Con le iniziative sulla Libia, sul problema dei migranti e sulla vicenda Finmeccanica, Macron mostra una politica ostile all’Italia: quella che in termini tecnici si chiama “guerra senza limiti”.
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Grazie Monsieur Macron per aver finalmente fatto capire a tutti quegli illusi sulla realtà politica come stanno veramente le cose, che cioè non è mai esistita un’Europa unita e che l’UE altro non è che il paravento dietro il quale tutti hanno cercato il proprio vantaggio, parafrasando von Clausewitz l’Unione Europea è solo il proseguimento delle guerre tradizionali con altri mezzi.
Grazie perché a farci capire che non avevamo alleati ma spietati competitori non era bastato il delitto Mattei nel quale era ben chiara la presenza di mani inglesi e francesi con la complicità della mafia, quelle mani francesi così evidenti da essere denunciate pubblicamente addirittura in un film, l’indimenticabile “Il caso Mattei” di Francesco Rosi, già è vero, all’epoca avevamo un cinema, e tanto per completezza ricordiamo un altro maestro come Gillo Pontecorvo che aveva messo in mostra davanti al mondo intero cosa fosse veramente la Francia con “La battaglia di Algeri” del 1966.
Grazie Macron, perché a farci capire chi erano i nostri “alleati” non erano bastati gli anni di piombo con le Brigate Rosse infiltrate da agenti stranieri (alleati) e trasformate da piccolo gruppo dilettantesco a macchina infernale con sede presso l’istituto Hyperion di Parigi per creare la strategia della tensione e impedire che il progetto di un’Italia forte e indipendente prendesse ancora una volta forma. L’avete tenuto ben custodito quel criminale di Cesare Battisti sotto la protezione di Mitterand, ma la Francia era un paese amico, chi poteva metterlo in dubbio?
E non bastò neanche il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro a farci capire che i nostri nemici erano quelli che pubblicamente venivano chiamati alleati, le BR così fortemente supportate in Francia divennero lo strumento col quale anche gli amici inglesi e USA si liberarono del pericolo di un’Italia indipendente e attiva sulla scena internazionale.
Grazie Macron perchè nemmeno il missile sparato da un Mirage dell’Armée de l’Air abbattendo un DC-9 su Ustica e facendo strage di passeggeri ed equipaggio era bastato a farci capire che i nostri rapporti con la Francia non erano esattamente quelli tra due paesi amici.
E grazie ancora perché, con una ottusità sconcertante, in così tanti qui non vollero vedere che la guerra in Libia del 2011 altro non era che un’iniziativa del duo di nemici-amici, Francia e Inghilterra, per togliere all’Italia quel rapporto privilegiato che le garantiva una posizione da protagonista nel mediterraneo.
E infine grazie ancora per aver dimostrato a tutti quelli che nella sua elezione vedevano la rinascita dell’idea di Europa contro i populismi che il vero volto dell’Europa è molto diverso da quello che credevano, tanto che l’hanno appropriatamente soprannominata il piccolo Napoleone, colui del quale nessuno può essere più nazionalista.
Ma se come diceva Karl Marx ‘La storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa‘, la tragica storia di Napoleone si ripeterà con lei sotto forma di farsa, aspetto di vedere la sua Waterloo.
Intanto un grazie sincero per esser stato il primo a non essere ipocrita e per aver, forse, fatto destare qualcuno da queste parti da un sonno letargico durato oltre mezzo secolo, il primo ad aver fatto qualcosa di buono per noi.
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38 commenti
Egr. prof. Pennetta,
Concordo sul fatto che in politica e geopolitica non ci siano amici ma competitori, però è un po’ un segreto di Pulcinella. L’ipocrisia impera a tutti i livelli, sempre maggiore quanto più si sale di livello, e il politicamente corretto attuale è l’ipocrisia elevata a legge. Io più che accusare gli stranieri di fare i loro interessi a scapito dei nostri, me la prenderei coi nostri politici italiani, incapaci di difendere i nostri interessi. Li eleggiamo per questo, o no?
Che Macron usi tutto il Potere e Prestigio della Francia non deve scandalizzare.L’Europa è nata propio per maggiormente controllare gli Stati Ribelli(Italia,Germania ecc.).Ma mentre il poter gestire la troppo potente(economicamente)Germania è praticamente impossibile(per Francia e suoi alleati)ostacolare i piani di una Italia che non vuole far parte del Maghreb è in fondo un gran piacere per i nostri “cugini.Notare che la concorrente di Napoleon Macron si è detta felicissima del ritorno al “nazionalismo”(mascherato da Europa senza alternative) !
