“Sesso compulsivo: se 9 milioni di americani sono sesso-dipendenti“.
Così titola il Corriere della Sera del 29 novembre.
La vera notizia dovrebbe essere che Freud va definitivamente rottamato.
La notizia è stata data il 25 novembre da Newsweek, che sottotitola così:
Rottama matrimoni, distrugge carriere e succhia autostima. Eppure gli americani sono stati diagnosticati come dipendenti dal sesso in numeri da record. All’interno di una epidemia.
Cosa stia accadendo lo spiega al Corriere Tami Ver Helst, vicepresidente dell’International Institute for Trauma and Addiction Professionals:
Mentre in passato i frequentatori di cinema e librerie porno erano costretti a sfidare l’imbarazzo pubblico”, teorizza il settimanale Usa, “il web ha reso la pornografia accessibile, gratuita e anonima”.
Negli Usa quaranta milioni di persone il giorno accedono a siti hard.
La storia da cui prende spunto l’articolo di Newsweek è quella di una donna che racconta la sua vicenda personale, di cui un brano è ripreso nell’articolo del Corriere:
“Avevo toccato il fondo, ero totalmente fuori controllo”, spiega la 30enne che per anni fece sesso selvaggio nei bagni dei fast-food, con subordinati, colleghi e perfetti sconosciuti, arrivando a farsi pagare “solo per il brivido che tale atto illecito mi procurava”. Dopo aver tentato il suicidio con un’overdose di medicinali, quando si è risvegliata Valerie ha capito che doveva farsi curare.
Mi sono allora ricordato di un brano di Sigmund Freud, scritto in La morale sessuale “civile” e il nervosismo moderno, in cui egli affrontava le cause delle malattie nervose:
“Se sorvoliamo sui modi più vaghi di essere “nervosi” e consideriamo invece le forme specifiche di malattie nervose, troveremo che l’influenza nociva della civiltà si riduce principalmente alla dannosa repressione della vita sessuale degli individui o di classi civili attraverso la moralità sessuale “civile” prevalente.
Sarebbe interessante sapere cosa penserebbe Freud di quelle sue dichiarazioni vedendo gli effetti di una società “liberata” dalla moralità sessuale “civile”.
Se ce ne fosse stato ancora bisogno, questa vicenda conferma ancora una volta la non scientificità della psicoanalisi freudiana, una teoria che pretendeva di spiegare la mente umana ma che invece “spiegava” solo la mente del suo autore. Ma la psicoanalisi è comunque diventata uno di quei fenomeni che hanno finito col condizionare il pensiero di un’epoca che pretendeva la “scientificità” su tutto ma si voltava dall’altra parte davanti alle favole di Freud.
Ma sulle stesse pagine del sopracitato libro di Freud troviamo un altro brano che vale la pena di leggere, si tratta di una dichiarazione del 1893, fatta da uno psicologo contemporaneo di Freud, W. Erb:
“Il problema originario, allora, è se le cause delle malattie nervose che sono state esposte sono presenti nella vita moderna in misura così elevata da spiegare il marcato aumento di quella forma di malattia.”
Il prof. Herb, al contrario di Freud, affermava nel 1893 che le cause delle malattie nervose erano da ricercare nelle caratteristiche della “vita moderna“, e non nella repressione sessuale come invece sostenuto da Freud. Leggendo alcune righe dell’analisi di Herb non possiamo non riconoscere qualcosa che è a noi molto familiare ma che non ci saremmo certo aspettai di trovare a fine ‘800:
“…il continuo progresso di contro alla competizione crescente, queste cose sono state solamente raggiunte e possono solamente conservarsi con un grande sforzo mentale. Le domande fatte all’efficienza dell’individuo nella lotta per l’esistenza sono aumentate grandemente e solo sfruttando tutte le sue risorse mentali potrà soddisfarle.“
La vita sociale alla fine dell’800 era afflitta dalla pressione psicologica causata da una società caratterizzata dalla “competizione crescente” e dall’accresciuta “lotta per l’esistenza”.
