“Parole in libertà” è uno stile letterario introdotto dal Futurismo in cui le parole che compongono il testo non hanno alcun legame grammaticale-sintattico fra loro.
Nell’evoluzionismo, dopo le “Storie proprio così” di Kipling, sembra che si sia arrivati ad una soluzione “futurista”, dove non ha più importanza che le affermazioni abbiano un legame logico tra loro.
Essere carnivori è ciò che ha permesso all’umanità di evolvere. La connessione tra l’ alimentazione a base di carne e l’accelerazione del processo di svezzamento è stata dimostrata da una ricerca dell’università svedese di Lund.
Intanto apprendiamo che Homo sapiens è considerato dai ricercatori svedesi un carnivoro mentre fino ad oggi sapevamo di essere onnivori, magari principalmente frugivori, cosa che viene testimoniata dalla nostra dentatura e dal nostro apparato digerente. E invece no, a quanto pare siamo carnivori. In realtà interpretando quello che intendeva dire la ricercatrice Elia Psouni per “carnivoro” si deve intendere “anche” carnivoro, ma allora sarebbe stato corretto dire che “ciò che ha permesso all’umanità di evolvere è stata l’alimentazione onnivora“, cioè che comprende anche la carne.
Ma anche l’articolo apparso su Science Daily e intitolato “Meat Eating Behind Evolutionary Success of Humankind, Global Population Spread, Study Suggests” insiste sullo stesso errore:
La differenza tra noi e le grandi scimmie, che ha lasciato perplessi i ricercatori precedenti, sembra dipendere solo dal fatto che come specie siamo carnivori, mentre igorilla, orango e scimpanzé sono erbivori o onnivori.
Se di errore di comunicazione si è trattato sembra dunque essere partito dai ricercatori, dato che diverse fonti hanno dato la stessa interpretazione.
Ma veniamo allo specifico dell’affermazione: perché una dieta comprendente la carne avrebbe dovuto essere alla base del successo evolutivo della specie umana?
Vediamo ancora cosa riferisce Science Daily:
“…nessuno ha precedentemente dimostrato il forte legame tra il consumo di carne e la durata dell’allattamento al seno, che è un pezzo fondamentale del puzzle in questo contesto. Mangiare carne ha consentito di ridurre i periodi di allattamento al seno e quindi il tempo tra le nascite. Questo deve aver avuto un impatto decisivo sull’evoluzione umana.” dice Elia Psouni dell’Università di Lund
La teoria dei ricercatori dell’università di Lund si basa dunque sul fatto che gli animali che consumano carne hanno periodi di allattamento più brevi, e questo avrebbe avuto come conseguenza un più precoce raggiungimento della maturità cerebrale:
Questo è il tipo di modello matematico che Elia Psouni ei suoi colleghi hanno costruito. Sono stati inseriti nel modello dati su circa 70 specie di mammiferi di vario tipo – i dati sulle dimensioni del cervello e la dieta. Le specie per le quali almeno il 20 per cento delcontenuto energetico della loro dieta proviene da carne sono state classificate come carnivore. Il modello mostra che i giovani di tutte le specie cessano di allattare quando il loro cervello ha raggiunto una particolare fase di sviluppo nel percorso dal concepimento fino alla piena dimensioni del cervello. I carnivori, a causa della loro dieta di alta qualità, possono svezzare prima di erbivori e onnivori.
Insomma, nella migliore delle ipotesi siamo davanti ad una statistica sulla durata dello svezzamento, che poi questo abbia delle implicazioni evolutive, e che in particolare abbia avvantaggiato la nostra specie appare una conclusione tutta da dimostrare, ma lo sappiamo, la dimostrazione nel campo dell’evoluzione sembra essere diventata un “optional”.
Ma infine, dopo aver decantato i meriti dell’alimentazione carnivora, la dottoressa Psouni si premura di non urtare la sensibilità dei vegetariani:
Lei è attenta a sottolineare che i risultati riguardano l’evoluzione umana. La ricerca è su come l’essere stati carnivori possa aver contribuito alla diffusione della specie umana sulla terra e non dice nulla su quello che si dovrebbe o non dovrebbe mangiare oggi, per avere una buona dieta.