Capisco l’orgoglio nazionale nostrano, ma se gli hotspot francesi in Libia dovessero funzionare ci toglierebbero le castagne dal fuoco e sarebbero una parte di compensazione per il casino combinato da Sarkozy, chi rompe poi paga o prova ad aggiustare. Davvero non possiamo fare a meno di restare attaccati alla Libia ? Davvero a questo scopo dobbiamo mobilitare la flotta e accollarci i costi di questa operazione ? Non era meglio lasciar fare ai francesi e stare a vedere come andava a finire, se per caso non finivano in qualche altro vespaio tipo Indocina ?
La sua è una domanda retorica…
Per noi era meglio PRIMA dell’intervento Francese…
Non rigiri la frittata…
Per l’esattezza sono tre domande retoriche, ma ciò non toglie che appena sentita la notizia ho pensato che fosse giusto che la questione se la smazzassero i francesi e continuo a pensarlo.
Le sue tre domande si posso sostanziare nella seguente: l
“ora che siamo stati completamente privati di qualsivoglia influenza ed autonomia nelle fondamentali dinamiche economiche nell’area Mediterranea e ridotti ad uno status larvale di asservimento perenne, non ci conviene fare i bravi cagnolini scodinzolanti raccattando le briciole che i nostri padroni potrebbero (quando e se gli garba) lasciare cadere dal tavolone, per poi leccare per bene il pavimento, scodinzolando vistosamente in modo da elemosinare pateticamente almeno un po’ di attenzione? Daltronde tra il niente e le briciole sono meglio le briciole no?“
Fin dall’introduzione dell’euro dissi che l’unione economica senza una vera unione politica non sarebbe andata da nessuna parte ed il tempo mi ha dato (purtroppo) ragione. La colpa non è comunque dei famosi “burocrati” europei ma nostra perchè abbiamo spesso votato politici di assoluto secondo piano, senza conoscenza di lingue e più preoccupati di coltivare il loro orticello che pensare al bene comune.
Macron è un’incognita, ora fa il galletto ma bisognerà vederlo alla prova dei fatti. Certo è che l’Italia dovrà darsi da fare per recuperare credibilità, dopo che personaggi come Berlusconi, con le sue numerose figuracce internazionali, il suo CV tutt’altro che pulito e con i suoi enormi conflitti d’interesse ha contribuito ad esportare di noi l’idea che siamo inaffidabili e poco intelligenti nelle nostre scelte. Il famoso sorrisino Sarkozy e la Merkel non se lo sarebbero infatti permesso nel confronto di paesi meno importanti del nostro.
Ora ci aspetta una legge elettorale che con il proporzionale farà si che alle riunioni internazionali sempre si presenterà un PdC diverso e questo permetterà che i Macron di turno potranno farsi i muscoli con quest’Italia sempre divisa e che non riesce ad uscire dal suo provincialismo.
Il classico argomento del benpensante progressista allineato. L’argomentazione pseudo-antropologica che giustifica tutto: sempre colpa ”dell’Italiano” e dei suoi vizi atavici…
Il livello di pulizia di Berlusconi e del suo CV non centra niente con il fatto che a noi conveniva essere in buoni rapporti che la Libia di Gheddaffi (molto meglio di quella attuale) indifferentemente da chi fosse il capo del governo…
In questo Berlusconi stava facendo gli interessi dell’Italia agendo da statista.
Tutto il resto è non centra…
Allineato a chi scusi?
I politici li votiamo noi e quindi non sono degli alieni che arrivano da chissà dove…
Poi ovviamente ognuno la pensa come vuole sulla necessità di votare un pregiudicato e un corrotto solo perchè i peli che ha sullo stomaco gli permettono stringere accordi con il dittatore di turno (gli sbarchi comunque non sono mai cessati) e di non importarsene della nostra credibilità nel mondo.
In ogni caso il dittatore non c’è più, ma ci sono tre fazioni che si contendono il potere più le varie tribù… Ora è arrivato Sarraj ed ovviamente ha tutto l’interesse di avere l’appoggio dell’Italia a cambio del controllo (sicuramente parziale) delle partenze, ma quanto durerà?