Ma per Freud il prof. Herb si sbagliava, non era la società competitiva e la crescente conflittualità sociale a creare sofferenze psichiche, il vero problema era la repressione sessuale. Ma adesso che la libertà sessuale è a livelli che nell’800 non erano neanche lontanamente immaginabili, si scopre che non solo non ha diminuito le patologie psichiche, ma che è diventata essa stessa patogena.
All’inizio del XIX secolo avrebbero potuto affermarsi le idee del prof. Herb, avrebbe potuto prevalere un’analisi critica dello stile di vita imposto dalla società liberista, e adesso probabilmente molte delle cause delle sofferenze psichiche sarebbero state affrontate. Ma fu invece Freud ad avere successo.
Purtroppo.
16 commenti
D’altronde, come dare retta ad un tizio che dice che se uno vuole proteggere la propria madre da un’aggressione, lo fa perche’ nell’inconscio vorrebbe stuprarla lui, che se pianta alberi e’ perche’ vorrebbe avere l’organo genitale grande come quelli, che se gli piacciono i cavalli e’ perche’ nell’inconscio vorrebbe avere organi come quelli, che se gli piace andare in moto e’ perche’ sotto sotto gli piacciono i cavalli (peri mo tivi di prima), che se gli piacciono le arance e’ perche’ vorrebbe avere delle gonadi di quelle dimensioni (e non parliamo delle angurie!), che se un adolescente litiga con il padre e’ perche’ vorrebbe ucciderlo per prenderne il posto nel letto con la madre, che se una donna non respira bene e’ perche’ ha problemi di repressione sessuale… e via dicendo…
Non lo sa che tutto il marcio del mondo e’ dovuto alla repressione sessuofobia della Chiesa Cattolica?
Attenzione pero’ ad andare contro Freud, perche’ si rischia di fare la stessa fine di chi va contro Darwin.
Purtroppo nelle scuole e nella percezione comune, Freud è ancora il riferimento più forte per quel che riguarda la psiche.
Un dogma che, come giustamente fai notare, non è secondo a quello darwinista, e che allo stesso modo non si può attaccare impunemente.
Ma qui non abbiamo nulla da perdere e possiamo parlare liberamente dell’uno e dell’altro.
Per certi versi pero’ sono ottimista…
Per esempio, per quanto riguarda l’aborto, ormai anche atei incalliti o “santoni” laici (come Bobbio) riconoscono che si tratta di un vero e proprio omicidio…
Non so se lei sia cattolico, e se ha mai prestato attenzione al cosiddetto “Terzo Segreto di Fatima”…
Capisco sempre di piu’ quel “alla fine il mio Cuore Immacolato trionfera’“.
Dopotutto il Cristianesimo e’ quello che ha capito piu’ di tutti la natura umana. Gli esseri umani fanno sempre gli stessi sbagli da millenni.
Non so se ricorda quei vecchi cartoni animati, tipo I Flinstones oppure I Jetsons (in Italia conosciuti anche come I Pronipoti), oppure ancora S.P.Q.R. – Sono Pazzi Questi Romani in cui venivano trasposte nelle varie epoche gli usi, i costumi, le idiosincrasie dell'”Uomo Moderno”, sempre uguali.
E tali continuano ad essere i suoi difetti, i suoi vizi, le sue pretese. Senza che mai siano cambiate.
Caro Piero, ma allora lei non ha mai letto quegli articoli in cui mi si “accusa” di essere cattolico!
Ebbene sì, sono un reo confesso e, aggiungo, recidivo.
Per il resto concordo con il fatto che l’antropologia cattolica è quella che riconosce l’essere umano nella sua realtà, altre interpretazioni sono più o meno effimere, possono fare comodo al momento, ma alla fine presentano “il conto”.
Prima o poi la verità si afferma per la sua stessa evidenza.
Caro Piero, ma allora lei non ha mai letto quegli articoli in cui mi si “accusa” di essere cattolico!
E io che credevo che fossero soltanto farneticazioni di Mimmo!
😀
Diversi concordano che le caratteristiche umane si distribuiscano secondo una curva gaussiana normale.La curva normale ha la forma di campana che raggiunge il suo apice intorno alla media, abbassandosi sempre più man mano che si allontana dalla media. Quindi la maggior parte degli individui sono simili per i loro aspetti (zona centrale[dove vale che se è A, allora è B nel tot%(da 90 a 95% circa dicono) dei casi (ci sono fenomeni che non sono spiegabili).]) e solo una minoranza ha caratteristiche diverse (zone esterne).