Insomma, parole in libertà, si può dire veramente quello che si vuole, ma fino a un certo punto: attenzione a non uscire dal politically correct.
30 commenti
E questa dell’università di Lund sarebbe una “ricerca scientifica”?!
Se fossi un sostenitore del neo-darwinismo e volessi difendere la teoria mi darei da fare contro queste “ricerche” con la stessa foga con la quale contrasterei i creazionisti.
E invece niente di tutto questo, ogni cosa purché di parte sembra andare bene.
Ma anche questo aiuta chi ha intelligenza e vuole capire.
Prof. ma come si permette di scrivere certe cose??? Si informi!! E questa sarebbe informazione??? Si informi!!!! (cit.)
Ecco, ho provveduto a specificare chi è, a mio parere, che si deve informare!
http://www.uccronline.it/2012/04/25/linsostenibile-leggerezza-del-neodarwinismo/#comment-67325
Ancora dietro a quello sbruffone da quattro soldi di “ettore”?
“Mio padre e’ fisico nucleare.
Mia madre premio Nobel per la medicina.
Mio padre e’ Superman.
Mia madre e’ Wonder Woman…”
Uno cosi’… non continuo per rispetto del blog…
E mio padre e’ Direttore della Cina.
E le mie sorelle son tutte belle.
Ma per favore…
Vabbè, comunque Mimmo era insuperabile!
Comunque,visto che ettore ma anche altri l’hanno tirato fuori,è perfettamente corretto parlare di evoluzione dei batteri,anche di evoluzione neodarwiniana di batteri si potrebbe parlare sempre correttamente.
I problemi è quanto si fa divenire ciò qualcosa che corrobora altro o quando da ciò si giunge a conclusioni scientificamente inaccettabili.
Allora certamente si contestano i vari articoli,commenti etc..che lo fanno..
E’ chiaro e manifesto cosa sia oggetto di critica del neo-darwinismo pertanto si sa quale evoluzione venga contestata,o almeno bisognerebbe saperlo.
Quantomeno si potrebbe specificare o domandare.
E’ ovvio che se dico elettronica o economia parlando di microelettronica o macroeconomia nessuno ha nulla da dire,il contesto dovrebbe eventualmente far capire di cosa si stia parlando.
Se si parla di evoluzione è chiaro che ci si può riferire al susseguirsi di una specie nel tempo(quindi di sottospecie e varietà della stessa),di più specie nel tempo,alla microevoluzione,alla macroevoluzione,all’evoluzione biologica in generale,alla trasformazione di una specie in un’altra(quindi di fatto anche alla comparsa di una nuova “informazione”,quindi nuova funzionalità etc..) o a altro..
Il contesto dovrebbe rendere chiaro ed incontestabile di cosa si stia parlando.
Invece non è così.
Pertanto si dissente,si dibatte e si fa critica e debunking..
Ho la strana sensazione che il troll “ettore” altri non sia che quel (purtroppo per noi e gli italiani) prof che insultava Santoni.
Prof. Pennetta, qualche controllo sull’IP?
Ciao Piero, l’ipotesi meriterebbe una conferma, però non dispongo degli IP registrati sui siti dove sono stati fatti gli interventi per poter fare un confronto.
Se venissero a insultare anche qui non mancherò di farlo! 😀
Leonetto, il dubbio è se chi continua a non capire quale sia veramente la contestazione che muoviamo alla Sintesi moderna lo faccia perché è “ingabbiato” dai suoi preconcetti o perché fa finta di non capire…
Un dubbio amletico…
Si potrebbe dire che esistano gli uni e gli altri come no..
Di sicuro c’è chi è “ingabbiato” dai suoi preconcetti,come c’è chi non capisce ciò che legge(vedi Coyaud con articoli su clima ed evoluzione,c’era cuori ha risposto picche).
Sui “finti tonti” si può solo presumere,certo è che risulta difficile pensare che qualcuno con una certa preparazione culturale e che abbia letto diverse cose a riguardo non comprenda su cosa sia fondata la critica alla Sintesi Moderna.
Nell’uno o nell’altro caso quindi non è che ne escano benissimo.