Allineato con le idee piddine. E’ la solita solfa piddina. Il pregiudicato, il puttaniere etc etc. . Berlusconi e’ quello che e’, ma era stato votato democraticamente ed e’ stato rimosso con mezzi esterni piuttosto opachi e poco democratici. Soprattutto di quale credibilita’ si ciarla? quella di Sarkozy che riceveva sovvenzioni da Gheddafi? quella di Blair che si permetteva di andare in guerra con le menzogne, quelle di Bush Jr. (e non dico altro) o quella dell’alticcio Juncker che parla di alieni nel parlamento europeo (e con vari scandali nella sua vita tali da farlo dimettere dalla carica di primo ministro)?
Anche qui un’imprecisione. Con Gheddafi gli sbarchi erano terminati. Non solo, la Libia riprendeva i migranti.
Quanto a Gheddafi: Con questo dittatore, la Libia aveva un gdp procapite, tra i piu’ alti in Africa, infrastrutture e pace. Ora e’ tornata ad essere sabbia di nessuno. La prego, questo Blog e’ di un certo livello culturale ed e’ un piacere leggerlo. Per le piddinate c’e’ la Repubblica. Puo’ scrivere li’.
E’ un pregiudicato ed un delinquente abituale che ci ha ridicolizzati più volte agli occhi del mondo e chi viaggia per l’Europa sa di cosa parlo. La credibilità la dobbiamo recuperare non commettendo più questi errori del passato.
Non ho poi mai detto che non sia stato democraticamente votato, infatti ho sempre sostenuto che il problema non era lui (personaggi del genere non mancheranno mai) ma le persone che gli andavano dietro senza accorgersi di chi fosse. Riguardo le sue dimissioni: non furono certo i sorrisini di Sarkozy e la Merkel ma i suoi parlamentari che non gli avrebbero più votato la fiducia. Era un leader ormai isolato da tutti (tranne da i due soliti dittatori di turno) e qualcuno se ne aproffittò per rendere l’Italia ancora più debole? Certamente, ma anche questa è responsabilità del pregiudicato in questione.
Con Gheddafi certo che certa pace sociale e controllo del territorio, chi mai ha detto il contrario?
Meglio un dittatore come Gheddafi che un branco di cialtroni ipocriti, corrotti e ritardati…
Io non ho votato proprio nessuno, affermazione gratuita e alla cieca con la quale corrobora l’ipotesi di ”piddinismo” di Artiglio visto che sembra afflitto dalle stesse turbe paranoiche: pensare che il male nel mondo sia la conseguenza del ventennio Berlusconiano…
E ripeto, sottoscrivo e rinforzo: nella questione Libica Berlusconi agí da statista. Punto.
Il resto è pseudo-gossip prodotto da un branco di cialtroni ipocriti che fanno finta di essere gli eredi di una tradizione che pretende di stare dalla parte del popolo quando invece sono vergognosamente collusi con il grande capitale ne più e ne meno di personaggi alla Berlusconi…
Ecco il suo statista: era un accordo che tra altre cose prevedeva un risarcimento per l’ex colonia di 5 miliardi di euro, quindi non direi a costo zero, comunque gli sbarchi non si arrestarono, infatti non fu nemmeno quella la soluzione. In ogni caso l’intesa esisteva già perchè la fece Prodi anni prima, solo che Gheddafi non la fece mai funzionare perchè voleva altri soldi.
Oggi la situazione è che un altro accordo si è fatto e non si poteva fare prima per il semplice motivo che in Libia non esisteva un interlocutore, lo stesso Serraj non ha pieno controllo del territorio, quindi non creda che la questione sia risolta.
Su Berlusconi rispondo a lei e agli altri che lo difendono: liberi di votare un corrotto, un frodatore, una amico dei mafiosi, un bugiardo compulsuivo, una persona con enormi conflitti di interessi che ha candidato il più alto numero di condannati ed assenteisti di tutta la storia repubblicana e non contento di ciò… pure personaggi da avanspettacolo e suobrette di serie C! Quindi ognuno ha la libertà di difenderlo, ci mancherebbe… ma non vi lamentate se l’Italia è in cima alla classifica dei paesi più ignoranti, dove la corruzione continua a dilagare e dove appunto personaggi come Berlusconi hanno sdoganato definitivamente il rispetto delle regole o lo stesso concetto di onestà.
Se però l’alternativa è votare D’Alema,Bersani,Pisapia e Renzi……francamente….Il problema di questo paese è la mancanza di dignità.TUtti(o quasi) pensano a una cosa soltanto:Fottere l’avversario(e milioni di persone) e fare soldi…..senza troppa fatica.
