La notte del 25 maggio per la prima volta nella storia della Repubblica il Quirinale è intervenuto contro la libera informazione. Ma non è l’inizio della notte della Repubblica, forse è la fine.
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Beppe Severgnini e Gianni Riotta mostrano il volto di un giornalismo superficiale e anti italiano, si tratta di un fenomeno non casuale che ha radici profonde.
Adesso più che mai è necessario conoscerlo, imparare a difendersene e infine liberarsene.
Alle elezioni del 4 marzo si combatte una battaglia così importante che l’Open Society di George Soros ci spende milioni di Euro.
Un pugno di noi può vincerla: facciamolo.
Conferenza a Roma: L’Europa sul barcone – 15 ottobre 2017 Da quando il Prof. alberto Bagnai ha annunciato la sua decisione di passare dal livello…
Soros punta sulla candidatura Bonino per condizionare il prossimo governo italiano, sulla sua strada solo il nome di Federico Iadicicco che viene attaccato pesantemente dall’ONG “Avaaz” del finanziere ungherese.
Al di là degli schieramenti politici nel collegio Senato Roma 1 si gioca uno scontro diretto, chi vuole dire no a Soros ha una possibilità di farlo.
La cittadinanza concessa al robot Sophia in Arabia Saudita porta l’attenzione sul futuro possibile dei robot.
Ma intanto Elon Musk li indica come il pericolo più grande.
La guerra delle statue e i veri motivi della questione degli afroamericani
“Appello di insegnanti e educatori: “Subito una legge sullo Ius soli, i bambini sono tutti uguali”, così si leggeva su Repubblica del 17 settembre, e così anche la categoria di insegnanti ed educatori viene fatta passare per favorevole allo Ius soli.
Sono solo canzonette diceva il buon Bennato, ma le canzonette sono anche un messaggio nazional popolare che capta le tendenze e contemporaneamente le detta.
“Sausage party”, quella rappresentata non è che la filosofia dello gnosticismo, la visione luciferina del mondo.
E questa è la proposta che viene fatta ai giovani con il cartoon.
Non è un rifiuto è qualcosa di peggio, è la negazione di valore.
Bob Dylan ci regala la caduta del premio Nobel, il simbolo del politically correct.
Siamo all’ormai consueto appuntamento con Halloween, una festa mascherata esoterica alla quale neanche il tempio della scienza sembra essere immune.
E vi ha partecipato, e con largo anticipo.
L’IME (Istituto Mediterraneo di Ematologia) è stato chiuso all’inizio del 2016, immediatamente è stata avviata una campagna per salvare un centro di conoscenze e competenze che sono un patrimonio non solo italiano.
Il Ministro Lorenzin si impegna a far continuare l’attività medico-scientifica fuori dall’IME.
Normalmente il primo gennaio si apre con i propositi per l’anno nuovo, intanto possiamo cominciare col passare in rassegna le ultime “perle” del 2015.
La speranza è di non sentirle più nel 2016, ma diciamolo subito che è una speranza francamente vana, l’inquinamento mentale è oltre i livelli massimi consentiti.
La notizia è comparsa fugacemente sui media questa estate poi, come la gran parte delle buone notizie, si è provveduto rapidamente all’oblio, non sia mai che…