di Marte. Ma quella era dichiaratamente una fiction.
Va bene che la situazione attuale non è un gran che, ma dire che “ci possono essere condizioni anche migliori che sulla Terra” sembra francamente un po’ eccessivo.
Ad un secolo dalle cantonate di Schiaparelli sembra che non abbiamo imparato nulla.
«Marte? Abitabile, ma sotto la superficie», è il titolo di un articolo pubblicato sul Corriere della Sera del 12 dicembre. Ma il sottotitolo non si accontenta di restare nel vago e rincara la dose: Scienziati australiani: ci possono essere condizioni anche migliori che sulla Terra…
Se finora i ricercatori della vita extraterrestre si erano dovuti accontentare di pianeti lontani e “quasi” come la Terra, adesso giunge la notizia che Marte possa essere anche meglio. Ma come la mettiamo con tutte quelle foto che ci mostrano delle desolate pietraie?
Niente paura, le condizioni anche migliori ci sono ma sotto terra. Consapevoli infatti della bassa temperatura superficiale del pianeta rosso (-63° C) e della sua aridità, gli studiosi della Australian National University di Canberra, hanno infatti realizzato un modello dal quale hanno poi ricavato le loro conclusioni.
Nella nostra semplice condizione di osservatori esterni ci permettiamo di porre alcune domande ai ricercatori australiani:
Il loro modello, come tutti i modelli, quanto dipende da parametri arbitrari?
Ritengono che nelle grotte della Terra ci siano condizioni migliori per la vita che non in superficie?
Sulla Terra, secondo loro, è successa la stessa cosa? Stanno dunque proponendo una nuova teoria sull’origine della vita che sposta le prime forme dal mare alle grotte?
La vita su Marte non utilizza la fotosintesi?
E se no, qual è la fonte di energia di tali organismi?
Si potrebbe andare ancora avanti ma i dubbi sin qui sollevati sembrano sufficienti.
Ma l’ipotesi purtroppo non potrà essere verificata in tempi brevi perché:
l’unico modo per accertare la presenza di acqua sul pianeta rosso è scavare ma, come ricordano i due studiosi australiani, non servirà a molto l’operato dell’ultimo rover (Curiosity) lanciato dalla Nasa, che atterrerà su Marte nell’agosto del prossimo anno. L’esploratore dell’ente spaziale americano ha una capacità di scavo che si limita a 10-20 centimetri sotto la superficie.
La sonda Curiosity insomma non potrà dare conferme o smentite di questa ardita ipotesi. L’unica certezza che possiamo avere da subito è che continua il clima di euforica ricerca di vita extraterrestre, un clima che travalica i limiti dell’entusiasmo della ricerca per entrare nel campo dell’ossessione.
A questo punto sarebbe salutare che ai ricercatori australiani e agli altri che si bilanciano in azzardate congetture, venisse ricordata la vicenda di Giovanni Schiaparelli e dei presunti Marziani.
Nei giorni scorsi il discorso era già stato affrontato (CS-Parliamo di extraterrestri) ma la notizia uscita in contemporanea (scherzi del fato) della possibile vita su Marte, ci consente un approfondimento.
L’entusiasmo che anima certi ricercatori di oggi e li spinge ad ipotizzare la presenza di forme di vita ben oltre i limiti della scientificità ricorda in modo preoccupante l’entusiasmo che a fine ‘800 indusse un astronomo di grande levatura come Giovanni Schiaparelli a prendere la sonora cantonata dei canali su Marte. Dalla premessa di Pasquale Tucci al libro La vita sul pianeta Marte di G. Schiaparelli – ed Mimesis, leggiamo:
Il quadro presentato da Schiaparelli non lasciava dubbi sulla profonda analogia che egli riscontrava tra Marte e la Terra, il tutto presentato con grande dovizia di particolari, collocati in un quadro logico razionale, esattamente descritti con linguaggio tecnico adeguato ad una memoria scientifica di carattere astronomico e con tutte le difficoltà di lettura e di comprensione che articoli del genere hanno per i non addetti ai lavori.
Questa descrizione ci ricorda qualcosa? Non è così che anche oggi ci vengono proposte le teorie sulla vita extraterrestre?
Ma quel che più impressiona è il perché di tanta attenzione alla vita extraterrestre, un perché che si può ricavare da altri passaggi dello stesso libro:
Si sa che egli (Schiaparelli) partecipò ad una seduta spiritica per venire in contatto con eventuali abitanti di Marte. Faceva da tramite per l’improbabile incontro con i ‘marziani’ la famosa medium Eusapia Palladino che già aveva attirato l’attenzione di importanti intellettuali, scienziati e filosofi, come Cesare Lombroso, Pierre Curie… Henry Bergson. Il fenomeno ebbe un’ampia eco sui giornali quotidiani e luigi Barzini senior ne parlò sul Corriere della Sera nel 1907.
