La strada è segnata, la criptoideologia radical capitalista reclama un altro passo verso il suo compimento, il suicidio assistito passerà così come sta passando l’utero in affitto e passerà la legalizzazione della droga.
Ma una cosa non potrà mai accadere, che tolgano la libertà di rifiutare tutto questo, e quelli che lo faranno saranno i nuovi “Selvaggi”.
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Tanto è stato scritto sul suicidio del Dj Fabo che verrebbe la tentazione di non aggiungere altro, leggendo però delle considerazioni che mi sono giunte in privato ho deciso che invece di scrivere qualcosa che forse non è stata ancora detta.
Il suicidio è sempre esistito e non è della sua liceità etica o no che stiamo parlando da giorni, voglio essere cinico e fregarmene degli aspetti etici e ancor meno di quelli religiosi. Sfrondato da ciò il suicidio resta per quello che è, una scelta individuale che segna l’estremo confine della libertà umana, un gesto che per sua natura resta largamente estraneo alla collettività e non va al di là della stretta cerchia di parenti e amici .
Ma il punto è un altro, il caso di Fabiano Antoniani, nome e cognome rendono meglio il senso della persona piuttosto che “Dj Fabo”, è l’ennesima strumentalizzazione di una vicenda, di un caso particolare usato per commuovere le masse e spingerle dove si era deciso di portarle, e cioè verso il punto in cui lo Stato si assume per la prima volta nella storia dell’umanità l’incarico di uccidere un cittadino non colpevole (nel caso dell’aborto si tende a negare l’evidenza che si tratti di un essere umano).
Il passo è grande. Finora lo Stato aveva storicamente applicato il diritto di vita o di morte solo nei casi di colpevolezza davanti alla legge e in generale di pericolosità per gli altri componenti della società, da adesso questi requisiti non saranno più necessari, la dichiarazione di non sostenibilità della propria esistenza sarà ragione sufficiente per acconsentire alla messa a morte. I radicali, che con le loro percentuali parlamentari da prefisso telefonico sono stati le avanguardie della società capitalista terminale, hanno sempre impiegato i casi pietosi, quelli più drammatici, per far passare le loro campagne mascherate da umanitarismo, ricordiamoci dell’aborto passato sull’onda emotiva dell’incidente all’industria chimica ICMESA di Seveso e sul successivo fasullo allarme diossina, nonché su cifre gonfiate di aborti clandestini.
Adesso è stata la volta del caso drammatico di Antoniani, ed ecco che, come previsto dai conoscitori della psicologia delle masse, un movimento ampio si va formando a favore dell’eutanasia. L’opinione pubblica si riversa compatta sul versante voluto, lo stesso fenomeno che si sfrutta nelle tonnare quando si spingono i tonni verso la rete. Chiedete pure l’eutanasia e reclamatela come un diritto, una scelta di civiltà, una volta aperta la strada il meccanismo però non si fermerà e reclamerà altre vittime. Basta riportare un caso (Belgio, 2015) per capire, ‘intelligenti pauca’ diceva il mio professore di filosofia…
I motivi per decidere che la vita non è più degna di essere vissuta saliranno senza potenziali limitazioni, ma quello che più di tutti spiccherà sugli altri sarà la richiesta di eutanasia per vecchiaia accompagnata da una qualsiasi delle sue mille malattie, e così le assicurazioni e i sistemi sanitari brinderanno ai miliardi di Euro risparmiati, da parte loro i familiari risparmieranno oltre ai soldi la fatica di accudire il congiunto con le sue pesanti necessità e lo faranno liberati da ogni remora, perché sarà morale farlo e perché così faran tutti.
Non sarà più di moda stare accanto agli anziani sofferenti, non sarà più considerato un gesto di amore ma un accanimento ingiustificato, sarà più civile e socialmente apprezzato cercare di convincerli che è meglio “andare”, semmai per un aiuto si può sempre trovare un passaggio da Cappato che generosamente non si tira mai indietro. E col tempo le cose andranno sempre meglio perché gli anziani non bisognerà neanche più convincerli, saranno loro a chiedere di andarsene quando la vecchiaia renderà inutile l’ennesimo lifting e l’uso di mezzo grammo di viagra.
Ma tutto questo era stato già previsto, il profeta di questo ultimo uomo è stato Aldous Huxley nel suo romanzo ‘Il Mondo Nuovo’, la distopia pensata nel 1932 che segna ancora una volta un punto verso la propria realizzazione completa.
Nello spezzone che segue, tratto dalla realizzazione della BBC, di Brave New World è prefigurato il mondo dove l’eutanasia degli anziani è realtà, una dose di droga di Stato auto somministrata e tutto è finito. I bambini vengono portati a vedere la gente che muore in un centro di soppressione “caramelle!” grida la maestra affinché la morte venga privata della su drammaticità e accettata con banalità. Bambini sessualizzati, adulti istupiditi dal “soma” la droga che toglie ogni drammaticità alla vita, insomma una vita che è in realtà la “fogna terminale” spacciata per diritto, lo stato di cui parlava William Burroughs, scrittore della Beat Generation, uno che le droghe le aveva provate tutte e che sulle fogne esistenziali la sapeva lunga.
Di fronte a questo un solo personaggio nel Mondo Nuovo si rifiuta da accettare la nuova società, per questo è chiamato “il Selvaggio”:
https://youtu.be/4mHa8DRGz5Y
Il video messo su Youtube è stato bloccato per motivi di copyright, stessa sorte avevano subito quelli sull’intervista della Cirinnà che dichiarava apertamente che il referendum sulla Costituzione era una specie di colpo di stato del PD e quello sulle dichiarazioni fatte a Porta a Porta sulla De Filippi dove veniva definita una ‘santona’ del ‘Mondo Nuovo’.
Altri video, ugualmente coperti da copyright, non sono stati bloccati con altrettanta solerzia.
Lo ripropongo dopo averlo messo su Facebook:
https://www.facebook.com/enzo.pennetta.1/videos/873919069416768/
In un articolo di circa un anno fa avevo già proposto il Selvaggio come modello, ed è ora è più che mai valido. Ecco un dialogo tratto dalla distopia di Huxley. Una specie di “manifesto” per chi non si sente parte di questo modello di società:
“Ciò che vi abbisogna” riprese il Selvaggio “è qualche cosa che implichi il pianto per cambiare. Nulla costa abbastanza qui.” […] ” ‘Esporre ciò che è mortale e indifeso al caso alla morte e al pericolo fosse pure un guscio.” (Amleto IV,4) Non è qualche cosa questo?” domandò guardando Mustafà Mond. “Anche astraendo da Dio; e tuttavia Dio ne costituirebbe pur sempre una ragione. Non è qualche cosa vivere pericolosamente?”
“E’ molto” rispose il Governatore. “Gli uomini e le donne hanno bisogno che si stimolino di tanto in tanto le loro capsule surrenali.”
“Cosa?” fece il selvaggio che non capiva.
“E’ una delle condizioni della perfetta salute. E’ per questo che abbiamo reso obbligatorie le cure S.P.V.”
“S.P.V.?”
“Surrogato di Passione Violenta. Regolarmente, una volta al mese, irrighiamo tutto l’organismo con adrenalina. E’ l’equivalente fisiologico completo della paura e della collera. Tutti gli effetti tonici dell’uccisione di Desdemona e del fatto che è uccisa da Otello, senza nessuno degli inconvenienti.”
