Contributo #5 per il Darwin Day
L’ultimo contributo per la ricorrenza del Natale darwiniano non poteva che essere un gioco, uno dei preferiti del piccolo Charles, come riportato alla mostra del 2009 per il bicentenario della nascita.
Un gioco semplice, un cifrario massonico che evidentemente circolava per casa.
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E’ stato pubblicato il nuovo libro di Edoardo Boncinelli, in esso si fa un elogio dell’errore.
Ma vedere negli errori la via per il miglioramento non è altro che riproporre il feroce meccanismo economico malthusiano.
Una posizione che rischia di diffondere una filosofia fatalista e, in ultima analisi suicida, come dimostrano le prime reazioni all’articolo.
Esiste uno strana connessione tra ambiti profondamente diversi come quelli del neodarwinismo e del Global warming: è la metodologia usata per costruire il consenso che li sostiene.
Ecco perché lo svelamento delle tecniche usate nel secondo caso è utile a capire quelle utilizzate nel primo.
“Ci vogliono 24 milioni di generazioni perché un topo diventi come un elefante”.
Si protesta contro la cancellazione del darwinismo dai programmi delle scuole medie, si grida al degrado del sistema scolastico e contemporaneamente si diffondono notizie che, contrastando con le evidenze fossili e con la ragione, generano ignoranza.
Contributo#4 per il Darwin Day:
Quando Darwin ebbe l’idea della selezione naturale?
Osservando i becchi dei fringuelli alle isole Galapagos, almeno così ci hanno fatto studiare a scuola. Darwin però alle Glapagos aveva fatto solo una gran confusione… e la scoperta fu di un suo collega.
Contributo #3 per il Darwin Day:
Viene generalmente ritenuto che Darwin sia stato un grande scienziato, forse il più grande di tutti i tempi.
Ma le cose stanno veramente cosi?
E’ proprio un’illuminante metafora dell’evoluzione quella proposta in un divertente video inserito su Youtube.
Solo che i neodarwinisti ci vedono una conferma alle loro tesi, noi ci vediamo una forte confutazione della teoria.
Contributo #2 per il Darwin Day:
Il giorno 1 febbraio 2012, in una lettera al quotidiano la Repubblica, un lettore pone la questione della scomparsa dell’insegnamento della teoria di Darwin dai programmi delle scuole medie.
Siamo d’accordo con Augias… la teoria dovrebbe essere insegnata.
Ma dicendo come sono andate veramente le cose.
Secondo il famoso genetista evoluzionista Luca Cavalli Sforza “gli unici discorsi che val la pena affrontare sono quelli scientifici, gli altri sono privi di consistenza”.
E così, migliaia di anni di storia dell’umanità sono spazzati via: l’umanità degli eroi omerici, la tragedia greca, il diritto romano, lo slancio religioso del monachesimo, l’arte rinascimentale ecc… sono privi di consistenza.
Contributo #1 per il Darwin Day:
Se la teoria neodarwiniana è solo una teoria scientifica senza implicazioni ideologiche, perché in occasione delle celebrazioni per il natale di Darwin, sul sito Pikaia vengono pubblicati 17 appuntamenti di cui ben otto sono patrocinati dall’UAAR?
Si avvicina il 12 febbraio, il giorno in cui si commemora la nascita di Charles Darwin, un evento che di anno in anno è accompagnato da sempre crescenti celebrazioni.
E noi non possiamo farci sfuggire quest’occasione per parlare di questo fenomeno.
Uno studio della Ohio State University solleva dei dubbi sulle motivazioni profonde (viscerali) che spingono ad accettare come vera la teoria neodarwiniana.
E se l’adesione alla teoria avvenisse proprio per motivazioni irrazionali anziché per un’accettazione su base logica, che peso avrebbe la “propaganda”?
“L’evoluzione è scritta sulla faccia” titola un articolo apparso su Le Scienze.
Di sicuro sulla faccia di molti lettori deve essere apparsa un’espressione perplessa.
Dopo aver esposto molte volte cosa significhi fare della critica alla teoria neodarwiniana e quale sia la differenza col “creazionismo” sembra che ci sia ancora chi non ha le idee chiare.
In questo articolo Michele Forastiere, con una forma divertente ma seria nel contenuto, fa ancora una volta chiarezza.
Nel sito dell’UAAR si lamenta che nel New Hampshire sia stata proposta una legge per chiedere che nelle scuole l’evoluzione sia insegnata come “una teoria, includendo i punti di vista politici e ideologici dei teorici e le loro posizioni riguardo l’ateismo”.
Si tratta di una legittima richiesta, ma secondo loro questo sarebbe “creazionismo”.