“Kosovo,fu un errore bombardare Belgrado” Che ridere quando un “”comunista”” come D’Alema rilascia simili dichiarazioni.
Senza stare a guardare l’affiliazione politica (non pratico il tifo da stadio e non sono ideologicamente inquadrato) di Bersani e Pisapia nessuno dubita che siano persone per bene, Berlusconi invece è un delinquente abituale, come dimostrato da sentenze passate in giudicato e da tanti altri gravi reati dimostrati ma non arrivati a sentenza grazie a leggi volute e votate dall’imputato stesso. Solo per la frode ai danni dello Stato negli USA avrebbe preso 25 anni di carcere, in Italia invece un delinquente del genere se la cava con 40 ore di servizi sociali. Se questi sono i suoi modelli allora se li tenga ben stretti.
Cordialità
Se fosse per me(e credo tantissimi altri) chi come Renzi e di conseguenza i suoi alleati Bersani e Pisapia.Persone Perbene….come nei “bei tempi”, da lei citati ,che si sono inventati le DEPENALIZZAZIONI
e la Tratta dei Migranti finirebbero in carcere a vita……propio assieme al “compagno” D’alema….e l’altro compagno Berlusconi.E questo non in nome del populismo,fascismo o comunismo ma propio in Nome del Rispetto delle Leggi(violentate da questi Idioti)ps.Idem per me il rifiuto del tifo da stadio o chiacchere da bar dello sport.
Contraccambio i Suoi saluti.Cordialità.
Ecco il suo statista: era un accordo che tra altre cose prevedeva un risarcimento per l’ex colonia di 5 miliardi di euro
Tra le altre cose appunto…
Un accordo si fa tra almeni due parti che ricercano un reciproco beneficio…
Niente di strano quindi…
In ogni caso l’intesa esisteva già perchè la stipulò Prodi
Come ho chiaramente scritto: un’intesa cin la Libia era da ricerca negli interessi nazionali, A PRESCINDERE DA QUALE SIA IL CAPO DI GOVERNO E LA FORZA POLITICA DA CUI PROVIENE.
Prodi agì, in questo frangente, da statista.
Non sono affrtto da anti-Berlusconite patologica io…
e non si poteva fare prima per il semplice motivo che in Libia non esisteva un interlocutore
Problema causato dall’imperialismo coloniale Francese e Britannico, ai quali ora servilmente lecchiamo i piedi.
Su Berlusconi rispondo a lei e agli altri che lo difendono
Come volevasi dimostrare la turba patologica piddina da cui lei é afflitto le impedisce di comprendere quanti scritto da me e da Artiglio…
Sa qual’é stata la mia prima esperienza di attivismo civico?
Aiutare ad organizzare i pulman per il primo NO BERLUSCONI DAY ^^
E questo non perché fossi in fissa su Berlusconi o perché credessi che il Berlusca fosse il male nel mond…
ma il vero motivo lei non lo potrebbe comprendere se nin dopo l’opportuno disintossicamento dalla suddetta patologia…
liberi di votare un corrotto… WARF WARF!!! BARK BARK!! BAU BAU!! e latrati vari
Io non voto nessuno.
E DUE…
Nella sua foga e nella sua maniera poco educata di interloquire forse le è sfuggito che è lei che ha tirato in ballo la questione degli accordi con la Libia. Io le ho semplicemente ricordato che tali accordi non li ha inventati Berlusconi, che comunque non furono risolutivi e che probabilmente non saranno risolutivi oggi che sono stati stipulati, non appena la situazione politica in Libia lo ha permesso.
E se dalla foga si facesse prendere meno avrebbe visto che la seconda parte della risposta era rivolta in special modo alle altre persone che sono intervenute sul tema.
Ma lei non doveva ricordarmi proprio niente visto che io Berlusconi non lo avevo nemmeno nominsto…
É lei che li ha tirato in ballo non io…
Veramente è proprio il contrario, in quanto è lei che è intervenuto in calce a un mio commento parlando proprio di lui e dello specifico argomento che le ho appena ricordato.
La consecuzio è stata la seguente:
1. Articolo di Pennetta nel quale, fra vari argomenti, viene citata la guerra Libica del 2011, unico argomento fra quelli utilizzati collegabili a Berlusconi.
2. Suo intervento “Fino all’introduzione…” nel quale lei cita tira in ballo per primo Berlusconi.
3. Io rispondo, non per “difendere Berlusconi” ma per sostenere il princípio esposto nel suo articolo ds Pennetta.
4. A lei scoppia la Berlusconite.
Il rigor di logica c’è eccome.