“Ma io amo gli inconvenienti.”
“Noi no” disse il Governatore. “Noi preferiamo fare le cose con comodità.”
“Ma io non ne voglio di comodità. Io voglio Dio, voglio la poesia, voglio il pericolo reale, voglio la libertà, voglio la bontà, voglio il peccato.”
“Insomma” disse Mustafa Mond “Voi rivendicate il diritto di essere infelice.”
“Ebbene sì” disse il Selvaggio in tono di sfida “io reclamo il diritto di essere infelice.”
“Senza parlare del diritto di diventar vecchio è brutto e impotente; il diritto di avere la sifilide e il cancro; il diritto d’avere poco da mangiare; il diritto deve essere pidocchioso; il diritto di vivere nella pressione costante di ciò che potrà accadere domani; il diritto di prendere il tifo; il diritto di essere torturato da indicibili dolori d’ogni specie.”
Ci fu un lungo silenzio.
“Io li reclamo tutti” Disse il Selvaggio finalmente…
Da Il mondo nuovo di A. Huxley, Oscar Mondaddori – 1996 pag. 214
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129 commenti
E’ chiaro che le nostre società, tramite la spinta radical-progressista che utilizza situazioni estreme come cuneo propagandistico,stanno preparando un apparato legislativo atto per la soppressione legale degli anziani e dei disabili.
E’ la versione moderna della eugenetica hitleriana: tutti sani, belli…felici…oppure morti!
E chiaro che una società utilitaristica come la nostra dovrà risolvere il problema di un futuro che, per effetto dell’ aborto, della destrutturazione del matrimonio, dell’ ideologia omosessualista si avvia verso una sovrabbondanza della popolazione anziana. Chi dovrà mantenerli? Curarli? Sopportarli?
La “soluzione finale” di storica memoria diventa inevitabile. I baffini di un certo caporale austriaco, dato per morto, fanno capolino, beffardi tra le righe del… politicamente corretto!
E’ chiaro che le nostre società, tramite la spinta radical-progressista che utilizza situazioni estreme come cuneo propagandistico, stanno preparando un apparato legislativo atto alla soppressione legale degli anziani e dei disabili..
Mi dispiace enormemente leggere argomentazioni così false e disoneste da un punto di vista intellettuale; perché sapete benissimo che nessun fautore dell’eutanasia sostiene, nemmeno lontanamente questo.
Nessuno? Non era il Veronesi a dire che dopo una certa età bisogna levarsi di torno?
Inoltre vai a vedere cosa succede in Belgio e Olanda.
Interessante anche il video sotto postato da Emanuela.
Anche io penso che dietro a queste spinte mediatiche pro eutanasia ci sia una volontà di affrontare l’invecchiamento del paese diminuendo i costi legati alla cura degli ” inutili “, ovviamente non lo dicono apertamente, non serve, prendono due piccioni con una fava.
Controllare le masse con droga e pornografia e uccidere gli inutili.
Complottismo dispotico?
Chi vivrà vedrà.
No, non uccidere gli inutili…. non dica falsità per cortesia perché non se ne è mai parlato.
È solo il diritto, per chi come me, desidera una morte dignitosa, non essere costretto a vegetare iimmobilizzato in un letto (o su una sedia a rotelle), il diritto a poter disporre dimuna via di fuga nel caso il proprio corpo si trasformi in una prigione insopportabile, come recentemente ha fatto il povero DJ Fabo (possibile che non riusciate nemmeno a trovare la benché minima parola di compassione e pietà per la sua triste vicenda umana ? ma che razza di persone siete ?) e prima di lui la povera Englaro e P. Welby, il diritto di non dover patire per anni ed anni sofferenze completamente inutili; diritto che invece volete negare a chiunque, imponendo il vostro credo anche a chi decide di poter disporre diversamente della propria esistenza.
no, lei ha detto che nessuno di quelli che vogliono l’eutanasia sostiene la soppressione di anziani e invalidi, io le ho fatto notare che la sua affermazione è falsa, tutto qui
A discolpa di TheoGattler, Aléudin, bisogna anche riconoscere che le sue tesi non potrebbero neanche essere formulate senza la Menzogna come sfondo argomentativo e culturale.
Il mentire sapendo di mentire gli è necessario per difendere un tale obbrobrioso punto di vista: personalmente lo scuserei di buon cuore in quanto egli fa con scrupolosa attenzione il suo lavoro di schiavista dell’antica menzogna.
Se è vero che questo sito si chiama ” Critica scientifica”, il suo commento è fuori luogo
Un blog che difende a spada tratta il creazionismo, teoria definitivamente cassata da ogni scienziato serio, di ‘scientifico’ ha solo il nome.
Non ho nessun bisogno della sua difesa, per altro mai chiesta.
E soprattutto si ricordi che i veri uomini liberi non amando nessuna imposizione, non si sognano minimamente di imporre le proprie visioni e convinzioni agli altri; sopratutto quando queste riguardano la sfera intima dell’individuo.
Lei non mi ha portato nessun riferimento concreto (documenti, links ad associazioni pro-eutanasia etc. etc.) ma solo sue esternazioni, frutto evidente di una allucinata lettura di Huxley e Matheson (noto che ê in ottima compagnia qui dentro comunque….); fintantoché non lo fa, e dubito fortemente sia in grado di farlo; chi dice falsità a riguardo è solo lei.
Buona domenica.
molto di più, le ho riportato fatti che accadono ora sui quali basta documentarsi, lei vuole ritenere siano mie supposizioni, faccia pure.
Quali fatti ?
Ma chi sono questi “loro” responsabili di tutto ciò?
Certo che nessuno ADESSO sostiene questo… e infatti nell’articolo lo dico chiaramente ce questa è la direzione intrapresa con il cavallo di Troia dei casi estremi.
Non ho mai trovato NULLA di ciò nel sito dell’associazione ‘Exit’ o ‘Luca Coscioni’.
Allora non ci stiamo capendo.
Quelle sono solo sue personali convinzioni, evidentemente basate su una contorta lettura dei romanzi di fantasia di Huxley e Matheson (da quanto capisco ne ha fatto veramente indigestione…); io discuto su prove oggettive.
Sorvolo sul “falso e disonesto” che non merita risposta. Il resto della argomentazione pecca di ingenuità. Lei è sicuramente sincero, ma che si sia orchestrata una campagna con altri scopi è altrettanto sicuro. La tecnica è stata ampiamente sperimentata con la legge sull aborto: pochi casi debitamente amplificati per ottenere l’ obbiettivo voluto. Che ci creda o no l’ obbiettivo vero è scremare la società dagli individui considerati inutili: anziani e invalidi, che peseranno sempre di più in una società con pochi giovani. Lei rivendica il diritto al suicidio, ma in realtà ognuno può fare la scelta che vuole. Il fatto è che si pretende che sia lo stesso stato ad accollarsi l’ incombenza. Lì sorge il problema, se si dà allo stato di disporre della vita degli individui allora fondiamo le premesse dello stato totalitario! Lei obietterà che, con il testamento biologico, è necessario il consenso dell’ individuo. Ma è così sicuro che quello che viene scritto in un periodo della propria vita sia valido per il proseguo? Sulla cosiddetta ” vita vegetativa” sappiamo pochissimo. Abbiamo parecchie testimonianze di persone date per spacciate che si sono risvegliate. Molte di queste persone riferivano di avere vissuto una perfetta comprensione dell’ ambiente che li circondava pur non potendo, con disperazione, farlo capire! Costoro non volevano affatto morire! Non voglio inoltre immaginare quante firmette si possono estorcere ad esseri indeboliti, trascurati o abbandonati. No non credo che la morte di stato sia la soluzione!