Come già accennato nei commenti a Parliamo di extraterrestri, l’idea di forme di vita aliena nasce in ambiente occultista e non naturalista.
L’attuale fenomeno UFO, sotto l’apparenza di un fenomeno che riguarderebbe forme di vita biologiche, nasconde invece una riedizione dello spiritismo ottocentesco riproposto in una veste accettabile dall’uomo contemporaneo, uno spiritismo camuffato dove la medium di Schiaparelli è stata sostituita dai contattisti che usano il “channeling“.
E gli astronomi, come quelli australiani, che fanno della fiction al posto della scienza, suscitando affrettate aspettative sulla vita extraterrestre non fanno altro che reinterpretare la parte che fu di Schiaparelli: intendono fare astronomia ma finiscono con l’alimentare il moderno spiritismo.
Purtroppo però non si vedono scienziati che richiamino al rigore e al metodo i colleghi. Peccato, questa è un’epoca che avrebbe bisogno della vera scienza.
11 commenti
Caro Enzo, come sempre hai messo il dito nella piaga… secondo me certe “notizie”, in fondo, hanno come unico scopo quello di distogliere l’attenzione della gente da ogni possibile sano dubbio che possa portare alla Verità. Quindi, periodicamente vengono fatte ricicciare fuori vaghe voci sull’esistenza di pianeti simili alla Terra… di vita su Marte… di vita su Europa… insomma, qualunque neo-mito scientista possa tornare utile alla “causa” – l’ottundimento delle menti.
Un cordiale saluto!
Mamma mia, non c’è limite al peggio, cari amici io sto cominciando a impressionarmi veramente…è veramente avvilente per chi fa il nostro mestiere osservare questa degenerazione…
Quando, nel lontanissimo 1977, feci la scelta per gli studi universitari, nonostante la mia spiccata propensione per gli studi umanistici optai decisamente per la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’Università ‘La Sapienza’ di Roma. Avevo bisogno di chiarezza e di onestà, avevo ahimè imparato quanto fosse facile, in campi come la letteratura o la filosofia, con un po’ di parlantina ed una certa agilità mentale, dare l’impressione che un sostanziale vuoto di contenuti apparisse sotto le spoglie di una cultura profonda. A quel tempo ero lontano dalla Fede, ma ripensandoci adesso sento la mano della Provvidenza che poi mi folgorò (una quindicina di anni dopo) con quello che ancora considero come la traccia della mia missione in questo mondo, il pezzo di Vangelo che parla di più al mio cuore, il Magnificat ‘..Hai confuso i superbi nei pensieri del loro cuore, hai innalzato gli umili..’. Ecco, da superbo, quale ero e sono tuttora, avevo l’oscuro sentore che potessi combattere il mio peccato solo prendendo una strada dove prima o poi ‘si andasse a vedere’, come al Poker, dove i nostri bluff si infrangono alla fine del giro. Allora se il risultato di una equazione doveva essere 31, e a me veniva 45, bè c’era poca retorica da mettere in campo e, anche se la scienza, a differenza della matematica, era sfida e rischio, induzione piuttosto che deduzione, il punto cruciale è che comunque si doveva prima o poi ‘andare a vedere’ nel concreto di un esperimento con ipotesi e previsioni da rispettare.
La condivisione di un ‘canone’, di un insieme di regole di ‘gioco corretto’ universalmente accettate permetteva un’ apertura straordinaria che ci faceva saltare di un colpo tutte le fumisterie dei cosiddetti umanisti sul ‘dialogo con l’altro’, ‘comunicazione interculturale’ e compagnia. Davanti ad un coefficiente di correlazione o ad un’equazione differenziale si poteva giocare allo stesso modo con il collega della stanza accanto e con quello di Pechino, di Delhi o di Mosca. Voilà e palla al centro, in questa meravigliosa chiusura del cerchio per cui lo scienziato si ritrova affratellato con l’anziana contadina devota che nel Rosario prega per ‘..portare in cielo tutte le anime, soprattutto quelle più bisognose della tua misericordia..’ (e non quelle dei più buoni, dei più etici, dei più intelligenti..) così superando e rendendo sostanzialmente inutili montagne di libri e di articoli di giornale sull’accettazione del diverso, sul dialogo interreligioso, la società multiculturale.., è il fascino incomparabile della vera scienza.