Ora,la psicoterapia ‘generalistaì si occuperà della parte centrale,mentre la clinica delle streme,individuando i vari disagi.
L’ossessione che inevitabilmente si riscontra prima o dopo in ogni testo e condsiderazione Freudiana circa il sesso non può che portare a considerare che certamente esso stesso probabilmente potesse rappresentare una qualche forma di disagio per lo stesso psicoterapeuta e/o che probabilmente tali teorie a forza impongono la loro validià per le persone che ricadono nella fascia centrale di caratteristiche umane e che quindi forse troverebbero più applicabilità a fasce più discostate dall’apice.
Se così fosse per esempio un paradigma come ” chi litiga con il padre e’ perche’ vorrebbe ucciderlo per prenderne il posto nel letto con la madre” andrebbe meglio letto alla rovescia ossia “chi volesse ‘nell’inconscio’ prenderne il posto nel letto con la madre allora litiga con il padre” e sarà valido per una frazione outbound di figli che litigano col padre,la maggior parte lo fara per altri motivi/disagi.
Parallelamente è un po’ come la teoria Darwiniana ,se vine letta e vista nell’ottica della microevoluzione,tutto è perfetto se si cerca di estenderla oltre i limiti scientifici diventa un paradigma erroneo nonchè potenzialmente pericoloso o motivo di confusione.
Chi è avvezzo a un qualche processo scientifico sia esso un qualcosa inerente alla biologia,alla chimica,all’informatica,all’ingegneria,alla matematica o ad altro saprà bene che se si estende un qualcosa oltre il campo di applicabilità in cui si aveva confermato e constatato il funzionamento o tal cosa rimarrà valida,previa alcun “ritocchi”,o si rivelaerà erronea.Molto difficilmente continuerà a rimanere valida,a meno che non avessimo stretto troppo i criteri di applicabiità in partenza.
Freud come Darwin sono state fatte colonne di un pensiero,di un modello scientifico che poggia su di esse.
Togliere tali colonne vorrebbe inevitabilmente cadere tutto ciò che vi poggia sopra.E’ evidente che ciò è una cosa non accettabile per la maggior parte del mondo accademico-scientifico e conseguentemente per l’opinione pubblica,e che csì come per Darwin,aderire a certe idee necessita che o si è dediti in modo religioso all’idea(o si è interessati che resti per scopi non scientifici) ,oppure non si è a conoscenza dell’evidenza scientifica.Il primo caso è certamente quello di chi la promuove e la insegna.
Piero
sull’aborto io credo che nessun biologo,genetista..serio , almeno post-scoperta DNA ,avanzasse l’idea di un pre-embrione o del fatto che non sussistesse creatura umana fino al 180° giorno o altre cose.Penso chiunque con le conoscenze base di biologia,sappia (dovrebbe)sapere che a livello genetico al momento della fecondazione il bambino c’è già.Non mi addentro in tale argomento perchè ,per me,non è qui posto per dibatterne,mi limito a dire che vuoi da ragioni di ordine medico, come la presenza di gravi malformazioni al feto, di pericolo per la salute della madre, nel caso in cui il feto sia frutto di una violenza carnale ai danni della madre o per altri motivi indipendenti dalla condizione di salute della madre o del feto: come la condizione economica, familiare o sociale, talvolta si ricorre ad aborto e tale è un diritto per legge,approvato dai cittadini.E’ infatti perfino possibile per un medico essere obiettore e non praticare l’aborto,anche se molti ,pur contrari ,preferiscanop praticarlo temendo che una povera donna finisca sotto le manoi di macellai ‘abusivi’ come avveniva in passato.
Comunque queste sono cose che vanno ben oltre la critica scientifica e pertanto me ne tiro fuori,chiedo scusa per la digressione.
Che il mondo continua a essere quello beh purtroppo lo si vede,si, certe idee anche se vengono smentite,guarda ad esempio per il concetto di razza continuano comunque a venire insidiate nelle menti della popolazione che continua ad avere visione non corretta di diverse cose e l’educazione sociale proveniente dagli usi e tradizioni,dalla famiglia,società,scuola, a quanto pare continua a produrre forme diverse della steszsa sostanza secolare.