L’unico scopo è quello di garantire a qualsiasi persona umana di poter finalmente disporre appieno della propria vita.
Tutto il resto; come le insinuazioni di voler ‘uccidere gli inutili’ sono solo falsità e disonestà.
“vita vegetativa” risvegliate, e poi subito dopo si mettevano a correre i 100m più velocemente di Bolt.
Lei, come tutti, ha libertà di suicidarsi come e quando vuole! Il falso e disonesto dimostra di essere lei facendo finta di non capire il merito degli argomenti. Sicché tanti saluti!
Chi, come lei, ragiona per reductio ad hitlerum appena si menziona al diritto a poter avere una fine dignitosa (leggere le ultime due righe dell’intervento sopra); ignorando volutamente che tutte le associazioni pro-eutanasia, propugnano un diritto umano e non una imposizione, non posso che considerarlo intellettualmente falso e disonesto.
Addio.
Gattler, andrà a finire come ho detto, è una previsione anche facile francamente parlando.
Basterà aspettare e il tempo dirà chi aveva ragione e chi si sbagliava. Ma quello che dice l’articolo sull’eutansia dei depressi l’ha letto o preferisce immaginare la realtà ingenua che difende nei suoi interventi?
Lo sa che soffro spesso e volentieri di depressione anche io ?
Fortunatamente per lei non ha mai sofferto di questo male, e non riesce nemmeno minimamente ad immaginare come in quei momenti si riesce a vedere la morte unicamente una liberazione e se non mi decido ad usare il KCN che ho sintetizzato (oltre che di elettronica mi diletto anche di chimica) è solo ed unicamente per la promessa che feci sull’altare a mia moglie…. lei non soffre di questa bruttissima malattia, perché altrimenti non avrebbe certo sfruttato il dramma di Laura, come ha fatto anche per Fabo, per i suoi fini propagandistici.
Non se ne abbia a male ma, se quanto scrive corrisponde a realtà, lei è davvero tra gli ultimi in grado di trattare questo tema con la lucidità e il distacco necessari.
Diffiderei molto di chi si credesse di essere lucido e distaccato riguardo a una qualsiasi questione… Nonostante il tono da cattredra qui sopra, mi auguro che non sia questa la sua situazione, caro viaNegativa.
Volessi rispondere a tono, Cipriani, potrei dire che anche io diffido di chiunque affermi di diffidare di X (in questo caso di chi si crede lucido e distaccato rispetto a qualsiasi questione). Ma avrei detto una emerita fesseria, perché quali motivi avrei, se non del tutto pregiudiziali e quindi quasi sicuramente campati per aria (oltre che totalmente irrilevanti nell’ambito di una discussione seria), per affermare ciò? Ma questo è proprio il livello della sua affermazione.
Diversamente, motivi per diffidare del giudizio di chi è direttamente coinvolto (emotivamente, soprattutto) in una data questione sono quantomeno legittimi.
Ecco, questo è lo spessore dei suoi interventi che non mancano di generare dinamiche di cui veramente non sentivo la mancanza.
Quel che intendevo è che nessuno può reputarsi totalmente lucido e distaccato su una questione che gli sta a cuore, io e lei compresi, caro viaNegativa. E che chi si reputasse tale mi creerebbe sempre il sospetto che non lo sia. Al contrario, pur con i limiti di ciascuno, uno coinvolto fino al midollo esprime sentimenti genuini che consentono agli interlocutori di buona volontà di mettere a fuoco le diverse ragioni e farsi un’opinione.
Ma la faccia finita di lanciare il sasso e nascondere la mano.
Lei non intendeva affatto dire questo, tant’è che ha affermato che diffiderebbe di chiunque si consideri lucido e distaccato rispetto a una QUALSIASI questione. Ora invece si nasconde dietro le questioni che “stanno a cuore”. Per carità.
E intanto continuano commenti e metacommenti del tutto inutili, come ai bei vecchi tempi…
Sui metacommenti ha ragione… Cominci a dare il buon esempio e torni al tema chiarendomi quella domanda iniziale che non ho inteso bene.
Per carità… mi pareva chiaro che fosse sott’inteso, con quel QUALSIASI, qualsiasi questione che sta a cuore, perché se una questione non sta a cuore manco ce se ne occupa. Ed è ovvio che più una questione sta a cuore, più entrano in ballo emotività e pre-giudizi che aiutano a decifrarsi reciprocamente, a capire meglio un interlocutore e le sue ragioni.
Già, la lucidità e il distacco necessari le possiedono solo le persone arroganti e dispotiche come lei che vogliono imporre le loro visioni personali a tutta la società, vero ?
Ma và a ciapà i ratt, facia da pirla.
Gattler, butti via le porcherie che si diletta sintetizzare che è meglio. Assuma del litio, piuttosto. In questi casi dovrebbe aiutare.
PS. E per fortuna che avevo premesso “non se ne abbia a male”…
@enzopennetta:disqus, credo che ci sia qualche problema con alcuni utenti di questo blog. E siccome la moderazione ultimamente viene meno comincio a pensare che questo posto, infine, non faccia più per me.
@Enzo Pennetta: mi scusi se ho trasceso, ma non sono mai riuscito a sopportare i cialtroni alla ‘viaNegativa’ che, pur essendo dei pinco palla qualunque, ritenendo di avere la verità assoluta in tasca, non perdono la minima occasione per salire in cattedra.
Il suo commento è un colpo di teatro, non certo “critica scientifica”
Bellissimo il passo di A. Huxley, mi toccherà leggerlo una buona volta.
Io spero che un giorno ci saranno selvaggi/e che reclameranno il diritto di fare un figlio tramite copula selvaggia 🙂 e partorirlo con dolore e pericolo piuttosto che immettere ovuli e sperma selezionati in una incubatrice artificale.
Anche il Nietztche è stato un buon profeta:
“Noi abbiamo inventato la felicità, dicono gli
ultimi uomini, e ammiccano. [..]
Ogni tanto un po’ di veleno: esso fa sognare gradevolmente.
E alla fine molto veleno, per gradevolmente morire.”
Così parlò Zarathustra
Gent. prof. Pennetta,
per stare alle sue parole, temo che saremo privati anche della libertà di rifiutarci…
Visto che si ama citare opere letterarie, a me pare che si stia prendendo sempre più la china delle dinamiche presenti in “Lord of Flies” di Golding. A chi l’ha letto saranno ben note le mie motivazioni…
PS. Il suo video su Youtube è stato prontamente bloccato
Grazie per la segnalazione Claude.
Non mi ero accorto che il video era stato bloccato, e ad una velocità impressionante, sembra davvero che su Youtbe possano circolare pezzi di trasmissioni di ogni tipo ma a altre volte non è permesso mettere nulla, hanno iniziato con la Cirinnà, poi con Porta a porta su Sanremo e adesso con lo spezzone della BBC.