Per questo con rabbia e sgomento vedo questa ‘Ragione in Atto’ (la definizione fredda e scintillante data da Tommaso all’Arte si adatta perfettamente alla Scienza che dell’Arte è sorella minore) scempiata e umiliata dall’arroganza di sedicenti scienziati che ci propinano parti orrendi, oscene caricature di scienza in cui con una faccia tosta incredibile violano tutte le nostre regole del gioco. E’ come se un arbitro permettesse ad un giocatore di calcio di partire dal centrocampo con il pallone sotto il braccio e di segnare depositandolo in rete dopo aver dato un pugno in faccia al portiere. Se poi questa azione viene strombazzata come ‘verità scientifica’ e ‘realtà oggettiva’ e chi si oppone sottoposto ad una censura molto più bigotta di quella dell’inquisizione, con per sovrannumero la gente comune completamente in balia di questa falsa scienza considerata come un oracolo, bè vi lascio immaginare come mi possa sentire.
Il veleno circola veloce, sono venticinque anni che il mio mestiere è la ricerca su modelli matematici e fisici per le scienze biologiche, e già mi accorgo che dei concetti che potevo dare per scontati dieci anni fa, ora necessitino di lunghe spiegazioni, spesso infruttuose, con giovani (ma anche meno giovani) ricercatori che (specie quelli provenienti dai luoghi di ricerca più prestigiosi) sono di un’ignoranza sconcertante. Magari sanno tutto di un singolo enzima a cui sacrificano la loro vita mentre ignorano semplici concetti di termodinamica da cui evincerebbero che tutta la loro ricerca è completamente sballata.
Ed ora queste stupidaggini marziane..basta siamo vicini a Natale, e ci dovremmo ricordare sempre che alla fine Il Bene trionferà e che a noi resta il compito di vegliare, fino a che, il padrone della vigna non tornerà inaspettato.
Condivido in pieno. Certo, l’impressione è che chi si oppone al veleno del Leviatano (come Enzo Pennetta, Alessandro Giuliani e tanti altri, più o meno conosciuti) sia destinato al fallimento; e forse – anzi no, certamente – così avverrà… ma solo dal punto di vista del mondo. Ogni tanto, infatti, giova ricordare la parola del Signore: “Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. Ed io ti dico: Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa .”
Cordiali saluti
Grazie Michele, anche tu però ti opponi validamente al Leviatano che forse vincerà ma non è poi così sicuro…la sua stessa follia indica che è ferito a morte…..hai ragione sul piano trascendente ma chi lo sa che anche nel mondo qualche bella soddisfazione non possa venire..
Scusate se mi intrometto… ma che ne dite di un piccolo sasso alla Davide?
Visto che si parla di sassi..
“Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. Ed io ti dico: Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa .”
Non mi piace come traduzione,perchè rischia di far perdere il vero senso..
Tradurrei invece
“Beato sei Simone “bariona”(o figlio di Giovanni o di Giona), perchè carne e sangue non ( l’)hanno rivelato a te ,
ma il Padre mio, quello nei cieli.Ed io allora a te dico che tu sei ‘un ciottolo'(un sasso,Pietro anche va bene è il soprannome dato da Gesù a Simone,bisogna rendere bene il dualismo greco petros petra che qui è importantissimo),
e su questa ‘roccia’(macigno,petra appunto in contrasto con petros,poi in Atti per esempio si dirà chiaramente che la pietra è solo e solamente Cristo,qui si fa appunto riferimento a tal cosa nella precedente affermazione di Pietro) costruirò la mia assemblea e le porte dell’ Ade
non prevarranno contro di essa.”
Che rafforza ancora di più il concetto che poi richiama anche il proff.Pennetta richiamando l’episodio di Davide con tro il campione dei filistei di 3 metri di altezza(non gigante eh..non ci sono giganti nei racconti biblici).
Pietro è solo un uomo,è un sasso,un ciottolo ma porta una roccia,dice che Gesù è il Cristo e Cristo afferma di se “io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”.Pietro porta la verità,e chiunque sarà in grado di accoglierla ed accettarla scaccerà l’inganno,(Satana è l’ingannatore)avrà qualcosa di più forte di qualsiasi inganno,anche se questa verità è stata portata e diffusa da un piccolo sassolino…
E così Davide di fronte a un colosso rivestito di una corazza a piastre, il cui peso era di cinquemila sicli di bronzo. Portava alle gambe schinieri di bronzo e un giavellotto di bronzo tra le spalle che pesava seicento sicli di ferro..che ebbe vittoria con un semplice sasso,ma soprattutto con la propria mente.