A conclusione ,si può dire poi che se sono convinti che sia corroborata,insindacabile,che riesca a spiegare il fenomeno,che abbia bisogno di revisioni,modifiche ma che sia valida nel ‘cuore’,e che quindi ritengono ‘ignorante’ e sbagliata la critica al neo-darwinismo,gli sarebbe sufficiente andare alla cattedra e mostrare il perchè.
Fatto quello la critica non avrebbe ragione d’esistere ,almeno una critica seria e fondata.
Perchè se partiamo che il difficile sia comprendere cosa venga obiettato al neodarwinismo,e che questa difficoltà sia riscontrata da docenti,ricercatori,giornalisti scientifici etc..allora questi sarebbe meglio facessero altro..perchè si presume che certe persone ‘arrivino’ a comprendere certi concetti abbastanza chiari,dico comprenderli eh non dico esser d’accordo o meno,dico solo comprendere cosa venga obiettato.
Anche perchè ad un certo punto si va nel ridicolo,diventan dei don Chisciotte che vanno contro un nemico immaginario,perchè la critica dice altre cose dxa quelle su cui loro dibattono,quindi con chi dibattono?
Boh..un po’ è paradossale se si considera che si dovrebbe parlare di scienza..
A proposito… basta nominarla che salta fuori!
http://ocasapiens-dweb.blogautore.repubblica.it/2012/04/27/answers-not-in-genesis/
Suvvia, prof…. si rialzi.
Il troll Ettore comunque è un caso interessante. Dice di operare in un reparto rianimazione, eppure posta commenti alle 9.30, alle 14, alle 16.30, alle 19, alle 21 e all’1 di notte. Di giovedì e venerdì. In quali ore del giorno consisterebbe il suo orario di lavoro? Sarei curioso di saperlo.
Daphns, lei è un vero “mastino”!
Il sospetto che solleva è lecito, solo una prova da parte di “ettore” potrebbe sciogliere l’atroce dubbio:
non è quel che dice o… fa gli interventi in sala di rianimazione?
http://www.pitt.edu/~biohome/Dept/pdf/1737.pdf
Immagino seguirà un articolo a quest’ipotesi di ‘tonfi’.
Di certo io ho visto dimostrazione solo che le oche starnazzano.
Anche se pù che altro sembra di vedere scimmie urlatrici talvolta…
P.S.
Comunque cade a fagiolo con quanto si stava dicendo su,ovvero evidentemente c’è difficoltà a comprendere la critica al neodarwinismo,circa la Coyaud si tratta certamente dall’ingabbiamento’ unito a reale difficoltà nel comprendere grafici,articoli,testi che ha mostrato,nessuna illazione semplice constatazione dei fatti,senza offesa ovviamente.
“Mi sono sempre chiesto se questa frase che campeggia sull’header del sito stia a significare che in realtà Pennetta è solo un esperimento sociale di una troupe di evoluzionisti birboni..
Il problema sarà spiegarlo a quelli che lo seguono.
“Siete su Candid Camera!!”
Già che si sono, ti chiedo.. ma i batteri che hanno sviluppato un enzima per consumare il nylon, non sono di per sè prova dell’aumento dell’informazione nel genoma?
Certo che era aumentata l’informazione – non ricordo se quei batteri avevano usato Dna di un virus o pezzi ridondanti del proprio per fare il gene che codifica per l’enzima. Ma avevano ancora tutti gli altri geni per la dieta normale.”
Sisi direi che un articolo ci sta bene..
Si ritorna anche sul Nylon..
Questa parte dell’adattamento evidentemente la Coyaud non l’ha capita..
Vabbeh.
http://en.wikipedia.org/wiki/Nylon-eating_bacteria_and_creationism
Addirittura su Wikipedia è finito..
Qui se ne parlava già un poco:
http://www.enzopennetta.it/wordpress/2012/04/darwinismo-il-coraggio-di-opporsi/
“The evolutionist would claim that the bacteria has indeed increased information as it produced a new read-out. But this new read-out is still a subset of the already existing DNA in that organism. The frame-shift mutation did not add onto the existing DNA rather it only scrambled what was there and because it is in an environment to adapt to, it worked! There is no way around it, the variation or changes cannot become massive if all it does is re-arrange the existing DNA, it is severely limited to that.”
http://www.pitt.edu/~biohome/Dept/pdf/1737.pdf
L’affermazione da te giustamente evidenziata è di un certo Baker Street Boy, credo che si dovrà domandare perché la scritta che campeggia su questo sito non può essere messa su altri da lui frequentati.