Non dovreste leggere certe cose…. sulle vostre deboli menti hanno effetti devastanti, ho notato.
Se lo dice lei…
Siete voi che affermate che le prove dell’instaurazione del IV Reich si possono trovare nei romanzi di uno scrittore di serie C come Huxley, non io.
Guardi che è Golding, non Huxley.
Boh, ho citato uno qualunque degli autori che vi stanno così tanto ossessionando ultimamente.
Confesso di essere decisamente profano in materia, in quanto li lascio volentieri completamente alle vostre menti malate.
Grazie per aver giudicato la mia mente malata. Pur non conoscendoci…
Consiglio questo documentario francese (con sottotitoli in italiano) sulla situazione in Belgio https://www.youtube.com/watch?v=i-bR53nANUI&feature=youtu.be&list=PLpP_i1uPqYwy5EZewz9LhbzdGrPS-0M0H
Grazie Emanuela, dura un’oretta, al più presto lo guardo.
Merita di essere visto e diffuso perché mostra quali derive abbia assunto l’eutanasia in Belgio. Anche se uno fa una legge “fatta bene”, diciamo, molto rigida, poi è impossibile che non ci siano abusi.
Ovviamente accanirsi a tenere in vita un malato terminale, facendolo soffrire in tutti i modi possibili ed immaginabili (vedi la storia del povero Welby e di tanti altri come lui) non è un abuso, no vero ?
A te piacerebbe essere ucciso senza il tuo consenso? Sono questi gli abusi di cui parla il documentario e a cui si presta qualsiasi legge sull’eutanasia. E ti piacerebbe che a decidere della vita di tuo figlio sia lo stato? http://www.ilgiornale.it/news/politica/marwa-bimba-attaccata-vita-che-rischia-morire-decreto-1370789.html
Ma perché prima di aprire bocca non v’informate?
Abusi in tal senso avvengono ogni giorno purtroppo, non occorre una legge sull’eutanasia… Io dico che al contrario una legge chiara potrebbe evitarli: l’obiettivo dev’essere non procurare morte a chi vuole vivere ma consentire di morire a chi non ha più speranze e soffre molto e chiede di staccare il cordone ombelicale con una vita che non ha più alcun senso… Gli altri casi, come quelli portati in luce nel documentario, sono abusi e sono all’ordine del giorno e sotto gli occhi di tutti.
Finalmente un commento intelligente… è stupido nascondere gli abusi che avvengono, che dovrebbero essere puniti con la massima severità, ma ê intellettualmente falso e altamemte disonesto strumentalizzarli per impedire il varo di una legge che finalmente assecondi anche in Italia il legittimo desiderio di farla finita da chiunque lo desideri; allo scopo (malcelato) di voler imporre a chiunque le loro visioni religiose. Esattamente ciò che fa Manuela e tutti gli altri utenti di questo blog (autore in primis).
Buina Domenica
“Quando si sorpassano i 60-65 anni, l’uomo vive più a lungo di quanto non produca e costa caro alla società […]. L’eutanasia sarà uno degli strumenti essenziali delle nostre società future […]. Il diritto al suicidio, diretto o indiretto, è perciò un valore assoluto in questo tipo di società. Macchine per sopprimere permetteranno di eliminare la vita allorché essa sarà troppo insopportabile, o economicamente troppo costosa”.
(Jacques Attali, leggibile in Michel Salomon, “L’avenir de la vie”, ed. Seghers – ISBN: 2-221-50237-X).
Gattler, comodo pensare che il motivo dell’opposizione all’eutanasia sia di tipo religioso.
Questo è uno stravolgere il senso dell’articolo. Il suo pio desiderio che una legge sull’eutanasia possa restare limitata a pochi casi limite è un’illusione come dimostrano i paesi in cui è stata introdotta.
Si legga il passo di Attali riportato qui sotto.
Gompolotoooo ordito da Huxley e Marheson.
Le ho fatto una domanda ben precisa, e trovo decisamente disonesto il suo atteggiamento di rigirare la frittata.
E in ogni caso, non mi sembra di averla autorizzata, in nessun modo, a rivolgersi a me in seconda persona singolare.
Anche il Vaticano da una spinta verso il baratro:
“Il Vaticano ha pubblicato la Carta degli Operatori sanitari pochi giorni fa e all’articolo 152 si legge: “La nutrizione e l’idratazione, anche artificialmente somministrate, rientrano tra le cure di base dovute al morente, quando non risultino troppo gravose o di alcun beneficio”.
Chi deciderá che dare da bere é da mangiare é troppo gravoso o senza alcun beneficio?
O forse qualcuno la dentro sta diventando un po’ più umano…. FINALMENTE !!!!
Più disumano voleva dire? Quando mai la nutrizione e l’idratazione sono senza beneficio?
Ci stiamo giocando la razionalità.
Tanti citano spesso Huxley ma in realtà molta buona fantascienza aveva previsto quanto oggi si sta verificando. Ad esempio Richard Matheson nel racconto “Il Test” scrive di una società in cui gli anziani devono passare un esame (il test, appunto) per dimostrare di essere ancora utili alla società e a chi fallisce viene fatta l’eutanasia. «La vita proseguiva come al solito. Nessuna parola di morte. Il governo spediva le lettere e venivano sostenuti i test e quelli che fallivano venivano pregati di presentarsi al centro governativo per l’iniezione. La legge funzionava, il tasso di mortalità si manteneva cistante, il problema dell’incremento demografico era controllato…tutto nel modo più ufficiale, impersonale, senza il più piccolo grido o scalpore. Ma erano sempre delle persone a voi care che venivano uccise» alla fine del racconto l’anziano padre del protagonista decide di non presentarsi al test.
Arriveremo anche a questo, non temete.
Ad esempio Richard Matheson nel racconto “Il Test” scrive di una società in cui gli anziani devono passare un esame (il test, appunto) per dimostrare di essere ancora utili alla società e a chi fallisce viene fatta l’eutanasia
E Gene Roddenberry scriveva dei viaggi spaziali fatti dal capitano Kirk a bordo della ‘Enterprise’…… se si dovesse dare retta a tutte le opere di fantasia, non si finirebbe più.
Gentile Prof. Pennetta,
La vita è sua, appartiene solo ed unicamente a lei, e il suo rifiuto al suicidio assistito è una scelta che va rispettata e difesa a spada tratta.
Ma lei ha il diritto di decidere solo ed unicamente per lei, non imporre la sua scelta anche a qualcun altro, che mi ritengo nel pieno diritto di avere tutte le possibilità di poter evadere nel malaugurato caso in cui il mio corpo si traformi in una prigione intollerabile.
Le decisioni relativamente al mio corpo ed alla mia vita competono solo ed esclusivamente a me, ed vorrei che anche queste fossero difese e rispettate.
Saluti.
A me, TheoGattler, risulta che non la scelta di un singolo, bensì la scelta di una maggioranza ha da esser imposta all’intera popolazione, in una democrazia.
Del resto la legge è tutto un imporre e vietare determinati comportamenti, quindi non saranno l’imposizione o il divieto in sé a costituire un problema, semmai lo sarà il criterio che sta alla base di tale imposizione/divieto.
Falso…. lei non ha nessun diritto di impormi una qualsivoglia scelta che non la coinvolga minimamente; almeno in una concezione di stato liberale alla auale mi ispiro.
