Un lento ma continuo strangolamento delle voci libere contrarie al politicamente corretto caratterizza questi ultimi tempi.
Restano solo i finti dissidenti per una falsa dialettica.
Da quando la stampa al servizio del politicamente corretto ha iniziato a perdere colpi, e soprattutto a perdere le elezioni, è stata messa in moto una serie di iniziative accomunate dalla caratteristica di essere tutte orientate a limitare le posizioni dissenzienti. Vediamo come si sta sviluppando l’azione contro le voci scomode.
-Siti internet
La prima azione ha voluto colpire i siti internet con la campagna contro le cosiddette “fake news” (un modo per chiamare in genere le notizie scomode). L’azione è stata condotta con la presentazione in febbraio del DDL 2688 che aveva come obiettivo i blog e i siti internet che dovrebbero essere messi a tacere con la minaccia di venire colpiti da sanzioni pecuniarie e detentive comminate sulla base di accuse fumose soggette quindi ad un incontrollabile arbitrio. Della cosa mi occupai in “DDL 2688: gli ultimi giorni della libera informazione“.
Contemporaneamente nel mese di gennaio è stata negata la possibilità di finanziamento tramite inserzioni pubblicitarie sul blog Byoblu di Claudio Messora, il più grande e seguito d’Italia. Il pretesto è stato quello di “fingersi una news organization” come spiegato in questo articolo. Ultimamente qualcosa sta minando anche la possibilità di finanziamento tramite donazioni, come raccontato dallo stesso Messora.
-Giornalisti 1 – singoli
Se l’azione contro i blog e i siti internet non coinvolge i giornalisti, a colpire questi si è provveduto con due punizioni tanto “esemplari” quanto assurde comminate a personaggi estremamente lontani tra loro come il pio Padre Livio Fanzaga di Radio Maria e il mangiapreti Filippo Facci di Libero. Il primo sospeso dall’Ordine con la stratosferica cifra di sei mesi, una punizione severissima, per aver pronunciato all’inidirizzo della Sentrice Monica Cirinnà un classicissimo “ricordati che devi morire” o “memento mori” che da secoli viene usato (vedi ad es. il mercoledì delle ceneri) per ricordare la fugacità della vita e il richiamo alle nostre responsabilità in vista della vita eterna. Non è quindi assolutamente vero, come ingiustamente recita l’accusa, che Fanzaga abbia augurato la morte alla Sen. Cirinnà, anzi è vero il contrario avendo egli specificato “Glielo auguro il più lontano possibile”. Al riguardo l’articolo pubblicato su La Stampa rappresenta un capolavoro di bipensiero orwelliano in quanto titolo e contenuto si contraddicono.
Nel caso di Facci invece l’accusa è quella di aver usato parole inaccettabili verso l’islam in un articolo intitolato “Perché l’Islam mi sta sul gozzo” dove egli rivendica il diritto di “odiare” l’Islam. Una presa di posizione forte e provocatoria, certamente degna di critica ma che non è diversa da quella che, senza molto scandalo, porta avanti da anni a livello mondiale un personaggio stimato anche a casa nostra dalle parti di MicroMega e mai biasimato come Richard Dawkins il quale sul suo sito afferma esplicitamente di “odiare le religioni” accompagnando l’affermazione anche con un video intitolato “Cinque motivi per cui odio le religioni” interpretato da una collaboratrice.
Il messaggio che ne scaturisce è fortemente intimidatorio: andare contro corrente può costare la carriera.
-Giornalisti 2 – i dibattiti televisivi
Per ultima è venuta la scure sui programmi di dibattito televisivo dove per inspiegabili quanto autolesioniste e oscure politiche aziendali sono stati simultaneamente chiusi dei programmi di successo come quelli di Giletti, Paragone e Belpietro che da posizioni e con stili diversi affrontavano temi caldi dando ospitalità spesso a voci scomode. Nel caso di Belpietro probabilmente si è voluto anche colpire anche il nuovo quotidiano La Verità di cui è direttore e che rappresenta un unicum non allineato nella carta stampata nazionale. Contemporaneamente da parte della RAI veniva premiato a suon di milioni di Euro Fabio Fazio che a memoria d’uomo non ha mai detto nulla che fosse contro il politicamente corretto.
-Social
L’azione di controllo, filtro e rieducazione condotta sui social quali Facebook e Twitter è sotto gli occhi di tutti da tempo, l’ultimo episodio è avvenuto proprio nella giornata di ieri, 5 luglio 2017, quando con una mossa palesemente ingiustificata è stato boicottato su Twitter l’account @FIGHT4CHARLIE creato a favore della battaglia portata avanti dalla famiglia del piccolo Charlie Gard i cui messaggi sono segnalati in modo allarmistico come “sensibili”, qualunque cosa si intenda con tale termine.
La garrota era uno strumento che agiva strangolando lentamente, ma a volte giunge il momento di un’accelerazione.
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3 commenti
Bellissima sintesi Enzo, complimenti.
Credo che sia la tua dote migliore e per questo leggo i tuoi libri.
Hai la capacità fare analisi approfondite per poi esporle in maniera concisa corredate dai giusti esempi.
Sarei tentato di diffondere ma ormai da anni ho smesso di fare controinfomazione perché ho già pagato un prezzo troppo alto nella mia vita privata e non credo che ne valga la pena: “non gettate le perle ai porci” disse chi tu ben sai.
Purtroppo fino a quando non interverrà l’avrà sempre vinta “il sistema”…
Grazie, mi spiace davvero sentire che hai dovuto pagare per aver fatto controinformazione.
Da come si stanno mettendo le cose non è escluso che tu alla fine risulterai solo tra i primi a dover scegliere tra il continuare a farla e il salvaguardare la propria tranquillità.
Lo do per scontato purtroppo… siamo troppo pochi Enzo…
C’è un bella citazione della quale non ricordo l’autore che diceva più o meno che il male prospera perchè le persone di buona volontá non fanno nulla per fermarlo.
Ormai la maggioranza non ha nemmeno più una BUONA volontá…