Sul fatto del Cristianesimo concordo,una cosa però vorrei sottolineare,poi anche da questa ,anche se forse più inerente a critica scientifica,come fatto per l’aborto mi interrompo.
Bisognerebbe fare attenzione a mischiare cattolicesimo con cristianesimo,non me ne vogliano i cattolici,ma se non adirittura antitetici sono due cose diverse,le stesse espressioni cristiano cattolico,cristiano ortodosso,cristiano evangelico di fatto sarebbero non-sense in verità.Basta fare un po’ di studio e ricerca circa tali cose,a livello di pensiero e storia,vedermne i documenti e la conclusione è inevitabile.
Comunque come detto,su ciò mi fermo qui e non riprendo,perchè non vedo cosa opportuna dibatterne in questa sede,scusate per questa seconda digressione.
ciao.
Concordo sul fatto di poter fare delle digressioni su argomenti non strettamente scientifici per poi fermarsi e non andare “fuori tema”.
Detto questo, ritengo che la presenza di frequentatori come Leonetto, che esprimono una loro differente visione su determinati argomenti, aiuta a verificare che determinate obiezioni su temi come il darwinismo e la psicoanalisi non sono frutto di un pregiudizio religioso o ideologico, ma sono considerazioni fatte solo su basi razionali e scientifiche.
Proprio quello di cui si vuole occupare questo blog.
Quello che intendevo dire era che verra’ il giorno in cui (come si fece per l’eugenetica e la giustificazione “scientifica” del predominio di razza) diremo:
“Ma che ci siamo fumati quando sostenevamo queste assurdita’?”
P.S.: un esempio di tali assurdita’ riguardano questa povera signora, dalla cui voce di wikipedia cito:
Emma Eckstein proveniva da un’importante famiglia socialista e fu un membro attivo del movimento femminista viennese. A 27 anni si recò da Freud in cerca di un trattamento per alcuni sintomi, tra cui disturbi di stomaco e una lieve depressione legati alle mestruazioni. Freud diagnosticò alla Eckestein un’isteria e credeva che si masturbasse in eccesso, il che era allora considerato pericoloso per la salute mentale. Freud sospettava, inoltre, una “nevrosi nasale riflessa”, malattia resa popolare dal suo amico e collaboratore Wilhelm Fliess, specialista in otorinolaringoiatria. Fliess aveva trattato la nevrosi nasale riflessa cauterizzando l’interno del naso in anestesia locale utilizzando la cocaina come anestetico e si accorse che il trattamento dava risultati positivi, nel senso che i suoi pazienti diventavano meno depressi, e pensò che se cauterizzazione temporaneamente era stata utile, con la chirurgia si sarebbero ottenuti risultati più duraturi. Cominciò quindi ad operare i pazienti a cui diagnosticava la malattia, tra cui la Eckstein e lo stesso Freud.
Non ho ben capito cosa vuoi dire, ma se ti riferisci al fatto che Freud era poco meno di un maniaco sessuale, mi trovi profondamente d’accordo! 😉
beh così è esposta più che “molto schiettamente”,direi però che ,si,è una possibilità che in qualche modo non sembra così illogico o difficile prendere in considerazione.
In una certa qual maniera era ciò che intendevo con :”L’ossessione che inevitabilmente si riscontra prima o dopo in ogni testo e condsiderazione Freudiana circa il sesso non può che portare a considerare che certamente esso stesso probabilmente potesse rappresentare una qualche forma di disagio per lo stesso psicoterapeuta..”
Certamente questi dati vanno contro tutte le teorie di Freud, minandole alla base stessa. A mio avviso non c’era bisogno che arrivasse un articolo a dircelo, visto che cose del genere (sebbene un po’ meno gravi) sono sotto gli occhi di tutti e sono diffusissime, anche tra i giovanissimi. E’ un dato di fatto che nel sesso si può dire e fare tutto, tanto basta usare i contraccettivi (così dicono). Ciò detto, perché i sostenitori della teoria di Freud non si accorgono che è del tutto sballata? Semplice: perché c’è già un soggetto che afferma che è sbagliata, ossia la Chiesa cattolica. E’ una legge scientifica: se qualcosa non va, dare la colpa ai cattolici che frenano la ricerca e zavorrano le masse con la superstizione. Tirando le somme: la teoria dice che non bisogna essere frenati sessualmente. Oggi nessuno è più frenato, ma questo va in secondo piano, perché la Chiesa dice “cercate di frenarvi”, quindi la colpa è certamente sua perché frena le persone. Semplice, no?