Se poi la sua concezione è una teocrazia, allora è tutto un altro discorso.
Lei può ispirarsi a ciò che vuole ma, a parte il fatto che la bontà/verità del liberalismo è tutta da dimostrare e lei qui si limita a darla scontata, ripeto che siamo (almeno sulla carta) in democrazia e quindi vale anche per l’eutanasia quanto ho scritto sopra. La cosa potrà non piacerle, ma questa è tutt’altra questione.
No, la democrazia (sistema che comunque aborro) non può certo consentire a nessun altro di poter disporre di una cosa, come la vita, che appartiene per definizione solo ed unicamente al singolo individuo.
Solo ed unicamente lui può decidere cosa poterne fare; anche decidere di uccidersi se lo vuole.
Quello che lei dice è solo ed unicamente costrizione e dittatura.
Anche io penso che la democrazia non dovrebbe consentire a nessuno di disporre arbitrariamente della vita altrui (cosa che ha affermato nel suo commento prima di editarlo) e infatti mi pare che al momento ciò non sia possibile. Se e quando entrerà in vigore la pratica della eutanasia, invece, chi lo sa.
Il problema comunque è che lei già dà per assodato che l’eutanasia (quale poi? sarebbe il caso di fare delle distinzioni) sia cosa buona e giusta e di conseguenza il suo divieto una scelta arbitraria e un male da evitare. Ma questo riporta direttamente a quanto dicevo all’inizio circa la vera natura del problema, che non è l’imposizione/divieto in sé, ma il criterio che ne sta alla base. Guarda un po’.
Come vede non sono io a dire falsità (grazie, tra l’altro), ma è lei che ha le idee un poco confuse.
PS. Ha editato il commento, ma ho fatto in tempo a leggere il primo che ha scritto. Forse sarebbe meglio se lei la smettesse di accusare di disonestà chi la pensa diversamente, altrimenti per me lo scambio finisce qua.
Basta che si prenda la briga di navigare su una qualsiasi associazione pro-eutanasia (per esempio ‘Exit’) e vedrà che l’unico criterio è il consenso esplicito del diretto interessato, come lo fu per la Englaro, per Welby e per Fabo…. certo per voi è preferibile continuare a discutere relativamente al sesso degli angeli su romanzi di pura fantasia come quello di Huxley, e tirare in ballo il nazismo, sconfitto oltre settanta anni fa e definitivamente morto e sepolto, se non nella testa di qualche ubriacone nostalgico.
PS: il discorso dell’aborto mi trova completamente d’accordo, anche se qua c’entra come il classico cavolo a merenda.
Guardi, Gattler, lei deve capire e bene una cosa: gli assunti da cui parte (tra cui ci sono, almeno, la concezione liberale dello Stato e il diritto alla totale autodeterminazione dell’uomo) per tirare le conclusioni che ci propina da tutta una giornata non sono principi autoevidenti. C’è chi non li condivide, come il sottoscritto, e che anzi li rigetta in toto. Quindi può smettere tranquillamente di continuare a ripetere in loop le stesse cose, abbiamo capito come la pensa. Cerchi ora lei di capire che i suoi argomenti non hanno alcuna forza contro chi non condivide certi assunti.
Prenda poi atto che se io reputo un bene per me e per il mio prossimo il vivere in una società in cui l’eutanasia (attiva) non è data come possibilità, per nessuno, ebbene nel momento in cui farò parte di una maggioranza che la pensa a tal modo (e a lei i motivi di tale posizione al limite possono anche non interessare) ciò sarà per legge, anche se non le aggrada. Quindi non l’imposizione di un singolo e non necessariamente una posizione arbitraria, come invece lo è sicuramente quella di chi sostiene questo “diritto alla dolce morte”, che se vogliamo andare a vedere come possano essere razionalmente fondati i criteri per discernere chi vi possa accedere e chi no ci facciamo due risate.
Comunque, da come girano le cose, può tranquillizzarsi: credo pure io che tra non molto potrà anche lei accedere a questa forma di suicidio, se lo vorrà. E spero non lo voglia mai.
Ad ogni modo anche io faccio parte della maggioranza delle persone che ritengono l’interruzione volontaria delle persone che ritengono lecita l’interruziine volontaria di gravidanza (in compagnia anche di molti cattolici), anche se questo non le aggrada…. legge votata da un parlamento di uno stato democratico e successivamente confermata da un referendum popolre.
Mi aspetto quindi dopo questo suo pistolotto, che abbia un minimo di onestà intellettuale (anche se non lo credo affatto) da smetterla di frullarci i ‘cosiddetti’ con le varie campagne anti abortiste.
Buona settimama.
E perché mai dovrei smettere? Mica ho detto che lei non debba sostenere più le sue posizioni, per quanto errate io le ritenga. Questa è la democrazia, e non se l’è inventata la Chiesa, tra l’altro.
Mi sa che lei non ha capito molto del mio “pistolotto”. O forse ha capito, ma non sapeva che altro dire se non questa sciocchezza. Va beh, poco importa. Buona settimana anche a lei.
Mi ha detto di rispettare le leggi che vietano l’eutanasia in quanto legge di uno stato democratico, right ?
Bene, rispettate anche voi la 194, in quanto anche essa legge dello stato, votata da un parlamento democraticamente eletto, confermata da un referendum.
Io ho detto tutt’altro. Lei ha capito quello che ha voluto capire e il perché io lo so bene, solo che se lo dico poi lei dice che ho la faccia da pirla.
Qui finisce il nostro scambio, presente e futuro.
Mi stia bene.
Qui finisce il nostro scambio, presente e futuro…..
Pazienza; vedrò di farmene una ragione.
Un consiglio: legga meno Huxley e si dedichi ad altre attività più amene; ho notato che certe letture hanno effetti devastanti su menti molto deboli.
Gattler non è autorizzato ad offendere.
Ma nessuno le impone niente a lei. É lei che vuole che la societá autorizzi persone a ucciderlo e non vede i rischi che fa correre alla societá una simile associazione. Ancora peggio, volete che a uccidervi siano quelli che propio dovrebbero mantnerlo in vita. Veramente non vede il conflitto di interessi ed il potere che volete dare ai medici?
Almeno che a uccidervi siano boia professionisti.
Lei non mi vuole imporre nulla ?
Ma non dica falsità; siete voi che avreste voluto imporre alla povera Eluana Englaro, oltre al povero Fabo (dei quali non ve ne importa assolutamente nulla se non per la vostra propaganda ideologica) a continuare a vegetare per anni ed anni su un letto…
Comunque non mi volete imporre ciò ?
Bene, dimostratemelo dando il vostro favore all’approvazione di una legge che mi consenta di scegliermi la fine che meglio mi aggrada; altrimenti state dicendo solo delle grandi falsità.
Per uccidersi non ha bisogno di una legge. Lei vuole una legge che permetta a qualcuno di ucciderlo in cambio di un compenso económieco, o forse peggio pretende che tutti paghiamo con le tasse a chi lei sceglie per farsi uccidere.
Per poter permettere alla povera Eluana Englaro di poter trovare finalmente pace, suo padre ha dovuto combattere una strenua battaglia legale.
Continuate solo a confermare la vostra falsità e disonestà intellettuale.
Pace? Si vada a leggere lo strazio della morte per sete e fame imposto alla povera Eluana.