Io invece ho parlato della necessità dell’unione politica, di restituire all’Italia credibilità (individuando chi a parer mio gliene ha fatta perdere molta) e di come il futuro sistema elettorale probabilmente non ci aiuterà in questo.
Come vede, è lei che pur di dare addosso a chi ha idee politiche diverse dalle sue esprime con poca educazione concetti fumosi e che pure non vengono al caso, accusando oltretutto il suo interlocutore di averli introdotti.
Mi scusi ora se non le risponderò ma le discussioni da bar non mi sono mai interessate.
Alleluja
Mi scusi, ma questo ritornello sui politici che li votiamo noi mi fa un po’ sorridere: non solo bisogna votare, necessariamente, tra chi ti viene propinato, ma gli stessi eletti, tra tutti i candidati proprinati, non è affatto detto che facciano poi quello che hanno raccontato agli elettori per farsi eleggere – sempre che siano capaci di raccontare qualcosa. E poi, da quando nel 2011 il PD con uno stratagemma ha preso il potere, e non lo ha più abbandonato, pur oggi con il persistere (fatto gravissimo, di cui nessuno dice) di un parlamento eletto con una legge dichiarata formalmente incostituzionale, chi ha più votato.
Guardi che io vivo il suo stesso dilemma, quando però dico che “i politici li votiamo noi” significa che sono lo specchio della società. Quando poi molte persone reiterano il loro voto a chi già ha ampiamente dimostrato di essere un delinquente, allora non c’è scusa che tenga. Saltare un giro o riconoscere che l’alternanza ha un suo perchè non è poi cosa così grave.
Guardi, siccome io per formazione culturale non sono manicheo, rifiuto per principio schieramenti fondati sul presupposto dei “buoni” da una parte e dei “cattivi” d’altra parte, anche perché, in questi termini, cassato ogni discorso di merito, la vera trionfatrice diviene l’ipocrisia (guardarsi sempre da chi si autoproclama migliore e superiore), e con quali risultati é poi sotto gli occhi di tutti.
Su questo sono perfettamente d’accordo con lei.
“L`antiberlusconismo e` un alibi per non individuare le contraddizioni sociali e politiche del mondo in cui viviamo… attraverso la creazione di un mascherone di un dittatore populista, cafone, incolto e vergognoso.”
Costanzo Preve su Libia, il clero giornalistico, l`interesse nazionale e l`imperialismo.
https://youtu.be/tyFfbMb3Sh4?t=4m52s
“Il berlusconismo è vergognoso e l’antiberlusconismo è vergognoso”.
E il qualunquismo come lo definirebbe questo signore?
Grande filosofo, non c’è dubbio…
l` antib. e` ANCORA PIU` vergognoso
Si certo, una persona che definisce B. un “brazellettiere” dimenticandosi invece di quello che in realtà è, può trovare più disdicevole il comportamento dei suoi ex-compagni di merende, oltretutto non mi pare che abbia portato molte argomentazioni. Il tal Preve è il perfetto esempio di marito cornuto che vede in sua moglie tutto il peggio del mondo dimenticandosi… che se l’è sposata lui!
Preve = provocatore intellettuale coerente con la sua formazione
Se77e = provocatore emozionele…
Veramente nella disquisizione di Preve non vedo una provocazione ma ma solo qualcuno che pur di dare addosso al suo nemico-prima-miglior-amico è capace di qualunque cosa, anche di scollegare il cervello, abbandonandosi a complottismi che vedrebbero addirittura Repubblica volere il fallimento dell’ ENI solo per compiacere gli americani (!)
Quello in cui lei forse ha ragione è certi comportamenti sono coerenti con chi si è formato “militarmente” in un’ideologia. Funziona spesso così in molti ambiti, dalla politica alla religione o a certi ambiti corporativi.
Riguardo invece la mia persona lascio ovviamente il giudizio agli altri, ma mi vedo più razionale che emozionale su questi argomenti.
Buona serata
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Con la differenza che Macron è franco-francese, Napoleone era italiano divenuto francese per forza e poi per opportunità e si è vendicato dominando sulla miope Francia revanscista con la sua visione imperiale propriamente romana e fu superiore quindi a qualsiasi franco-francese. Del resto Napoleone stesso a Sant’Elena disse al suo chef: “Tu sei italiano come me…” Padre Giuliano Di Renzo