Molti sostenitori della teoria neo-darwiniana indicano nello sviluppo della resistenza agli antibiotici la prova della validità dell’evoluzione per caso e necessità.
Sempre più ricerche però demoliscono questa falsa credenza.
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E’ stato proprio sfortunato il prof. Boncinelli, infatti solo pochi giorni fa, su “Le Scienze” di aprile, aveva protestato contro chi dichiarava che Darwin “aveva torto” sulle espressioni facciali.
Ma il 18 dello stesso mese, sempre su “Le Scienze”, è apparsa la conferma definitiva: Darwin aveva torto.
Si tratta di una disavventura analoga a quella in cui era incorso Telmo Pievani nello scorso mese di dicembre.
Il dibattito sul darwinismo ospitato sul quotidiano on line “La Voce” ha fatto affiorare nuovamente l’intolleranza intellettuale, il problema di fondo che caratterizza il dibattito sul darwinismo.
Ancora una volta, anziché dare risposte, gli esperti interpellati si rifugiano dietro dei luoghi comuni e poi si sottraggono al confronto.
Qualcuno prova a negare l’esistenza del darwinismo sociale, allo scopo si scrivono anche libri.
Ma dopo il presidente degli USA, adesso anche Frans de Waal, il più famoso primatologo contemporaneo, afferma l’esistenza e la pericolosità del darwinismo sociale.
Alessandro Giuliani, primo ricercatore dell’ISS, espone in un’analisi chiara ed efficace la crisi del modello neo-darwinista.
“Sono in pochi ad avere il coraggio di affrontare il tema del neodarwinismo”, così è sottotitolata una lettera di Fabrizio Fratus al direttore del quotidiano online La Voce d’Italia.
Normalmente per affrontare una disputa scientifica bastano dei buoni argomenti, nel caso del darwinismo bisogna anche essere disposti ad affrontare la diffamazione.
Negli ultimi giorni altri due interventi si sono aggiunti al dibattito iniziato il 27 marzo con quello del prof. Odifreddi.
Si tratta delle interviste a Lorenzo Possenti (che collabora all’allestimento di mostre sull’argomento) e al fisico e saggista Pier Maria Boria.
Il quotidiano indipendente online “La Voce d’Italia” ha affrontato il tema del darwinismo intervistando esponenti delle diverse posizioni.
Piergiorgo Odifreddi ha aperto il confronto, a seguire sono intervenuti S.Bertolini, F.Fratus, F.Boero ed E.Pennetta.
Un’iniziativa come se ne vedono poche e che permette di farsi un’idea chiara sulle differenti posizioni.
Si è spesso dibattuto sulla mancanza di un criterio di falsificabilità per la teoria neodarwiniana.
Da Srinivasa Aiyangar Ramanujan, un matematico vissuto un secolo fa deriva l’ “efetto Ramanujan”, qualcosa che può mettere seriamente in crisi il ruolo della selezione naturale.
Questo argomento è stato affrontato sul sito UCCR dal prof. Giorgio Masiero e dal prof. Michele Forastiere.
“Dibattito sui blog e scienza ufficiale: chi è che bara?”
Così titola Climate Monitor portando all’attenzione dei lettori un’importante riflessione sul confronto tra “scienza ufficiale” e i liberi dibattiti che si svolgono sui blog specializzati.
Una realtà che riguarda solo due argomenti e rivela un contrasto tutto da approfondire.
Qualcosa di diverso rispetto ad altre iniziative critiche verso il darwinismo è avvenuto ieri a Verona, chi si aspettava (probabilmente sperandoci) che sarebbe stato un convegno “creazionista” è rimasto deluso.
Il convegno in programma a Verona il 29 marzo 2012 ha come argomento l’evoluzione con i fatti e le teorie che la riguardano.
Ma c’è anche un meta-argomento in sottofondo che accompagna tutte le iniziative critiche versi il darwinismo: fare chiarezza per evitare facili critiche basate su forzature e distorsioni.
Verona, Giovedì 29 Marzo 2012 – ore 16,30, all’Auditorium della Gran Guardia si terrà il convegno “PER UNA BIOLOGIA LIBERA DA IDEOLOGIE, ANCHE A SCUOLA”.
Roberto Fondi, Enzo Pennetta e Umberto Fasol, esporranno in un grande convegno le ragioni della critica al neo-darwinismo.
“Un’idea sbagliata sulle origini dell’uomo”, questo è il titolo di un interessantissimo articolo apparso su Le Scienze di marzo 2012.
“Homo sapiens è emerso in una sola tappa…” una considerazione che rafforza l’argomento di A.R. Wallace sull’origine dell’uomo: non è darwiniana.
Lo scorso novembre avevamo parlato di una famosa intervista nella quale il prof. Richard Dawkins non era stato in grado di rispondere ad un intervistatore che gli chiedeva di indicare un solo caso di mutazione con incremento di informazione.
La stessa domanda è stata rivolta lo scorso 1 marzo al prof. Pievani, ma anche in questo caso non è giunta alcuna risposta.