Non so se lei è disonesto Gattler, di sicuro è la seconda volta che insulta.
…mi scusi, se le sua vita appartiene solo a lei, perché lo stato, per dirne una, obbliga chi guida – per citare un esempio – a portare le cinture di sicurezza e chi guida la moto, il casco? Non sarà il caso che la vita si dice sia un bene – fin’ora – indisponibile?
Ma che ragionamenti…. ma per favore !!!!
..pensa che sia un ragionamento bislacco? potrei aggiungere il TSO..di cui sicuramente avrà sentito parlare; e poi, mi scusi, visto che Lei difende la piena libertà di fare ciò che vuole del suo corpo, ammesso e non concesso che sia la cosa più giusta, perché vorrebbe che lo Stato riconosca questo e la cosa diventi pubblica con evidenti oneri a carico di chi non condivide la sua scelta? Non le sembra un poco strano? Lei vorrebbe il suicidio assistito da parte dello Stato e poi a pagare sarei io che non lo condivido? Non le sembra un liberismo un poco a buon mercato? Se Lei fosse veramente un vero liberale, metterebbe da parte i soldi ( circa 10.000 €uro) e poi si andrebbe a suicidare in Svizzera e, senza tanto clamore. ( inciso…ho letto che lei soffre od ha sofferto di depressione) Lei non è l’unico. In Italia ci sono 1,5 milioni di persone che soffrono per questo disturbo e non mi risulta ci siano file davanti alle cliniche svizzere per farla finita. Quello che veramente il Principe di questo Mondo vuole è che il suicidio assistito diventi norma di stato e dunque sia cosa buona…cambiando, corrompendo il costume degli uomini…questo è il vero scopo…come lo sono stati prima il divorzio ( lo faccio io ma tu puoi non farlo) e poi l’aborto, sempre imposti con lo stesso sistema….
Quante parole per non riuscire a dire nulla di intelligente… sic !
Gattler, il suicidio non le sarà impedito da nessuno se vorrà, qui si parla di altro, tutti l’hanno capito tranne lei.
Gentile Gattler nessuno le impedirà di suicidarsi quando lo volesse, e se non fosse in grado certamente un medico compiacente lo troverebbe.
Qui se non l’avesse ancora capito la posta in gioco è ben altra.
Pingback: Scelgo di essere il selvaggio, rifiuto non solo il suicidio assistito ma tutta la fogna terminale di questa società. – Silvana De Mari Community
Speriamo che la triste vicenda umana del povero DJ Fabo, della quale nulla ve ne importa se non per una vostra strumentalizzazione ideologica. apra finalmente la strada, anche in Italia, al diritto naturale di qualsiasi individuo di poter morire dignitosamente senza dover essere costretto a vegetare anni ed anni in un letto oppure doversi recare in Svizzera per evadere definitivamente da una tetra ed oscura prigione… per quelli come me che lo desiderano, nel malauguratissimo caso dovesse presentarsi la necessità.
…..caro amico e lo dico,se mi permette, con tutta sincerità…se proprio Lei non ha i soldi per pagarsi una clinica in Svizzera come quel poveretto di Fabo..io le faccio un prestito molto al di sotto del tasso usuraio…diciamo intorno al 2/3 % che mi premurerò di riscuotere alla sua morte per tramite i suoi famigliari….
Visto che non è per nulla in grado di qualcosa di minimamente intelligente, le chiedo la cortesia di smettere di importunarmi rispondendo ai miei post.
Grazie
Gattler ancora una volta insinua e insulta, adesso basta.
No, dire che tutte le associazioni pro eutanasia dichiarano che la volontà ad una morte dignitosa deve essere messa per iscritta in un documento (comunque revocabile in ogni momento) e che deve sottostare a specifici requisiti, proprio non è possibile ?
Meglio la reductio ad hitlerum, vero ?
Mi sta deludendo, e molto !!!!
Ma quale reductio ad hitlerum, la sua ingenuità è molto utile per i manipolatori sociali.
Le auguro di vedere i risultati a medio-lungo termine di queste leggi e al tempo stesso le auguro di scampare agli effetti.
Riguardo al deludere qualcuno non ha molta importanza, non è tra le mie preoccupazioni.
A me basta sia garantito il diritto fondamentale di ogni individuo di poter decidere come meglio crede della propria vita e del proprio corpo.
In tutta sincerità i ‘gonplotti’ orditi da quegli allucinati di Huxley e Matheson, li lascio tutti a voi.
La vicenda di Eluana Englaro che, che spunta ad ogni piè sospinto, di fatto è stato un omicidio di stato! La ragazza non aveva lasciato scritto nulla e non aveva bisogno di nessun apparato artificiale per restare in vita. Necessitava solo della nutrizione come tutti noi. Gli apparati dello stato hanno provveduto come di dovere aggirando e violando la legislazione corrente! Per quelli che non ritengono di sapere tutto, e che hanno un approccio problematico alla questione, consiglio il libro di Eben Alexander “Milioni di farfalle”. Il dottor Alexander, un neurochirurgo americano molto rinomato, a seguito di una meningite era stato dato per “scientificamente” morto! Gli è capitato di smentire la scienza di cui fa parte tornando tra i viventi e, nel libro, ne da una straordinaria testimonianza! Questo per dire quanto poco “scientificamente” si sappia su certi argomenti e quanta violenta arroganza, spacciata per certezza scientifica, ci sia in giro!
Mai quanto la vostra….
A me sembra che si perdano di vista alcune cose importanti (a pensar male …. potrebbe essere una strategia). L’emotivismo è usato troppo spesso come un grimaldello. Ci sono fondamentalmente tre approcci possibili secondo me : libertario, condizionato, indisponibilità. Cerco di essere telegrafico…
Libertario : la MIA scelta (autonoma, libera…importante che sia sentita come MIA) deve poter trovare compimento. Ogni impedimento è visto come violenza e va in qualche modo tolto. Ma quando la mia scelta è veramente libera? libertà equivale a solitudine? ho letto in questi giorni che chi va in Svizzera ad esempio dice “non siate tristi per me”…addirittura posso scegliere come si devono sentire gli altri?
Condizionato : la mia scelta può essere coadiuvata, non ostacolata, promossa etc. se corrisponde a certi criteri (nel nostro caso i pareri dele commissioni mediche, conformità a leggi e linee guida etc.). Ma allora è solo una illusione poter scegliere liberamente…ci sarà sempre il parere di qualcuno che dovrà dirmi se la mia condizione rispetta le circostanze previste. E che ne sanno gli altri di come mi sento ?
Indisponibilità : ogni legge o volontà si ferma un passo prima di una certa soglia, non disponibile (ad es. il togliere deliberatamente la vita, il riferimento a paternità/maternità, la tutela della vita nascente etc…). Credo che quest’ultimo sia l’approccio che andrebbe fortemente rivalutato e proposto : vita, generazione, morte… devono rimanere sottratti alle logiche dell’arbitrio e dell’economia (leggere Habermas “Il futuro della natura umana”, suggerisco al prof. Pennetta di farci un articolo 🙂 🙂 … e anche il Diego Fusaro, da altra prospettiva, dice cose simili). Quindi, ad esempio, nel nostro caso : andrebbe permesso tutto ciò che si ferma prima della soglia di far disporre a terzi della propria vita (anche l’aiuto al suicidio lo è). L’accompagnamento è possibile senza che ci sia il deliberato dare la morte. Sono d’accordo che il caso della povera Eluana è stato indegno.