Un colosso ben difeso,intoccabile,viene attaccato e se ne mostra la sua fragilità ed ecco che cade al suolo per quello che è…
Così il neo-darwinismo,tutti i vari falsi miti,scientismo etc..possono venire mostratoi per quello che sono,si può dare modo di vedere la verità,poi sta alle persone comprendere o restare nell’ombra.
Per fare una citazione più “leggera”:
“Pillola azzurra: fine della storia. Domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa: resti nel paese delle meraviglie e vedrai quanto è profonda la tana del Bianconiglio. Ti sto offrendo solo la verità, ricordalo. Niente di più”
P.S.Lasciamo stare il povero Leviatano,che termina il “bestiario di Giobbe”, che ormai è estinto(se uno è cristiano o ebreo o altro,oppure non esiste se non crede…)e fra l’altro l’unica qualità che non ha è il veleno…
“…ci possono essere condizioni anche migliori che sulla Terra…”
Mah, forse l’articolista del corriere della serva, una tantum sincero, alludeva all’assenza di CDS e e altre nefandezze made by goldman $ach$…
Sembra che oltre alla riscoperta dei marziani ritornino i ‘seleniti’.
Paul Davies fisico inglese di fama mondiale, saggista e divulgatore scientifico, noto alla comunità scientifica anche per i suoi studi di cosmologia e di esobiologia proprio recentemente ha proposto di analizzare tutto l’archivio hd nasa alla ricerca di tracce residue di vita aliena sul nostro satellite invitando i vari astrofili ad unirsi nella ricerca..
Qui la notizia,che sbalordito ho udito oggi ad un notiziario…
http://www.diariodelweb.it/Articolo/SciTech/?d=20111226&id=230149
Credo sarebbe interessante dedicare un articoo sul blog anche a questa cosa.
E’ sbalorditivo come si insista sull’esistenza di vita aliena evoluta in quest’ultimo periodo..
Caro Leonetto, questa notizia mi suscita una serie di riflessioni che forse sarebbe opportuno mettere in un articolo…
Vedo che anche lei ha notato l’insistenza di questi ultimi temoi, cosa ne pensa a proposito?
Gentilissimo proff.Pennetta,veramente molti,non mi tratterrei dal dire troppi,sono i riferimenti fatti e le notizie che vengono diffuse circa l’esistenza di vita aliena.
Fra l’altro ora, visto che siamo in argomento, sto finendo di leggere Extraterrestri-le radici occulte di un mito moderno,per il quale le faccio i complimenti,getterei senz’altro un occhio sull’ l’aspetto legato alle origini del mito extraterrestre da li cercando di vedere,di cercare dove vada a sfociare,in che ambiti in che contesti..
Questa speculazione circa la vita aliena fa vendere,con libri,dvd e altro materiale,ma in questo io vedrei più che una causa una conseguenza o comunque non la causa primaria ma una secondaria non sufficiente a giustificare il fenomeno.
Nella nostra società in ogni ambito invece assistiamo ad un inserimento della cultura(se può essere chiamata così) new-age.
E non è un caso neanche che sempre nell’ultimo periodo di pari passo col fenomeno aieno vada il fenomeno spiritista,che influenza anche il mondo del cinema e della televisione oltre che della letteratura e di internet.
Senza scordare che tali considerazioni sull’esistenza di alieni giungono anche in aiuto all’evoluzionismo di stampo darwiniano.
Pertanto sembrerebbe che dietro a questo fenomeno vi siano da individuare cause ideologiche ,di difesa e diffusione di un determinato modo di pensare volto a favorire l’accettazione di determinati concetti;e da una ltro lato a allontanarne o eventualmente modificarne altri in accordo con particolari ideologie.
Perfino l’ideologia transumanista cavalca il fenomeno extraterrestre.
Non manca nemmeno sette e correnti che legano l’alien oa particolari religioni come i raheliani,la qualccosa può essere ben ricondotta a qualcosa di stampo occultista.
Lasciando poi anche il dubbio se la diffusione di tali convinzini,di tali idee non verrà poi strumentalizzata in un qualche modo.
E’ veramente una domanda molto interessante che pone a riflettere su più cose.
Vedremo come si svilupperanno le cose per comprendere meglio però mi sembra innegabile far finta che non esista un vero e proprio fenomeno extraterrestre,esiste e sembra in crescita..
Non vedo però in o dietro esso nulla di scientifico o così poco da poter tranquillamente dire nulla senza essere in errore.
Constato che abbiamo le stesse impressioni, cosa che del resto non mi sorprende…
E poiché sta leggendo Extraterrestri sa quanto anche per me possa essere “preoccupante” questa tendenza.
Stiamo a vedere cosa succede.