Semplice, sì.
Ora che il sesso sia importante è indiscutibile, nessuno di noi sarebbe qui a discutere senza il sesso. E’ un istinto primario che garantisce la sopravvivenza e il successo della specie.
O meglio, garantirebbe queste cose se fosse utilizzato in maniera corretta.
Quello che non si capisce è come mai, per altri istinti come il bere l il mangiare è vista con favore una morigeratezza e un’autodisciplina.
Per il sesso no, ogni tentativo di incanalarlo viene vista come violenza, repressione ecc.
Ora, il sesso è anche piacere sicuramente e nessuno penso, cattolico o meno può dire che questo piacere sia un male; anche mangiare è piacevole, anche bere lo è ma tutti sappiamo quanto male possa fare esagerare.
Perchè non vengono accettate le stesse regole di buon senso anche nella regolamentazione (o autoregolamentazione) dell’attività sessuale?
Perchè il mangiare ed il bere riguarda la nostra vita, ma il sesso, in un certo senso “è la nostra vita” e siccome questa società si odia, ecco che è il punto migliore per attaccare la sua stessa radice.
Tanto più che si possono prendere i classici “due piccioni con una fava” perchè diventa automaticamente anche un attacco alla chiesa.
Non è che ciò desti poi tanto stupore, e non è che si possa più pensare ingenuamente che ciò sia dovuto ad ignoranza (della morale Cattolica) è infatti più che evidente che la cosiddetta libertà sessuale è scientemente utilizzata a scopo distruttivo, fa parte del gioco.
Le vittime, come al solito, ci perdono, e sono alla continua ricerca di senzazioni sempre più forti ed estreme allontanandosi da quella sublime situazione che è il rapporto coniugale dove il sesso trova ragione e scopo nell’amore e può essere goduto nella sua massima espressione.
La scissione del sesso dall’amore ha ucciso entrambi e ucciderà l’uomo.
freud non aveva tutti i torti sul sesso. le estreme conseguenze del suo ragionamento lo portavano direttamente a rinnegare la società costituita. per cui le abortì e si inventò l’istinto di morte per affermare che l’uomo alla fine è sbagliato e non ci si può fare niente.
più coraggio ebbe un suo discepolo. wilhem reich, che imvece andrò dritto per la strada e infatti si scontrò sia coi comunisti russi, sia coi fascisti americani. quello che poteva dire sulla sua originale versione dell’importanza del sesso lo si può trovare in “psicologia di massa del fascismo”, in cui si analizza perchè non può esservi VERA libertà dei costumi sessuali in una società come questa, che invece è destinata al massimo alla sua perversione, cioè alla pornografia e alla sfrenatezza, che non sono affatto una forma sana di sessuoaffettività. al di là della strumentalizzazione di reich durante la rivoluzione sessulae e per maggiori info vedi anche http://www.somatopsicoenergetica.org
un saluto
Si potrebbe sapere qualcosa di più su questo professor Herb? Penso sia interessante approfondirne il pensiero.
Caro Riccardo, quando ho letto il brano riportato ho avuto la stessa idea, purtroppo però non sono riuscito a saperne molto.
Con l’occasione della tua richiesta ne approfitto per domandare se qualcuno ha delle informazioni al riguardo.
Ho trovato qualcosa sull’enciclopedia Treccani:
Erb, Wilhelm Heinrich. – Neuropatologo tedesco (Winnweiler, Renania-Palatinato, 1840 – Heidelberg 1921); prof. nelle univ. di Heidelberg (1869-80), Lipsia (1880-83) e di nuovo Heidelberg (1883-1920); ha recato notevole contributo al progresso della neuropatologia, specialmente nel campo diagnostico.
Spero di trovare altro on line.