…e poi… finiamola con la retorica dei “paesi civili” … a me piacerebbe dire invece : ” per fortuna l’Italia è un paese civile dove non si permette che la vita dei meno fortunati divenga un bene disponibile, dove c’è accompagnamento e assistenza, dove le famiglie sono unite, dove una vita nascente è vista come una ricchezza e non come un problema, dove i bambini non possono essere ordinati sui cataloghi” etc… davvero..non se ne può più
Che società! Anzi che fine di società! Che suicidio di società!
Suicidio di una società invertita con valori invertiti e confusi: che ti dice di ammazzare chi non è ancora nato , o appena nato come in Belgio e Olanda, senza aspettare che questi individui possano ever espresso il loro parere e, tantissimi, sono i bambini “differenti” felici di vivere e di diventare adulti perché amati; la stessa società che ti dirà che puoi ammazzarti perché ne hai espresso il desiderio.
In altre parole si ha il diritto di ammazzare altrui quando non può ancora esprimere opinioni e di ammazzare se stessi se lo si desidera: e il fondamento di questo ragionamento è esattamente lo stesso dell’omino con i baffetti che sta vincendo sempre di più la battaglia delle idee: in una società data ci sono solo due categorie di esseri umani, quelli che hanno il diritto di vivere e ammazzare gli altri e gli Untermenschen ai quali si può negare il diritto alla vita in quanto questa non avrebbe “valore” sufficiente.
Tutto questo perché si dimentica una realtà sociale e morale fondamentale che è il “dovere” alla vita: è constatando che ogni individuo ha il “dovere” di vivere che si può costruire una società dove ognuno prende in carica il proprio fardello collettivo e genera quel “diritto” alla vita altrui.
E non possiamo, da perfetti egoisti narcisisticamente auto-centrati, dire che qualcuno ha il “diritto” individuale di morire in oblivione del fatto che è nell’aiutarlo nel suo dovere di vivere che mi costituisco in quanto società dove c’è un diritto alla vita.
Accettare e, peggio ancora, mettere a disposizione degli individui i mezzi per suicidarsi o per trucidare bambini e malati vuol dire negare a queste persone quel che fa l’essenza stessa dell’umano slancio vitale e la sua intrinseca e naturale dignità e lo costituisce in quanto società: il dovere che ha ogni umano di vivere, dovere che è fondamento del suo diritto alla vita.
Criminale, antropofobo, biofobo chi sostiene logiche di morte di qualunque tipo.
Si dimentica troppo facilmente che una sorta di eutanasia silenziosa già esiste tutti i giorni, in tanti ospedali e in tante case con malati terminali o presunti tali…
Qui si tratta di decidere se è consentito morire a chi volendolo non può darsi morte perché prigioniero di un corpo che non gli consente più nulla…
E se questo può essere visto da taluni come barbarie, non significa che lo sia, anche se mi rendo conto che non è così facile determinare regole in un campo delicatissimo.
Non vedo cosa c’entri l’aborto, tutta altra questione.
Concordo con te Giuseppe1960 : questa barbarie è già in atto in modo subdolo e silenzioso. Siamo da tempo in una società inumana, anzi anti-umana.
Per la verità non concordiamo sul tema primario, ma solo sulla barbarie subdola accettata dai più… Resterebbe di capire per quale ragione reputi invece barbarie consentire la morte nei casi estremi qui portati in luce e come mai non reputi barbarie procrastinare una vita finita da un pezzo e compagna di grandissime sofferenze ineliminabili.
Basta che leggi l’intervento mio qui sotto.
Non farci perdere tempo apposta, Giuseppe.
Apposta mai, caro Simon. Mi sembrava solo che tu facessi di tutta l’erba un fascio partendo dal tuo presupposto del dovere alla vita…
Di che stai a parlare?
Sto a parlare, se non mi zittiscono, di quello che per te è dovere sociale e morale fondamentale a tutto tondo… Senza capacità di fare dei distinguo. Ne deduco che tu nelle condizioni estreme di un fine vita come quello Dj Fabo continueresti imperterrito a voler vivere, aiutato in questo da tutti gli amici e uomini di buona volontà che la pensano come te. E chi te lo impedisce?
Il dovere di vivere è come qualunque dovere: non dipende dall’opinione di chi ne porta carico. Chiunque ha il dovere di pagare tasse, deve pagare le tasse e non può esserne esonerato ad esempio anche se ormai non se la sente più di pagare le tasse. Oppure tutti hanno il dovere di lavorare e nessuno ha la possibilità di esserne esonerato.anche se non ha più voglia di lavorare.
Il dovere ( da “de” “habere” cioè non avere, essere in debito) di vivere viene dal fatto che, visto che nessuno può darsi la vita da sé, nessuno la possiede e, in controparte, nessuno gliela può togliere perché nessuno la possiede, da dove questo diritto alla vita che la società deve garantire che decorre da questo dovere di vivere.
Come decorre il diritto sociale al lavoro, dal dovere individuale di lavorare; come decorre il diritto di partecipare alla gestione dello stato, da questo dovere di pagare tasse.
Dunque a nessuno deve essere dato l’abusivo “diritto” (ossimoro) di togliersi la vita, mentre invece c’è l’obbligo sociale di aiutare ciascuno a vivere a salvaguardia del suo diritto alla vita.
Il caso di Fabo è chiaramente contro gli interessi di Fabo, anche se Fabo, come colui che non vuole più pagare tasse, non se la sente: alla società, agli amici, ai familiari di prendersi tutti assieme e secondo le specificità di ciascuno in carica il dovere di vivere che ha Fabo, ovviamente nelle migliori possibili condizioni.
Insomma, una barbarie!
Povero Giuseppe…. LOL
il dovere di vivere….. Cos’è, la pena di vita ?
Ma non è forse che essendo la vita solo ed esclusivamente mia, e non certo di nessun altro, tantomeno sua, possegga invece l’esclusivo il diritto di deciderne cosa fare; anche togliermela se ritengo di farlo ?
Non è tua, perché non puoi dartela. Quindi dimenticati questa retorica penosa.
E chi te lo impedisce?
Ho continuato a domandarglielo e loro non hanno fatto altro che citarmi l’instaurazione di un fantomatico, quanto improbabilissimo, IV Reich….
Troppo pericoloso leggere Huxley…. su menti semplici ha effetti devastanti.
Ciò che non gli entra assolutamente nella testa è che ogni individuo(e solo ed unicamente lui) possiede l’insindacabile diritto di decidere di poter evadere dal proprio corpo nel cado questo diventi una prigione insopportabile.
Compito dello stato è assicurare ad ognuno questo diritto, rimuovendo tutti gli ostacoli legislativi (ed anche economici, almeno finché ci sarà il SSN); poi loro preferiscono continuare a vegetare per anni e anni in qualche letto o su una sedia a rotelle, oppure continuare a contorcersi dai dolori lancinanti a causa di un male ?
Contenti loro; io proprio non lo voglio.
Ma argomentare con persone in evidenta mala fede, nonché alienati da allucinanti pseudo romanzi di genere dispotico, è peggio che voler raddrizzare le gambe ai cani.
