Tracce di particelle subatomiche
A pochi giorni dall’annuncio del laboratorio del Gran Sasso sul superamento della velocità della luce, si fa più insistente l’attività intorno al rivoluzionario E-cat.
Non ci vorranno secoli per avere le prove definitive, allora per la scienza italiana saranno “stelle” o “stalle”.
Una strana sincronia ha fatto sì che due delle più incredibili notizie venissero a trovarsi contemporaneamente sui media: il rilevamento nei laboratori del Gran Sasso del superamento della velocità della luce da parte dei neutrini, e l’intensificarsi dell’attività intorno al reattore a fusione fredda di Andrea Rossi.
A dire il vero sulla seconda notizia è stato steso un velo di silenzio pressoché totale, una specie di oblio a cui l’argomento è stato condannato dalla scienza ufficiale e dalle pubblicazioni specializzate, con la sola eccezione della nota rivista di divulgazione scientifica Focus, che negli ultimi tempi è tornata insistentemente sull’argomento. Sul sito di focus.it è stato anche inserito un interessante filmato con gli ultimi test del reattore E-cat:
Il sito focus.it riporta la notizia con un commento in cui si può, tra l’altro, leggere:
Il test del 6 ottobre è stato il primo del suo genere per l’E-Cat, l’invenzione di Andrea Rossi che sfruttando il principio della fusione nucleare potrebbe produrre energia in abbondanza e a basso costo. Il suo “catalizzatore di energia” (E-Cat) ha infatti funzionato in auto-sostentamento, ossia senza alimentazione elettrica, producendo energia attraverso una reazione che si suppone essere di “fusione nucleare” controllata, senza emissioni radioattive e a bassa temperatura (e perciò è detta di “fusione fredda”).
La produzione di energia senza collegamenti a fonti esterne, se confermata, sarebbe un dato molto importante. Per sapere come stanno le cose, probabilmente non dovremo aspettare ancora molto.
Molta diffidenza emerge anche riguardo alla misurazione della velocità dei neutrini, come è possibile leggere in un articolo apparso su la Repubblica intitolato: Battaglia relatività-neutrini per ora Einstein resiste:
Nelle due settimane trascorse dall’annuncio dell’esperimento di Opera sono stati pubblicati più di 70 studi. Per il momento prevale il grande scienziato. Ma la contesa è ben lontana dalla conclusione.
Indubbiamente una battaglia è in corso, ma non è solo quella tra la relatività e i neutrini, è quella della scienza italiana: o il successo clamoroso o il fallimento più imbarazzante.
Ormai non si può tornare indietro.
2 commenti
Dal modo di chi scrive sul sito del il sig. Pennetta, sembra uno che abbia scarse conoscenze di fisica.
Il sig. Einstein ebbe a dichiarare che la velocità della luce è una velocità grandissima, non insuperabile, comunque dai dati in mio possesso la velocità della luce, dai neutrini è stata superata di appena 7.5 km/s
I ricercatori che si credono tanto, “scienziati”, nella loro ignoranza, nel senso che ci sono molte cose che ignorano, quando ignorano PERCHE’ si verificano gli effetti realizzati da Rossi e Focardi, dicono che non è vero.
Le verifiche strumentali, e ripetute anche alla presenza di un “Nobel” per la fiica, danno ragione a Rossi e Focardi.
Tutto l’esercito di ricercatori, teme di avere problemi di lavoro, credo invece che dovrebbero preoccuparsi per la pace.
I ministeri della difesa di ciascun stato europeo e extracomunitario, si stanno segretamente preparando per un possibile conflitto, dovuto alla carenza prossima ventura di petrolio.
Il petrolio rimarrà insostituibile per molte esigenze, chimico-pratiche, e la scoperta di Rossi e Focardi, renderà il passaggio all’esaurimento del petrolio più in la nel tempo, e meno traumatico, (sempre che, abbiano senno, nel tempo che resta loro).
Grazie Luciano
Gentile Sig. Luciano,
se fa affermazioni del tipo “Il sig. Einstein ebbe a dichiarare che la velocità della luce è una velocità grandissima, non insuperabile…”, abbia l’accortezza di non sbilanciarsi ad attribuire ad altri scarse conoscenze di fisica.