Che stravaganti gli svedesi! Il Polo Nord si sta sciogliendo ma loro non se ne sono accorti…

Due nuovi passaggi si sono aperti nelle rotte nordiche titolava la Repubblica nel suo sito mostrando anche una serie di fotografie. Di questo passo nel 2100 il ghiaccio al Polo Nord non esisterà più, rilanciava l’Unità il 12 agosto, fornendo anch’essa un serie di fotografie a supporto.

Artico: ghiaccio al minimo storico, annuncia infine il Corriere della Sera dell’11 settembre.

Dunque il Global Warming sta mostrando la sua azione facendo diminuire il ghiaccio al Polo Nord, tanto da aprire delle nuove vie navigabili. Un primo dubbio viene però avanzato sul Corriere della Sera: la misurazione del minimo storico, datata 8 settembre, ed effettuata da Georg-Christian Heygster dell’Istituto di fisica ambientale dell’Università di Brema, non concorda con la misurazione di un altro ente collegato con la NASA, il National Snow and Ice Data Center degli Stati Uniti.

Ma un altro dubbio sorge dal fatto che se d’estate il ghiaccio tende a restringersi (la fotogallery di Repubblica ad es. mostra una sequenza che va dal 1 giugno al 24 agosto), d’inverno sembra proprio che avvenga il fenomeno esattamente opposto: il ghiaccio sta aumentando rispetto al passato.

Il fenomeno, di cui da notizia Climate Monitor, è, per ironia della sorte, dimostrato dal fatto che la Svezia, che da anni fornisce un rompighiaccio per approvvigionare le basi in Antartide, quest’anno non potrà fornirlo perché la sua azione sarà indispensabile per tenere aperte le vie di navigazione svedesi che negli ultimi due anni sono state compromesse dall’eccezionale massa di ghiaccio.

La decisione è stata comunicata con una lettera del Ministero degli Esteri svedese:

Sarebbe dunque quantomeno opportuno che, quando si mostra la sequenza dell’andamento dei ghiacci polari, non ci si limitasse al periodo estivo ma si mostrasse anche quello invernale.

E sarebbe anche corretto informare del fatto che mentre si parla di scioglimento del Polo Nord, l’Antartide sta attraversando uno dei momenti di maggior sviluppo dei ghiacci, come riferito dal sito Eco Hysteria che al riguardo fornisce anche una serie di link.

Che dire poi dell’attendibilità della previsione di scomparsa totale entro il 2100?

La pozzanghera proposta ne costituisce un’allarmante indizio?

Inutile specificare che le fotografie che corredano l’articolo non mostrano assolutamente nulla di rilevante a supporto della notizia.

Prendiamole, se vogliamo, come delle cartoline, più o meno riuscite, dal Polo Nord.