La trattazione della presunta evoluzione dei batteri “del Nylon” che hai postato potrebbe già essere sufficiente al ragazzo di Baker Street, al quale consiglio di studiare prima di sparare sentenze…
Conclusione della ricerca:
chi è onnivero è sapiens sapiens chi è vegetariano è scimions scimmions!
Matteo Dellanoce
http://www.pikaia.eu/EasyNe2/Notizie/Onnivori_non_si_nasce.aspx
Questa notizia è correlata a questo argomento.Sarà il ‘trend’ del momento;fra l’altro considerando le varie ‘storie proprio così’,tutto quanto è stato e continua ad essere offerto tipo:
http://www.pikaia.eu/EasyNe2/Notizie/Alle_radici_del_bipedismo.aspx
non mi può che non tornare in mente come Fodor e Palmarini parlino del neodarwinismo dicendo che vene gonfiato con tutto e di più nella ‘speranza’ di salvarlo fino a farlo scoppiare.
Visto che siamo in tema di favole propongo una di Fedro:
http://spazioinwind.libero.it/labandadeisei/fedro/fedrofav5.htm
Sulla ricerca di Lund non ho parole.Meglio lasciare perdere vah..
P.S:
Ah rispetto a quanto si diceva qua
http://www.enzopennetta.it/wordpress/2012/04/boncinelli-einstein-si-puo-mettere-in-discussione-darwin-no/
guardate un po’:
http://www.pikaia.eu/EasyNe2/Notizie/Da_Einstein_a_Darwin_una_questione_di_fiducia.aspx
In questa stagione sembra che siano di moda la “contingenza” e l’alimentazione carnivora…
….aspettiamo la “collezione autunno-inverno” per vedere la moda che ci proporranno per l’anno prossimo!
Capperi, insistono a paragonare Darwin ad Einstein! Permettetemi una domanda da ignorante: secondo voi cosa intende esattamente l’autore dell’articolo su Pikaia, quando afferma che “evo-devo, eredità epigenetica, teoria dei sistemi emergenti […] integrano il cuore centrale della teoria darwiniana senza sminuirne la potenza esplicativa”? Quale sarebbe questo “cuore centrale”: il gradualismo? La selezione naturale? Mah… 😉
Quasi quasi quell’articolo su Pikaia direi di affrontarlo un articolo tutto per lui…
Ottimo!
Infatti Enzo ..con tutta la buona frutta che offre Pikaia, in questi tempi specialmente,neanche una marmellata?
Eredità epigenetica … fantastico!
Se l’epigenesi fa riferimento alla cultura, alla natura ed ai geni o il mondo è sempre identico a se stesso e lo si eredita oppure è in evoluzione cambia sempre e non lo si eredita. Oppure il mondo si cambia ma anche no!
Principio di non contraddizione, dove sei?
Matteo Dellanoce
Caro Matteo,
ma allora dobbiamo intendere che lei non è un seguace di Marinetti?!
Yes, of course! Mai fatto uso di sostanze strane!
Al massimo solo del buon vino! Ma si sa! In vino Veritas!
Matteo
BY Evoluzione.tk (in risposta alla vecchia discussione su lo Sgamato) :
1) cosa vuol dire aumento di informazione?
2) come lo si può ipoteticamente verificare?
3) mi può gentilmente dire qual’è la sua idea su come sia stata possibile l’evoluzione?
