Abbiamo segnalato più di una volta la tendenza a criminalizzare i critici della responsabilità umana nel Riscaldamento Globale (AGW – Anthropic Global Warming).
Adesso qualcuno ne trae le logiche conseguenze: i “negazionisti” compiono dei crimini contro l’umanità.
Ma poiché abbiamo anche segnalato un parallelismo tra critiche all’AGW e critiche al darwinismo, aspettiamoci di tutto.
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Nata nel XVII secolo per servire gli interessi dell’Inghilterra, la Royal Society continua a svolgere egregiamente la sua missione.
I suoi scienziati hanno consentito alla Gran Bretagna di eccellere nelle tecnologie militari, con T. Malthus le hanno anche fornito una teoria socioeconomica, appoggiando Darwin le hanno fornito una “fons juris”, adesso l’opera continua con una assurda e antiscientifica difesa del malthusianesimo.
Chi potrebbe non essere d’accordo con l’ “Ora della Terra”?
L’ “Ora della Terra” si presenta come una nobile iniziativa, ma andando a scalfire la patina buonista si trova che si tratta un’ipocrita tentativo di colpevolizzare ancora una volta l’umanità, e magnificare “Gaia”.
Con buona pace di quei paesi che hanno veramente bisogno dell’energia elettrica.
Dopo che recentemente si era parlato della “impronta idrica”, sul Corriere della Sera viene proposto il “peso insostenibile” delle nostre importazioni.
Ci colpevolizzano per la tazzina di caffè che prendiamo, ma tacciono sulle politiche neocoloniali del FMI
La “scienza” sembra ormai destinata a dispensare solo cattive notizie: Global Warming; sovrappopolazione; esaurimento delle riserve energetiche; nuove e inevitabili pandemie in agguato; possibili impatti di asteroidi…
Ma cosa ci fa una buona notizia in tutto questo?
Una delle ultime frontiere della scienza è l’ “impronta idrica”, cioè quanta acqua si consuma per le varia attività umane.
Ma a ben vedere è solo l’ultimo dei modi per colpevolizzarci di… esistere.
Sul blog “Leucophaea” è apparso un articolo, ripreso anche altrove, in cui si parla di esperimenti che confermano la teoria neodarwiniana.
Ma in realtà non confermano che aspetti collaterali che potrebbero essere utilizzati anche in senso contrario: chi fa simili affermazioni fornisce sì una conferma sperimentale, ma solo del fatto che spesso non si conosce bene la teoria che si vorrebbe sostenere.
E’ stato pubblicato il nuovo libro di Edoardo Boncinelli, in esso si fa un elogio dell’errore.
Ma vedere negli errori la via per il miglioramento non è altro che riproporre il feroce meccanismo economico malthusiano.
Una posizione che rischia di diffondere una filosofia fatalista e, in ultima analisi suicida, come dimostrano le prime reazioni all’articolo.
Un professore dell’Università di Berkeley denuncia il pericolo della rinascita del darwinismo sociale.
Ma il darwinismo sociale non è, come si potrebbe pensare, una degenerazione del darwinismo, ne è la vera origine.
Le politiche per la limitazione delle nascite non sono che uno degli orrori dello scientismo, la deformazione della vera scienza denunciata nel libro di Alessandro Giuliani e Carlo Modonesi.
Se ne parla in un articolo di Silvano Petrosino su Avvenire.
Tutti sanno che Darwin prese l’idea delle selezione naturale dall’economista Thomas Malthus, ma pochi sanno che la sua teoria attinse anche dal pensiero di Adam Smith.
Poi l’economia riprese indietro le sue idee da Darwin, che nel frattempo le aveva trasformate in leggi di natura.
E così oggi si insegna la teoria darwiniana dell’evoluzione, ma di fatto si diffonde il sistema socio-economico britannico.
“E l’uomo creò Satana” era il titolo di un film che nel 1960 denunciava l’oscurantismo antidarwiniano.
Il 7 ottobre verrà messa in scena a Torino “Processo alla scimmia”, la sua versione teatrale.
Ma dopo decenni di alterazione dei fatti è ora che si dica la verità su quella vicenda.
Nel 1939 la sotenitrice dell’ “eugenetica” Margaret Sanger, proponeva di ridurre la popolazione “negra”.
Oggi la parola “negro” non è “politicamente corretta”, la devastazione della popolazione di colore sì
Il neoimperialismo si camuffa da agnello, ma colpisce con ferocia le colonie.
Si nasconde sotto il nome di “libero mercato”, “Global warming”, “guerre umanitarie”, ma sotto le apparenze è sempre il vecchio leone che ha solo affinato le sue tecniche.
Tra l’indifferenza generale.
La speculazione attacca i rifornimenti alimentari anche mediante un neo-latifondismo. Malthus avrà finalmente ragione?