Nelle università l’economia si studia nelle facoltà di “Scienze economiche”, ma si tratta di scienza nel senso galileiano?
Gli economisti sono in grado di fare delle previsioni?
Domande che si impongono alla luce dei disastri delle economie europee.
Ancora titoli ad effetto che fanno vendere di più ma riducono la scienza ad una pagliacciata.
La popolare rubrica “Il grillo parlante” dovrebbe stavolta cambiare nome prendendo quello di un altro animale della favola di Collodi…
Gervaso commenta un saggio su Dawin mettendo in campo una fiera delle banalità e facendo affermazioni degne di chiacchiere al bar.
Occhi grandi la causa dell’estinzione. E anche naso grande, orecchie grandi…
La datazione degli eventi evolutivi è ormai considerata come acquisita in modo più o meno definitivo.
Ma alcuni fatti suggerirebbero una riflessione.
Siamo pieni di difetti, questa la vulgata che viene proposta in nome di una visione dell’evoluzione per caso e necessità.
Ma non c’è niente di scientifico dietro queste affermazioni.
Su “Le Scienze” un articolo che parla di come i tempi delle mutazioni non confermino le previsioni della teoria.
Ma se i fatti non si accordano con la teoria… tanto peggio per i fatti.
Su “Almanacco della Scienza”, il quindicinale a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche, recensito il libro “Lazzaro Spallanzani e Gregor Mendel alle origini della biologia e della genetica”, di Francesco Agnoli ed Enzo Pennetta.
La resistenza del paradigma darwiniano non cessa di sorprendere, non riuscendo a soddisfare i requisiti di scientificità si cambia il concetto stesso di scienza.
L’unica evoluzione che si spiega è quella delle parole scomode per la teoria.
Con la motivazione di presunte fake news vengono diffuse fake news sul clima.
Un bambino muore in Siria per le sanzioni economiche.
Per il bene dei siriani dicono e per il nostro bene, per proteggerci da tutto un paese muore.
Per il nostro bene non si fermeranno davanti a niente.
Un diverso modo di operare in una realtà nuova.
Storia della prima donna al mondo titolare d’una cattedra di matematica all’università, da cui si dimise per farsi serva degli ultimi