Dopo l’errore compiuto da Richard Dawkins nel suo ultimo libro “The Magic of Reality”, ci si domanda se la teoria darwiniana non sia in realtà una “Storia proprio così”.
La differenza tra le “storie” e le teorie scientifiche è la possibilità per queste ultime di trovare un fatto in grado di smentirle, come insegna Karl Popper (Foto a lato).
Ma esiste un criterio di falsificabilità per la teoria darwiniana?
Browsing: Darwin
Nel libro di Antonio De Lauri un pezzo di storia dimenticata che permette di decifrare il presente.
Dopo aver parlato della “damnatio memoriae” evoluzionista, affrontiamo ora l’altra faccia della medaglia:
l'”apoteosi” evoluzionista
Sul sito UCCR, Michele Forastiere recensisce “Inchiesta sul darwinismo”.
Un’analisi molto precisa che mostra una profonda comprensione delle dinamiche più nascoste dell’ideologia che sottostà al darwinismo.
La mostra HOMO SAPIENS al Palazzo delle esposizioni è titolata:la grande storia della diversità umana.
E infatti il pigmeo Ota Benga, fu trattato proprio come un “diversamente umano”
“HOMOSAPIENS. La grande storia della diversità umana”, in mostra presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma.
Ma siamo sicuri che la “diversità umana” si possa davvero comprendere dai resti paleontologici?
Forse in un’ottica riduzionista…
Su “Corrispondenza Romana”, l’agenzia d’informazione diretta da Roberto De Mattei, Fabrizio Cannone commenta “Inchiesta sul darwinismo”
Le “Storie proprio così” di Kipling furono citate da S.J. Gould per indicare quanto fossero fantasiose le ricostruzione evolutive darwiniane.
Quella sul coccige come residuo della coda è una delle più famose, ispirò anche un film:Quando le donne avevano la coda
Ma adesso ce ne è anche una molto bella sull’occhio.
Se ciò che viene ritenuto “verità” dalla comunità scientifica diventa “dogma” per il cittadino, si potrà ancora parlare di democrazia?
A pochi giorni dagli articoli sull’Asino d’oro a Piergiorgio Odifreddi e su quello proposto per i testi scolastici, un nome prestigioso si aggiunge alla lista dei candidati per le future premiazioni:
nientemeno che il Nobel Dario Fo
Tutti sanno che Darwin prese l’idea delle selezione naturale dall’economista Thomas Malthus, ma pochi sanno che la sua teoria attinse anche dal pensiero di Adam Smith.
Poi l’economia riprese indietro le sue idee da Darwin, che nel frattempo le aveva trasformate in leggi di natura.
E così oggi si insegna la teoria darwiniana dell’evoluzione, ma di fatto si diffonde il sistema socio-economico britannico.
Daniel Dennett, filosofo della mente, afferma che è l’ignoranza il “motore immobile” del mondo.
Ma la prima prova della sua teoria sono i suoi stessi discorsi.
Di fatto è la prima apologia autorevole degli slogan del romanzo 1984 di George Orwell.
Di fianco: Sir Julian Huxley. Secondo il Sole 24 ORE era anche lui uno scienziato ignorante?
Parola del Nobel Sydney Brenner: gli scienziati ignorano la storia della scienza.
Una realtà che nel caso della teoria di Darwin ha i connotati da tecnica della disinformazione.
Le “storie proprio così” sono delle favole di Kipling, dei racconti per bambini in cui si spiega perché gli animali sono proprio come sono.
I nuovi Kipling scrivono ancora le loro fantasiose storie sui siti darwiniani, ma esigono che non vengano messe in dubbio
Nel romanzo distopico sul socialismo 1984 di Orwell, il personaggio “Goldstein” doveva catalizzare l’odio delle masse. Nel campo della scienza i Goldstein sono i “creazionisti”.
Ecco quindi che ogni critica al neo-darwinismo viene bollata come creazionismo.
Proprio quello che è successo nei giorni scorsi per il caso dell’A. Sediba