#permedecidoio
E perché si tratterebbe di decidere se è consentito di morire in un certo modo anche ad altri piuttosto che di decidere di sovvertire l’attuale stato di cose che lei denuncia circa case e ospedali?
Sembrerebbe la sua una domanda ma non mi è chiara…
A me invece sembra che lei sia stato bannato da questo sito più volte… Comunque la domanda è chiara, la rilegga.
Sì, sono stato bannato più volte, ma cosa c’entra? Gentilezza sua sarebbe provare a esplicitare meglio quel che non mi è chiaro per limiti magari tutti miei. Ma si vede che il suo pregiudizio nei miei confronti non mi concede sconti. Pazienza.
Educazione sua, invece, sarebbe non rientrare in continuazione in siti da cui è stato più volte allontanato e a ragione. Altro che pregiudizi.
Quanto alla domanda, non si preoccupi, forse qualcun altro avrà la gentilezza di esplicitargliela meglio.
Io non pongo limiti alla capacità di riconciliazione… Non conosce la mia situazione e il mio vero rapporto con Enzo Pennetta e pontifica riguardo a quel che dovrei o non dovrei fare? Mi pare come minimo un giudizio imprudente, figlio certamente di quel pregiudizio a cui accennavo. E qui la chiudo per non tediare chi non è interessato a queste begucce.
Del suo vero rapporto con il proprietario del sito non me ne importa nulla. So solo che i suoi interventi tendono a generare dinamiche lesive del serio confronto e intollerabili per l’intera utenza (e sopra già ne abbiamo un buon esempio a nemmeno un paio di interventi dal suo ritorno) e che sono poi la ragione del suo esser costantemente allontanato. Va beh, se la vedrà chi di competenza.
Avevo chiesto solo di esplicitare meglio una domanda che non mi risulta ancora chiara… E si è rifiutato di farlo. Va poi a capire che bisogno c’era di sollevare tanta cagnara e di tirarmi in ballo come bannato… Mi consola il fatto che lo scambio di beghe è sotto gli occhi di tutti e che la figura da tapini è equamente divisa.
La figura da tapino, se permette, è solo sua che ha sentito l’irrefrenabile bisogno di accusare (tramite le baggianate che sempre hanno contraddistinto i suoi interventi) il sottoscritto di mettersi in cattedra e d’esser meritevole, non si sa per quali precisi motivi, di diffidenza. E dopo soli 5 post. Atteggiamento questo che lei reitera da sempre. Potrò essermi rotto gli zebedei di lei e delle sue scemenze?
Adesso che s’è sfogato, vuole avere la gentilezza di spiegarmi quella domanda?
La vicenda della legge sull’ aborto c’entra e come! Era stata fatta passare per affrontare pochi casi selezionati in cui veniva messa in pericolo la vita della madre ed è diventata il diritto allo sterminio di stato centinaia di migliaia di innocenti! E che nessuno si permetta l’ ipocrisia di dire che un feto sotto i tre mesi non è un essere umano e dopo i tre mesi lo diventa !!! In Italia è già presente l’ omicidio di stato a spese della collettività e si fanno i preparativi, con le tecniche già collaudate, per fare i passi successivi.
La legge sull’aborto è stata fatta per garantire un diritto alle donne relativamemte al quale lei (ed anche io) in quanto uomo non possiede nessun diritto di potersi esprimere, visto che non la (ci) riguarda minimamente.
Le ricordo infine che questa è legge di uno stato democratico, approvata da un parlamento legittimo, e confermata successivamente dalla volontà popolare tramite referendum.
Fortunatamente anche buona parte di voi cattolici, attualemte, è favorevole alla concessione di questo fondamentale diritto delle donne.
Non capisco perché ogni accadimento che abbia un qualche impatto a livello sociale debba essere per forza manipolato da qualcuno. Lei fa delle previsioni sulla base di mere supposizioni. Non capisco come fa ad avere tutte queste certezze
Ma… loro si basano su allucinazioni di psuedo scrittori di serie C, come Huxley, Matheson (chi era costui ?) e qualche altro carneade, pensando di leggere il piano per l’instaurazione del IV Reich; almeno a giudicare dagli interventi della maggioranza degli utenti.
Dovrebbero comunque mettere un disclaimer su queste opere di fantasia, visto il deleterio effetto che hanno su menti evidentemente molto deboli.
Ho più sotto modificato/aggiornato un mio intervento di ieri in risposta a viaNegativa, ma non è stato approvato…
Posto qui il commento che era andato in moderazione… per viaNegativa.
La notte ha portato consiglio… A forza di ripensare alla sua domanda, caro viaNegativa, ho capito che pone una alternativa che, in base a quanto affermavo, non ha senso… Qui, nel caso in oggetto, si tratta di decidere se uno che chiede di poter morire dignitosamente potrà farlo, e badi bene non uno qualsiasi ma uno nelle condizioni di Dj Fabo.
L’altra questione che ho portato in luce riguarda ben altro e l’ho segnalata per evidenziare l’ipocrisia di certi benpensanti che si stracciano le vesti di fronte a un’ipotesi di morte di Stato per i casi alla Dj Fabo e “accettano” invece l’andazzo ben denunciato nel video postato più sotto, andazzo che andrebbe sovvertito se non fosse che fa comodo un po’ a tutti, purtroppo.
Quindi, per risponderle, si può legittimamente perseguire il primo obiettivo e al tempo stesso battersi per scongiurare le morti facili già oggi in essere; quel suo “piuttosto che” era per me dunque fuorviante e per questo mi stonava la sua domanda che non mi pareva troppo chiara…
Inutile dire che la notte le ha portato il consiglio sbagliato…
Ma guardi, non c’è nessun problema. Io quella domanda l’ho fatta non sapendo che chi avevo davanti fosse Cipriani. Ora lo so e la cosa finisce qui, tantopiù che la nuova piattaforma di discussione permette di bloccare utenti a piacere, cosicché lei adesso finisce nell’oblio al suono di un click.
Mi dispiace che lei si chiuda a riccio, ma non mi sorprende più di tanto. L’importante è che la cosa non sia reciproca, visto che io rimango aperto al dialogo.
rifiuto il suicidio assistito
Ma chi vi vorrebbe imporre il suicidio assistito ?
Già il titolo è di una disonetà intellettuale allucinante (come la maggior parte dei commentatori di questo post), visto che mai nessuno, in tutti quegli stati nei quali questa legge di elevatissima civiltà è già in vigore, è favorevole alla deliberata soppressione di malati terminali, ma solo dare una possibilità, a chi lo desidera, di pooter porre fine definitivamente alle proprie sofferenze……
Che poi sia necessario tenere alta la guardia da eventuali abusi e punire severamente quelli che avvengono, concordo appieno; ma solo una mente sufficientemente debole da farsi sconvolgere dalle allucinazione distopiche di qualche psuedo scrittore di serie c (che qui ho notato sono presenti in una percentuale altissima) le può presentare come prova di un ridicolo tentativo di instaurazione di politiche eugenetiche degne di un IV Reich.
Ciò che invece a me fa paura è la visione autoritaria di certi interlocutori la cui arroganza e supponenza di detenere la verità assoluta (tipica di ogni dittatore), è tale dal coler imporre le proprie convinzioni a tutta la società intera, nascondendosi vigliaccamente dietro una pseudo parvenza democratica.
#permedecidoio