1) possiamo considerare l’aumento d’informazione come il processo di duplicazione di una regione di dna che può variare in lunghezza da un singolo gene a tutta una serie di cromosomi (o anche poliploidia, inserimenti ecc)
questo genere di cose succedono frequentemente, tuttavia l’aumento d’informazione non corrisponde all’aumento di funzioni
la macroevoluzione, per farle un esempio, per dare delle piume ai rettili necessita chiaramente di nuovi geni che non siano solo dei doppioni
oltretutto questi errori genetici sono quasi sempre dannosi, la duplicazione di un singolo cromosoma ad esempio porta alla sindrome di Down
2) l’aumento d’informazione in generale è un concetto chiaro a tutti e già verificato, l’aumento d’informazione che doni ad una specie una nuova funzione che non sia in qualche modo già trascritta nei geni rappresenterebbe un effettivo caso di evoluzione e non è mai stata documentata
essa potrebbe essere verificata a pieno mappando il nuovo codice genetico e confrontandolo con il precedente
3) ancora una volta: far notare che una teoria non va è una cosa (se è sbagliata è sbagliata che ci sia un’altra ipotesi o meno), fornire un’alternativa è un’altra
personalmente credo nel disegno intelligente, ma questa è una mia considerazione secondaria, resta il fatto che l’evoluzione darwiniana non ha prove, è contraddittoria e non è statisticamente fattibile
e con questo credo di aver risposto in maniera eloquente alle sue vecchie questioni, andiamo avanti
4) Cos’è un aumento di informazione secondo lei? …Perché il nuovo meccanismo che imprudentemente ha richiesto è già stato osservato nell’esperimento di Lenski, quindi devo pensare che lei intenda altro.
5) L’ultima notizia è sul gorilla, che ha molti geni simili ai nostri. Lei come lo spiega?
6) I fossili di transizione sono talmente tanti che non si sa più dove metterli. Lei quali vuole?
4) il soggettivismo non è contemplato in ambito scientifico, ho già spiegato cosa si intende con l’aumento d’informazione
l’E. coli era già perfettamente in grado di assorbire, trasportare e metabolizzare il citrato, quanto verificatosi nel ceppo Lenski Chit + è un semplice guasto nei meccanismi di trasporto dovuto alla perdita di attività di un elemento genetico di regolamentazione (esempio un sito repressore vincolante), ergo le mutazioni osservate hanno dimostrato non un guadagno ma la perdita di elementi funzionali di codifica
5) cara signora è risaputo che l’omologia genetica non è indice di parentela, se fosse così allora nel nostro ipotetico albero genealogico dovremmo avere un recente antenato in comune anche con il verme nematode (con cui condividiamo il 75% di dna) con il moscerino della frutta (con cui condividiamo il 60% di dna) e persino con la banana (famoso 50%)
6) bene se ne è così convinta mi citi tutte le transizioni tra due specie catalogate nei fossili
lei non mi sta fornendo proprio nulla oltre a semplici domande a cui potrebbe rispondere benissimo da sola se avesse la voglia di indagare veramente, invece che fermarsi ai soliti clichè
la teoria neodarwiniana si smentisce da sola, il mio lavoro e quello del prof si muovono unicamente nel far presenti tali evidenze
i critici della teoria dell’evoluzione darwinaina portano in continuazione prove della fallacia della suddetta teoria, le principali sono:
l’impossibilità dell’abiogenesi (teoria senza la quale quella darwinaina perderebbe di senso);
i tempi assolutamente insufficienti perchè entrambe (evoluzione ed abiogenesi) si siano potute verificare sia in questo pianeta che nell’intero universo;
la mancanza di forme di transizione;
i fossili del Cambriano (da cui si evince un passaggio impossibile da esseri monocellulari a tutti i phyla esistenti);
la perfezione del dna.
“Quali sarebbero gli studi scientifici che dimostrano che quei nuovi enzimi fossero già codificati, identici, nei plasmidi?”
Yasuhira, K., Y. Tanaka, H. Shibata, Y. Kawashima, A. Ohara, D. Kato, M. Takeo, and S. Negoro, 2007. 6-Aminohexanoate oligomer hydrolases from the alkalophilic bacteria Agromyces sp. Strain KY5R and Kocuria sp. Strain KY2. Applied and Environmental Microbiology 73:7099–7102.
Negoro, S., 2000. Biodegradation of nylon oligomers. Applied Microbiology and Biotechnology 54:461–466.
Yasuhira, et al., Ref. 80.
“Tra l’altro, non sai bene di che parli, il nylon è una poliammide, contiene ammidi, non certo aminoacidi.”
il Flavobacterium è in grado di digerire sottoprodotti del nylon 6, il Nylon 6 è un polimero sintetico costituito da più di 100 unità di 6-aminohexanoic, il 6-aminohexanoic o acido aminocaproico È UN AMMINOACIDO, derivato a sua volta dall’amminoacido lisina
http://evoluzione.tk/